Marian Gaborik sarà costretto ad un po' di riposo forzato…
In quest'ultima settimana la classifica della NorthWest Division è cambiata ben poco, dove Minnesota continua a dominare (14 punti, 7-1-0) nonostante il passo falso contro Anaheim.
La trasferta nello stato del sole si era aperta nel migliore dei modi quando, contro Los Angeles, Marian Gaborik, segnando il goal vittoria, ha portato i suoi Wild alla sesta vittoria consecutiva. Poi, come già detto, è stata proprio l'altra squadra di Los Angeles, Anaheim, ad interrompere questa striscia vincente e a lasciare ai Buffalo Sabres il titolo di unica franchigia ancora inbattuta in tutta la Lega.
Ma la notizia negativa per i tifosi di St.Paul non sembra tanto la sconfitta quanto lo strappo all'inguine rimediato dallo stesso Gaborik che lo terrà fermo per un po' di tempo.
Nonostante la sua assenza però, nella terza gara californiana, Minnesota ha messo sotto gli Sharks di San Josè con un autoritario 4-1 firmato da Wes Walz e Stephane Veilleux (per entrami 1 goal e 1 assist). Leggendo le percentuali di power play e di penalty killing (rispettivamente 22.2% e 92.3%) si capisce perchè questa squadra sta registrando il miglior inizio di campionato della sua storia.
Subito dietro ai Wild troviamo Vancouver ed Edmonton, entrambi con 5 vittorie all'attivo. I primi hanno messo in saccoccia punti pesanti vincendo ben 4 gare in trasferta di cui due nella scorsa settimana ed entrambe all'overtime.
Fortuna? Forse. Ma in tutte e due le partite sono stati bravi a recuperare il passivo (sotto di due goal a St.Louis e pareggio a 26 secondi dal termine; sotto di un goal a Nashville e pareggio a 1:40 dalla fine) e a freddare gli avversari nel momento decisivo: golden goal di Sami Salo nel primo caso e di Lukas Krajicek nel secondo.
I secondi, al contrario, sono imbattuti nel proprio palazzetto. 4 gare al Rexall Place per Edmonton e 4 vittorie. In questo inizio di stagione, il problema degli Oilers si chiama “power play”. Non riescono a sfruttare il vantaggio della superiorità numerica sul ghiaccio (solo 14% di realizzazioni in PP) e i punti pesanti vengono guadagnati grazie alla solida difesa e alle saracinesce Roloson (save% di .931) e Markkanen (save% di .955).
Niente di strano, dunque, se questa settimana Edmonton si è divisa la posta nel back-to-back con Vancouver e se ha massacrato 4-1 le Ali Rosse di Detroit, squadra con un pessimo PP e con un altrettanto pessimo PK.
Colorado e Calgary chiudo la NorthWest Division. Gli Avalanche scendono sul ghiaccio per ben 4 volte in 6 giorni e dopo tanta fatica il bilancio è un misero pareggio: 2 vittorie (contro Toronto e Ottawa) e 2 sconfitte (contro Chicago e Montreal). Capitan Sakic va in goal 2 volte, dispensa assists e con i suoi 8 punti nelle prime 8 partite si porta a quota 1497. Al Pepsi Center i tifosi non aspettano altro che il traguardo dei 1500 punti. La festa è pronta.
Gli unici a non fare festa sembrano essere i tifosi dei Flames. Calgary perde entrambe le trasferte della settimana, ma se quella contro Toronto ci può stare, quella contro gl'ultimi della NHL, Boston, proprio non ci voleva. Il giovanissimo Dion Phaneuf si conferma ai livelli dello scorso anno, guidando egregiamente la difesa e dando man forte allo sterile attacco.
Reparto offensivo che non vede la luce in fondo al tunnel: Matthew Lombardi ci mette anima e cuore, ma non basta. Servono i goal e gli assits di Iginla e Tanguay. Dove sono?
Il migliore della settimana
Con una doppietta, un +3 nei plus/minus e il goal vincente, il difensore di Colorado John-Michael Liles ha da solo fatto fuori i Toronto Maple Leafs. 2 punti importanti per le Valanghe di Denver e una prestazione da incorniciare per il giovane (compirà 26 anni il prossimo 25 novembre) blu-liner dell'Indiana (USA).