Central Division: Week 2

Ottimo esordio nei Blue Jackets di Nikolai Zherdev

Settimana con violenti alti e bassi per le squadre della Central, raramente in difficoltà  negli scontri extradivisionali, ma incapaci di avviare robuste strisce positive. Se non altro, la tournèe nel Midwest degli scalcinati Phoenix Coyotes ha facilitato le cose a Blue Jackets, Red Wings e Predators. Ma andiamo con ordine.

Dopo una week 1 più che incoraggiante, Columbus si mantiene in linea di galleggiamento nonostante due prestazioni diametralmente opposte. La settimana comincia bene con un netto successo (5-1) contro i Coyotes, suggellato dall'ottimo esordio (2 goal) di Nikolai Zherdev, il ventunenne russo che aveva saltato tutta la preseason e le prime due gare stagionali a causa di un problema di passaporto.

Completano il tabellino dei marcatori di Columbus il solito Rick Nash, Anson Carter e Duvie Westcott. Passano solo cinque giorni e i Blue Jackets subiscono il primo pesante shutout della stagione, il primo dallo scorso 2 marzo, cedendo 5-0 di fronte ai sorprendenti Minnesota Wild, autori della migliore partenza della loro storia. Che la giornata non fosse delle più positive lo si era capito fin dal primo periodo, quando Nash, solo di fronte a Fernandez, mandava sulla traversa il puck.

Un goal in quella fase avrebbe sicuramente mutato l'inerzia del match, ma così non è stato. Un sontuoso Brian Rolston, autore di due reti, ha mandato in tilt il povero Leclair, sostituito in gabbia dopo il quarto goal dal rookie finlandese Fredrik Norrena. Per lui 11 parate e un goal subito.

Una vittoria e una sconfitta, seppure agli shootout, anche per i Red Wings. Si comincia con il diluvio di goal contro i Coyotes (sempre loro!), disintegrati 9-2 in casa. Nelle prime due gare della stagione Detroit aveva segnato solo 2 reti, ma contro la squadra dell'Arizona il dominio dell'attacco è stato assoluto.

Sugli scudi Mathieu Schneider, autore di 3 goal e un assist. Per Wayne Gretzky e i suoi Coyotes una serata amarissima… Neppure Detroit riesce però a mantenere viva la striscia vincente. Ecco infatti arrivare puntuale il secondo stop interno della stagione, un 3-2 agli shootout contro gli imbattuti Buffalo Sabres, a testimonianza di una preoccupante mancanza di continuità . La stagione è però ancora lunghissima e Detroit ha tutte le carte in regola per puntare quantomeno ai playoff.

Solo scontri divisionali per i Chicago Blackhawks, che cominciano bene la settimana sconfiggendo tra le mura amiche dello United Center i Nashville Predators, piegati per la seconda volta nel giro di una settimana (3-1). Un Khabibulin in grande spolvero (37 salvataggi e un goal subito) e il solito, ottimo, Martin Havlat, autore di un goal e di un assist, favoriscono un successo importantissimo.

I Blackhaws sprecano tuttavia un doppio vantaggio nel primo periodo contro i St. Louis Blues, in ripresa dopo una prima settimana fiacca, e perdono così la possibilità  di stabilire una mini-striscia vincente. Allo Scottride Center finisce 4-3 per i Blues, nonostante i due goal del solito Havlat (nella sua strepitosa partenza con la maglia di Chicago, 6 goal e 10 punti). Prima sfortunata apparizione stagionale per il secondo goalie Brian Boucher.

E a proposito di Blues, la settimana era cominciata con il terzo stop in altrettante partite giocate in terra californiana, questa volta contro Anaheim (2-0), striscia perdente che ha ritoccato il record di sconfitte consecutive in trasferta (ben dodici) per la franchigia del Missouri.

Un insuperabile Giguere e due power play goal di Chris Kunitz hanno di fatto tagliato le gambe a St. Louis, condizionata nel suo inizio di stagione lento da una lunga serie di partite giocate lontano dallo Scottride Center.

E non è un caso che tra le mura amiche i Blues abbiano finalmente cominciato a ingranare, infilando due preziosissime vittorie consecutive. La prima arriva contro i Boston Bruins, altra squadra protagonista di un inizio al rallentatore.

Un successo sofferto, conquistato solo agli shootout dopo una prima parte di gara poco entusiasmante (nei primi 56 minuti di gioco il goalie di Boston Tim Thomas era riuscito a mantenere la propria porta inviolata). I due goal in rapida successione di Stempniak e Mayers costringevano Boston all'overtime. Nulla di fatto nell'extratime e partita risolta agli shootout. Sotto di due goal anche nella gara successiva contro i Blackhawks, i Blues si sono affidati a Rivers, Guerin, Rucinsky e Dvorak per portare a casa il successo.

Il mistero chiamato Nashville, inspiegabilmente sottotono in questo avvio di stagione, continua a perdere anche nella seconda settimana, subendo un altro ko per mano dei Blackhawks. Non basta la sostituzione in gabbia di uno stordito Vokoun con Chris Mason per evitare il terzo stop in altrettante partite.

Per rinvigorire una squadra in crisi di risultati serve uno scontro diretto con un team ancor più in crisi. Ecco allora materializzarsi all'Entertainment Center i Phoenix Coyotes, agevolmente piegati 4-1 in un match che ha registrato il ritorno di Vokoun sui suoi standard abituali (29 parate su 30 tiri subiti), il primo goal stagionale di Paul Kariya e una prestazione maiuscola di Jason Arnott.

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