Un'estate di scambi

Todd Bertuzzi, uno dei volti nuovi dei Florida Panthers

L'estate si avvia inesorabilmente verso la conclusione, le località  di villeggiatura si svuotano e si ripopolano gli uffici. Di ritorno dalle vacanze, gli appassionati di hockey nordamericano non possono certo esimersi dal gettare uno sguardo alle operazioni di mercato della NHL. I campi d'allenamento e le prime amichevoli sono dietro l'angolo, guai farsi trovare impreparati. Chi lo sa, la squadra del cuore potrebbe aver messo a segno uno scambio memorabile, oppure essersi finalmente liberata di un giocatore indesiderato.

È il periodo dei sogni, il periodo dell'anno in cui tutti puntano alla Stanley Cup, in cui i nuovi arrivi vengono accolti come salvatori della patria. Nell'attesa che i primi risultati ci forniscano le prime verità  ecco, squadra per squadra, gli scambi più significativi dell'estate.

Anaheim Ducks

L'ingaggio di Chris Pronger è stato uno degli scoop dell'estate. Certo, le papere hanno dovuto rinunciare al giovane e talentuosissimo Joffrey Lupul, ma con il neoacquisto e Scott Niedermayer dispongono ora di una difesa a prova di bomba. Potrebbe rivelarsi prezioso l'arrivo da Boston di Travis Green che, con Todd Marchant, Todd Fedoruk, Travis Moen e Samuel Pahlsson, va a formare una buona batteria di attaccanti difensivi.

Atlanta Trashers

I Trashers hanno dovuto concedere qualcosa davanti (Savard ai Bruins e Stefan a Dallas) per rafforzare la fase difensiva, il punto debole dello scorso anno. Vanno letti in questo senso gli arrivi di Jason Krog, Steve Rucchin e dell'ottimo Niko Kapanen, attaccanti di contenimento. Pur senza la regia di Marc Savard, con Marian Hossa, Ilya Kovalchuk e Vyacheslav Kozlov l'attacco resta comunque temibile.

Boston Bruins

Con gli arrivi di Zdeno Chara, Marc Savard, Shean Donovan e Paul Mara, ai Boston Bruins spetta di diritto la palma di regina del mercato. Il nuovo GM Peter Chiarelli è inoltre riuscito nell'impresa di riconfermare i due gioielli di casa, Brad Boyes e Patrice Bergeron. I Bruins potrebbero quindi essere una delle squadre da battere, a patto che il portiere Tim Thomas si ripeta ad alti livelli dopo la cessione a Toronto di Andrew Raycroft.

Buffalo Sabres

All'inizio dell'estate l'elenco dei free agent dei Sabres non faceva dormire sonni tranquilli ai tifosi di Buffalo. Persi Rory Fitzpatrick, Mike Grier, Jay McKee e Taylor Pyatt, è stato possibile trattenere i grossi calibri Maxim Afinogenov, Daniel Brière, Tim Connolly e Chris Drury. In attesa di contratto restano però J.P. Dumont, Dmitri Kalinin e il portiere titolare Ryan Miller. Una delle sorprese più positive del campionato scorso resta quindi un cantiere aperto.

Calgary Flames

Se il problema dei Flames era quello di assumere un atteggiamento troppo difensivo e di affidarsi quindi troppo all'eccellente Miikka Kiprusoff, ebbene, l'arrivo di Alex Tanguay, uno dei migliori registi della Lega, dà  un tocco di imprevedibilità  in più a una squadra tradizionalmente muscolare e permette a Jarome Iginla di disporre finalmente di una valida spalla offensiva. Il buco lasciato in difesa dal bravo Jordan Leopold, passato a Colorado in cambio di Tanguay, è stato poi prontamente colmato con l'arrivo da Minnesota del costante Andrei Zyuzin.

Carolina Hurricanes

La situazione dei campioni in carica era molto simile a quella dei Buffalo Sabres, con molti giocatori in scadenza di contratto. Il bilancio di arrivi e partenze, però, sembra sorridere alla squadra di Peter Laviolette. Partito Martin Gerber alla volta di Ottawa, il nuovo arrivato John Grahame fungerà  da riserva di Cam Ward. Le partenze di Mark Recchi, Josef Vasicek e Dough Weight sono compensate dagli ingaggi di Trevor Letowski e Scott Walker, attaccanti che sembrano fatti apposta per il gioco degli uragani. Solo il solido difensore Aaron Ward, partito alla volta dei Rangers, non sembra essere stato adeguatamente sostituito.

Chicago Blackhawks

Dopo anni di delusioni, i Blackhawks puntano finalmente al salto di qualità . Se la squadra dell'Illinois ha salutato senza troppi rimpianti Matthew Barnaby e Curtis Brown, ben più pesanti sembrano essere le rinunce a Mark Bell, Kyle Calder e al promettente Mark Cullen. Basta dare un'occhiata all'elenco dei nuovi arrivi, tuttavia, per capire che la rosa è assolutamente più competitiva: Denis Arkhipov e soprattutto Martin Havlat regalano più brillantezza all'attacco, Michal Handzus e Bryan Smolinski irrobustiscono il Box Play e Patrick Lalime porta la necessaria esperienza tra i pali per sostituire Nikolai Khabibulin se l'estremo difensore russo dovesse fallire di nuovo.

Colorado Avalanche

Per i Colorado Avalanche si è decisamente chiuso un ciclo. Dopo Adam Foote e Peter Forsberg la stagione scorsa, quest'anno hanno salutato la compagnia Rob Blake e Alex Tanguay. Restano Joe Sakic, l'indiscutibile simbolo della franchigia, e Milan Hejduk, l'anno scorso l'ombra del cecchino che conoscevamo. Gli arrivi di Jordan Leopold, Ken Klee e dell'eterna promessa Tyler Arnason non bastano certo a colmare le lacune. Spetta ai giovani talenti come Marek Svatos (che però è ancora senza contratto) avviare un nuovo ciclo di trionfi.

Columbus Blue Jackets

L'arrivo di Fredrik Modin da Tampa Bay in cambio di Marc Denis rende l'attacco della franchigia dell'Ohio davvero di primo piano: oltre al possente svedese, infatti, sono rimasti i vari Sergei Fedorov, Rick Nash, David Vyborny e Nikolai Zherdev. Proprio lo scambio con Tampa, però, rischia di aver aperto una falla tra i pali: vedremo se il nuovo arrivato Ty Conklin saprà  far dimenticare il suo predecessore.

Dallas Stars

Grandi cambiamenti in seno alle stelle del Texas. Partiti l'incostante Jason Arnott, il sopravvalutato Bill Guerin, l'affidabile difensore Willie Mitchell e il disciplinatissimo Niko Kapanen, sono arrivati gregari quali Matthew Barnaby e Jeff Halpern, il rientrante Darryl Sydor ma, soprattutto, Eric Lindros. Le fortune di Dallas dipenderanno in gran parte dal 33enne canadese. Dopo stagioni costellate più da infortuni che da punti, questa deve essere la stagione del rilancio. Inutile dire che, nell'era del tetto salariale, Dallas si appresta a correre un bel rischio.

Detroit Red Wings

Il ritiro di Steve Yzerman apre una lacuna quasi esclusivamente a livello di carisma, visto che già  l'anno scorso il capitano trascorreva lunghi minuti in panchina. Ben più pesante sul piano tecnico è invece la partenza di Brendan Shanahan. Gli 81 punti realizzati nella stagione 2005-06 saranno difficilissimi da compensare. Per quanto riguarda l'arrivo di Dominik Hasek, vale quanto detto a proposito di Lindros a Dallas. Lasciar partire un portiere non di primissimo livello ma comunque di una certa affidabilità  come Manny Legace per fare posto a un estremo difensore con poca benzina rimasta nei serbatoi e la carrozzeria fragile, potrebbe rivelarsi un pericoloso boomerang.

Edmonton Oilers

Molti protagonisti della stupenda (ma incompiuta) cavalcata dello scorso anno hanno fatto le valigie. Chris Pronger si è trasferito non senza polemiche al sole della California, Michal Peca si è accasato a Toronto, Georges Laraque a Phoenix, Sergei Samsonov a Montréal e Jaroslav Spacek a Buffalo. Pesantissima, in particolare, la rinuncia a due difensori del calibro di Pronger e Spacek, anche se il giovane Ladislav Smid, giunto da Anaheim, è di sicuro talento. Ottimi, infine, gli innesti all'attacco di Joffrey Lupul e di Petr Sykora.

Florida Panthers

Lo scambio più spettacolare e chiacchierato dell'estate ha visto come protagonisti proprio i Florida Panthers. L'annunciata cessione di Roberto Luongo (e di Lukas Krajicek) a Vancouver hanno aperto le porte all'arrivo di Todd Bertuzzi, Bryan Allen e Alexander Auld, un rinforzo per reparto. Sulla carta un'ottima operazione per le pantere, a patto che Bertuzzi torni a fare il Bertuzzi e che il veterano Ed Belfour non sia sceso in Florida per godersi la pensione.

Los Angeles Kings

Il ritorno del figliol prodigo Rob Blake ha fatto passare in secondo piano le cessioni dello spettacolare Pavol Demitra e del cecchino Mark Parrish, entrambi accasatisi a Minnesota. Per Luc Robitaille vale il discorso fatto per Steve Yzerman, mentre dell'addio di Jeremy Roenick (di ritorno a Phoenix) si accorgeranno più a Hollywood che non allo Staples Center. Potrebbero invece rivelarsi preziosi gli ingaggi degli attaccanti difensivi Alyn McCauley e Scott Thornton, prelevati da San José.

Minnesota Wild

Dopo stagioni all'insegna dell'austerità , i Minnesota Wild si sono gettati sul mercato decisi a lasciare il segno senza badare a spese. Rafforzata la difesa con Kim Johnsson (Philadelphia), Keith Carney (Vancouver) e Petteri Nummelin (Lugano), il GM Doug Risebrough ha messo sotto contratto anche Mark Parrish, Branko Radivojevic e Pavol Demitra. L'arrivo di quest'ultimo, in particolare, ha convinto la stella della squadra, Marian Gaborik, a restare.

Montréal Canadiens

I Canadiens hanno optato per la continuità . Riconfermatissimo Cristobal Huet tra i pali, hanno sopperito alla partenza alla volta di Washington di Richard Zednik con l'arrivo da Edmonton di Sergei Samsonov. Per il resto, la rosa a disposizione del neoallenatore Carbonneau sarà  praticamente identica a quella dello scorso anno.

Nashville Predators

Sulla carta i predatori sembrano più deboli in difesa. I partenti Danny Markov e Brendan Witt non sono stati adeguatamente sostituiti, senza contare che anche Mike Sillinger, instancabile checker, ha salutato la compagnia. Trattandosi di due giocatori tradizionalmente discontinui, solo il tempo ci dirà  se i nuovi arrivi Jason Arnott e Josef Vasicek sapranno far dimenticare in termini di produzione offensiva Scott Walker, passato ai Carolina Hurricanes. Da notare, infine, che è ancora senza contratto Yanic Perreault, fondamentale specialista degli ingaggi.

New Jersey Devils

L'estate dei diavoli del New Jersey è stata all'insegna dell'immobilismo. Dopo aver condotto la squadra ai Play Off con un'incredibile rimonta negli ultimi mesi della Regular Season, Lou Lamoriello tornerà  a fare solo il GM, lasciando la panchina a Claude Julien. Sul fronte giocatori, da segnalare unicamente la partenza verso Colorado di Ken Klee. Dopo aver riconfermato Patrik Elias, però, restano le grane Scott Gomez e Brian Gionta.

New York Islanders

Le follie estive del proprietario Charles Wang hanno polarizzato le attenzioni (e le battutine ironiche). Dopo aver salutato Mike Milbury, autore nell'ultimo decennio di scambi per lo meno imbarazzanti, Wang ha assunto Neil Smith quale nuovo GM. Sembrava soffiare un vento nuovo a Long Island, con acquisti sulla carta azzeccati: i vari Tom Poti, Mike Sillinger, Chris Simon e Brendan Witt avrebbero finalmente conferito agli Islanders quella cattiveria agonistica necessaria per sopperire agli svolazzi di Alexei Yashin. E invece, tre settimane dopo, Wang pensa bene di licenziare Smith, affidando la carica a Garth Snow, che fino a qualche ora prima scaldava la panchina quale portiere di riserva. Mah"

New York Rangers

Affascinante l'ingaggio di Brendan Shanahan, che toglierà  un po' di responsabilità  realizzative dalle spalle di Jaromir Jagr. Ottimo anche l'arrivo da Carolina di Aaron Ward, che ridarà  solidità  a un reparto che ha perso Tom Poti, passato ai cugini di Long Island. Da non sottovalutare, infine, il trasferimento sempre da Carolina di Matt Cullen, autore di un finale di stagione straordinario con i campioni in carica. Shanahan e Cullen, in particolare, dovranno compensare le reti che Martin Rucinsky e Petr Sykora hanno portato a St.Louis, rispettivamente a Edmonton.

Ottawa Senators

Per riconfermare Wade Redden i senatori hanno dovuto inevitabilmente svenarsi. Gravissime, sulla carta, gli addii a Zdeno Chara, Martin Havlat, Bryan Smolinski, Brian Pothier e Vaclav Varada. I nuovi arrivati Joe Corvo, Serge Payer e Dean McAmmond non sembrano in grado di sopperire alle partenze. Il portiere titolare dovrebbe essere Martin Gerber, che dovrà  scrollarsi di dosso la frustrazione per aver dovuto cedere il posto sul più bello a Cam Ward nei Play Off dello scorso anno.

Philadelphia Flyers

I Flyers hanno fatto un ottimo lavoro a livello di "velocizzazione" dell'attacco: i lenti Donald Brashear e Michal Handzus hanno lasciato il posto ad atleti più rapidi come Kyle Calder, Mark Cullen, Randy Robitaille e Geoff Sanderson. In prospettiva, la rosa di attaccanti può diventare molto competitiva. Non si può dire lo stesso della difesa, dove gli immobili Derian Hatcher e Mike Rathje, devastati l'anno scorso dai folletti di Buffalo, sono ancora al loro posto e, anzi, dovranno compensare il ritiro di Eric Desjardins e il passaggio a Minnesota di Kim Johnsson.

Phoenix Coyotes

La squadra di Wayne Gretzky è stata molto attiva sul mercato. Acquisito dai Bruins Nick Boynton in cambio di Paul Mara, i Coyotes hanno riportato in Arizona Jeremy Roenick e, soprattutto, hanno ingaggiato Ed Jovanovski, per otto anni punto di forza della difesa di Vancouver. Dopo aver aggiunto i muscoli di Georges Laraque, Phoenix ha chiuso l'estate sottoponendo un contratto a Owen Nolan, inattivo da ormai oltre due anni. Il grande Wayne saprà  rigenerarlo?

Pittsburgh Penguins

Avanti all'insegna della gioventù. Dopo aver ammirato la grande stagione di Sidney Crosby, in Pennsylvania sperano che questo sia l'anno di Evgeni Malkin, sempre che la fuga dalla Russia di questo straordinario talento si concluda con la stipulazione di un contratto nella NHL. Per il resto, da segnalare soltanto il ritorno di Mark Recchi, reduce da una toccata e fuga con gli Hurricanes giusto per portare a casa una Stanley Cup, e l'ingaggio dello svedese Nils Ekman, che dovrà  dimostrare di saper segnare anche senza Joe Thornton al suo fianco.

San José Sharks

Consapevoli che senza l'inizio disastroso l'anno scorso avrebbero lottato ai vertici della Western Conference, gli squali californiani hanno deciso di apportare solo ritocchi mirati alla rosa della squadra. Salutati Nils Ekman, i checker Alyn McCauley e Scott Thornton e il difensore Tom Preissing, gli Sharks hanno ingaggiato il terzino Mathieu Biron e, soprattutto, Mark Bell. Quest'ultimo potrebbe rivelarsi un eccellente colpo di mercato, visto che ha le caratteristiche giuste per completare al meglio la devastante coppia Cheechoo-Thornton.

St.Louis Blues

La difesa, a dispetto di una classifica disastrosa, era già  ottima l'anno scorso. Considerando che per infortuni vari hanno saltato buona parte della stagione giocatori del calibro di Christian Backman, Barret Jackman ed Eric Brewer, l'arrivo di Jay McKee va a completare un reparto assolutamente competitivo. Il problema era la sterilità  dell'attacco: l'arrivo di Bill Guerin e i graditi ritorni di Martin Rucinsky e di Doug Weight potrebbero colmare almeno in parte questa lacuna. Per sperare nei Play Off, però, Keith Tkachuk dovrà  giocare più della quarantina di partite dell'anno scorso e il giovane Lee Stempniak confermare quanto di buono aveva fatto vedere sul finire del campionato. Manny Legace, infine, è chiamato a dare quella sicurezza tra i pali di cui da anni nel Missouri si sente la mancanza.

Tampa Bay Lightning

Lo sforzo maggiore per la franchigia della Florida è stato volto a trattenere il magnifico trio composto da Brad Richards, Vincent Lecavalier e Martin St.Louis. Per risolvere il problema del portiere, è stato sacrificato il possente Fredrik Modin, arrivando così a Marc Denis. Persi Pavel Kubina e Darryl Sydor, sono stati ingaggiati Filip Kuba e Andy Delmore. Quest'ultimo, sparito dai radar della NHL dopo due ottime stagioni a Nashville, potrebbe diventare la sorpresa dell'annata. Le nuove regole volte a eliminare agganci e trattenute, infatti, sembrano fatte apposta per le sue caratteristiche.

Toronto Maple Leafs

Per l'ennesima volta, le foglie d'acero hanno rinviato il ricambio generazionale. Sbolognati Ed Belfour, Eric Lindros e Owen Nolan, i Toronto hanno ingaggiato il redivivo Bates Battaglia, Michael Peca e Hall Gill. Per lo meno discutibile, inoltre, la decisione di sacrificare l'enorme talento del giovane portiere Tuukka Rask per ottenere Andrew Raycroft, reduce da un'annata disastrosa dopo un'esaltante stagione da rookie.

Vancouver Canucks

Alain Vigneault, il nuovo allenatore dei Canucks, avrà  un bel daffare. La squadra canadese, infatti, è stata rivoluzionata, in particolare nell'assetto difensivo. Partiti Bryan Allen, Nolan Baumgartner, Sean Brown, Sven Butenschon, Keith Carney, Ed Jovanovski e ritiratosi Eric Weinrich, sono arrivati Rory Fitzpatrick, Lukas Krajicek, Willie Mitchell e Yannick Tremblay. Dietro a una difesa completamente da riassemblare, verrà  schierato il grande acquisto dell'estate, il portiere Roberto Luongo, per raggiungere il quale è stato sacrificato Todd Bertuzzi. Solo le prime settimane di campionato riveleranno se la selva di cambi avrà  migliorato la squadra.

Washington Capitals

La speranza continua a chiamarsi Alexander Ovechkin. Non saranno certo i nuovi arrivi Brian Pothier e Donald Brashear a permettere alla squadra della capitale di fare il definitivo salto di qualità . Buoni, invece, gli ingaggi di Richard Zednik, che dovrebbe dare una mano in fase offensiva al giovane russo, e di Alexander Giroux, promettente difensore che a Washington troverà  molto più spazio che non ai Rangers.

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