Justin Williams ha segnato l'ultimo goal, quello della definitiva vittoria della Stanley Cup !
La NHL ha emesso il suo verdetto. I Carolina Hurricanes, in vantaggio 3 a 1 dopo quattro partite, sono riusciti ad arginare il ritorno degli indomiti Edmonton Oilers, aggiudicandosi un'emozionante Gara 7.
Gli Hurricanes sono una squadra completamente diversa rispetto a quella dimessa che ha subito lo strapotere fisico degli Oilers in Gara 6. Partiti a tambur battente con la rete in entrata di Aaron Ward con una staffilata dalla blu, gli uomini di Laviolette continuano ad aggredire l'avversario eludendo un forechecking molto meno disciplinato del solito.
Dopo aver sfiorato il raddoppio a una manciata di secondi dalla conclusione del primo periodo (tuffo di Staios a protezione della propria porta con disco che sparisce sotto il suo corpo), gli uragani continuano a premere in entrata del secondo grazie soprattutto a due penalità fischiate ai canadesi. Se nella prima sono gli Oilers a rendersi minacciosi in contropiede (grandissimo intervento di Cam Ward), nella seconda, con Spacek punito per aver agganciato uno scatenato Cole, Kaberle batte Markkanen (a dir poco miracoloso poco prima su Recchi) con uno slap deviato davanti all'estremo difensore finlandese.
Il doppio vantaggio convince Brind'Amour e compagni ad assumere un atteggiamento più difensivo, sulla stessa lunghezza d'onda di quello adottato alla perfezione in Gara 2, vinta 5 a 0. Gli Oilers hanno comunque una ghiotta opportunità di rifarsi sotto quando, a distanza di pochi secondi, Wallin e Ward si ritrovano sulla panchina dei "cattivi". Una volta organizzato il Power Play, però, Hemsky cincischia troppo con il disco e Smyth, nella foga di recuperarlo, commette a sua volta un fallo assolutamente evitabile.
Nella terza frazione di gioco, ovviamente, ai petrolieri non resta che dare fondo alle ultime energie rimaste dopo un'interminabile e massacrante stagione. Ci vuole il solito puntualissimo Pisani per dimezzare lo scarto. Torres scende sulla destra e appoggia verso Ward che concede un invitante rimbalzo. Murray, giunto a rimorchio, non riesce a insaccare ma l'accorrente Pisani è implacabile. A migliaia di chilometri di distanza, uno stracolmo Rexall Place torna a sperare.
Gli uragani continuano imperterriti a chiudere ogni varco ma, con il passare dei minuti, la pressione esercitata dagli Edmonton aumenta sensibilmente. In una delle rare sortite offensive Brind'Amour ha l'occasione di chiudere la partita, ma il suo tiro a colpo sicuro si schianta sul montante alla destra di Markkanen, proteso in tuffo.
Gli ultimi sei minuti sono al cardiopalma, tutti in piedi, l'RBC Center è una polveriera. Emozioni allo stato puro. Il pareggio sembra cosa fatta a poco più di tre minuti e mezzo dal sessantesimo. L'azione è simile a quella dell'1 a 2 ma questa volta Pisani si trova di fronte un immenso Ward. Una parata che vale la Stanley Cup.
La rete a porta vuota di Williams è il segnale che dà il via al delirio. I Carolina Hurricanes sono i nuovi campioni!