Gli Hurricanes ad un passo dalla coppa Stanley.
Match-point Carolina. Dopo il passo falso di sabato, gli Hurricanes ritrovano tutta la loro concretezza e conquistano l'opportunità di chiudere i conti mercoledì notte a Raleigh, davanti al pubblico amico.
Per Gara 4 MacTavish conferma Tarnstrà¶m al posto di Bergeron, mentre Laviolette, dopo aver riproposto Larose in Gara 3, lo toglie di nuovo, questa volta sostituendolo con il possente Vasicek, inserito ad intervalli regolari nella linea di Brind'Amour per dare modo a Stillman di affiancare Staal, una coppia che nella Regular Season si trovava a occhi chiusi.
Il primo tempo è nettamente a favore degli Oilers ma, purtroppo per i petrolieri, la loro supremazia territoriale non basta a superare Ward, una volta di più in grande serata. Il motivo è da ricercare in primo luogo nella sterilità del Power Play. Dopo il botta e risposta nello spazio di 29 secondi tra Samsonov (stupendo duetto con Dvorak dopo disco abilmente recuperato da Stoll) e il solito Stillman (precisa conclusione al volo su passaggio "sporco" di Kaberle), i petrolieri possono infatti contare su quattro situazioni di superiorità numerica in poco più di otto minuti (con un minuto abbondante in 5 contro 3), ma gli uragani riescono a respingere senza affanno ogni assalto.
Troppo spesso, inoltre, invece di bombardare Ward approfittando del traffico nello slot Smyth e compagni cercano il classico passaggio di troppo, la giocata di fino. Un'idiosincrasia al tiro che si manifesta in tutta la sua assurdità quando Horcoff, di fronte alla porta semispalancata, decide di passare il disco all'indietro a un impreparato Pronger che, come tutto il Rexall Place e i milioni di spettatori a casa, si attendeva il tiro.
Usciti indenni dalla prima frazione di gioco, nel secondo periodo gli Hurricanes assumono prepotentemente il comando delle operazioni e, loro sì, sottopongono Markkanen a una gragnola di tiri. Il portiere finlandese, però, a tratti è superlativo (straordinario in particolare un intervento su Brind'Amour) e riesce a rinviare la resa fino a poco più di quattro minuti dalla fine del tempo, quando Staal, freddissimo, controlla con il guantone un disco nello slot, se lo aggiusta sul bastone e lo porge allo smarcatissimo Recchi che da posizione defilata non sbaglia la mira.
Il terzo tempo è una riedizione di Gara 2. I Carolina Hurricanes, in formato New Jersey Devils anni d'oro, si limitano ad attendere gli avversari bloccando poi sul nascere ogni tentativo di incursione. Il parziale dei tiri (5 a 5) dimostra ampiamente l'impermeabilità della retroguardia americana. Se si eccettua una deviazione mancata da Staios da buona posizione su ottimo servizio di Murray, gli Hurricanes hanno infatti condotto in porto la vittoria senza particolari patemi d'animo.
Ci apprestiamo quindi a vivere l'ultimo episodio della stagione 2005-06? I Carolina faranno ovviamente di tutto per chiudere la contesa in casa. Ward, perfettamente protetto dai compagni, si è dimostrato sicurissimo anche nella bolgia del Rexall Place, Stillman continua a registrare punti con impressionante regolarità e Staal sta dando segnali di risveglio dopo aver iniziato sottotono questa serie.
Gli Edmonton, dal canto loro, sono consapevoli di aver trovato un degno sostituto dell'infortunato Roloson. Nelle ultime due partite, infatti, Markkanen ha semplicemente portato di peso i compagni. Buone notizie arrivano anche dal reparto ingaggi, dove lo spettro di Brind'Amour sembra sia stato esorcizzato. Se in Gara 1 il capitano degli Hurricanes aveva imperversato con un incredibile 82% di riuscita, nella seconda partita aveva dovuto accontentarsi del 50%, per poi precipitare al 37% e al 29% nei due incontri successivi. Horcoff, di riflesso, ha visto crescere progressivamente le sue percentuali, passate dal 33% di Gara 1 al 64% della quarta sfida.
Cifre che, però, senza la necessaria cattiveria sotto rete sono destinate a diventare vuoti numeri da elencare stilando i bilanci di fine stagione. Sta dunque ai petrolieri tramutare il possesso del disco garantito dal predominio agli ingaggi in limpide occasioni da rete, al fine di rincorrere un'impresa, risalire dal 3 a 1, riuscita solo ai Toronto Maple Leafs nella finale del 1942 contro i Detroit Red Wings.