Cam Ward, il segreto degli Hurricanes
Tempo di grande hockey in questo finale di maggio e se ad Ovest la finale è una vera e propria sorpresa, non si può dire lo stesso per quanto riguarda la situazione ad Est, dove si scontreranno due delle squadre che hanno fatto il miglior gioco dell'anno. Carolina Hurricanes e Buffalo Sabres non hanno mai perso la bussola, sempre costanti e plasmati da due tecnici abilissimi, leggasi Laviolette e Ruff. Reduci entrambe le squadre da due 4-1 contro New Jersey e Ottawa, sono pronte a darsi battaglia tra Releigh e Buffalo.
OVERVIEW
Carolina non è più ormai una sorpresa: se qualcuno aveva ancora qualche dubbio all'indomani del secondo posto ad Est nella Regular Season, questi sono stati certamente fugati dalle prestazioni più che soddisfacenti dei Canes nella post-season.
I rossi del North Carolina si sono sbarazzati prima dei Canadiens, una variabile impazzita che aveva fatto tremare coach Laviolette con due vittorie ad inizio serie sul rink di Releigh: contro gli Habs la serie alla fine si è conclusa con un 4-2 inequivocabile, frutto di cuore e grandi parate del giovane goalie Ward. Al secondo turno è poi toccato ai Devils, squadra muscolare e d'esperienza, squadra che nulla ha potuto contro il powerplay implacabile degli Hurricanes, oltre che contro una difesa ritrovata; il 4-1 finale ha voluto dire 8 vittorie nelle ultime 9 partite nei playoff, numeri notevoli.
Artefici di questo exploit non proprio preventivato sicuramente il portiere della squadra, Cam Ward, un giovanotto che all'indomani del secondo ko contro gli Habs ha soffiato il posto a Gerber. Il 22enne di Sherwood Park, Alberta, ha bloccato il 93% dei tiri ricevuti, ha vinto le prime sette partite in carriera ai playoff e ha mostrato una sicurezza di certo auspicabile ma difficilmente pronosticabile prima dei playoff.
Avanti a lui poi una difesa che, dopo un primo turno ad intermittenza, si è conquistata il rispetto degli avversari contro New Jersey: perno della blue line sicuramente l'esperto Hedican, autore anche di 5 assist in 11 partite, ma indiscutibilmente fondamentali sono stati anche il simpatico e tenace Commodore oltre al ceco Kaberle, che con 27 tiri respinti è il giocatore tra i Canes che più si immola per far lavorare meno Ward.
L'attacco però è il reparto che più fa sognare i tifosi del North Carolina: come se non fossero bastati i 100 punti nella Regular Season, Staal ha deciso di prendere per mano il team anche ai playoff e i suoi 15 punti sono stati a dir poco importanti per il raggiungimento di queste finali. Il canadese però potrebbe far poco senza il capitano Brind'Amour, un centro che pian pianino sta entrando nei cuori dei supporters come o più di un certo Ron Francis: per questa vecchia bandiera ben 2 game winning gol e 4 powerplay gol, più di ogni altro suo compagno.
Un assistant captain molto utile è poi Stillman, che due anni fa la Stanley Cup la vinse coi Lightning, un giocatore da 9 punti e da 2 gol vittoria molto importanti, anche se attualmente è in dubbio per infortunio. Tra gli altri giocatori offensivi va poi citato un vecchietto e un giovanotto: Recchi sta dimostrando il suo valore e la sua intelligenza, Ladd invece ha mostrato disciplina tattica soddisfacendo le richieste di Laviolette.
I Sabres di Buffalo sono un'altra squadra particolarmente affascinante. Partiti con un mix di gioventù e incoscienza, guidati però da un tecnico di tutto spessore come Lindy Ruff (uno dei maggior esperti di playoff, in cui ha vinto ben 40 partite, senza mai però vincere la coppa), questa squadra ha giocato 82 partite appassionanti, guadagnandosi così un quarto posto più che meritato nella graduatoria della Eastern Conference.
Durante la Regular Season è emersa la velocità di alcuni giocatori come Afinogenov, un russo che ha anche guidato il team per quanto riguarda i punti; il tutto poi corredato da un duo di portieri che ha giocato più o meno lo stesso numero di partite e cioè Biron e Miller, due garanzie, entrambi sopra il 90% di parate rispetto ai tiri subiti.
Durante i playoff la musica non è cambiata: contro i muscolari Flyers, Buffalo non s'è scomposta e non senza sudare li ha battuti con un 4-2 perentorio. Di fronte ai Senators poi i Sabres hanno saputo fare ancora meglio, forse contro ogni pronostico non tanto per l'esito finale quanto per le dimensioni della vittoria: 4-1, benché sia stato un risultato più sofferto di quanto si possa immaginare, con un 7-6 all'overtime in Gara 1, in terra canadese, che rimarrà nella memoria dei tifosi di Buffalo per molto tempo.
Contro Carolina Lindy Ruff si troverà contro un avversario diverso da entrambe le altre due squadre battute: di certo però potrà con le sue linee offensive mettere in difficoltà una difesa, quella dei Canes, non proprio irreprensibile. I giocatori deputati a fare il bello e il cattivo tempo verso Ward, sommergendolo – statene certi – di tiri, saranno i due co-capitani della franchigia: Briere e Drury, tutti e due a quota 13 punti, i leader in quanto a punti nel team. Ma non si possono dimenticare tipetti caldi come Dumont, Connolly, Roy o Kotalik stesso, autore di 2 gol vittoria.
Il rookie Miller avrà poi il compito di sventare gli attacchi dei Canes, compito che finora ha sempre svolto eccellentemente, con un 92,1 % di salvataggi. A limitargli un po' di lavoro ci penseranno poi i difensori rappresentati da due colonne che si chiamano Tallinder e Lydman il cui +13 nel plus/minus di certo cozza col misero -1 di loro colleghi quali Campbell e Fitzpatrick.
Da sottolineare poi la sterilità del powerplay di Buffalo visti i solo 10 gol in 5 contro 4 a fronte delle 65 opportunità avute. Dato opposto al micidiale gioco degli special teams di Carolina che segnano tanto in powerplay e anche contro i Sabres potranno approfittarne (stando attenti a non subire i consueti shorthanded gol che Buffalo realizza con facilità disarmante).
REGULAR SEASON
Buffalo ha perso le prime tre partite contro Carolina: la prima all'HSBC Arena, gol vittoria di Cole, la seconda a Releigh solo agli shootout (rigore decisivo siglato da Staal) e la terza ancora sul rink amico, un 4-3 con game winning gol di Williams. Piccola rivincita dei Sabres nell'ultima partita stagionale tra le due squadre: netto 4-0 all'RBC Center, decisivo P.J. Dumont, autore del gol dell'iniziale vantaggio.
HISTORY
Le vittorie sono state 43, le sconfitte 52: questi i numeri nelle partite di playoff per gli Hurricanes che si giocano la seconda finale di Conference in appena 4 anni. Nel 2002 Toronto venne sconfitta dai ragazzi di Laviolette con un buon 4-2: curiosità , anche quell'anno alla finale Carolina vi giunse dopo aver eliminato New Jersey (prima) e Montreal (poi).
I Sabres hanno una lunga storia ai playoff, la cui prima apparizione risale al 1973. Nella storia recente i tifosi non hanno di certo dimenticato la finale di Conference persa contro Washington per 4-2 nel 1998 e la finale di Stanley Cup, un anno dopo, contro Dallas, anche in quel caso persa per 4-2. In totale 106 vittorie ma anche 113 sconfitte.
Le due squadre si fronteggiano ai playoff per la prima volta.
SCHEDULE
20 Maggio – @ Carolina, 2:00 p.m.
22 Maggio – @ Carolina, 7:30 p.m.
24 Maggio – @ Buffalo, 7:30 p.m.
26 Maggio – @ Buffalo, 7:30 p.m.
28 Maggio – @ Carolina, 7:30 p.m. (se necessaria)
30 Maggio – @ Buffalo, 7:30 p.m. (se necessaria)
01 Giugno – @ Carolina, 7:30 p.m. (se necessaria)
CONCLUSION
Gli Hurricanes sono stati aiutati molto dalla fortuna nella serie contro New Jersey: gli addetti ai lavori però sanno che non basta solo quella per arrivare fino in fondo e l'impressione è che Carolina non abbia nulla fuori posto per ambire alla finale di Stanley Cup.
Molto però dipenderà dalla tenuta della difesa, oltre che di Ward: Buffalo eccelle proprio nel gioco offensivo e la velocità di molti dei suoi top-scorer, dislocati su tutte e 4 le linee, potrà essere letale per la blue line avversaria. Ogni mio pronostico in passato è stato poi smentito per cui, questa volta, mi auguro semplicemente che vinca il migliore.