Alla fine Brind'Amour ha avuto la meglio su Brodeur…
Gli Hurricanes alla fine ce la fanno e si sbarazzano dei Devils con un 4-1 che non ammette repliche. Già in vantaggio per 3-0 nei primi 180 minuti di hockey, il team di coach Laviolette ha subito uno sterile ritorno dei Devils che sul loro ghiaccio hanno avuto un colpo di coda. Non sufficiente però a spostare l'inerzia della serie che alla fine ha sancito vincitrice Carolina dopo che sul ghiaccio di Releigh ha avuto la meglio di New Jersey in una bella Gara 5. Per i Canes ora ci saranno i Sabres.
GAME 4: Hurricanes @ Devils 1-5
I Devils hanno una storia recente nobile e se hanno sempre avuto un'ottima reputazione è perché oltre a vincere spesso e volentieri, non hanno mai perso in modo fragoroso. Non hanno mai subito un 4-0, per dirla in breve, e gara 4 all'Air Continental Arena aveva per prima cosa questo obiettivo: evitare il cappotto.
A fare da cornice a questa motivazione principale c'era poi la voglia di riscatto di un goalie-monumento come Brodeur (141 partite consecutive per lui), da ieri il terzo portiere in assoluto in quanto a vittorie, e cioè 89. A completare un quadro che era ipotizzabile avesse queste precise tinte, v'era poi il desiderio di risollevare da parte di New Jersey le sorti di special teams mai così abulici quest'anno.
Sull'altra sponda degli Hurricanes che morbidi è dir poco, con un goalie che dopo 7 vittorie consecutive s'è concesso una serata di pausa e con la testa fin da subito a gara 5, in casa propria. Non sorprende così il primo periodo giocato dai diavoli: 16 tiri contro 7 per i padroni di casa, ma soprattutto 3-0 parziale.
Il mattatore della prima frazione è stato Gomez, autore di una doppietta in cui entrambi i gol sono arrivati in situazioni di powerplay, ma utile e bello è stato anche il gol di Pandolfo in penalty-killing, uno shorthanded gol nato nel periodo in cui i Canes stavano spingendo per trovare il gol dell'1-1 (e il contropiede vincente è nato nel momento critico in cui Brodeur aveva perso la stecca).
A quel punto New Jersey ha giocato sul velluto e al primo tiro della seconda frazione è nato il quarto gol: lo ha siglato Brylin, già a segno nella ultima partita della serie, ed è finita sul gol del 32enne russo la partita di Cam Ward. Sostituito da Gerber, quest'ultimo ha fatto sicuramente meglio del collega parando 15 tiri avversari e concedendo solo un gol, quello ininfluente del 5-0, realizzato da Madden.
Il gol del definitivo 5-1 arriva sempre prima della seconda sirena e lo realizza Recchi che rovina così la festa a Brodeur. Festa dai toni comunque pacati perché la serie è sempre saldamente in mano a Carolina e benché i giocatori di coach Lamoriello a fine gara hanno espresso la loro determinazione nel tornare a giocare sul proprio ghiaccio (il che comporterebbe una vittoria a Releigh in gara 5), pare che in realtà la sfida dell'RBC Center sia da supporto alla festa degli Hurricanes.
GAME 5: Devils @ Hurricanes 1-4
E come pronosticato Carolina vince in modo ineccepibile sul proprio ghiaccio e manda a casa anzitempo New Jersey, una squadra che quest'anno aveva iniziato col singhiozzo ma che sicuramente col tempo era stata in grado di trovare il bandolo della matassa. A vincere è stata la squadra che maggiormente ha meritato nell'arco delle 5 partite e la sconfitta di 24 ore prima sul ghiaccio di East Rutherford è apparsa quasi indispensabile per festeggiare per la prima volta nella sua storia una passaggio di turno sul rink amico.
Ward, che a fine gara ha ricevuto i complimenti dal suo mito Brodeur, doveva riscattare una prestazione più che opaca in gara 4, in cui il giovane portiere aveva subito 4 gol in 17 tiri. L'inizio però non promette bene allorché Gionta dopo neanche un minuto di gioco realizza il gol del vantaggio ospite, che ammutolisce letteralmente un RBC Center gremito.
Carolina appare nervosa e nel primo periodo subisce ben 4 penalità : nonostante 8 minuti su 20 in inferiorità numerica Ward e gli special teams reggono bene. Kaberle, in una rara situazione di parità numerica, trova allora il gol dell'1-1 avvalendosi di una fortuita deviazione di Martin (leitmotiv della serie questi pseudo-autogol) e nonostante l'assedio dei diavoli il primo periodo si chiude in parità .
Il secondo terzo pare leggere lo stesso copione: Brind'Amour dopo 5 minuti fa un'interference ai danni di Brodeur e va a scaldare la panca puniti. Il quinto powerplay consecutivo non è abbastanza per New Jersey che rimane ancora all'asciutto in 5 contro 4: e così basta che Hale nella seconda metà della partita si concede un cross checking per sgretolare ogni tentativo di rimonta degli Devils.
Accade infatti che Stillman trova il gol del 2-1, proprio in powerplay, e che questo alla fine si rivela il gol vittoria (l'ex Lightning finirà poi la partita anzitempo per un infortunio, il che lo mette a rischio per le prossime partite contro Buffalo).
Alla fine i Devils capitolano e i gol di Whitney e di Staal, a porta vuota, sanciscono il trionfo del team della North Carolina. “Eravamo la squadra migliore, fin da gara 1, e andiamo avanti meritatamente” ha sentenziato il saggio Brind'Amour a fine partita. Ora un po' di festa, poi di nuovo al lavoro: i Sabres sono avversari tutt'altro che morbidi.