Un incerto Emery nelle prime due gare
Preannunciata in sede di presentazione la possibilità di una sfida all'arrembaggio, con buona pace dei poveri portieri abbandonati a difesa di un fortino abbandonato, ecco che Gara 1 ci ha regalato puntualmente una partita straordinaria, entusiasmante per gli spettatori, ma da mani nei capelli per gli allenatori, che hanno assistito allibiti a un festival degli errori con continui capovolgimenti di fronte.
Squadre tatticamente chiuse, ali bassissime a protezione dei difensori, centro preoccupato in primo luogo di controllare il pari ruolo avversario? Niente di tutto questo. Ottawa Senators e Buffalo Sabres hanno invece dato vita ad attacchi in massa, con azioni condotte a tratti a ritmo indiavolato. In questo senso è enigmatica la prestazione di Redden. Considerato a ragione uno dei difensori più completi e tatticamente intelligenti dell'intera Lega, ha concluso la partita con 3 assist, ma con un -4 nella statistica +/-. Se aggiungiamo alcune incertezze dei due portieri Miller ed Emery, il quadro di una partita difficilmente dimenticabile è completo.
Il finale di Gara 1, in particolare, è stato pirotecnico, con tre reti negli ultimi 97 secondi. Ci ha poi pensato Drury ha realizzare il 7 a 6 decisivo dopo 18 secondi del tempo supplementare. Da sottolineare i cinque punti di Roy (2 reti e 3 assist) per dei Buffalo Sabres che sembrano essere una fucina inesauribile di realizzatori.
Dopo i fuochi d'artificio del primo incontro, però, era lecito attendersi un giro di vite da parte di entrambi gli schieramenti. Giocare un'intera serie di partite senza freni, infatti, significherebbe dimenticare il progetto tattico disegnato dagli allenatori e, quindi, affidarsi al caso, alle genialità del momento.
Detto, fatto. Gara 2 è stata una tipica partita da Play Off, giocata sì a ritmi piuttosto elevati, ma con forechecking insistenti su entrambi i fronti e con difese accorte. E che la cuccagna del gol facile fosse finita lo ha lasciato intendere Schaefer dopo 58 secondi mandando Connolly definitivamente negli spogliatoi con una violenta carica a centropista.
Consapevoli di non poter perdere una seconda partita casalinga, i senatori hanno esercitato una pressione costante sugli avversari, senza però cadere di nuovo nella trappola di gettarsi in avanti in maniera scriteriata. L'imprecisione sottoporta e soprattutto la bravura di Miller, però, hanno permesso a Buffalo di restare in partita e, nelle battute finali, di difendere il vantaggio conquistato nel secondo tempo malgrado un parziale ai tiri che recitava 17 a 4 a favore di Ottawa.
Pur non avendo particolari colpe nell'occasione delle due reti subite, Emery è parso a tratti molto insicuro, evidentemente ancora sotto shock dopo le montagne russe di tre sere prima. Del resto, se è vero che spesso le statistiche vanno prese con le molle, in questo caso sono implacabili: al termine del primo turno (contro Tampa Bay) Emery vantava una percentuale di parate superiore al 92%. Nelle due partite del secondo turno si ferma a un disastroso 77%. Miller, pur non essendo stato impeccabile in Gara 1, rasenta il 91%.
Difficile trovare una spiegazione. Contro i Lightning, probabilmente, poteva giocare con una certa tranquillità , sapendo che una sua eventuale magagna sarebbe stata contraccambiata dagli incerti portieri avversari. Al cospetto di Miller, invece, non può permettersi errori. Le continue (e stucchevoli) speculazioni su un eventuale rientro di Hasek, inoltre, contribuiscono a minare la concentrazione di un giovane portiere che sta muovendo i primi passi nei Play Off, un mondo completamente diverso rispetto alla Regular Season.
Due sconfitte tra le mura amiche non costituiscono certamente il modo migliore per iniziare una semifinale di Conference, soprattutto contro una compagine, i Buffalo Sabres, che sembra acquisire maggiore fiducia a ogni cambio. Gli Ottawa Senators hanno comunque i mezzi per presentarsi all'HSBC Center e riconquistarsi il vantaggio casalingo. Sull'aereo, però, oltre a un Emery più sicuro dovranno caricare una buona dose di concretezza da distribuire agli attaccanti.