Laviolette, il coach di Carolina
La NHL si mette alle spalle degli incredibili quarti finali di Conference e si ributta a capofitto nei playoff. Se ad Ovest hanno vinto tutte le outsider, ad Est i pronostici sono stati rispettati, anche se magari squadre che pareva dovessero passeggiare hanno sudato più del previsto, mentre franchigie che sulla carta dovevano sgomitare per un posto tra le migliori 8 hanno sgretolato gli avversari. E' proprio il caso di Carolina e New Jersey, due squadre che si incontrano nella serie forse più equilibrate di tutte: i Canes hanno dovuto faticare non poco per sbarazzarsi dei Canadiens, mentre i Devils hanno tramortito con un secco 4-0 i poveri Rangers. Vediamo lo stato di salute di queste due squadre.
OVERVIEW
Carolina, lo abbiamo già detto mille volte, ha sorpreso tutti durante la Regular Season grazie a un hockey frizzante e divertente, necessario per arrivare ad un passo dal President Trophy. Plasmata da un tecnico che la sa lunga come Laviolette, i rossi del North Carolina hanno costruito il loro brillante campionato sulle partite casalinghe e così l'RBC Center di Releigh è diventato inoppugnabile spesso e volentieri. Il primo turno dei playoff però ha cambiato le carte in tavola. Gli Hurricanes infatti sono stati capaci di perdere le prime due partite della serie contro Montreal, entrambe in casa, e lo hanno fatto in modo fragoroso. Dov'era finita la squadra rivelazione fino a un paio di settimane prima?
Negli sport di squadra non è bello, né costruttivo, trovare capri espiatori ma talvolta pare ineluttabile: dopo i primi due ko, coach Laviolette ha pensato bene di dare completa fiducia al backup goalie di Gerber, schierando a difesa della porta dei Canes il più giovane e inesperto Cam Ward. Che, come spesso accade nei playoff, ha saputo subito ritagliarsi il ruolo di protagonista e ha vinto prima una, poi due, quindi tre e alla fine tutte e quattro le partite in cui è stato chiamato in causa. Prima scelta di Carolina nel draft del 2002 il portiere canadese ha parato il 94% dei tiri ricevuti dagli Habs (125 salvataggi su 133 tiri) e ha dato così una sostanziosa mano ai suoi compagni, abili poi a fare la loro parte per completare la rimonta con gol pesantissimi.
Stillman, ex Lightning e detentore di fatto della Stanley Cup, è stato l'autore del gol vittoria di Gara 6, quella decisiva, arrivato all'overtime. L'assist per questo importante gol è stato fatto da Brind'Amour, altro perno insostituibile dell'attacco dei Canes e autore, oltre che di uno dei 4 game-winning gol, di 6 punti (4 gol e 2 assist) e di innumerevoli faceoff vinti. Di certo poi non sta tradendo le aspettative Eric Staal, leader della classifica a punti di Carolina con ben 8 (2 gol e 6 assist), e fondamentale sta apparendo pure Matt Cullen, un anno fa in Italia e ora in semifinale di Conference in NHL. Tra i veterani acquistati prima della deadline Doug Weight sta deludendo (neanche un gol, -3 nel plus/minus e 5 volte in panca puniti), Recchi sta cercando di dare il massimo.
Carolina, come precedentemente detto, ha sudato non poco per avere la meglio degli Habs: se ciò è avvenuto è anche perché la difesa non sta adempiendo al massimo al suo dovere. A parte Hedican (3 assist e +2), volto noto in quel di Releigh che sta confermandosi il più abile della blue line, tutti i giocatori difensivi hanno un plus/minus negativo e hanno concesso agli avversari la media di più di 27 tiri a partita, dato che dimostra ancor di più l'importanza di Ward a difesa della gabbia. Contro i Devils i vari Commodore, Kaberle e Wallin dovranno stare ben attenti se vogliono evitare montagne di gol di Elias e soci.
I Devils sono un po' la fotocopia degli Hurricanes, se non altro per la modalità in cui Lamoriello fa giocare i suoi ragazzi e cioè difesa, 4 linee tutte competitive e molta potenza fisica. Nonostante questo la “terza squadra di New York” appare migliore dei rivali se non altro per alcune piccole grandi differenze. In primo luogo il momento di New Jersey è a dir poco eccezionale: ha chiuso la Regular Season con 11 vittorie di fila e sommando anche le vittorie contro i Rangers, allora queste diventano 15. Come seconda cosa appare evidente che l'esperienza è appannaggio dei diavoli che schierano ben 14 giocatori i quali hanno giocato sempre e solo con questa franchigia.
Infine, facendo dei dicotomici confronti reparto per reparto, New Jersey sembra superiore a Carolina. Brodeur è un mito e con tutto il rispetto per Ward, appare una sicurezza ogni oltre limite immaginabile: contro i newyorkesi ha salvato il 96,5% dei tiri ricevuti (in 4 partite 114, non pochi) e, come ovvio, ha vinto tutte le partite. Avanti a lui una difesa che, orfana di un White che contro i Canes ci sarà , ha vacillato un po'. Di certo non si può appuntare nulla a Rafalski, in media 28 minuti e 8 secondi sul ghiaccio a partita, autore tre l'altro anche di 4 punti, né tanto meno a Martin, 3 assist e in soli 4 match +6 nel plus/minus. L'ex Caps e Leafs Ken Klee però convince poco e Brad Lukowich ha addirittura un -1 nella apposita statistica.
Lamoriello non può però lamentarsi degli uomini offensivi e in particolare di una seconda linea che non ha nulla di che invidiare a nessun terzetto della lega: Brylin al centro, ma soprattutto Langenbrunner e Elias sulle ali. Il primo ha messo a segno 2 gol e 6 assist, mentre il ceco ha strafatto e in sole 4 gare è stato in grado di realizzare 5 gol e 6 assist, un record per questa franchigia, cioè mai nessuno in una sola serie con la maglia dei Devils aveva realizzato 11 punti. Da menzionare anche gli altri senatori della squadra, sempreverdi oserei dire, ovvero Gionta (autore di 2 dei 4 game winning gol), e Gomez, e ancora Madden e Pandolfo.
Insomma una squadra ostica e sorniona questa New Jersey, che può fregiarsi anche del primato in una statistica fondamentale in questa serie: i Devils sono infatti stati i primi nella graduatoria del penalty killing, dato che cozza con l'ultima posizione tra le otto squadre rimaste di Carolina. E se in powerplay entrambi i team risultano micidiali, la scarsa capacità a giocare con un uomo in meno da parte dei Canes potrà essere l'ago della bilancia che sposterà la serie a favore dei Devils.
REGULAR SEASON
Due partite vinte a testa durante la stagione regolare: Carolina nei primi due incontri contro New Jersey ha vinto per 6-1 ad East Rutherford e poi per 4-1 in casa propria. Nella seconda parte della stagione i Devils hanno preso a marciare in modo spedito e non hanno risparmiato neanche gli Hurricanes: prima li hanno battuti per 3-0 in casa e poi 4-3 in trasferta. Quest'ultima vittoria è però maturata all'overtime così nel computo dei punti Carolina ne ha conquistato uno in più rispetto agli avversari.
HISTORY
Gli Hurricanes, compreso il periodo Whalers, avevano superato solo due volte il primo turno dei playoff: l'ultima volta nel 2002 e poi erano arrivati fino alla finale di Stanley Cup. Quell'anno eliminarono al primo turno, e proprio con un 4-2, i Devils che l'anno prima li avevano estromessi, sempre al primo turno dei playoff, sempre con un 4-2.
I Devils hanno vinto ben 111 partite dei playoff, perdendone 84 (incluse due quando si chiamavano Colorado Rockies): grazie a queste vittorie hanno trionfato in 21 serie su 34 disputate per un totale di 3 Stanely Cup vinte (1995, 2000 e 2003) e un persa solo in finale, contro gli Avalanche nel 2001. Considerato che tali successi sono abbastanza recenti e che in molti di questi ci hanno messo lo zampino giocatori che tutt'ora indossano la maglia di New Jersey, appare evidente come l'esperienza si ha un dote che questa squadra ha insita nel DNA.
SCHEDULE
06 Maggio – @ Carolina, 2:00 p.m.
08 Maggio – @ Carolina, 7:30 p.m.
10 Maggio – @ New Jersey, 7:00 p.m.
13 Maggio – @ New Jersey, 3:00 p.m.
14 Maggio – @ Carolina, 7:00 p.m. (se necessaria)
16 Maggio – @ New Jersey, 7:30 p.m. (se necessaria)
18 Maggio – @ Carolina, 7:30 p.m. (se necessaria)
CONCLUSION
Inutile dire che se Jagr non fosse stato a mezzo servizio i Devils avrebbero sudato di più: questa è una squadra quadrata, solida, fisica quanto basta per poter andare fino in fondo. Merito va al factotum Lamoriello che ha preso un team allo sbando e lo ha trasformato, prima di tutto psicologicamente. Sulla loro strada però gli Hurricanes di un altro tecnico tosto e cioè quel Laviolette che ha plasmato un gruppo su cui pochi scommettevano a inizio anno conducendo Carolina sino al secondo posto della Eastern Conference. In questa serie saranno importanti gli uomini chiave e gli special teams, fondamentale per Carolina sarà poi la tenuta del goalie Ward; d'altra parte però i Canes hanno il vantaggio del fattore campo. Se si vuole azzardare un pronostico dico che New Jersey avrà la meglio, ma solo in 7 gare!