Ryan Miller dovrà giocare alla grande per dare una chance ai suoi Sabres…
Dopo qualche ora preziosa per rifiatare e, in quanto spettatori europei, per recuperare qualche ora di sonno, siamo pronti a rituffarci nel secondo turno dei Play Off della NHL.
Nella Eastern Conference le prime quattro squadre classificate della Regular Season hanno superato tutte i rispettivi ostacoli e, di conseguenza, i convincenti Ottawa Senators affronteranno gli altrettanto lanciatissimi Buffalo Sabres.
In un primo turno dal ritmo altissimo la squadra della capitale canadese ha eliminato apparentemente con il minimo sforzo i campioni in carica dei Tampa Bay Lightning. Il già imponente impianto offensivo dei senatori ha ricevuto una mano decisiva dai deludenti portieri Grahame e Burke, vero e proprio punto debole della franchigia della Florida. I vari Spezza, Heatley e Havlat sono così andati a nozze e, dopo un incidente di percorso in Gara 2, i Senators hanno trovato poca resistenza chiudendo la serie in cinque partite.
Con il loro gioco tanto spettacolare quanto concreto, invece, i Buffalo Sabres hanno avuto la meglio sui Philadelphia Flyers, una compagine che, a tratti, si è presentata in versione belle statuine. Una volta prese le misure a Forsberg, la squadra di Ruff ha scatenato le sue numerose frecce offensive dalle parti dell'indifeso Esche concludendo la serie con un mirabolante 7 a 1, dopo che già Gara 2 era terminata sull'8 a 2.
Il secondo turno dei Play Off, in un certo senso, mette dunque di fronte compagini che devono ancora dimostrare tutto il loro valore. Entrambe, infatti, sono state agevolate da gravi lacune degli avversari e saranno quindi chiamate ad effettuare un ulteriore salto di qualità per tentare di eliminarsi a vicenda.
Gli Ottawa Senators, già forti del miglior attacco della Regular Season, hanno recuperato Havlat, un'ala incredibilmente spettacolare reduce da un grave infortunio alla spalla. Il funambolo ceco è rientrato in squadra come se niente fosse, realizzando 6 reti e 10 punti nelle 5 partite del primo turno. Un'arma difficilissima da disinnescare per avversari che già devono preoccuparsi di Spezza, Heatley, Alfredsson e compagnia.
Un potenziale offensivo tanto dirompente deve essere sostenuto da una difesa accorta e, pur con qualche sbandamento nella serie contro Tampa Bay (che comunque, va ricordato, dispone di attaccanti di livello assoluto), i vari Chara, Volchenkov, Pothier e Redden si sono dimostrati all'altezza. Quest'ultimo, in particolare, è stato l'eroe della sfida ai Lightning. Raggiunto dalla tragica notizia del decesso della madre nel bel mezzo della serie, ha dato forfait solo in Gara 2 per raggiungere per qualche ora i famigliari, risultando nettamente il miglior difensore nelle altre partite.
E che dire di Emery? Mentre tutti ricorrevano a ogni tipo di amuleto nella speranza di guarire miracolosamente l'inguine capricciosa di Hasek, il giovane rookie ha concluso alla grande la Regular Season e si è presentato nei Play Off come se si apprestasse a uscire per una passeggiatina domenicale. Anche in vista del secondo turno, quindi, la sua resistenza a livello mentale sarà determinante.
Per proseguire l'avventura i Buffalo Sabres dovranno quindi preoccuparsi innanzitutto di arginare l'attacco dei canadesi, ben più profondo a livello di organico rispetto a quello dei Philadelphia Flyers. Tallinder, Numminen, Campbell e compagni saranno chiamati a sostenere una pressione elevatissima e il portiere Miller, insicuro nelle due sconfitte del primo turno, dovrà mantenere un rendimento costante ad alti livelli su tutto l'arco della serie.
Se contro Forsberg e compagni l'arma vincente era stata la velocità di esecuzione, contro i senatori i Sabres dovranno affidarsi per forza anche ad altre qualità , perché buttandola sui continui capovolgimenti di fronte rischierebbero di essere risucchiati in una devastante spirale da "vince chi segna di più" (e Gara 3 del primo turno, finita 8 a 4 per Ottawa e giocata proprio in questo modo da Tampa Bay, dovrebbe dissuadere i Sabres dall'adottare questa tattica). In questo senso, quindi, potrebbe uscire vincitrice la squadra in grado di schierare il maggior numero di giocatori abili tanto in fase offensiva quanto in fase difensiva. E, sotto questo punto di vista, Vermette, Schaefer, Fisher, Smolinski e Varada sembrano avere qualcosina in più rispetto a Dumont, Roy, Gaustad e Pyatt.
Non ci resta che accomodarci in poltrona, facendo il vuoto attorno a noi. Perché la minima distrazione potrebbe farci perdere una serie di azioni spettacolari di un duello che promette di essere giocato a velocità incredibili.