R.J. Umberger, decisivo in Gara 4
Vietato stupirsi. Visti gli altalenanti Philadelphia Flyers di questa stagione non sorprende che, dopo una prestazione appena sopra la sufficienza (Gara 1) e una partita vergognosa (Gara 2), gli uomini di Hitchcock si riportino in carreggiata con due partite giocate su buoni livelli. Lo stesso Esche, quest'anno l'emblema della discontinuità , dopo una gara eroica e una partita (o meglio, un tempo) formato groviera si ripresenta su ottimi livelli, parando il parabile e qualcosina in più.
Vero protagonista dei due incontri che hanno permesso ai Flyers di pareggiare la serie, tuttavia, è stato Forsberg, autore di 4 reti e 2 assist. Messi apparentemente alle spalle i problemi inguinali che lo avevano attanagliato per buona parte della Regular Season, il fuoriclasse svedese sembra finalmente aver assunto a tempo pieno il ruolo di trascinatore di una compagine che, visti i numerosi giovani in rosa, ha bisogno di un leader carismatico da seguire.
A dire il vero anche il terzo incontro della serie non era iniziato sotto i migliori auspici per la franchigia della Pennsylvania, visto che Kotalik aveva portato in vantaggio i Buffalo Sabres già dopo poco più di due minuti. È a quel punto che è salito in cattedra Forsberg. Non con un gran gol, non con un assist da stropicciarsi gli occhi, bensì con una carica scorretta alla balaustra. Ebbene sì, il suo intervento falloso ha dato la scossa ai compagni, che fino a quel momento stavano affrontando l'incontro con poca cattiveria agonistica, lo stesso difetto che li aveva condannati nella partita precedente.
Quando sull'onda della sferzata adrenalinica Savage va a realizzare il pareggio in inferiorità numerica, l'inerzia della partita (il cosiddetto momentum) sospinge i Flyers che, passati in doppio vantaggio con due reti dello stesso Forsberg in seguito a rimpalli favorevoli, riescono a resistere al tentativo dei Sabres di rientrare in partita.
Con Umberger rientrante dopo lo scontro con il tir Campbell in Gara 1, Hitchcock ripropone il rapido Radivojevic al posto del pesante Brashear, nel tentativo di aumentare il numero di giocatori in grado di sostenere la velocità degli avversari. La mossa sembra essere contagiosa, visto che anche Hatcher e Rathje (+2 entrambi) soffrono meno del solito le incursioni dei Sabres.
Creati i presupposti tattici per pareggiare la serie, Philadelphia affronta Gara 4 con la stessa intensità , anche se, ancora una volta, sono i Sabres ad esultare per primi, portandosi addirittura in doppio vantaggio con Vanek e il solito Brière. Nulla può la difesa di Buffalo, però, contro lo strapotere fisico e tecnico di Forsberg, che prima si porta a spasso un intero blocco avversario porgendo poi un assist perfetto all'indisturbato Desjardins e, in seguito, realizza di persona la rete del pareggio.
Ricorrendo soprattutto ai più veloci Pitkanen e Desjardins (25 minuti di ghiaccio) e riducendo i cambi dei possenti Hatcher e Rathje (15 minuti) i Flyers riescono a resistere al ritmo impresso alla partita dagli scattanti Sabres ed è simbolico che la rete del definitivo vantaggio sia realizzata da Umberger. Se la carica che aveva subito in Gara 1 sembrava aver spento la luce dell'intera squadra, la sua rete appare una sorta di messaggio in codice. Non sarà così facile abbattere i Flyers.
Si torna dunque a Buffalo e, onde evitare figuracce, conviene evitare pronostici. Scenderanno in pista i Flyers abulici delle prime due partite o quelli più determinati che hanno riassestato la contesa? E i Buffalo riusciranno a limitare l'improvviso insorgere di Peter Forsberg? A Gara 5 l'ardua sentenza.