Martin Gerber, la saracinesca degli Hurricanes
Dopo 26 settimane di passione il 18 aprile la NHL ha finalmente emesso i suoi primi verdetti: tra bocciate, rimandate e promosse a pieni voti non possono non spiccare i Carolina Hurricanes, secondi in tutta la Eastern Conference contro le credenziali di ogni pronostico. Al settimo posto invece si sono classificati i Montreal Canadiens, squadra ricca di fascino e di giocatori dal rendimento altalenante. Ed è così che uno dei quarti di finale della Eastern Conference oppone proprio queste due franchigie. Vediamo come si presenta la sfida.
OVERVIEW
I Canes quest'anno sono stati a dir poco perfetti grazie all'ottimo lavoro del GM Rutherford e dell'head coach Laviolette. Nonostante i pronostici non li vedevano tra i favoriti e pur essendo partiti col freno a mano tirato, soprattutto lontani da Releigh, gli uragani del North Carolina hanno fin da subito zittito tutti gli scettici con un gioco offensivo brillante (286 gol fatti, terzi in tutta la lega, di cui ben 17 in inferiorità numerica) abbinato ad una difesa che sebbene non ineccepibile ha potuto fare affidamento su un Gerber in forma strepitosa.
Lo svizzero ha infatti vinto ben 38 partite (e record di Irbe, che aveva vinto con questa maglia 37 incontri, battuto meritatamente) con il 90,6 % dei tiri bloccati e, ciliegina sulla torta, ben 3 shutout. Numeri sicuramente confortanti in vista di playoff certamente tirati e vista anche la poca sicurezza del backup goalie, ossia Cam Ward. La blue line poi può beneficiare di Frantisek Kaberle, solido come sempre, della rivelazione Commodore, dei soliti Hedican e Wesley.
Come detto però è il reparto avanzato a far sognare i tifosi degli Hurricanes: un certo Eric Staal, non convocato per Torino 2006 da Gretzky, ha realizzato la bellezza di 100 punti (45 gol e 55 assist), la promessa Justin Williams ha finalmente dimostrato il suo valore con 76 punti e Rod Brind'Amour, ormai avviato verso la quarantina, non la smette di vincere ingaggi su ingaggi e soprattutto di profondere il suo carisma sul ghiaccio, visto che tra tutti i Canes è quello con più tempo sul ghiaccio per partita (24 minuti e 17, non usuale per un attaccante).
A questi nomi è impossibile poi non aggiungere quelli di altre fondamentali pedine nella scacchiera offensiva a disposizione di coach Laviolette: Stillman, che ha tirato la carretta per buona parte di stagione, Cole, che nel momento migliore è stato fermato da un infortunio al collo, e poi Cullen, i due Adams, i relativamente neo arrivati Weight e Recchi (in teoria due grandi giocatori) che insieme a Ray Whitney formano una terza linea niente male.
Insomma, dopo una stagione ricca di infortuni (il condor Vasicek ne sa qualcosa), i Canes arrivano a questo punto della stagione con più o meno tutti gli effettivi (Cole a parte che potrà giocare, forse, solo in una eventuale finale di Conference). E c'arrivano con credenziali ottime e statistiche dalla loro parte (sono una delle più capaci squadre della NHL a vincere dopo esser passati in vantaggio o a rimontare uno svantaggio a fine primo periodo, risultando terzi per gol segnati nell'ultima frazione, ben 106): insomma, per gli Habs un osso durissimo questa Carolina!
E i Canadiens? Difficile tracciare una linea continua nel tentare di spiegare la stagione di una squadra come Montreal, sempre pronta ad offrire alti esaltanti e altrettanti bassi deprimenti. Partenza a razzo con 12 vittorie nelle prime 16 partite, ma poi un lento declino un po' per gli infortuni (leggasi Koivu, Kovalev, Markov) un po' per l'appannamento clamoroso di un tale José Thoedore.
Tutto ciò è culminato con l'esonero di coach Julien, rimpiazzato dal GM della franchigia, Ganey, che ha subito scosso l'ambiente cedendo Theodore agli Avs in cambio di Aebischer. Così è iniziato lo sprint finale e dal decimo posto si sono ritrovati settimi grazie anche ad un francese semi-sconosciuto, e cioè il goalie Cristobal Huet che ha vinto 18 partite con 7 shutout e con la stratosferica percentuale di .929 in salvataggi!
Chi sceglierà Ganey per la serie contro i Canes? L'esperienza di Aebischer o l'incosciente talento di Huet? Su chiunque cadrà la scelta tutti già sanno che il goalie degli Habs dovrà faticare non poco, per di più perché contro Carolina.
Di Souray conosciamo le doti offensive (anche quest'anno 12 gol e 39 punti per il difensore) ma il suo -11 nella statistica del plus/minus è il più basso tra tutti i giocatori di Montreal e questo la dice lunga sulla sua disciplina difensiva. E così è sempre Markov a tenere su l'intero pacchetto arretrato (46 punti e +13), insieme all'ottimo Dandenault, vista anche l'insicurezza di Rivet e Bouillon.
In attacco le cose non vanno meglio: gli Habs sono il 20esimo attacco di tutta la lega avendo realizzato 241 gol e il loro top scorer è il 26enne Ryder, con appena 30 reti realizzate. Non ha aiutato il reparto avanzato la buona sorte viste le partite dovute saltare per infortunio da Kovalev e Koivu che in due hanno saputo comunque tirar su 127 punti (non pochi ma neanche moltissimi visti i 106 del solo Ovechkin, rookie in una squadra penultima ad Est). E poi Ribeiro, idolo di casa che non ha ripetuto la buona stagione di due anni fa (da +15 a -6 e soprattutto 14 punti in meno), Bonk, acquistato a inizio anno da Ottawa e mai decisivo, gli ex Caps Bulis e Zednik, che hanno vissuto momenti migliori.
In definitiva però questa squadra ha saputo cogliere il meglio dai momenti positivi dei suoi giocatori (dagli shutout in fila di Huet al periodo di grazia del rookie Higgins) e così nonostante partite a volte desolanti (come la loro 82esima partita contro i Devils quando in vantaggio di 3 gol a 22 minuti dalla fine si sono fatti rimontare e poi hanno perso) hanno saputo guadagnarsi l'accesso a dei playoff che secondo gli esperti non li vedranno protagonisti. Però si sa, i pronostici sono fatti per essere smentiti: quanti di voi immaginavano una finale Lightning - Flames due anni fa?
REGULAR SEASON
Durante l'anno Carolina ha semplicemente stracciato in ogni partita i rivali canadesi: il risultato delle 4 sfide dice infatti che i Canes hanno battuto 4 volte gli Habs, segnando ben 25 gol e subendone appena 9.
HISTORY
Fino al 2001 sia i Carolina Hurricanes che gli Hartford Whalers erano sempre usciti al primo turno dei playoff (raggiunti fino a quel momento 10 volte), tranne nel 1986 quando furono eliminati proprio da Montreal però al secondo turno. Il 2002 poi l'exploit: i Canes raggiunsero la finale di Stanley Cup con la famosa BBC line (Battaglia, Brind'Amour e Cole) e furono sconfitti solo da Detroit, in 5 partite.
Montreal ha vinto ben 391 partite dei playoff, la Stanley Cup per 23 volte e ha tutta una tradizione alle spalle che non dovrebbe fargli temere questi grandi appuntamenti: non vince tuttavia il titolo dal '93 e da allora non è mai andata oltre le semifinali di Conference. L'ultima loro apparizione risale alla scorsa stagione quando furono frenati proprio al secondo turno dai futuri campioni di Tampa Bay con un secco 4-0.
Le due franchigie si sono incontrate per ben 6 volte ai playoff: nelle prime cinque i Canes avevano l'altro nome (Whalers) e i Canadiens l'hanno sempre spuntata, vincendo 19 partite a 8. L'unico scontro tra gli attuali Hurricanes e i Canadiens risale al 2002, durante le semifinali di Conference, e i primi batterono per 4-2 gli avversari.
SCHEDULE
22 Aprile - @ Carolina, 7:00 pm EDT
24 Aprile - @ Carolina, 7:00 pm EDT
26 Aprile - @ Montreal, 7:00 pm EDT
28 Aprile - @ Montreal, 7:00 pm EDT
30 Aprile - @ Carolina, 7:30 pm EDT (se necessaria)
02 Maggio - @ Montreal, 7:00 pm EDT (se necessaria)
04 Maggio - @ Carolina, 7:00 pm EDT (se necessaria)
CONCLUSION
Carolina ha tutte le carte in regola per superare agevolmente il primo turno visto anche che giocherà più partite all'RBC Center, il palazzetto dove ha macinato la maggior parte dei punti stagionali.
Se i valori visti nella Regular Season non verranno stravolti da un calo improvviso di forma dei formidabili attaccanti dei Canes è difficile che gli Habs possano tirare la serie fino alla terza partita al Centre Bell per cui… Carolina batte Montreal in 5 match.