Maxim Afinogenov, la scoperta dei Sabres
Dopo la Regular Season più positiva dello loro storia (52 vittorie), i Buffalo Sabres sembrano fare sul serio e, con il vento in poppa, si apprestano ad affrontare i Philadelphia Flyers, una squadra che ha alle spalle una stagione da Dr. Jekyll e Mr. Hyde, vittorie convincenti seguite da sconfitte preoccupanti.
Una serie senza dubbio affascinante tra una squadra (Philadelphia) costantemente ai vertici ma che da ormai oltre un trentennio aspetta il trionfo più grande e una cenerentola (Buffalo) che già nel 1999 si era tolta lo sfizio di sorprendere tutti accedendo alla finalissima.
Poche squadre rappresentano l'idea di collettivo vincente come i Buffalo Sabres. Nessuna stella con numeri da capogiro, ma molti giocatori con una ventina di reti all'attivo. Dal punto di vista tattico, quindi, una bella gatta da pelare. Ci si concentra su Drury, Afinogenov e Brière, ed ecco spuntare Kotalik, Vanek e Dumont, per non dimenticare Roy e Pominville, tutta gente con almeno 18 reti all'attivo. Proprio il velocissimo Maxim Afinogenov rappresenta forse la sorpresa più lieta della compagine allenata da Lindy Ruff. Giunto ormai alla sua sesta stagione di NHL, l'ala russa si è finalmente dimostrata concreta, abbinando punti (73) alle sue consuete acrobazie sul ghiaccio.
All'inizio della stagione in corso, dal canto loro, i Philadelphia Flyers avevano ringiovanito i ranghi con le cessioni di LeClair, Recchi, Amonte e Roenick, facendo spazio ad alcune promesse della AHL (Carter, Richards, Umberger e Niittymaki su tutti) e, soprattutto, all'arrivo di Peter Forsberg.
Un interminabile elenco di infortuni che ha colpito in maniera sistematica praticamente tutti i giocatori della rosa ha però costretto Ken Hitchcock a rivoluzionare spesso le linee, una continua situazione di emergenza che, verosimilmente, ha contribuito all'altalena di risultati registrata dai Flyers.
Philadelphia dovrà quindi trovare assolutamente continuità di rendimento per rintuzzare l'attacco di Buffalo. Nel corso della Regular Season Hatcher, Rathje e Therien, difensori potenti ma piuttosto statici, si sono spesso fatti infilare in velocità dalle rapide offensive di Brière e compagni. Solo nel quarto ed ultimo incontro svoltosi il 7 aprile a Buffalo i Flyers sono riusciti ad avere la meglio al termine di una prestazione difensiva perfetta sull'arco di tutti i 60 minuti di gioco. Nei Play Off, i difensori più rapidi dei Flyers (Desjardins e Pitkanen) si accolleranno probabilmente buona parte dei minuti di ghiaccio, viste le caratteristiche degli avversari da fronteggiare.
Le situazioni di superiorità e di inferiorità numerica costituiscono un'altra importante chiave di lettura della serie. I Buffalo Sabres, forti del terzo miglior Power Play della Lega, potrebbero far pendere l'ago della bilancia a proprio favore contro il deficitario Penalty Killing dei Philadelphia Flyers, il 27° della NHL. Il nuovo arrivato Denis Gauthier, difensore durissimo e sempre al limite del consentito, dovrà cercare di turare qualche falla.
Regna ancora un po' di incertezza, infine, in merito ai portieri che saranno designati a difesa delle due porte. Se sul fronte dei Flyers proprio in queste ore Hitchcock ha dichiarato che punterà su Robert Esche, in casa Sabres Ryan Miller e Martin Biron hanno concluso la stagione con uno shutout a testa e dovremo presumibilmente attendere fino a sabato per scoprire chi sarà il titolare. Al momento Miller sembra leggermente favorito.
Ci apprestiamo quindi a vivere una serie estremamente interessante dal punto di vista tattico. Buffalo cercherà di tenere alto il ritmo prendendo d'infilata i lenti difensori avversari, mentre Philadelphia tenterà di bloccare l'azione sul nascere, impedendo agli attaccanti dei Sabres di partire in velocità . Su questo spartito aleggia l'ombra del fragile Forsberg, l'unico vero fuoriclasse della sfida. La sua presenza o assenza potrebbe rovesciare i valori della serie.