Miika Kiprusoff si è ripreso alla grande dopo un difficile inizio di stagione…
Dopo 79 gare (su 82) di regular season, i Calgary Flames conquistano l'accesso ai play-off. Il traguardo della post season è tagliato a quota 100 punti, frutto di 45 vittorie, 24 sconfitte prima dei 60 minuti e 10 sconfitte all'overtime. Ma che fatica.
Nonostante 8 punti guadagnati nelle ultime 5 gare (vittoria contro Phoenix, Minnesota e Anaheim e sconfitta agli SO contro Detroit e Vancouver) , la certezza matematica sembrava non arrivare mai; vuoi per una Northwest che vede 4 squadre a stretto contatto, vuoi per la situazione della Pacific Division che vede ancora in corsa i San Josè Sharks, vuoi per l'elevato punteggio del primo team escluso dai play-off (per ora, Vancouver).
Un sospiro di sollievo dunque per le Fiamme canadesi che possono giocarsi le ultime 3 gare della stagione senza la costante pressione di dover vincere ad ogni costo per poter continuare la stagione. Cosa che sta avvenendo in casa degli Avalanche, degli Oilers e dei Canucks.
Da festeggiare ci sarà , a breve, anche un titolo di Division, titolo che manca dal lontano 1995 e che difficilmente può scappare dalle mani di Iginla & C.. L'unica combinazione di risultati che può risultare fatale è quella in cui Colorado vince tutte le partite rimanenti e contemporaneamente Calgary le perde tutte. Difficile, non impossibile ma difficile.
Nella squadra che lo scorso campionato è riuscita, contro ogni pronostico iniziale, a giocarsi la Stanley Cup fino a gara 7, il morale è alto e la voglia di ripetersi e cambiare solo il finale è immensa. Davanti a loro ci saranno corazzate del calibro di Detroit, Dallas, Ottawa e Carolina che di sicuro non renderanno facile il cammino, ma se andiamo ad analizzare questa stagione, di facile Calgary non ha avuto proprio niente.
Partita tra le favorite della divisione di Nordovest, il primo mese è stato letteralmente un incubo. Il goalie Kiprusoff non ne voleva sapere di portare a casa una vittoria e, sul ghiaccio, passava la maggior parte del tempo a raccogliere il disco da dentro la rete. Se ad una difesa colabrodo viene affiancato un attacco sterile, il risultato non poteva essere che l'ultimo posto della Northwest Division.
A novembre qualcosa è cambiato. Non tutto ma quello che bastava: Miika Kipusoff, un muro invalicabile per qualsiasi avversario. Grazie alle sue parate e alle sue respinte, i Flames hanno iniziato ad infilare una vittoria dietro l'altra. I numeri del goalie finlandese hanno iniziato a scalare tutte le classifiche e, sul finire del 2005, il suo nome era in cima a tutti per salvataggi, per goal subiti, per shutout e per vittorie. Ad oggi rimane il re indiscusso delle porte inviolate (9 volte), il portiere con più vittorie (41) e si trova al secondo posto nella media goal subiti (2.12).
A non essere cambiato, da quel fatidico primo mese che ha fatto perdere punti preziosi alla squadra, è stato il reparto offensivo. Se Calgary può vantare la miglior difesa di tutta la lega con soli 194 goal subiti, è anche la detentrice del terzo peggior attacco in assoluto: con 212 goal all'attivo soltanto Chicago (199) e St. Louis (192) hanno fatto peggio.
Jarome Iginla e Daymond Langkow sono i top scorer della squadra, ma hanno non poche difficoltà nella costruzione del gioco e nella finalizzazione dell'azione. I numeri la dicono lunga sul poco apporto che il singolo ha dato alla squadra: il primo ha il record di goal con soli 34 centri e il secondo degli assist con appena 34 passaggi vincenti. Poco, quasi nulla.
Ma se un singolo non si è messo in evidenza, possiamo affermare che l'intero roster ha giocato con una intesa (o come la chiamano loro “chimica“), che solo poche squadre si possono permettere. L'inserimento delle nuove leve ha dati i suoi frutti già in questo primo anno, portando alla ribalta un giovane difensore di cui sentiremo parlare molto spesso: Dion Phaneuf.
Un rookie che si è posizionato al terzo posto nelle classifiche dei Flames con 47 punti derivanti da 19G e 28A. Ottimi numeri per un blu-liner dal sangue freddo e capace di trovarsi al posto giusto nel momento giusto (sono ben 6 i goal vincenti in questa sua prima stagione).
Da Kristian Huselius non si ci aspettava niente di più dei suoi 15G e 24A in sole 51 gare, ma da Tony Amonte tutti speravano in qualcosa di meglio: 13 G e 28A in 77 partite sono troppo poco. Regular season da dimenticare per lui, ma anche play-off da onorare per riscattare l'intera annata. Vedremo.
Ma fin dove potranno arrivare le Fiamme canadesi? Difficile dirlo.
La scorsa stagione hanno chiuso al terzo posto di Division e al sesto di Conference (94 punti) e poi sono arrivati lo stesso fino all'ultima gara della post-season. Quest'anno, chiudendo sopra i 100 punti, potranno contare di più sul fattore campo. Fattore non di poco conto perché, in questo 2005/2006, Calgary è seconda solo a Carolina come record casalingo (29-7-4).
Adesso come adesso, San Josè e Colorado sono le avversarie più probabili nel primo turno di play-off, ma è inutile fare previsioni: mancano ancora 3 gare. Per alcuni sono ormai poche, per altri sono più che sufficienti a cambiare tutti i “se” e tutti i “ma”.
Per ora l'unica cosa certa è che questi Calgary Flames, grazie a questo portierone finlandese, si sono assicurati un posto tra le migliori 16 squadre della NHL e a giocarsi l'accesso alla finale per la prestigiosa coppa di Lord Stanley ci sono anche loro. Di nuovo.