Shean Donovan dei Flames esulta, Calgalry in bilico per i playoff si gioca tutto nel rush finale.
Manca davvero poco. Mancano una decina di partite o poco più per decidere chi proseguirà il cammino e chi no.
Calgary (86 punti, 39-24-8) è in netta fase calante. Ha perso tutto il vantaggio accumulato durante l'anno e il suo attacco non riesce a trovare la via del goal. Ora anche lei è risucchiata nel vortice degli scontri che contano; Colorado (86 punti, 39-25-8) ha ritrovato un Joe Sakic mostruoso. A punti nelle ultime sette partite, il capitano risulta decisivo in ogni incontro e sopperisce alla grande le assenze di Svatos, Tanguay e Hejduk; Edmonton (84 punti, 36-24-12) porta a casa 5 punti su 8 disponibili e si conferma al settimo posto della Western; Vancouver (82 punti, 38-28-6) vince due delle tre gare contro Edmonton ma non basta. E'aggrappata all'ultimo posto disponibile per la post-season con i denti e dovrà iniziare a giocare ogni partita come se fosse l'ultima; Minnesota (71 punti, 32-32-7) continua il lento ed inesorabile declino. Se fosse una franchigia delle Eastern si giocherebbe ancora un posto al sole. Ma non lo è.
Calgary Flames
Kiprusoff torna tra i pali ma i Wild riesco a scardinare la difesa di Calgary per due vole (la terza è stata un'azione in empty net) e a vincere 3-1. A toppare clamorosamente sono state le linee offensive dei Flames che non sono riuscite a costruire niente di buono (solo 18 i tiri in porta totali) e che hanno fatto rimpiangere i tempi in cui Iginla comandava le classifiche punti e goal. Questo momento no dei canadesi coincide con un periodo veramente caldo, in cui una sconfitta o una vittoria possono voler dire post-season o vacanze anticipate.
E'il momento di incontrare St.Louis per cercare due punti importanti. Così è, ma a farla da padrona sono i giocatori che non ti aspetti. Nel 7-2 finale vanno i goal McCarty, Donovan, Hamrlik (2 volte), Regehr, Kobasew e il goal vincente è di Leopold (al primo goal stagionale); ottima anche la prestazione di Lundmark che chiude con ben 3 assists). Coach/ Sutter festeggia nel migliore dei modi la vittoria numero 100 sulla panchina dei Flames. Ma che fine ha fatto Iginla?
Se lo chiedono anche i Blue Jackets, e la risposta arriva puntuale dal ghiaccio: Iginla non c'è. Il 3-2 finale permette a Columbus di terminare una striscia negativa di 5 gare. Adam Foote è stato il mattatore dell'incontro ispirando tutti e 3 i goal della sua squadra. Dal lato canadese si vede poco, molto poco, e tra coloro che sembrano essersi persi nell'anonimato si è inserito anche il goalie Kiprusoff, che tanto ha fatto per questa squadra a metà stagione ma che ora non riesce ad essere decisivo e vincente.
La partita di domenica sera a Dallas è quasi un ultimatum: Calgary sente ormai il fiato sul collo dell'intera Northwest. Gli Stars sono in un ottimo momento, hanno superato quota 100 in classifica e la loro partecipazione alla post-season è fuori dubbio. Sul ghiaccio però niente sconti per nessuno. Finisce 3-2 per Dallas già nel secondo periodo. L'intero terzo di gara si è chiuso a reti inviolate e il PP team di Calgary si accusa da solo: “troppo pochi due goal in superiorità numerica a fronte di 11 possibilità “.
Da segnalare che Mike Modano mette a segno il goal numero 135 in PP e setta il nuovo record della franchigia del Texas.
Colorado Avalanche
Niente di meglio che uno sweep rifilato ai Kings (5-0) per risollevare morale e classifica. Il rookie Budaj mette a segno il secondo SO in una settimana, facendo dimenticare (per ora) la pessima prestazione di domenica scorsa. L'eroe della serata è il capitano Joe Sakic, che prende per mano la squadra, comanda, incute sicurezza, segna, assiste e dirige. Insomma il Sakic migliore della stagione (2G 2A) nel momento di maggior difficoltà della squadra di Denver: i grandi campioni si riconoscono in questi frangenti.
Sakic apre le danze anche contro Anaheim e McLean e Laaksonen segnano il momentaneo 3-0 dopo solo 10 minuti di gara. Momentaneo. Perchè i Mighty Duks accorciano le distanze, aproffittando del PK kill di Colorado non in giornata, con 3 goal in PP (doppietta di Niedermayer). Turgeon (al 508-esimo goal in carriera che gli permette di superare nella classifica all-time Jean Beliveau) e McDonald fissano il finale sul 4-4. Si va all'overtime e la vittoria va alle Papere di Anaheim grazie ad un penalty shot insaccato da Hedstrom.
“E' stata una gara divertente. E' divertente sapere che ogni gara conta così tanto.” Questo è il commento di Joe Sakic, dopo che con un goal al 57-esimo secondo dell'overtime ha dato la vittoria alle sue Valanghe sui St.Louis Blues. Una volta tanto Colorado non deve difendere il risultato ma deve inseguire. Sotto 0-2 a metà incontro per colpa di due PK non chiusi con successo, Turgeon e Down riescono a pareggiare la gara prima che il capitano chiudesse il conto. Dall'infermeria ancora brutte notize: dopo Tanguay (leader di punti e assists) e Svatos (leader di goal), Milan Hejduk (leader dei PP goal) si è dovuto fermare per influenza.
Affrontare quindi gli scatenati Petrolieri di Edmonton con tutte queste defezioni non è affatto facile. Hejduk è troppo importante per l'equilibrio della squadra e viene fatto scendere sul ghiaccio nonostante sia febbricitante. La fiducia è ben riposta e alla fine del primo periodo infila in rete un disco non trattenuto da Roloson per il momentaneo vantaggio. Edmonton reagisce e ribalta la situazione ma ancora Dowd pareggia l'incontro e manda le due squadre a vedersela agli SO: il primo tiro è quello buono e finisce 4-3 per gli Oilers.
Edmonton Oilers
Inizia la serie di tre gare contro Vancouver e gli Oilers steccano la prima. Il gioco duro non paga nel modo giusto e sono ben 10 le occasioni in PP concesse agli avversari. Bravo il PK team ad annullarne ben 9, ma non è bastato. Sotto 0-2 nel primo, provano a reagire nel secondo con un goal al primo minuto di Raffi Torres, ma l'attacco di Edmonton, nonostante abbia ben 3 giocatori sopra i 60 punti (Horcoff, Stoll, Hemsky) non riesce più a pungere. Gara1 finisce 1-3.
La seconda partita con Vancouver in due giorni inizia proprio male: sotto 0-2 a metà partita. Nel giro di 10 minuti tutto cambia. Raffi Torres prende per mano la squadra e con una doppietta arriva il tanto voluto pareggio. Passano 48 secondi, Pisani è lesto a spingere in rete un puck distrattamente perso dalla difesa dei Canucks e porta in vantaggio i Petrolieri. Il pareggio di Naslund nel terzo porta la partita all'overtime, dove non succede nulla. Gli SO danno nuovamente ragione a Vancouver. Ancora un punto perso.
Bottino pieno invece in gara 3. Il goal vittoria arriva dalla stecca di Steve Staios, che insacca il disco del momentaneo 3-1. Vancouver prova a rimontare con Morrison, ma la difesa regge bene. Grande l'intervento del goalie Roloson nel finale su/ Naslund. “Ha fatto una gran finta, ma sono riuscito a stare in piedi davanti a lui”, ha commentato poi il portierone di Edmonton (3-3-3 il suo bilancio in maglia bianco-verde) che ha chiuso la partita con 23 salvataggi.
Vancouver Canucks
A Edmonton inizia la maratona play-off contro gli Oilers. Tre gare consecutive che potrebbero voler dire post-season. In gara 1 ottimo il primo periodo dei Canucks, che esprimono tutto il loro potenziale offensivo, andando a segno due volte con Linden e D.Sedin. Nei secondi due terzi di gara, la reazione degli Oilers obbliga i Canucks a difendere la propria gabbia con i denti, e Auld sembra all'altezza della situazione (29/30). Kesler e ancora D.Sedin fissano quindi il risultato sul 4-1. 2 punti che permetto di scavalcare gli stessi Oilers in classifica e posizionarsi al settimo posto della Western.
Gara due è più intensa, più dura, più incerta, ma il risultato, in termini di punti, non cambia: Vancouver ne porta a casa altri due. Bertuzzi (primo goal nelle ultime 9 gare) e H.Sedin provano ad allungare nel primo, ma Edmonton rimonta e va in vantagio 3-2. Solo a otto minuti dal termine capitan Naslund riesce a pareggiare e a portare la partita agli sO, dove vanno in goal lo stesso Naslund, Ruutu e ancora Bertuzzi. Un'altro punto guadagnato sugli Oilers.
si chiude la settimana ospitando la terza e ultima partita contro Edmonton. Dopo due vittorie però, i Canucks si devono arrendere alla solida difesa degli Oilers che annulla tutte le occasioni in power play dei padroni di casa e che ferma tutti i tiri in porta che Naslund & C. effettuano nel finale. Il bilancio di questa mini serie è di 4 punti per Vancouver e 3 per Edmonton. La lotta per un posto nei play-off è sempre più accesa.
Minnesota Wild
Erik Westrum, cresciuto a 15 miglia dal Xcel Energy Center, fa il suo debutto sul ghiaccio, ed è il primo giocatore nato in Minnesota ad indossare la casacca dei Wild da 124 partite a questa parte (l'ultimo è stato Darby Hendrickson). Miglior battesimo non poteva esserci: contro i capodivisione di Calgary, i Wild rifilano un secco 3-1 ai Flames. In una gara gestita alla grande da una difesa granitica e da un attacco cinico, a segnare il proprio nome sul tabellino marcatori sono stati Gaborik (due volte, in PP e empty net) e Rolston (shorthanded).
5 minuti e mezzo di follia regalano 2 punti a Dallas e una figura ignobile a Minnesota. Contro la squadra più in forma del momento della Western, i Wild riescono a portarsi sul 2-1 dopo dopo due periodi di gioco: in goal Gaborik in PP e Rolston per Minnesota; Jokinen per Dallas. Nel terzo, tra il quarto e il nono minuto, gli Stars trovano la via del goal per ben 3 volte e chiudono la partita sul 4-2. Un peccato, ma sembra che i tifosi di Minnesota sono ormai abituati.
Se le squadre della Northwest dovessero contare sui Wild per andare alla post-season, starebbero fresche. Minnesota ha l'occasione di rendersi utile alla proprio Division cercando di fermare la lanciatissima San Josè, ma davanti al regista più forte della NHL hanno dovuto inchinarsi. Joe Thornton mette a segno altri 3 assists, portando il totale annuale a quota 81, e manda in rete due volte Cheechoo e Marleau. Finirà 5-1, senza storia, senza gloria, senza nessuna reazione degl'ormai rassegnati Wild.