Kristian Huselius, decisivo per Calgary contro Minnesota…
La Nothwest esce con le ossa rotte da queta ultima settimana. La sola Edmonton, che conquista 5 dei 6 punti in palio, riesce a fare un balzo in avanti portandosi a ridosso delle prime e accorciando il divario tra la prima e la quarta.
Calgary (84 punti, 38-21-8) cade e cade male, giocandosi non solo il primo posto della divisione ma addirittura l'ingresso ai play-off; Colorado (80 punti, 37-25-6) perde entrambe le partite della settimana, meglio voltare pagina e pensare alla prossima; Edmonton (79 punti, 34-23-11) sfrutta alla grande gl'ultimi acquisti del mercato e incamera punti preziosissimi; Vancouver (78 punti 36-27-6) fa segnare la peggior strisia negativa dell'anno ed è in caduta libera; Minnesota (69 punti 31-30-7) ormai fuori dai gioco non riesce neanche a vincere per la gloria.
Calgary Flames
Dopo sole 24 ore Calgary rialza la testa e vince la gara di ritorno del back-to-back con Colorado, riprendendosi con la forza il primo posto della division. La gara sembra chiusa già al secondo tempo, quando in PP Iginla segna il secondo goal personale e fissa il risultato sul 3-0, ma la reazione delle indomabili Valanghe è immediata. Il terzo periodo vede un predominio netto di Colorado che fa segnare un parziale di 3-1. Troppo poco e Calgary ringrazia.
Contro Edmonton a ringraziare è il PK team egli Oilers che, fermando tutti e 7 i non irresistibili PP di Calgary, riescono a portare la gara all'overtime e a vincerla. Durante i tempi regolamentari Lombardi e Leclerc ribaltano il vantaggio iniziale degli Oilers ma il finale è tutto bianco-verde con ben 15 tiri di Edmonton contro soli 4 dei Flames nel terzo e nell'OT.
La disfatta vera e propria arriva contro Nashville. Di questa gara non so proprio se parlare dei demeriti dei Flames o dei meriti dei Predators, dei 4A di Sillinger, dei 3A di Legwand o dei 2G e 1A di Kariya. Il risultato finale parla da solo: Nashville 9 – Calgary 4. Le colpe di una così clamorosa sconfitta non sono però solo da attribuire al backup Boucher (per una volta partente), il quale è stato letteralmente sommerso dai dischi e ne ha respinti ben 38 dei 47 scagliati verso la porta. Un'enormità ! Un passo falso che costa parecchio in termini di punti e morale.
Domenica sera ci pensano Langkow e Iginla (per entrambi 1G e 1A) a ridare fiducia alla formazione canadese. La vittoria (risicata) su Minnesota per 3-2 permette loro di tenere la testa della Division, almeno per questa settimana. La prima vittoria esterna da qua ad un mese è firmata da un goal di Kristian Huselius al terzo dopo che per l'intero incontro i Wild hanno replicato prontamente ai goal dei Flames. Finalmente il PK team ha funzionato come dovrebbe e ha fermato 6 delle 7 occasioni in superiorità numerica degli avversari.
Colorado Avalanche
La gioia del primo posta dura solo 24 ore. A Calgary, i Flames si riprendono una bella rivincita, complice un inizio gara tremendo per gli uomini di coach Quineville. Sotto 0-3 dopo due periodi di gioco, i soliti Sakic, Hejduk e Tanguay ci provano, ma Kobasew chiude definitivamente i giochi: 4-3. Ora si riposa per 5 giorni nella speranza di riiniziare una striscia positiva degna di nota.
Ma non è così. Si vola a San Josè per incontrare gli Sharks ed è subito buio. Pierre Turgeon ruba un disco e insacca il goal del pareggio a metà del primo (1-1), poi è un monologo degli Squali che ne mettono a segno tre di fila (4-1). Gli Avs ci provano a reagire e vanno in goal con Hejduk, 2 volte con Laperriere e con Liles, ma ai californiani bastano due reti per chiudere l'incontro sul 6-5. Pubblico divertito, tifosi di Denver un po' meno.
Nota negativa dell'incontro gli special team di Colorado: il PP chiude con un misero 0/3 e il PK concede 3 opportunità sulle 5 totali.
Vancouver Canucks
Un Modano in forma strepitosa (1G 2A) guida i suoi Dallas alla conquista di Vancouver. Con due assists perfetti serve i primi due goal dell'incontro. Carter e Sedin riequilibrano le sorti della gara ma è ancora Modano a firmare personalmente il goal vincente nel terzo. Finirà 4-2, ma l'incontro ha messo in evidenza il nervosismo dei Canucks che sono arrivati alla quarta sconfitta consecutiva. Molte le penalità per entrambe le formazioni: 28 per un totale di 108 minuti!
Le cose non sono andate certo meglio contro Nashville. Il debutto tra i pali dei Canucks del nuovo acquisto Noronen (22/27) non è dei migliori ma, secondo coach Crawford, la prestazione pessima non è colpa del goalie ma di tutta la squadra che non riesce a trovare la via del goal. La gara si mette male subito nel primo quando i Predators segnano in shorthanded. Lo 0-1 è solo il preludio: finirà 0-5. Quinta sconfitta consecutiva per Vancouver che ha in attivo 1 solo goal in PP nelle ultime 28 occasioni.
Ad interrompere la striscia negativa più lunga della stagione (5L) ci pensa un lucky-goal di Brendan Morrison. Contro Columbus, Morrison passa il disco verso il centro dell'area e il pattino di Manny Malhotra, attaccante dei Blue Jackets, lo devia involontariamente nella propria rete. Ma che importa come viene segnato il goal, per la classifica l'importante sono i due punti e per il morale l'importante è vincere.
Domenica a Vancouver arrivano i lanciatissimi Red Wings, e il discorso vittoria si chiude in un baleno, anzi, non si apre neanche. In 40 secondi Holmstrom e Williams firmano lo 0-2 parziale, poi Detroit continua a dilagare fino allo 0-4.
Per vedere un po' di hockey da parte dei canadesi bisogna sempre aspettare le superiorità numeriche e proprio in PP arrivano i due goal di Carter e Naslund per il 2-4 parziale. Ma si trattava di fuochi di paglia perchè i Red Wings dimostrano tutta la loro potenza chiudendo la partita sul 3-7.
Vancouver è una di quelle 6 squadre che si giocano un posto nei play-off e 11 delle prossime 13 partite sono proprio scontri diretti, a cominciare dalle tre gare consecutive contro Edmonton. E'il momento di iniziare a fare sul serio.
Edmonton Oilers
La settimana incomincia come era finita la precedente: contro Minnesota. Ma il risultato stavolta cambia. Finalmente, per il goalie Roloson arriva la prima W con la maglia degli Oilers. Prestazione superba dell'ex portiere di Minnesota che ferma 30 tiri mettendo la firma sul 2-1 finale. L'undicesimo goal stagionale del difensore Pronger porta in vantaggio Edmonton, mentre Ryan Smyth in PP sigla il goal vittoria nel secondo. Era dal 26 gennaio che gli Oilers non vincevano lontano da casa (5-3 a Los Angeles).
La striscia positiva continua anche contro Calgary, dove il contributo vincente è dato da due nuove realtà di Edmonton da poco approdate in canada: Sergei Samsonov, che serve ottimamente Shawn Horcoff al 3:04 dell'OT, il quale insacca il goal vittoria, e Dwayne Roloson, che compie 18 salvataggi (proprio contro il suo former team). Una vittoria importantissima arrivata nel momento giusto contro la squadra giusta. Le due squadre si incontreranno il primo aprile per l'ultima volta quest'anno (in regular season).
E'la volta di incontrare Detroit e alla fine, per Edmonton, sarà superiore il dare rispetto all'avere. Gli Oilers regalano agli SO 2 punti e il primo posto in NHL ai Red Wings, ottenendo indietro un misero punticino. Di questi tempi, però, contro lo squadrone guidato da Williams e Zetterberg non è poco. La gara è bella ed è un continuo rincorrersi tra le due squadre fino ai tiri di rigore finali. Ottima come sempre la gara di Pisani (1G 1A) e Horcoff (2A).
Minnesota Wild
La seconda partita consecutiva contro gli Oilers non va bene come la prima. Roloson è un muro quasi invalicabile per l'attacco dei Wild e il PK (1/3) non è all'altezza della sua fama. Sotto 0-2 dopo due terzi di gara, ci prova Kurtis Foster a riportare in gioco la squadra americana. Ma non c'è tempo: la partita finisce 1-2.
Stesso identico discorso contro i Flames, dove rincorrono per tutta la partita e poi capitolano. Chouinard risponde al primo goal di Calgary e Walz risponde al secondo, ma nessuno segna il proprio nome sul tabellino marcatori dopo il terzo goal dei Flames. Le cifre della gara dicono che è stato un monologo dei Wild, con ben 39 tiri in porta contro i soli 19 subiti, ma si sà , i numeri lasciano il tempo che trovano, i punti sono quelli che contano.