SouthEast Division: Recap #21

Marian Hossa , suo il gol decisivo contro New York

Il ventunesimo appuntamento con l'hockey della NHL si apre con la descrizione di una partita incredibile, letteralmente gettata alle ortiche dagli Hurricanes quando mancavano appena 20 centesimi di secondo dalla sirena finale del Wachovia Center di Philadelphia.

Sul 2-1 per gli ospiti, risultato maturato grazie alle marcature di Williams e Whitney (col momentaneo pareggio di Umberger), i Flyers, infarciti di infortunati e in chiara crisi di risultati, hanno tentato il tutto per tutto inserendo l'extra attacker e cercando la fortuna nel terzo offensivo avversario: così Rathje scaglia il puck verso Gerber e Mayer IV lo sfiora abbastanza per beffare il goalie svizzero e mandare la partita all'overtime. E poi agli shootout dove segnano Whitney per i Canes, Forsberg e Gagne per Philly che così passa dalle stalle alle stelle. Carolina dunque si getta la zappa sui piedi (impietoso lo 0 su 7 in powerplay) e s'arresta dopo 5 vittorie di fila. Niente paura.

Finalmente Ovechkin ce l'ha fatta, coi suoi Capitals ha avuto la meglio dei Penguins di Crosby che nell'economia dei 4 scontri diretti tra le due franchigie ha fatto più punti del giovane rivale (3 gol e 6 assist per il canadese contro i 3 gol e i 3 assist del russo) ma che nella classifica generale si trova ora 10 punti indietro.

Si perchè Alex ha fatto un gol e servito due puck perfetti a Clark e Zubrus mentre Sidney è partito col botto (assist per Armstrong per l'1-0 parziale) ma poi s'è perso nel ritorno furioso dei capitolini. Che hanno pareggiato prima con Clymer, hanno sorpassato gli avversari col succitato Clark, quindi hanno allungato con un fortunoso gol dello slovacco Majesky, primo centro stagionale per lui. Il match poi è stato in discesa per i ragazzi di Glen Hanlon che alla fine hanno vinto 6-3 grazie alle realizzazioni di Zubrus, Ovechkin e Pettinger, un risultato rotondo da cui non è esente da colpe il goalie di Pittsburgh Caron. Washington dunque continua a far bene e, sinceramente, non può che far piacere.

Atlanta invece sembra aver fatto un patto con la fortuna e per la terza volta consecutiva ha vinto nell'extra time, due volta agli shootout e una all'overtime. Contro i Rangers i due punti sono giunti grazie ai tiri finali, dopo 65 minuti finali tirati in cui non sono mancati gli episodi fortunosi (l'1-0 di Kovalchuk deviato da Roszival), i bei gol (l'1-1 di Jagr ma anche le marcature di Aubin per Atlanta e Pock per New York), penalty shot sbagliati (Ward dei Rangers), gol letteralmente mangiati (Hossa il più sprecone) e polemiche (Jagr impossibilitato a giocare l'overtime per una stecca illegale).

Poi il cardiopalmo finale: New York ha il match-ball, dopo 2 shootout a testa i Rangers infatti conducevano 2-1, ma Rucinsky sbaglia mentre Kozlov insacca. Si va ad oltranza e l'errore dell'altro ceco Straka è prontamente punito dallo slovacco Hossa che batte un non impeccabile Lundqvist e manda in visibilio la Philips Arena. E' il gol decisivo, ora i Thrashers sono a un solo punto da Montreal, ottavi ad Est.

Florida finalmente riesce ad avere la meglio dei più quotati Senators e con un perentorio 6-2 regola gli avversari concedendosi due punti che fanno ben sperare. Provenienti da 3 sconfitte di fila e con un Luongo per la 19esima volta consecutiva a difendere la loro gabbia, i Cats hanno atteso poco più di un periodo prima di spingere il piede sull'acceleratore trucidando così Ottawa, che pure veniva da 5 vittorie di fila e con un Emery tra i pali in gran forma.

Decisive ovviamente le doppiette di Stumpel e di Horton, oltre ai gol di Gelinas e Olesz (quest'ultimo in inferiorità  numerica) che hanno così reso inutili le marcature avversarie di Schaefer e Vermette; la festa è stata poi completa quando Jokinen ha messo a taccuino il secondo assist della serata che ha voluto dire 66esimo punto stagionale e suo nuovo record (sicuramente migliorabile) di punti in una stagione. Che dire: in una partita in cui gli special teams del powerplay sono rimasti a secco Florida esce vincitrice e lo fa in bello stile. Due punti positivi.

Tanti gol e pronostici rispettati all'HSBC Arena di Buffalo, dove i Sabres, reduci da tre vittorie di fila, schiantano i Lightning, che venivano invece da 3 sconfitte nelle ultime 4 gare, con un secco 8-5: Tampa continua così a prendere una barca di gol (45 nelle ultime 8) e soprattutto continua a perdere rischiando seriamente di non accedere a quei playoff che sembravano ormai cosa ampiamente a portata di mano.

Tanti i protagonisti della serata, sicuramente molti di più nelle file dei Sabres in cui Roy sigla una tripletta (la seconda in pochi giorni), Dumont una doppietta, Vanek il game winning gol e Miller realizza ben 35 interventi vincenti. Sul fronte opposto disastrosi i portieri (5 gol subiti su 16 tiri per Grahame e 2 su 6 per Burke), ottimo Richards (gol e tre assist, mai gli era successo di siglare 4 punti in un sol match), Kubina (3 assist) e gli altri marcatori (Fedotenko, Lecavalier, Prospal e St.Louis). Coach Tortorella sa che c'è da combattere, e molto, per non gettare al vento quanto di buono fin qui hanno fatto i campioni in carica. Contro Leafs e Habs saranno 120 minuti di fuoco!

Nuovi volti sul ghiaccio del Verizon Center dove nuovi giocatori fanno capolino e altri invece sono assenti: i Caps infatti hanno venduto Friesen ai Ducks e il veterano Witt ai Preds, accontentando finalmente le pretese di un giocatore storico di Washington. Alla corte di Hanlon sono arrivati Chris Beech, che fu draftato proprio dai Caps, e il promettente Rico Fata, due anni fa in ottimo spolvero coi Pens. Contro i Devils (che schierano Klee, vecchia conoscenza dalle parti di Washington) però i protagonisti sono i vecchi campioni di un tempo, soprattutto sulla sponda New Jersey: Martin Broduer regala ai diavoli due punti preziosi agli shootout ipnotizzando al quinto round un Ben Clymer sicuramente spiazzato dal movimento del vecchio Martin che non ha smesso di muovere i suoi guantoni, puntualmente poi colpiti dal puck avversario.

Nei tempi regolamentari i padroni di casa però avevano prima intravisto la vittoria col doppio vantaggio firmato da Pettinger e Muir, quindi avevano subito il ritorno degli ospiti con Gionta, un doppio Gomez e tre assist di Elias, salvo poi riportare il punteggio in parità  con Zubrus (assistito da Halpern, 200 punti in NHL per lui, insieme a Kolzig ultimo baluardo della vecchia guardia capitolina). Agli shootout la fa da padrone Brodeur, per i Caps comunque un punto.

Dany Heatley ormai ci ha fatto il callo e il ritorno ad Atlanta, condito dai soliti boo, è stato per lui e i suoi Senators il miglior modo per dimenticare la brutta sconfitta contro Florida. Con una partenza fulminante gli ospiti hanno subito fatto capire da che parte l'inerzia della partita andasse e nei primi 4 tiri hanno bucato Lehtonen per bene tre volte: prima con Alfredsson (brutto errore di Holik che ha praticamente passato il puck allo svedese), poi con Kelly (game-winning goal), quindi con Smolinski (con l'assist del neo acquisto Arnason, fresco arrivo da Chichago).

Nel secondo terzo Kovalchuk mette a segno in powerplay il suo 41esimo gol stagionale ma non è abbastanza perché da lì in poi Emery e soci non subiscono tanti tiri e Ottawa riesce così a vincere la quinta partita nelle ultime sei. Per Atlanta invece, che pure veniva da 4 partite a punti, uno stop evitabile in vista della corsa playoff che riprenderà  nel match clou contro i Rangers.

Finalmente Florida ce la fa e batte i non irresistibili Hurricanes grazie soprattutto ad un primo periodo in cui i Cats hanno tirato per ben 21 volte con Gerber, segnando due. Sul ghiaccio di Sunrise Gratton e Jokinen sono freschi di contratto nuovo (altri 2 anni per il primo, addirittura altri 4 per il finlandese) e così, scevri di pensieri, si concentrano anima e corpo sulla gara: segna così Wallin ma subito gli ospiti vengono sommersi dalle folate offensive delle pantere che vanno sul 3-1 con i gol di Gelinas e proprio di Gratton e Jokinen.

Williams riporta sotto gli ospiti ma ancora Olli Jokinen allunga le distanze, tuttavia ancora ridotte da Rod Brind'Amour; Stumpel poi fissa il punteggio sul 5-3, a gabbia sguarnita e dona così a Mark Recchi, neo acquisto di Carolina in linea con Whitney e Cullen, il primo dispiacere con la maglia dei Canes. Tra 24 ore di nuovo Florida contro Carolina, per i Panthers è la prima volta nella loro breve storia che incontrano la stessa squadra sullo stesso rink la notte dopo.

E così i Panthers fanno cappotto. Questa volta i Canes tornano dal BankAtlantic Center con un punticino ma in ogni modo le tre vittorie in altrettante partite di Florida contro Ottawa e due volte contro Carolina (con 15 gol all'attivo) riapre il discorso playoff per i Cats; discorso che ormai sembrava chiuso benché l'ottava piazza disti ancora 9 punti. Eroe della serata è l'ex Caps Joel Kwiatkowski che ha ricevuto un buon puck dal ceco Olesz e l'ha tirato forte verso Gerber che nulla ha potuto: per il buon difensore è appena il quarto gol in stagione ma è, come al solito, determinante per il risultato.

L'avvio di Carolina, nei primi 20 minuti di gara, è l'opposto della precedente partita: piede sull'acceleratore e Luongo sommerso di tiri (ben 20 di cui appena uno in rete con Weight). La ripresa è più o meno la stessa musica ma i Panthers contengono i danni (pareggio di Jokinen, nuovo sorpasso di Cullen). Poi nell'ultimo terzo escono fuori i padroni di casa benché al 41° minuto Adams porta i Canes sul 3-1: Gerber è assalito dalla veemente reazione dei Cats che pareggiano con Sim e Stumpel. Nell'extra-time finisce come sappiamo, per Carolina terzo stop di fila!

“Sappiamo che siamo disperati, non c'è bisogno che ce lo ripetano” parole di Sean Burke, goalie di Tampa Bay, dopo il match malamente perso dei Lightning all'Air Canada Center contro dei Leafs altrettanto disperati (appena la sesta vittoria nelle ultime 22 partite e playoff sempre molto lontani).

Per la franchigia della Florida è stata una serata doppiamente amara vista la vittoria degli Habs sui Rangers (ennesimo shutout di Huet) che hanno dunque scavalcato proprio Tampa, ora giacente in ottava posizione ad Est. La partita ha visto un paio di protagonisti: sicuramente Tellqvist autore di ben 29 interventi vincenti su 30 tiri subiti (fondamentali le 17 parate su 17 tiri nel secondo terzo), ma anche Allison (doppietta e assist per lui) e, perché no, Stajan, shorthanded gol che alla fine è risultato essere anche quello della vittoria. Per gli ospiti appena un gol, quello del 2-1 nell'ultimo periodo, di Fedotenko. Poi il tracollo e il 5-1 finale suona come un pesante campanello d'allarme. C'erano una volta i vincitori della Stanley Cup…

Ottawa chiude il suo road trip di 5 partite lontane da casa con una bella vittoria, per 5-2, contro dei Caps per niente indomiti nonostante Ovechkin sia a secco da due partite di fila e il powerplay abbia fatto acqua (0 su 6 benché anche 59 secondi di 5 contro 3). Partita non facile quella dei Sens, visto anche il discreto momento di forma dei padroni di casa che s'erano portati in vantaggio proprio con il rookie russo dopo poco più di un minuto.

Stecca però troppo alta, gol annullato e allora gli ospiti iniziano a far sul serio e battono Kolzig per due volte con Eaves e Redden. I Caps tornano in partita con Clark ma prima Spezza, quindi Neil in apertura di terzo periodo tramortiscono ogni sogno di rimonta degli americani che hanno l'ultimo colpo di coda con Heward, un attimo prima che Heatley fissi il punteggio sul definitivo 5-2. Continua dunque la tradizione favorevole di Ottawa contro Washington la cui ultima vittoria contro i Senators risale ormai a 3 anni fa. Per il sorprendente goalie Emery e i suoi compagni è ora di tornare in Canada, a dormire nei proprio letti…

Partita cruciale quella del Madison Square Garden per i Thrashers che vanno via da New York con due punti insperati e gettano i Rangers nello sconforto più assoluto: la classifica di quest'ultimi non è disperata ma ormai si contano 5 sconfitte di fila e dopo il break olimpico i newyorkesi non sembrano quelli di un tempo.

Partita emozionante in cui pareva che i padroni di casa dovessero farcela, almeno a vedere il maxi-schermo durante il secondo intervallo: Straka e Jagr avevano portato sul 2-0 i Rangers e le speranze degli ospiti erano affidate al solo ultimo periodo. Che puntuale stravolge la gara per opera delle marcature di Petrovicky e di Kovalchuk che in powerplay doppio (dopo averne falliti vari) supera Lundqvist su assist di Savard. Nell'overtime poi il russo torna il favore a Savard che infila il puck dei due punti nella gabbia dei padroni di casa, ancora in powerplay per la penalità  di Straka.
Scommettiamo che se Bob Hartley riesce a far arrivare i suoi ragazzi ai playoff poi rischia di alzare addirittura la Stanley Cup?

Altro match fondamentale per la classifica dell'Est e altro trionfo di una squadra della Southeast Division, ancora fuori casa. I Tampa Bay Lightning espugnano infatti il Centre Bell di Montreal e conquistano una vittoria importantissima, maturata contro una squadra in grande forma. Gli Habs infatti avevano la gabbia imbattuta da due partite grazie alle grandi prestazioni di Cristobal Huet (un ragazzetto che ha influito non poco nella trade di Theodore agli Avs) e sono in piena corsa playoff: nonostante ciò coach Tortorella, i cui Lightning erano reduci da partite disastrose e un Sean Burke a dir poco fuori fase, è riuscito a imbastire una partita tecnicamente perfetta e a fine secondo periodo il 2-0 degli ospiti è stata la ovvia conseguenza.

Vincent LeCavalier, nativo proprio del Quebec, e poi uno shorthanded gol di St.Louis (insomma, due della vecchia guardia) hanno sgretolato i canadesi che hanno accorciato le distanze nell'ultimo periodo con Ribeiro, invano. Tampa è così di nuovo settima e da un implicito dispiacere anche ai Thrashers che per una mera questione di punti e partite giocate sperava vincessero gli Habs.

Buffalo è una grande squadra, e questo lo sapevamo già . Ma ora che è tornato a tutti gli effetti Daniel Briere allora coach Lindy Ruff può davvero pensare al futuro con ottimismo per niente spropositato. Contro i Caps, in un Verizon Center che ha aperto i suoi cancelli per le partite dei Caps per la sestultima volta quest'anno, il succitato Briere ha fatto due gol e due assist (compreso quello a Kotalik che ha siglato il gol vittoria) e per Buffalo è la settima vittoria su 8 incontri dalla fine delle Olimpiadi, in totale ben 91 punti in 64 partite.

Risultato finale 6-4 per gli ospiti sebbene Washington ha combattuto a viso aperto e a fine primo periodo conduceva per 3-1 (gol di Clymer, Ovechkin e Halpern). Poi il crollo (da registrare l'altro gol di Clymer) e così di positivo rimangono “solo” gli 82 punti di Ovechkin, cosa che non accadeva ad un rookie da quando Renberg dei Flyers fece proprio 82 punti. Ma ancora, per il russo, ci sono altre 18 partite da giocare…

Mille numeri dietro la partita di Releigh tra Hurricanes e Rangers: i padroni di casa vincono la 27esima partita in casa ed è record di sempre per la franchigia, record anche per le vittorie generali (44) e per i punti totali (94), tutti risultati che il team aveva fatto registrare 20 anni fa quando risiedeva ad Hartford.

E poi è stata evitata la quarta sconfitta di fila, cosa mai accaduta in questa stagione, Gerber ha giocato la 100esima partita in NHL e infine, e aggiungerei finalmente, Doug Weight, arrivato il 31 gennaio da St.Louis, ha assunto il ruolo di protagonista con una doppietta e un assist sul game winning gol di Commodore (ora tocca al neo acquisto ex Flyers Recchi dimostrare il suo valore in North Carolina). La sconfitta per New York invece significa sesto ko consecutivo (dopo sette vittore di fila) e per l'ex di turno, il goalie Weekes, una serataccia in cui ha preso gol da Cullen e dai succitati Weight e Commodore. Il 5-3 finale è stato siglato a porta vuota da Stillman.

Chiudiamo con l'ennesimo passo falso dei Lightning che al Scotiabank di Ottawa perde nel finale, 4-3, beffata da Alfredsson che ha bucato Grahame a soli 7 secondi dal termine. I Sens sono in grande forma, il goalie Emery è una piacevole sorpresa e col palazzetto tutto esaurito per la 27esima volta su 31 gare era difficile non dare il massimo per avere la meglio dei non quotatissimi Tampa Bay.

Che a dir il vero avevano accarezzato sogni di gloria quando in vantaggio per 3-1 (doppio LeCavalier e Afanasenkov) stavano andando al secondo riposo. Prima però della seconda sirena Meszaros ha riaperto i giochi e così nell'ultimo terzo i padroni di casa sono stati presi per mano da Spezza che prima ha dato il puck del pareggio a Heatley in powerplay, quindi ha passato uno splendido disco allo svedese Alfredsson per il sorpasso finale. Per Tampa Bay è ora di voltare pagina, ora o mai più.

Il resoconto finale non può che non iniziare dalle lodi a Florida (26-29-9), team che ha battuto Sens e due volte i Canes in una settimana più unica che rara per Jokinen e soci. Tre ottime partite anche per Atlanta (31-28-6) che è rimasta agganciata al treno playoff, mentre Carolina (44-15-6) ha balbettato fuori casa per poi vincere, come al solito, sul ghiaccio amico. Tampa Bay (34-28-4) disastrosa ma almeno vincente contro Montreal, Washington (22-35-7) mediocre come al solito.

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