Iginla si batte come un leone, ma i Flames stentano…
Ad una settimana dalla pausa olimpica, la situazione della Northwest è praticamente tornata a quella del 5 ottobre. Con 4 squadre in soli 3 punti è tutto da rifare, sono tutte lì, praticamente appaiate. Bisogna ripartire da zero per dimostrare chi è la più forte della division.
Calgary (67 punti, 30-17-7) perde tutta la settimana dando segni evidenti di cedimento psicologico; Vancouver (67 punti, 31-19-5) ne vince 2 su 3 e raggiunge i Flames in cima; Edmonton (65 punti, 29-18-7) portando a casa 3 dei 4 punti disponibili questa settimana rimane agganciata al treno che conta; Colorado (64 punti, 29-20-6) parte bene e finisce male con un attacco che sembra diventato improvvisamente sterile; Minnesota (58 punti, 27-24-4) ce la mette tutta per sognare un posto nei play-off e, con ancora un terzo di campionato, non è proibito sognare.
Calgary Flames
St.Louis continua ad essere la bestia nera di questa Northwest e, dopo aver annientato Vancouver, hanno conquistato 2 punti anche contro Calgary. A fare la differenza è stato il rookie Lee Stempniak, chiamato solo pochi giorni dalla AHL per sostituire uno dei due top scorer dei Blues. Stempniak si è permesso di firmare il goal del pareggio e il goal vincente al quinto turno degli SO. Peccato per i Flames che sprecano un vantaggio iniziale di due goal.
E'la volta di incontrare Columbus e sembra un testa a testa tra Iginla e il portiere Denis. Il primo porta in vantaggio Calgary, il secondo para tutto (35/36) e porta i suoi all'OT. Iginla ha la possibilità di chiudere ma, con Denis per terra, non riesce ad agganciare il rimbalzo e a spedire il disco in una porta sguarnita. Agli SO Denis non sbaglia niente e regala 2 punti ai blue Jackets. 1 solo per Calgary.
La settimana nera finisce con un'altra sconfitta. A farla da padrona è stavolta quella Vancouver che l'ha raggiunta al primo posto della Nothwest. Il solito Iginla illude i Flames nel primo, ma poi Kiprusoff è letteralmente spiazzato dall'attacco dei Canucks. Il finale di 1-3 assegnarà la sconfitta numero 17 della stagione. Adesso è tutto da rifare.
Vancouver Canucks
Markus Naslud ritorna nel line-up e Vancouver torna alla vittoria. Il capitano è uno dei sette giocatori dei Canucks che hanno scritto il loro nome sul tabellino marcatori della partita contro Phoenix, finita 7-4. Un Alex Auld stratosferico (42 parate di cui 21 solo nel secondo periodo) ha permesso ai canadesi di non preoccuparsi troppo in fase difensiva e di concentrarsi sugli schemi d'attacco. Il risultato non è mai stato messo in discussione nonostante la supremazia dei tiri in porta dei Coyotes (46 contro 26).
Doppio incontro nel fine settimana contro due formazioni della Northwest. Si inizia contro Calagry e si finisce contro Edmonton, un'occasione ghiotta per tentare la scalata al primo posto di division. I Canucks devono però accontentarsi di chiudere in parità il bilancio. Contro i Flames, in vantaggio nel primo, si scatenano Anson Carter e i gemelli Sedin mentre Ryan Kesler, segnando il WG, fa portare a casa 2 punti preziosi.
Tutto sembra andare per il verso giusto ma gli Oilers rifilando lo stesso punteggio ai Canucks (3-1) fermano l'eventuale fuga e si avvicinano ulteriormente alla vetta.
Edmonton Oilers
Edomnton entra in gioco solo nel giovedì, ma non è un normale giovedì. In questa serata tutti gli incontri della Northwest sono terminati all'Over Time o agli SO e gli Oilers, come gli Avalanche, devono accontentarsi di un solo punto. Contro Columbus, i tempi regolamentari finiscono sull'1-1 poi agli shootout quasi tutti si scatenano: per Edmonton ben 3 giocatori infilano il disco in rete (Hemsky, Pisani e Stoll) ma Columbus fa ancora meglio e ne mette a segno 4.
E' la volta di Vancouver e gli Oilers riescono finalmente a mettere fine alla striscia negativa casalinga che durava da 5 turni. Jarret Stoll mette a segno il goal vittoria (non segnava dal 31 dicembre 2005), Ryan Smyth e Raffi Torres con un PP goal a testa portano a 3 le marcature per Edmonton e il backup Mike Morrison, con 16 salvataggi su 17, fissa il risultato sul 3-1. Battere i Canucks in questo momento ha permesso un gran passo avanti in classifica.
Colorado Avalanche
Il gennaio di David Aebischer si chiude come era iniziato: con una vittoria. Il 3-2 con cui gli Avs si sono imposti su Minnesota ha fatto
chiudere il mese del portiere svizzero con un record di franchigia di 9-2-1. Il precedente primato era di Patrick Roy, che aveva chiuso il gennaio del 2001 con 8 vittorie. Tanguay, Hejduk e Brisebois i marcatori della serata che hanno schiantato i Wild.
Per la sesta volta in stagione, Colorado deve accontentarsi di un solo punto. All'OT deve arrendersi ai Predators, che in un momento non certo irresistibile per loro, riescono a spezzare la catena di 3 sconfitte consecutive. La gara si gioca goal su goal, botta di Colorado e risposta di Nashville, ma una disattenzione degli Avs permette a Steve Sullivan di impossessarsi di un puck perso e di involarsi da solo verso la porta. Aebischer non può nulla e il risultato viene fissato sul 4-3 per i padroni di casa.
In un Pepsi Center gremito che ospita gli odiati Red Wings, Manny Legace infligge il primo shutout della stagione ai padroni di casa: 3-0 per Detroit, maturato tutto nel terzo periodo. Con 33 salvataggi Legace tiene inviolata la sua porta e per la prima volta in carriera vince una partita nel giorno del suo compleanno (il goalie di Detroit ha spento 33 candeline).
Sempre più ardua l'impresa di mantenere l'ottavo e ultimo posto utile per i play-off, ma la testa della Division è sempre lì a pochi punti. La Northwest sarà un rebus fino alla fine.
Minnesota Wild
Ci hanno creduto fino alla fine gli uomini di coach Jacques Lemaire contro Detroit. Chiudendo il primo periodo sotto per ben 4-0, si sono riscattati nel secondo rimontando fino al 4-3 con Gaborik, White e Zyuzin. Poi nel terzo, alla prima rete stagionale del Red Wing Lilja,/ Kuba risponde prontamente, ma la partita si ferma qui sul 5-4. Una prestazione maiuscola per due periodi e disastrosa in uno. Quel che basta per perdere.
Il copione si ripete due giorni dopo contro Colorado. Il periodo buio dei Wild è, stavolta, il secondo, quando concedono un 1-2 agli Avs che li
riporta in partita. In vantaggio con il solito Rolston (23G per lui in stagione) nel primo, Minnesota spreca tutto concedendo due PP goal agli avversari. La delusione più grande è il goal del pareggio a metà del terzo di Brent Burns che viene annullato per un precedente fallo di interferenza.
Non ci sono dubbi: la stagione dei Wild è stata compromessa fin dall'inizio dalle sconfitte contro i compagni di division.
L'unico a segnare agli SO contro San Josè è Brian Rolston. La vittoria, davvero insperata, è però da attribuire anche a Marian Gaborik che in Penalty Shot porta la partita in parità a 5 minuti dal termine, pareggiando il goal del grande Joe Thornton. 2 punti che portano i Wilds a quota 54. Basteranno a sognare un aggancio?
Mentre tutti i tifosi si porgono la fatidica domanda, Wes Walz conduce i Wilds ad un ottimo 6-3 sui Coyotes. Walz iniza e chiude le marcature e con 2G e 2A fa segnare la prima partita da 4 punti della carriera. Un 2G anche per Marian Gaborik (che arriva a quota 22) per suggellare un incontro vinto con il cuore dopo che sul 4-1 l'arbitro ha fischiato una penalità di perdita di tempo contro Minnesota (scontata da Walz). Penalità contestata fortemente da coach Jacques Lemaire che è costata il momentaneo ritorno in partita di Phoenix che si era portata sul 4-3.