Joni Pitkanen festeggiato dai compagni dopo la rete all'OT che ha regalato ai Flyers lo scontro al vertice
La ventilata crisi in casa Flyers ha avuto il suo naturale prosieguo in questi giorni in cui la squadra orfana di Peter Forsberg ha vinto la sfida decisiva contro i molto più tonici Ny Rangers, ma fatica comunque nel trovare il bandolo della matassa. I biancorossoblu continuano dal canto loro a tallonare la capolista ed i loro cugini sembrano in ripresa, mentre a Pittsburgh suona una sempre più triste musica.
Proprio nella settimana in cui Martin Brodeur ha rinnovato con i New Jersey Devils mettendo la firma su un principesco contratto (porterà nelle sue casse 31,2$ in sei anni) che lo legherà probabilmente fino al termine della carriera alla squadra di East Rutherford, è stato il suo vice alle prossime olimpiadi Roberto Luongo l'eroe della serata, che ha così festeggiato la sua centesima presenza in maglia Panthers con il terzo shutout stagionale, sfoderando un'ottima prestazione, che ha consentito ai suoi di portare a casa un rotondo quattro a zero.
Il ceco Stumpel ha siglato l'assist e la rete che hanno chiuso il match, dimostrando di essere in un ottimo periodo di forma, come confermano le statistiche: nove dei suoi ventisette punti sono stati portati a referto nelle ultime sette gare. I Devils hanno così ceduto le armi per la seconda sera consecutiva (sconfitta precedente coi Lightning), chiudendo in malo modo un gennaio fino ad allora da incorniciare.
La sera seguente a Boston è andata in scena una partita per i primi due periodi simile a tante altre, ma che ne ha visto un terzo al cardiopalma, con Bruins ed Islanders impegnate in una lotta serrata per la conquista di due punticini che potrebbero rivelarsi importanti in chiave play off, anche se è presto per certi discorsi.
Ad una prima frazione rilassata, segue un periodo centrale che registra il vantaggio newyorchese per mano di Yorke, quasi immediatamente vanificato dal positivissimo Bergeron.che permette ai suoi di raggiungere la situazione di parità .
All'inizio del terzo periodo Hunter riporta avanti la squadra di Manatthan, ma Axelsson prima e Boyce successivamente ribaltano nuovamente la gara; dopodiché ecco gli eventi che mutano definitivamente il volto del match: in venti secondi una staffilata di Zhitnik, grandioso in questa serata ed una rete di Parrish su passaggio corto di Bates donano il nuovo vantaggio alla squadra di Brad Shaw, quando a sei minuti dal termine si presenta ai Bruins l'occasione per capovolgere il risultato l'ennesima volta, vale a dire un doppio vantaggio numerico che la squadra di casa non è stata colpevolmente in grado di trasformare in risultato, impensierendo relativamente il goalie Di Pietro.
La crisi nella quale sono sprofondati i Flyers è culminata con un umiliante sei a zero interno subito per mano dei Bolts. La squadra dell'Amore Fraterno non potrebbe ricevere cliente peggiore per dare una scossa all'ambiente, poichè si trova di fronte la propria recente bestia nera, quei Tampa Bay Lightning vincitori dell'ultima Stanley Cup. I ragazzi di Ken Hitchok sono caduti sotto i colpi di uno straordinario Fredrik Modin ed è lo stesso coach arancionero a dichiarare nel dopo gara: "Se la nostra squadra fosse carica, al completo e noi commettessimo i medesimi brutti errori sarei sconvolto".
Dopo il match i giocatori si sono riuniti per una chiacchierata inerente le problematiche che affliggono il team, durata ben novanta minuti, al termine della quale il secondo miglior marcatore della Nhl, Simon Gagne, si è espresso in merito: "Sono emersi diversi punti di vista, ma parlare è stato positivo e vogliamo vedere differenze sostanziali nel match di sabato! (contro i Rangers, ndr)".
C'è da sottolineare come i Flyers siano bersagliati dagli infortuni in questo periodo, su tutti quello del proprio leader Peter Forsberg, che gli ultimi rumors danno in forse anche per le olimpiadi invernali di Torino 2006.
Proprio i prossimi avversari dei Flyers, i NY Rangers, si preparano alla sfida inopinatamente più importante della settimana sbarazzandosi agevolmente dei Pittsburgh Penguins. Dopo un primo periodo all'insegna dell'equilibrio, dove l'enfant prodige Crosby replica al vantaggio iniziale di Ward, sale di tono l'ex squadra di Wayne Gretzky che guidata dai cechi Michal Rozsival e Jaromir Jagr ottiene una comoda vittoria.
Ed ecco giunto il big match di cui si è tanto parlato: il Madison Square Garden è teatro della sfida che assegna di fatto la testa dell'Atlantic Division, la cornice di pubblico straordinaria ed il blasone delle due squadre compongono un cocktail che torna a far respirare l'aria delle grandi sfide nella Big Apple hockeystica dopo tanti anni.
I Rangers nonostante la posizione inferiore in classifica sono dati per favoriti, visto il vortice negativo nel quale è stata risucchiata la squadra della Pensylvania, ma gli ospiti riescono a strappare la vittoria grazie ad un'orgogliosa prestazione. La squadra di casa trova il vantaggio nella prima frazione di gioco con il solito Jagr, autore di un'altra buona prestazione e raddoppia con Rucinsky nel corso del terzo periodo. Poco dopo è il finlandese Pitkanen ad accorciare le distanze e quando Philadelphia sembrava comunque avviata alla settima sconfitta in nove gare è il rookie Mike Richards a trovare un insperato pareggio.
Con i Rangers in evidente stato di abbattimento i Flyers riescono ad aggiudicarsi la sfida ad inizio OT con u[n'azione costruita sull'asse Nedved-Knuble e conclusasi con un gran tiro di Pitkanen deviato da Rucchin sul quale nulla ha potuto un fino ad allora impeccabile Lundqvist. Il goalie di casa a fine match si dichiara indispettito per il modo in cui è giunta la sconfitta e gli fa eco Jaromir Jagr: " Abbiamo giocato cinquanta minuti tenendo la situazione sotto controllo, dobbiamo però imparare a rimanere concentrati anche negli ultimi dieci". Nonostante le decisive parate nel secondo periodo di Esche, è sicuramente Joni Pitkanen l'uomo partita, che salito in cattedra nell'ultimo periodo ha condotto i suoi alla vittoria con una doppietta.
Nel frattempo prosegue la ministriscia positiva targata Islanders, che al Nassau Coliseum hanno la meglio sui Capitals grazie alle doppiette di Oleg Kvasha e Jason Blake.
Il russo ha siglato nel primo e nel secondo periodo, permettendo ai suoi di restare sul due pari e Blake ha completato l'opera affossando nel terzo periodo i capitolini. Al resto ha pensato Di Pietro, difendendo ottimamente la porta. Washington è riuscita a sfruttar bene il Power Play, ma con una difesa così ed orfana per la prima volta in questa stagione del proprio gioiello Ovechkin non poteva proprio chiedere di più alla contesa.
Il rematch fra degli arrabbiatissimi Rangers e dei sempre più ultimi Penguins, ha avuto l'esito più scontato: nuova sconfitta per i pinguini, ma con una figura meno magra rispetto all'ultima.
I Rangers si portano in vantaggio grazie ad un erroraccio di Crosby, reo di farsi intercettare un corto passaggio diretto a Recchi, lanciando così involontariamente Rucchin verso la realizzazione e i Rangers verso il vantaggio. Lo stesso Recchi trova il pareggio nel corso di un Power Play, ma negli ultimi due periodi, sempre tramite dei Power Play, Rozsival e P.Sykora regalavano la vittoria ai Rangers.
La stella dei Pens Crosby, questa sera sottotono, dichiara ai microfoni dei giornalisti: "Abbiamo disputato una gara certamente migliore rispetto all'ultima andata in scena da queste parti, ma sicuramente non possiamo essere soddisfatti poiché non deve essere quel sette a uno il nostro metro di paragone".
I Devils, scendono sul ghiaccio per la seconda ed ultima volta in questa settimana ed i loro avversari sono quei Senators assoluti padroni della Northeast Division, ma provenienti da una pesante sconfitta contro i Bruins.
I biancorossi sono bravi e sfruttano gli strascichi dell'ultimo k.o. in casa Sens, andando sul tre a zero nel primo periodo con le marcature di Parise, Marshall e Langerbrunner per chiudere poi il match sul definitivo cinque a tre (Brylin e Rasmussen gli altri marcatori).
Si è rivelata decisiva la sfida a distanza fra due dei migliori Goalie della storia, Brodeur e Hasek, che ha visto uscire vincitore il canadese, a fine match dichiaratosi entusiasta per la vittoria, in virtù del fatto che i Senators hanno battuto spesso e volentieri le squadre dell'Atlantic Division. Da sottolineare la brillante prestazione del russo Brylin, bravo a sfruttare un errore di Zdeno Chara confezionando l'assist che ha permesso ai diavoli di sbloccare il risultato e successivamente anche autore di un gol.
Gli Ottawa Senators proseguono nel loro viaggio nell'Atlantic e quale squadra migliore potrebbe capitare loro per uscire da una doppia sconfitta ? Semplicissimo, i Pittsburgh Penguins, per di più senza il proprio giocatore più rappresentativo Crosby!
I pinguini subiscono altri sette gol, arrivando a quota diciassette nel computo totale delle ultime tre gare, ma questa volta sembravano partiti bene, poiché a metà partita erano in vantaggio due a zero (Oullet e R.Malone) quando accade l'impensabile: non tanto una rimonta dei canadesi, anzi a dire il vero piuttosto preventivabile, quanto le sette reti subite in un periodo e mezzo, delle quali ben tre in superiorità numerica (quarto gol in due gare subito con più uomini sul ghiaccio).
Erano sei anni che i Senators non realizzavano tre "short-handed goal" in un solo match, l'ultima volta si verificò nella stagione 2000-2001, contro i Panthers, che chiusero col quarto peggior record ad est, posizione che ad oggi ai Penguins sembra un miraggio.
I Flyers sembrano ripiombare nell'incubo dopo l'emozionante vittoria in rimonta ottenuta contro i rivali divisionali, subendo una sconfitta per quattro a due a favore dei Sabres, che inanellano così la loro quarta vittoria consecutiva.
Quando il portiere dei Sabres R.Miller scende sul ghiaccio riceve un'ovazione dal suo pubblico che lo incita con il grido:
"Usa! Usa!"
in seguito alla scelta di Wadell e LaViolette di non convocare il loro beniamino per le olimpiadi, probabilmente per causa dei guai ad un dito che lo perseguitano (decisione che li ha infastiditi parecchio). Ironia della sorte il goalie ospite è proprio quel Robert Esche che insieme al Bolt Grahame sarà il backup del titolare Di Pietro fra pochi giorni a Torino al posto dell'idolo di casa.
Questa sera entrambi i goalie si sono comportati bene (33/36 per Esche, 21/23 per Miller), ma un Miller sugli scudi si è preso la ribalta della scena compiendo salvataggi miracolosi su Umberger e Kapanen, mandando la folla in delirio. All'iniziale vantaggio di Gagne replica la rete di Pyatt, ma è nel secondo periodo che i Sabres prendono le distanze con le marcature di Hecht e B.Campbell. Nel periodo finale Knuble, insieme a Gagne il migliore dei Flyes, tiene a galla i suoi, obbligati a soccombere definitivamente solo ad otto secondi dal termine causa l'empty net (gol realizzato senza portiere) di Poiminville.
La settimana si chiude con il derbyssimo, quel -Rangers @ Islanders- che rappresenta moltissimo per le tifoserie delle due squadre.
Nel primo periodo i Rangers sono bravi a sfruttare il Power Play, trovando il vantaggio con Tyutin e il raddoppio con Rucchin. Il periodo successivo registra lo stesso numero di reti, a favore della stessa squadra: questa volta sono Rucinsky e Straka i marcatori. Nella prima metà del terzo periodo gli Isles hanno un sussulto con la bandiera Parrish che realizza due reti, ma gli assalti finali dei padroni di casa si affievoliscono in seguito alla rete di Jagr, che chiude il match.
Weekes (che ha rimpiazzato benissimo la stella Lundqvist, riscattando così la grigia prestazione nel derby di ottobre) e Straka a fine match esalteranno la propria squadra, che ha dimostrato ancora una volta di avere carattere da vendere.
Lo stesso Parrish a fine match si inchina ai concittadini: "Hanno una grande squadra, completa in tutti i reparti, posseggono ottime linee e sei difensori molto forti. Rick (Di Pietro, ndr) ci ha tenuto in piedi nei momenti più bui, ma purtroppo non è bastato", mentre il coach Brad Shaw si dichiarerà deluso per la prestazione dei suoi ragazzi.
La classifica vede ora i Flyers con soli due punti di vantaggio rispetto ai Rangers, ed anche se le squadre appaiono in stati di forma diversi a breve arriverà la pausa dovuta alle olimpiadi che sarà una manna dal cielo per la compagine del GM Bob Clarke.
I Devils risalgono la china guidati dal loro giocatore franchigia Brodeur e gli Isles sembrano aver ritrovato Robert Parrish, pregevole questa settimana e compiono qualche piccolo passo in avanti. Dei Penguins cosa si può dire, se non che a questo punto possono solo più migliorare e pensare ad una ricostruzione intorno a Sidney Crosby in attesa di quel Eugenj Malkin che molti considerano superiore anche ad Ovechkin?