Miikka Kiprusoff, una sicurezza…
La Northwest Division si conferma ancora la più equilibrata, la più incerta, la più appassionante dell'intera lega con ben 4 squadre raccolte in soli 4 punti e tutte sopra i 60. Un risultato che dimostra la forza delle franchigie contro squadre di altre Division e la parità che esiste nel momento in cui si affrontano tra loro.
Calgary (65 punti, 30-16-5) tra alti e bassi continua a tenere la testa della divisione; Vancouver (63 punti, 29-18-5) è in piena crisi ma riesce lo stesso a stare a ridosso dei primi; Edmonton (62 punti, 28-18-6), dopo i passi falsi casalinghi, dimostra tutta la sua forza in trasferta contro la Pacific Division; Colorado (61 punti, 28-19-5) perde guadagnando punti preziosi, gli SO sono una lotteria e non sempre si pesca il biglietto giusto; Minnesota (54 punti, 25-22-4) è in piena hot-streak e si ferma, per errori propri, solo dopo 5W consecutive.
Calgary Flames
I Flames volano a Edmonton per una sfida tra compagni di division e come tutte le squadre che puntano in alto, non steccano l'incontro contro una diretta inseguitrice. Il segreto di Calgary è proprio questo, fino ad ora il bilancio nelle sfide con la Northwest è, a dir poco, perfetto: 14-3-2.
Tornando alla gara, finalmente Jarome Iginla esplode tutto il suo talento represso dalla frustrazione riguardante il periodo buio e con una doppietta guida i suoi alla vittoria per 3-1. Ottimo, ancora una volta, Miikka Kiprusoff che con 30 parate chiude la porta agli Oilers e si conferma uno dei best goalie della stagione.
La dimostrazione arriva dalla partita successiva contro Colorado, quando Kiprusoff viene lasciato a riposo e Colorado ringrazia. Il secondo miglior attacco della lega va letteralmente a nozze contro Sauve (20/27), soprattutto nel secondo, quando lo buca ben 5 volte. L'entrata del goalie titolare è però inutile, il 4-7 è ormai irrecuperabile. Il road trip è finito ugualmente in positivo, 4-1-0, e adesso si torna a casa per ricominciare una nuova striscia vincente.
Ma contro Chicago la striscia non parte, anzi. Con un Nikolai Khabibulin ancora fermo (ne avrà per altre 4-6 settimane), i Blackhawks schierano tra i pali il rookie Adam Munro che, alla tredicesima partita di NHL, fa segnare il suo primo SO della carriera fermando tutti i 26 tiri in porta di Iginla e compagni. L'aggressivo PK di Chicago non dà respiro alle manovre in superiorità numerica dei Flames che capitolano 2-0 grazie ad uno shorthanded goal di Kyle Calder.
Il back-to-back contro la città del vento dà modo ai canadesi di prendersi una bella rivincita. Dopo solo 1:18 la gara è già sul 2-1 per Chicago, che allunga ancora al 15-esimo prima che Hamrlik accorci le distanze sul finire del primo periodo. Poi è un monologo del PP di Calgary che insacca 3 goal consecutivi (alla fine la percentuale PP sarà 50%) per fissare il risultato sul 5-3.
Vancouver Canucks
Per una volta, forse l'unica in questa stagione, bisogna parlare dei St.Louis Blues e non di un'altra squadra. L'imbarazzante 4-0 inflitto ai canadesi dagl'ultimi della classe è veramente vergognoso, ma la serata di grazia può capitare a chiunque, così come la serata nera. Quindi spazio ai Blues: Curtis Sanford ferma 34 tiri e firma il suo terzo SO e Mike Sillinger (WG) segna per la quinta volta di fila e conclude una striscia di 9L (a sole due sconfitte del record di franchigia). Il fatto che l'ultima vittoria degli americani risaliva al 2 gennaio proprio contro i Canucks, indica che il gioco di St.Louis non fa per Vancouver.
Il momento no della squadra canadese continua contro Columbus. Vancouver insegue per tutta la partita e riesce a rimontare l'iniziale 0-2, poi il parziale 2-3, quindi un 3-4 ed infine un 4-5. Ma per fare il miracolo anche con il definitivo 5-6, ci vorrebbe un quarto periodo. Significativo il fatto che la difesa dei Canucks è stata messa sotto per ben 6 volte dal peggior attacco della NHL. I 10 goal subiti nelle ultime due partite dai due attacchi più sterili della lega la dice lunga sulle attuali potenzialità difensive della squadra.
L'uomo del giorno nella partita contro Detroit non è un Canucks. E' l'Ala Rossa Brendan Shanahan, che a sette minuti dal termina insacca il winning goal numero 100 in carriera, attestandosi al quarto posto all-time dietro a Gordie Howe, Phil Esposito e Brett Hull. Per Vancouver la striscia passiva continua, speriamo finisca presto questo gennaio nero.
Edmonton Oilers
La vetta della divisione è dominata proprio da quella Calgary che ha inflitto loro la quarta sconfitta casalinga consecutiva. Al Rexall Place tutto esaurito, il pubblico ha rumoreggiato fino a quando, nel secondo, Hemsky ha pareggiato il goal di Iginla. Ma dopo 16 secondi di silenzio, la rete di Huselius per Calgary fa tuonare di 'buuu' l'intero palazzetto. L'1-3 finale deve far riflettere la squadra sul gioco casalingo espresso nell'ultimo mese.
La trasferta a Los Angeles per affrontare Anaheim capita giusto a fagiolo. Lontano da casa e senza la pressioni dei fans esigenti, la squadra sembra giocare molto meglio. A farla da padrona e a dare la vittoria agli Oilers è una doppietta di Chris Pronger nel terzo, che prima pareggia l'incontro sul 3-3, poi segna il WG. La partita si chiude 6-3 con la quinta vittoria su cinque per il goalie Markkanen contro i Mighty Ducks.
Ci si sposta il giorno dopo di un paio di quartieri per affrontare i Kings e Edmonton ne approfitta per far resuscitare i quattro giocatori più persi del momento. Vanno infatti in goal Ethan Moreau, che non segnava da 18 partite, Todd Harvey, neanche un punto nelle ultime 15, Raffi Torres a Radek Dvorak entrambi fermi nelle classifiche da 10 turni. “Mi sembra di essermi tolto un peso di 25 kg dalle spalle”, ha poi dichiarato Torres dopo la vittoria per 5-3 su LA. Gli Oilers sono riusciti ad raggiungere Colorado ed ora Vancouver dista un solo punto.
Si vola a Phoenix, in Arizona, per affrontare i Coyotes. La partita è da cardiopalma…Coyotes in vantaggio nel primo (1-0), gli Oilers recuperano e si portano in vantaggio con Torres e Smyth (1-2) ma Phoenix risponde subito con due reti ed è 3-2. Nel terzo tutto tace fino a 0.2 secondi dal termine (avete letto bene: 2 decimi di secodo!) quando Pronger infila il goal del 3-3. E' pareggio, è Over Time, è Shootout. Alla lotteria prevale Edmonton che si dimostra implacabile in questo road-trip.
Colorado Avalanche
La notizia della settimana è la doppietta di Joe Sakic contro i Flames. Una doppietta che regala la vittoria ai sui Avalanche. Una doppietta che sigla i primi due goal del capitano in questo 2006. Una doppietta che vuol dire 561 goal in NHL e che lo insedia al diciottesimo posto all-time, proprio davanti a quel Lafleuer che lo ha preso sotto la sua ala protettrice nei primi due anni di carriera nei Quebec Nordique.
Il resto è cronaca: Colorado strapazza i leader di division con un perentorio 7-4 costruito tutto nel secondo periodo quando Sakic firma una doppietta in PP e assiste un goal di Liles, Laaksonen segna il GW in shorthanded e la rete numero 29 di Svatos lo mantiene al comando della classifica marcatori della Western.
Gli Avs chiudono la settimana portando a casa due punti in due incontri nonostante due sconfitte. Contro Dallas e contro Vancouver si finisce agli SO, e in entrambi i casi Colorado non viene assistita dalla Dea bendata. Nella prima gara, prima di andare a vincere, le Stelle del Texas rimontano il doppio vantaggio firmato da Blake e Tanguay. Nella seconda, sotto 1-3 nel terzo, la rimonta è opera della squadra di Denver che con una doppietta del solito Svatos (arrivato a quota 31) arrivano a giocarsi i due punti agli SO.
Nonostante le due sconfitte, la classifica si è mossa. Ed e questo che conta.
Minnesota Wild
Il fatto che dopo il lockout Minnesota non abbia speso soldi per giocatori dal grande nome, e che abbia puntato su quel Brian Rolston scartato da tutti, sta dando i suoi frutti. Contro Phoenix, l'ennesima doppietta di Rolston regala la vittoria consecutiva numero 4 ai Wild per la prima volta nella loro storia. Un record che, oltre a dare morale, porta altri due punti importanti alla rincorsa, disperata, ai play-off.
Il record viene portato a 5 dalla vittoria su Nashville. La superiorità dei Wild è stata netta e il 5-1 finale ne è la prova. Ancora impeccabile il PK che ferma tutti e 8 i PP dei Predators. Agganciare Edmonton o Colorado nella classifica di Division vuol dire agganciare i play-off. Perchè non sognare?
A vedere il risultato, si potrebbe dire che la corsa di Minnesota è stata fermata da Columbus (vincitori per 4-3), ma ad analizzare la partita, ad interrompere la striscia vincente di Minnesota è stata"Minnesota. In vantaggio per 3-1 nel terzo, grazie ad un goal di Bouchard e ad una doppietta di White, i Wild si fanno rimontare sul 3-3 prima di consegnare la vittoria ai Blue Jackets con un autogoal del difensore Nick Schultz.
5-1-0 nelle ultime 6. Non male.