SouthEast Division: Recap #16

Roberto Luongo, decisivo contro i Lightning

La cronaca inizia così come era finita la precedente: Washington vince ancora, St.Louis perde di nuovo. Per la squadra della Louisiana è una maledizione, le squadre del sud-est non le vanno proprio giù e così pure contro i Caps, per altro in un discreto momento di forma e contro cui da anni la tradizione era favorevole, si devono arrendere.

La partita comunque si è decisa agli shootout, specialità  di casa a Washington, e il gol decisivo lo ha siglato Pettinger che al quarto round ha battuto Sanford. Dopo tre anni così i Capitals vincono tre partite consecutive, il tutto dopo 65 minuti di hockey non eccelso ma che ha comunque regalato 8 gol in un'altalena di emozioni: Clymer, Ovechkin, Clark e Willsie (in powerplay) sono le firme di casa, nel fronte opposto da segnalare tre powerplay gol e la gara sfortunata di Sillinger che dopo aver siglato uno dei quattro gol degli ospiti nei primi 60 minuti, s'è fatto poi parare un penalty shot all'overtime: coach Kitchen non sa più che pesci pigliare!

Anche Stillman in infermeria ma, incredibile, Carolina continua la sua inarrestabile marcia. Vittima designata questa volta gli Islanders che a Releigh soccombono dopo una partita gagliarda che non meritavano di perdere: ben 14 tiri in più dei padroni di casa, ottimo hockey plasmato dal nuovo coach Brad Shaw e voglia matta di vincere ancora dopo il successo contro Chicago (anche se il powerplay è stato scandaloso con un 0 su 7).

Ma Ward, che ha relegato Gerber in panchina, è un portiere di tutto rispetto e se poi si aggiunge la fortuna che negli ultimi tempi è dalla parte degli uragani ecco come i rossi del North Carolina riescono a strappare la nona vittoria consecutiva (pareggiato il record di inizio anno) e un 21-4-1 casalingo impressionante.

I gol di Ladd (in powerplay il quinto centro del giovanotto) e Cullen sono serviti a pareggiare quelli di Asham e Martinek prima che Kevyn Adams trovi il gol del vantaggio in modo fortunoso allo scadere del secondo terzo. I gol di Staal (numero 30 per il canadese) e di Parrish fissano il punteggio sul 4-3: Carolina ora ha tre sfide su quattro (tutte e tre contro rivali di Division) fuori casa, un bel test.

Ecco però che dietro l'angolo c'è la disfatta e questa volta ha i colori dei Panthers che impattano per 6-3 in Arizona, a Phoenix per la precisione, dove vanno in bambola con gli special teams difensivi. Così i Coyotes realizzano 5 gol in powerplay su 8 tentativi (bravi pure i ragazzi di Gretzky) e riscattano la clamorosa sconfitta firmata Ovechkin di un paio di giorni fa.

“Abbiamo subito troppe penalità  e quando giochiamo in inferiorità  non riusciamo a gettare via il puck” ha ammesso mestamente coach Martin dei Cats che pure hanno perso solamente 5 gare nei tempi regolamentari nelle ultime 17. Mattatore della partita Shane Doan, autore di una doppietta, ma anche Nagy e Ballard (quest'ultimo anche artefice di un goffo autogol, marcatura assegnata a Nieuwendyk) che hanno messo a referto 4 assist a testa; Florida invece, mai davvero in partita, è andata in rete solo con Gelinas (in 5 contro 4) e Stumpel con Luongo sostituito dopo due periodi da McLennan.

Peccato che all'appuntamento con la storia si siano trovati i Thrashers, reduci da 5 vittorie consecutive. Peccato perché a Los Angeles, in uno Staples Center tutto esaurito, bisognava che si vincesse e che Luc Robitaille diventasse il numero uno in quanto a gol nella storia della franchigia.

E così è stato: tripletta per l'ormai 40enne Robitaille e 552 gol con la maglia dei californiani, due in più della leggenda Marcel Dionne, suo mentore negli anni 80. La partita comunque è stata spumeggiante ed è finita 8-6 per i padroni di casa: Atlanta ci aveva pure tentato quando conduceva 5-3 a metà  secondo periodo per i gol Stefan, Hossa, Kozlov, Kovalchuk e Boulton.

Poi un po' il vecchio Luc, un po' il rookie Giuliano (doppietta), un po' l'appannamento del goalie Dunham hanno contribuito al capitombolo finale degli ospiti e a nulla è servito il secondo gol di Hossa che aveva momentaneamente portato la gara sul 6-6. Atlanta tira il fiato.

Sei tiri, quattro gol. E per Marty Turco è incubo: il goalie di Dallas sta inanellando una serie preoccupante di prestazioni negative e di fronte ai suoi tifosi non ha fatto meglio tanto che è stato ben presto sostituito da Hedberg. A sua discolpa c'è un infortunio all'inguine che non gli giova ma il buon Marty sa assumersi le responsabilità  e non rifugge dalle critiche di coach Tippett che ha tenuto a colloquio la sua squadra dopo la partita per analizzare la terza sconfitta di fila.

Ad approfittarne i Lightning di un discreto Sean Burke (3 gol su 28 tiri), che hanno messo il turbo già  nel primo periodo grazie alle realizzazioni di Richards (shorthanded gol), Sydor (ex di lusso che vinse con gli Stars la Stanley Cup del '99), Fedotenko e Kubina. Poi Dallas ha tentanto una rimonta stagliata con decisione da Craig e Afanasenkov (a gabbia sguarnita) e così coach Tortorella con la terza vittoria in quattro gare della sua Tampa Bay sta per riacciuffare i Thrashers nella classifica di Division, nonché l'agognato ottavo posto nella Conference.

E Washington fa poker: quarta vittoria consecutiva e vittima illustre, i leader della propria division. Gli Hurricanes dunque non riescono a centrare la decima vittoria di fila e soccombono in un MCI Center che a fine gara è esploso di gioia, applaudendo ad un penalty killing a dir poco perfetto. Per i Canes infatti un imbarazzante 0 su 9 in superiorità  numerica mentre i Caps hanno buttato il puck in gabbia ben 2 volte su 7 in 5 contro 4.

Partita che si mette subito male per gli ospiti: 3-0 fulminante per i gol di Willsie, Pettinger e Clymer. Nell'ultimo terzo i ragazzi di Laviolette (per lui anche un battibecco con Witt a fine partita) hanno tentato la rimonta con Cole (che buca con un penalty shot il pur bravo Kolzig) e Brind'Amour, pareggio che non è però arrivato anche perché Washington ha definitivamente allungato con Laich e Clark, per un 5-2 finale incredibile. Così i giocatori della capitale si godono la ricompensa: coach Hanlon ha deciso che domenica si può dormire, niente allenamento!

Nell'altro scontro fratricida i Lightning, anch'essi contro il pronostico, hanno battuto i Thrashers in una Philips Arena gremita fino all'inverosimile e hanno così riaperto i giochi per quanto riguarda il secondo posto in graduatoria. Reduci dalle vittorie a Los Angeles e a Dallas , St.Louis e soci hanno giocato una partita accorta sfruttando al meglio il powerplay, momento in cui sono arrivati i due gol del match e cioè quelli di Modin e Lecavalier.

Al resto ci ha pensato Grahame che per la seconda volta in questa stagione ha conquistato uno shutout contro Atlanta, in leggera flessione essendo questa la seconda sconfitta di fila. “Non è la fine del mondo, è solo una sconfitta” ha minimizzato coach Hartley che delle oscillazioni di rendimento ha fatto il marchio di fabbrica di Atlanta.

Kunitz segna dopo 29 secondi al secondo tiro della partita e al resto ci pensano Luongo e Giguere. La gara tra Ducks e Cats ad Anaheim si è chiusa infatti dopo meno di un minuto quando il tiro di Salei (100esimo assist in NHL) è stato parato dal goalie ospite che non ha potuto far nulla sulla ribattuta di Kunitz, in un buon momento di forma. Poi la gara si è snocciolata tra i 30 tiri verso il l'estremo difensore delle papare, che li ha fermati tutti, e i 29 contro Luongo, anche lui imbattuto nei restanti 59 minuti e 30.

Alla fine i due punti li strappano via i Mighty Ducks e il ventesimo shutout in carriera di Giguere costa caro ai Panthers, alla terza sconfitta di fila e orfani di Roberts (infortunatosi in allenamento) e Campbell (che si è invece fatto male durante la partita per un carica maliziosa di Vishnevski). Florida vuole riscattarsi, nel derby contro Tampa di martedì prossimo potrà  farlo.

Chi si riscatta prontamente è Carolina che dopo la sconfitta a Washington torna a Releigh e tra le mura amiche come al solito trucida gli avversari, quei Canadiens reduci da 16 sconfitte nelle ultime 17 partite giocate lontane dal Centre Bell.

La squadra di casa torna dunque a marciare verso il primato assoluto della NHL e lo fa con 7 gol, tutti segnati da giocatori diversi, massacrando il povero Theodore costretto a cedere la gabbia al suo backup Huet, dopo 5 gol incassati in 18 tiri. Il goalie degli Canes ha avuto invece vita facile ma nonostante questo è caratteristico che Ward continui a vincere mentre Gerber era tra i pali nella sconfitta contro i Caps. Le realizzazioni dunque portano la firma di Hedican, Adams, Cullen, Staal, Ladd, Williams e Cole, immancabile nel tabellino (in cui figura per la prima volta nella NHL Aucoin, a 28 anni debutto e assist). Nel fronte opposto da segnalare la doppietta di Plekanec, che almeno ha limitato il passivo (7-3 il risultato finale).

Nella gara dell'MCI Center tra Caps e Bruins è invece difficile individuare il protagonista: Primeau (autore della doppietta praticamente vincente) o Axelsson, difensore che ha tenuto all'asciutto Ovechkin, dopo otto gare di fila a secco sia negli assist che nei gol. Così Boston espugna Washington con un 3-2 sudato e sofferto, abbastanza comunque per continuare la striscia di partite consecutive a punti, ora 5 per i Bruins.

I padroni di casa invece si fermano a 4 ma coach Hanlon è comunque soddisfatto anche perché dopo il 3-0 parziale di Primeau e Boyes (game winning gol) i suoi ragazzi hanno reagito e hanno accorciato le distanze con Willsie e Laich, rischiando il pareggio quando Ovechkin ha preso il palo e Clark non ha saputo approfittare del rimbalzo ameno del puck. A Pittsburgh (i Pens vengono da 10 sconfitte in fila) capiremo se Washington è da fondo classifica o merita di più.

Boston sta giocando davvero bene in questo periodo e a farne le spese i Thrashers, ancora sconfitti in casa, questa volta proprio contro i castigatori dei Caps. Come nella partita nella capitale uno dei protagonisti si chiama Axelsson, autore del gol vittoria, ancora una volta 3-2.

Per Atlanta una sconfitta che pesa, la terza su tre, una inflessione che ora si fa preoccupante visto che l'ottavo posto vacilla (per i georgiani sarebbe la prima apparizione ai playoff della loro breve storia): a nulla è servito dunque il rientro di Peter Bondra, tanto meno le reti di Mellanby e Savard. Non è bastato perché Sturm e Stuart, più il succitato P.J. Axelsson, hanno battuto Lehtonen una volta in più del goalie ospite Thomas e i due punti vanno nel Massachusetts.

Chiudiamo col derby prima accennato, quello della Florida tra Panthers e Lightning. Ebbene nonostante i 50 tiri della franchigia di casa, ovvero Tampa Bay, i due punti li conquistano gli ospiti trascinati da un incredibile Luongo.

Il portierone che assisteremo anche a Torino a difendere la gabbia del Canada ha effettuato ben 48 parate e ha consentito così a Olie Jokinen di effettuare la sua doppietta all'overtime, due gol che son valsi ai Cats l'implacabile 3-2. Partita strana in cui i Lightning hanno giocato molto bene (d'altra parte Tampa veniva da 3 vittorie di fila mentre Florida da 3 sconfitte) ma a trovare il vantaggio è stato Gratton che ha battuto Burke nel secondo terzo.

Poi a 5 minuti dalla fine il boom: Richards pareggia, Jokinen allunga, Craig pareggia ancora. All'overtime il capitano degli ospiti, finlandese tutto cuore, buca per la terza volta il non impeccabile Burke (appena 26 tiri subiti) e regala vittoria e derby ai suoi compagni.

Si chiude dunque una settimana nera per Atlanta (23-21-6) che risulta in preoccupante flessione: 3 sconfitte per i georgiani e gioco che latita. Washington (17-25-5) invece incoccia contro i Bruins ma vince comunque due importanti partite: una di queste contro Carolina (33-11-4), per il resto impeccabile, ancora vincente in casa. Non male anche i sette giorni di Tampa Bay (25-20-4) che conquista 5 punti in 3 match; Florida (19-24-7) evita il peggio con la vittoria nel derby.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi