SouthEast Division: Recap #13

Sempre grande Olli Jokinen per i Panthers…

Gli strascichi di questo duemilacinque sorridono ai Flyers che sul ghiaccio dei quotati Thrashers centrano la terza vittoria nelle prime tre di undici trasferte di fila, la serie di gare lontane dal ghiaccio della Pennsylvania più lunga nella storia della franchigia.

Dopo aver liquidato con fatica i Panthers, come detto è toccato ad Atlanta sopperire benché solo all'overtime in un match abbastanza emozionante in cui Garnett, reduce da due shutout consecutivi, si arrende dopo soli 3 minuti a Gagne.

I ragazzi di Hartley però non sono mai domi (e col punto conquistato contro i Flyers raggiungono quota 9 partite consecutive a punti, record per la giovane squadra) e ribaltano la situazione con Havelid (100 punti in NHL per lui) e Boulton per poi subire la rete di Savage, sullo scadere del primo periodo.

Nel secondo terzo Sutton in shorthanded (gli ospiti quest'anno non avevano mai subito un gol con gli avversari in penalty killing) e Radivojevic fissavano il punteggio sul 3-3 prima del gol vittoria all'overtime del finlandese dei Flyers Sami Kapanen (per l'ex Canes quinto centro stagionale).

Jokinen - Roberts - Gratton: è questa la linea vincente dei Panthers che dopo aver perso due partite su due quest'anno contro i Bruins, al BankAtlantic Center riescono a sbarazzarsi di Boston con otto punti del trio.

Per l'esattezza Jokinen, immenso capitano, ha realizzato due gol e fatto un assist, Roberts ha invece marcato un gol e ha servito due assist mentre Gratton se l'è cavata con un assist e soprattutto col gol vittoria. Dunque ottimo momento per le pantere della Florida che raccolgono così il nono punto su dieci nelle ultime 5 gare casalinghe e Luongo può raccogliere qualche vittoria dopo una serie di ottime prestazioni condite però da gol subiti inevitabilmente.

Le altre reti dei padroni di casa sono state firmate da Nieuwendyk, importante il suo gol perché ha rotto l'equilibrio di 3-3 a secondo periodo inoltrato, e da Gelinas, oltremodo decisiva la sua realizzazione perché l'1-1 che ha replicato ben presto al gol di Sturm. Dunque 6-4 per i Cats, ritorna il sorriso a coach Martin!

Ad Ottawa i tifosi sanno bene di andare a vedere le partite dei Sens a stomaco vuoto! Eh si perché la promozione "un pezzo di pizza ad ogni tifoso nelle gare casalinghe in cui Ottawa segna almeno 6 reti" sta facendo lavorare alacremente i pizzaioli della franchigia e per il 6-2 contro i Canes la festa è stata dunque doppia.

La "pizza line" fa a meno di Spezza, ma trova in Smolinski il tassello giusto da affiancare ai giocatori forse più forti del mondo, al secolo Heatley e Alfredsson. E così Gerber non può che raccogliere per ben 6 volte il puck dalla sua gabbia nonostante ottimi interventi e anche un penalty shot parato a Phillips.

Ma Carolina non è entrata mai in partita e nonostante il gol allo scadere del primo periodo di Ward che sembrava riaprire i giochi, nei primi 32 secondi del secondo terzo i Sens si sono portati subito sul 5-1 proprio con Alfredsson e con Schaefer. Il gol di Williams, 15esimo stagionale per lui, in situazione di powerplay a 25 secondi dalla fine serve solo a migliorare di un pizzico il powerplay dei Canes (1 su 11 grazie al gol allo scadere): insomma, dopo due sconfitte contro Carolina Ottawa sta prendendosi la rivincita… con gli interessi.

Anche Washington non fa una eccellente figura contro i Devils, con un nuovo coach che stenta a decollare, ossia Lamoriello, una squadra che viene da 3 sconfitte di fila e con un pesantissimo 4 su 100 nei powerplay delle ultime 14 gare. Ma i Caps hanno una tradizione negativa alla Continental Airlines Arena (prima della gara 5 sconfitte nelle ultime 5 gare) ed è così che i padroni di casa riescono dopo 30 minuti combattuti (al gol di Ovechkin in powerplay hanno replicato Brylin e Rafalski) in cui Brodeur risulta decisivo al contrario di Johnson, poi costretto a uscire per un infortunio all'inguine e sostituito da Kolzig.

Nella seconda parte del match i diavoli dilagano e a nulla serve il gol di Sutherby se non a limitare il passivo: alla fine i Devils chiuderanno con un perentorio 7-2 e soprattutto con un 3 su 10 nei powerplay. Non si può dire che i Caps non sappiano come far resuscitare i morti.

LeCavalier è meno antipatico di Tortorella e si limita a dire: "E' frustrante, non so che altro aggiungere". Si perché in casa contro i Canadiens, reduci da nove sconfitte consecutive in trasferta, i Lightning dominano, sommergono di tiri Theodore (al rientro dopo 4 partite di stop per un infortunio al ginocchio) e nonostante ciò perdono 4-3 grazie a una papera di Grahame che non riesce a parare un tiro di Degenais da posizione oltremodo defilata.

Come accennato il coach dei Lightining, che vengono da 6 sconfitte nelle ultime 8 gare, se la prende con la sfortuna (e cita le diciotto occasioni limpide dei suoi contro le appena dieci degli ospiti) e anche un po' col suo goalie tanto da annunciare anticipatamente che contro i Bruins giocherà  Burke. LeCavalier, Craig e Kubina gli autori delle importanti realizzazioni del fulmini che non sono però riusciti a bucare ulteriormente l'ottimo goalie avversario, non sfruttando inoltre nessuno dei 5 powerplay a disposizione. Quanti alti e bassi per i campioni in carica in questa stagione!

Di fronte al terzo "tutto esaurito" della stagione gli Hurricanes non riescono ad evitare la sconfitta all'overtime contro i Flyers che ormai c'hanno preso gusto. Quarta vittoria su quattro in trasferta per Philadelphia che nonostante la stanchezza ingravescente riesce ancora una volta a portare a casa i due punti grazie al gol all'overtime dell'ex di turno, Kapanen, stesso risolutore della partita contro Atlanta la sera precedente.

Il finlandese a fine gara ha ammesso di essere stato fortunato perché molto stanco (come del resto tutti i giocatori in campo reduci da viaggi pesanti) e in grado di reggere fino alla fine solo grazie a degli shift molto corti. A difendere la gabbia dei Canes un ottimo Ward, che non partiva titolare da lungo tempo, autore comunque di 36 interventi vincenti. Non sono in ogni modo bastati ad evitare il 4-3 finale frutto, nei 60 minuti regolamentari, dei gol di Savage, Meyer IV e Gagne per gli ospiti e di Stillman e Cullen (doppietta) per Carolina. Non un buon momento per i Canes…

E i Lightning perdono ancora. In casa, contro i non irresistibili Bruins di Boston e non è servito Sean Burke, per altro non impeccabile tra i pali, autore di 22 interventi decisivi. Il gol vittoria per gli ospiti è nato dalla stecca di Bergeron che ha infilato il goalie avversario addirittura in inferiorità  numerica facendo ulteriormente sprofondare il momento negativo del powerplay dei Lightning, 2 gol nelle ultime 30 opportunità  in superiorità  numerica.

Il gol del giovane Bergeron è stato quello del 2-1, rompendo dunque l'equilibrio creato dalle realizzazioni di Primeau e DiMaio. Ora Tampa Bay deve rispondere alle critiche che puntano il dito verso 6 sconfitte nelle ultime 7 uscite e non sarà  facile trovare la tranquillità  necessaria per uscirne fuori: essendo poi che la franchigia sfiora il tetto salariale anche gli acquisti sembrano irrealizzabili se non vendendo prima. Chissà .

Momento invece positivo per l'altra franchigia della Florida, i Panthers. Contro i non brillantissimi Canadiens che pure avevano battuto i cuginastri di Tampa Bay, i Cats a Sunrise centrano la dodicesima vittoria casalinga (in tutto ne hanno vinte 15 in questa stagione) grazie soprattutto a un super-Luongo.

Il goalie canadese ha parato con estrema perizia un penalty shot di Kovalev a poco più di due minuti dal termine preservando così il risultato, fissato fino a quel momento (e così poi è finita) sul 2-1. First star della serata comunque è poi risultato essere l'autore delle due marcature dei Panthers, ossia Nieuwendyk, due reti in cui ha messo lo zampino in entrambe le occasioni Roberts, due reti intervallate dal momentaneo pareggio di Sundstrom. Insomma, partita corretta (appena 7 penalità  in totale), ottimi spunti, alla fine vince Florida aiutata anche dal tutto esaurito del suo palazzetto che ora dovrà  lasciare per un road-trip di 5 gare.

Cessa intanto la striscia positiva di Atlanta che s'inchina ai Sabres, capaci di vincere la 18esima partita nelle ultime 22 disputate. Poco da dire se non che il migliore di Buffalo è stato il goalie Miller, abile in penalty killing e capace con le sue parate (34 in tutto) di neutralizzare ben 8 powerplay dei Thrashers, abili a bucarlo solo col solito Savard in un comune 5 contro 5.

Tra i pali per Atlanta invece Lethonen, goalie teoricamente titolare ma partito per la prima volta dall'inizio, al ritorno da un lungo infortunio: il finlandese ha bloccato appena 25 tiri su 29 e ha perso così la sua prima partita in carriera (si ricordi che fu seconda scelta assoluta di Atlanta nel draft 2002). Per onor di cronaca i Sabres hanno infilato il portiere avversario con Drury, Vanek, Afinogenov e l'ex Caps Grier.

Partita dalle mille emozioni all'RBC Center di Releigh, North Carolina, dove gli Hurricanes si fanno gli auguri di buon anno regalandosi una vittoria contro i balbuzienti Canadiens di Montreal che chiudono il loro filotto di 5 trasferte di fila, una per ogni squadra della Southeast Division, con 4 sconfitte e 1 vittoria, contro gli ancora più in crisi Lightning di Tampa Bay. La partita è stata molto avvincente: ai gol di Brind'Amour e Cole hanno prontamente replicato Ryder e Bulis, al gol di Stillman ha risposto Markov 6 secondi dopo che Ryder s'era fatto neutralizzare un penalty shot da Gerber.

Poi, a 112 secondi dalla conclusione, ancora capitan Brind'Amour ha battuto Theodore e Ward ha chiuso il conto, fissando il punteggio sul 5-3, a porta vuota a un secondo dal termine. Dunque Carolina si bea degli 11 punti di vantaggio sui Lightning, il maggior distacco vigente in NHL in tutte e sei le Division tra prima e seconda: si, i Canes possono stappare lo champagne.

I Flyers non si fermano più e così giocano con la lingua di fuori la loro terza partita in quattro giorni lontani da Philadelphia (ma Gagne ha pagato dazio e passerà  capodanno a letto con la febbre) riuscendo anche a visitare il Pentagono venerdì 30.

Ovvio che la stanchezza paga ma sembra che la fortuna sia dalla loro parte dato che contro i Caps, vinti ad inizio novembre per 8-1, giocano una partita sottotono ma riescono ad arrivare comunque agli shootout grazie a un 3-3 frutto dei gol di Forsberg, Kapanen su errore di Biron in shorthanded e Carter. I Caps dal canto loro hanno avuto la partita sempre in mano e hanno segnato con Ovechkin (5 gol e 5 assist nelle ultime 5 gare), Zubrus e Willsie prima di trionfare ai tiri finali grazie alle realizzazioni di Pettinger e proprio Willsie (per Philly a segno solo Richards mentre Kolzig ha parato i tiri di Handzus e Forsberg). Errore di Ovechkin che aveva l'opportunità  di marcare il quinto gol agli shootout finali. Coach Hanlon è soddisfatto: per una volta il magnifico lavoro svolto dai suoi giovani ragazzi porta ai due punti agognati!

Peccato però che ventiquattr'ore dopo gli stakanovisti Caps tornano sul ghiaccio amico, questa volta contro i Thrashers, per uno scontro fratricida che li vede soccombere forse a causa della stanchezza. "Non penso c'entri, dopo la gara contro Philadelphia ci siamo riposati abbastanza" ha però smentito l'ala destra Matt Bradley, benché i padroni di casa hanno tirato verso Lethonen appena 21 volte andando a segno con Zubrus in powerplay e con Ovechkin, sesta partita consecutiva in cui marca un gol. Atlanta invece doveva riscattare la sconfitta contro Buffalo ed è scesa sul ghiaccio dell'MCI Center con una gran fame: ottimo il powerplay (3 gol su 9 occasioni) finalizzato da Hossa (che ha fatto doppietta segnando i primi due gol del match), da Mellanby e da Kovalchuk nonché solita realizzazione di Savard (18esimo gol stagionale ma soprattutto 35esimo assist durante il gol di Kolvachuk). Atlanta dunque ricomincia la sua corsa verso i playoff e domani alla Philips Arena arrivano i Sens, la partita degli ex (Hossa e Heatley).

Niente da aggiungere: i Sabres hanno una bestia nera e questa si chiama Florida. I Panthers infatti fanno il colpo grosso in quel di Buffalo e vincono la loro quarta partita stagionale in trasferta, terza su tre contro i pur in formissima Sabres.

Questi ultimi, senza il capitano Briere che dovrà  operarsi e ne avrà  fino ad aprile per un'ernia inguinale, hanno fallito ben 7 occasioni di powerplay, cosa strana vista l'ottima attitudine in superiorità  numerica, e hanno incocciato contro un Roberto Luongo super, autore di 28 parate, molte delle quali decisive. Solo Tallinder è riuscito a superarlo ma non è stato abbastanza perché i Cats hanno battuto Miller per due volte: con Nieuwendyk dopo appena 32 secondi di gioco e con Roberts in powerplay, ottimo momento di forma per l'ex Leafs. Inizia così bene il road trip (5 gare esterne consecutive) e l'anno per i Panthers.

Atlanta sbeffeggia Ottawa, in tutti i sensi. Partita dai mille contenuti quella giocata fra Thrashers e Senators con Dany Heatley fischiato nel riscaldamento, quando annunciato dallo speaker nello schieramento, quando toccava ogni puck e soprattutto quando ha siglato il terzo gol dei suoi, l'inutile 8-3. "Almeno hanno fatti un po' di casino e a me non dispiace" ha poi sentenziato ironico l'ex di casa che, a dir la verità , ha anche ricevuto qualche applauso.

Privi di Hasek, infortunatosi alla schiena prima della gara, il giovane Emery non c'ha capito molto: Kozlov ha fatto tripletta, l'ex Sens Hossa doppietta ("Speriamo non mi riservino lo stesso quando andrò a giocare ad Ottawa" ha detto), Kovalchuk (gol e tre assist), deVries (anche lui nell'affare Hossa-Heatley di quest'estate) e Aubin hanno fissato il punteggio, il più rotondo subito dai canadesi quest'anno. La Philips Arena alla fine era in visibilio e, per completare la festa, non sarebbe stata malvagia l'idea di concludere con abbondante pizza sugli spalti!

E Tampa Bay torna a respirare vincendo a New York contro dei pessimi Islanders. Il risultato finale è stato di 2-1: il primo gol dei Lightning è stato siglato da LeCavalier su un penalty shot, circostanza rara visto che Tampa non segnava uno penalty shot dal '97 con Zamuner proprio contro gli Isles e visto che LeCavalier, ora 25enne, non ne aveva mai segnato uno in carriera (il primo ricorda di averlo tirato a 6 anni e in tutto ne avrà  sbagliati una dozzina).

Poi Hamilton in powerplay riportava in carreggiata i padroni di casa con un powerplay gol ma in penalty killing (Pratt in panca puniti per trattenuta) i fulmini pescano il gol vittoria con St.Louis che a gran voce ha richiesto il puck dal rookie Ranger che ha alzato gli occhi, lo ha servito e ha ammirato come il compagno ha battuto Snow, backup dell'ancora infortunato DiPietro.

Chiudiamo con le partite del martedì, giorno che verrà  ricordato per gli shutout dei portieri, 4 su 6 partite. Tra questi quello di Grahame che si riprende il posto da titolare e conduce il Lightning ancora alla vittoria, ancora contro una squadra della Grande Mela, i Rangers.

Il goalie effettua ben 33 parate e preserva così lo zero a zero al sessantesimo minuto, equilibrio spezzato dopo 3 minuti e 47 secondi dell'overtime quando, dopo 3 tiri dei padroni di casa e 4 degli ospiti, Vincent Prospal pesca il gol vittoria. La partita non è stata esattamente una noia: per lunghissimi tratti i Rangers hanno dominato in lungo e in largo (solo nell'overtime Jagr, giocatore offensivo del mese di dicembre, e Nylander hanno fallito due facili occasioni) ma come Burke la sera precedente, così Grahame ha detto ripetutamente di no agli avversari. Per Tampa Bay due punti pesanti.

Infine i Panthers che sul ghiaccio dei Devils non riescono a tirare verso la gabbia di Brodeur più di 16 volte e regalano così al famoso goalie il suo personalissimo 76esimo shutout in carriera (primo in stagione).

I Cats venivano da 10 partite in cui ne avevano vinte 7 ma a East Rutherford sono apparsi oltremodo stanchi e hanno subito passivi i 25 tiri degli avversari verso Luongo nonché la festa del pubblico che ha riaccolto Patrick Elias, sul ghiaccio dopo tempo immemore per una brutta epatite A. Il centro ceco ha fatto un assist e sfiorato un gol, giocando in prima linea con Gionta (doppietta per lui) e Gomez. Il risultato finale è stato di 3-0 in cui ai due gol dell'ala di Rochester si è aggiunto il sigillo di Langenbrunner.

Insomma scorpacciata di partite in questa settimana a cavallo del capodanno. Nota di merito per Atlanta (18-17-6) che ha trucidato i campionissimi di Ottawa, non malaccio anche le due formazioni della Florida: i Lightning (21-17-3) e i Panthers (16-21-5) ne vincono due e ne perdono due a testa. Carolina (24-10-4) amministra il vantaggio grazie a una vittoria e a due sconfitte (ma una all'overtime contro i Flyers), mentre Washington (13-21-3) continua a fare un passo avanti e due indietro.

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