Jim Thome ha raggiunto il traguardo dei 400 HR in carriera proprio in questa stagione
Sono passati circa 8 mesi da quel magico mese di ottobre in cui la “cenerentola” dei playoff 2003, così erano infatti considerati ad inizio post-season i Florida Marlins, portò a termine una delle imprese più incredibili degli ultimi 10 anni di baseball vincendo le World Series addirittura allo Yankee Stadium.
Sono passati 8 mesi ma in vetta alla National League East, Division che annovera squadre di grande blasone e tradizione come Atlanta Braves e New York Mets, ritroviamo ancora la squadra di Miami.
Diversamente da quanto fatto nella trionfale stagione 2003 i Marlins sono partiti molto bene sin dall'inizio della Regular Season, sopperendo ottimamente alle partenze di giocatori illustri che avevano fatto la fortuna della franchigia nei playoff.
La separazione più dolorosa per i tifosi del Pro Player Stadium è stata sicuramente quella dal catcher Ivan Rodriguez, rimasto appena un anno in Florida, il tempo per vincere uno storico anello ed infrangere qualche cuore sull'oceano.
Il passaggio di “Pudge” ai Detroit Tigers non è stata l'unica separzione di lusso per i Marlins, che hanno visto trasferirsi ai Chicago Cubs di Sammy Sosa, sconfitti nella finale della National League proprio da Florida e da Steve Bartman, il prima base Derrek Lee, ottimo battitore soprattutto con corridori in scoring position.
Per la sostituzione di quest'ultimo è arrivato proprio nell'ambito della stessa trattativa Hee Seop Choi, coreano di 24 anni alla terza stagione nelle Majors.
Il posto di Ivan Rodriguez invece se lo sono divisi nel corso della stagione Mike Redmond e Ramon Castro, con risultati discreti per il primo e deludenti per il secondo.
Anche il closer non è più lo stesso, quell'Ugueth Urbina tanto freddo quanto efficace: l'ex-Ranger ha infatti seguito le orme del compagno Pudge accasandosi ai Tigers e lasciando libero il ruolo di closer che Florida ha affidato ad Armando Benitez, ex New York Mets, che dopo una breve parentesi agli Yankees sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori nella calda Florida (24 salvezze su 26 possibilità ed un'invidiabile media ERA di 1,22).
Per il resto la squadra è rimasta la stessa, con la giovane ma già solida rotation basata principalmente sulle due stelle Josh Beckett-Dontrelle Willis e l'attacco molto aggressivo sia in battuta che sulle basi, con gli intercambiabili e velocissimi lead-off Juan Pierre-Luis Castillo (29 basi rubate in coppia) seguiti da Miguel Cabrera definitivamente esploso ed arrivato all'unanime considerazione di tutto il mondo delle Majors con i suoi 17 HR in stagione.
Il record è quindi positivo, 37-29, ma negli ultimi 10 giorni la leadership nella division dei campioni del mondo in carica è stata messa in pericolo dalla rimonta dei Philadelphia Phillies, trascinati da un Jim Thome in formato MVP.
Dopo i grandi investimenti del 2002, il già citato Thome e Kevin Millwood, i Phillies stanno finalmente ottenendo quello per cui lo slugger ex-Indians ed il pitcher proveniente dai Braves sono stati ingaggiati: un posto nei playoff.
L'ottimo momento di forma di Thome, che con 20 HR guida la MLB davanti ad Adam Dunn ed a sua maestà Barry Bonds, ha influenzato positivamente anche gli altri battitori di Phila che non avevano iniziato al meglio la stagone.
Ed ecco quindi che giocatori come Pat Burrell (11 HR e 47 RBI), Bobby Abreu (15 HR, 44 RBI e 14 basi rubate) e Ricky Ledee (.343 di media battuta) hanno inanellato partite da 3/4 valide, consentendo alla squadra della città dell'amore fraterno di recuperare posizioni in classifica giungendo a sole 2 gare dai Marlins.
I numeri dei partenti non sono entusiasmanti, se si eccettua lo strepitoso avvio di stagione di Eric Milton, il quale abbandonato il “paradiso perduto” di Minneapolis ha trovato il migliore inizio di Regular Season dell'intera carriera: 8 vittorie a fronte di una sola sconfitta.
Chi invece la rimonta la sta cercando ma non l'ha del tutto trovata è New York, sponda Mets, che nonostante gli arrivi di Kazuo Matsui (ottimo lead-off) e Mike Cameron (meno rilevante il suo apporto vista la sua scarsa media in battuta) non è riuscita a fare il salto di qualità sperato, rimanendo nella mediocrità di un record al di sotto del .500 e non sfruttando le ottime stagioni (e potrebbero non essercene ancora molte in futuro…) di Tom Glavine e Mike Piazza.
I due veterani stanno ottenndo buoni risultati e le loro prestazioni, questa la speranza nel Queen's, potrebbero e dovrebbero motivare i giovani ed i nuovi arrivati nella seconda metà di stagione regolare.
Piazza ha assorbito bene lo spostamento da catcher a prima base ed il mancino pitcher già vincitore di un Cy Young Award ai tempi di Atlanta è il migliore delle Majors per media ERA (2,03) ed ha già ottenuto 7 vittorie.
Anche l'ex formazione di Glavine, gli Atlanta Braves, non stanno attraversando un buon momento, nel pieno di un ricambio generazionale naturale al termine di un glorioso ciclo decennale.
Il record è negativo e la storica coppia di Jones, Chipper ed Andruw, non sembra all'altezza del proprio valore, almeno sino a questo momento.
La rotation soffre la crisi di Mike Hampton, 1-6 e 5,32 di media ERA, ed il bull-pen è tra i peggiori della National League, se si eccettua il veterano John Smoltz, ex partente anch'egli Cy Young winner ora reinventatosi closer.
Chi invece la rimonta non l'ha assolutamente trovata e forse non la cerca neppure è la seconda franchigia canadese della MLB, i Montreal Expos, alle prese con problemi extra-sportivi ben più delicati.
L'ipotesi di uno spostamento e quindi di una separazione dalla città di Montreal è quanto mai di attualità , soprattutto dopo la firma del giocatore simbolo Vladimir Guerrero per gli Anaheim Angels.
Con l'unica vera attrazione che portava tifosi all'Olympic Stadium scappata altrove (quello che Vince Carter rappresenta nell'NBA per i Toronto Raptors), i record negativi di affluenza allo stadio sono all'ordine del giorno e la situazione non agevola certo Livan Hernandez e compagni, pronti (José Vidro è seguito da Boston e Brad Wilkerson dai White Sox) a fare le valigie anche a stagione in corso.
Per il momento il peggior record della MLB è degli Expos, ma la probabile prima scelta al prossimo draft sarà ancora di Montreal o la chiamata avverrà da qualche altra città ?