Olimpiadi 2006: Team Canada

Brodeur e Gagne festeggiano l'oro alle Olimpiadi di Salt Lake City

Da giorni, anzi da settimane, in tutte le Arene, su tutti i laghi ghiacciati e in tutti i bar, i tifosi canadesi fanno le loro previsioni sulle linee d'attacco, sugli special teams, sui portieri, sui giocatori i cui pattini taglieranno il ghiaccio del Palasport Olimpico di Torino. Il gioco del toto-roster è finito mercoledì 21 dicembre, quando l'unico canadese la cui lista conta, Wayne Greztky, ha reso noti i nomi che gli frullavano nella mente da qualche mese a questa parte.

Le sorprese non sono mancate. La liste include giocatori che non meriterebbero un'Olimpiade, vedi Todd Bertuzzi, giocatori ancora infortunati come Rick Nash ed esclude giovani e forti promessi come Sidney Crosby, Jason Spezza ed Eric Staal.

“Abbiamo costruito un team basato sull'esperienza”, ha detto Kevin Lowe, GM di Edmonton e assistente di Gretzky per il Team Canada, “Non ci siamo fatti influenzare dalle statistiche di questa stagione. Per vincere alle Olimpiadi c'è bisogno di velocità , di talento, di affiatamento e di esperienza e sento che noi abbiamo tutto questo”.

Diamo un'occhiata nel dettaglio alla squadra che difenderà  il titolo Olimpico.

Goltenders

Martin Brodeur, Roberto Luongo, Marty Turco

Tra i portieri Brodeur (New Jersey), fermo per tutta la prima parte della stagione sarà  sicuramente il goalie partente e Luongo (Florida) il suo backup. Se proprio dobbiamo trovare un tallone d'Achille a questa squadra, diciamo che tra i pali ci sono una sacco di punti interrogativi.

Brodeur non è partito alla grande quest'anno e ha sofferto per un ginocchio che faceva le bizze e Luongo è stato spesso messo sotto dal numero impressionante di tiri che i suoi Panthers concedono agli avversari. Nonostante tutto, i due portieri trarranno sicuramente forza e sicurezza dalla strepitosa difesa che si trovano davanti.

Defence

Rob Blake, Adam Foote, Ed Jovanovski, Scott Niedermayer, Chris Pronger, Wade Redden, Robyn Regehr

Il reparto difensivo è quasi scontato: velocità , forza e potenza offensiva sono le parole d'ordine per una blue line invidiata da tutto il mondo. Il gruppo è ben collaudato: tutti insieme hanno partecipato e vinto i Campionati del Mondo del 2004 e cinque dei sette giocatori hanno fatto parte della squadra Olimpica che a Salt Lake City nel 2002 ha vinto la medaglia d'oro.

Se bisogna trovare per forza un neo, possiamo puntare il dito sui numeri imbarazzanti che sta avendo Blake (Colorado) quest'anno: 22 punti e -14 di plus/minus in 35 partite. Stessa cosa si potrebbe dire per Foote (Columbus), che lasciata Denver non si è espresso ai suoi soliti livelli. Ma le assenze di veterani come Steve Yzerman e Mario Lemieux, lo rendono indispensabile in questo team.

A fare la differenza potrebbe essere Wade Redden, che escluso dal team olimpico del 2002 ha una voglia matta di giocare e di far bene. I suoi numeri, nonostante un infortunio, dicono 24 punti in 21 partite e un plus/minus di +19 (il migliore di tutto il reparto).

Forwards

Todd Bertuzzi, Shane Doan, Kris Draper, Simon Gagne, Dany Heatley, Jarome Iginla, Vincent Lecavalier, Rick Nash, Brad Richards, Joe Sakic, Ryan Smyth, Martin St. Louis, Joe Thornton

L'attacco del Team Canada è il reparto che ha destato maggiori sorprese, ma leggendo i nomi della lista chi potrebbe biasimare Gretzky? Lo squadrone offensivo che ha messo vicino è formato da puri talenti che hanno alle spalle un'esperienza in competizioni internazionali inferiore a nessuno. Thornton, Heatley, Sakic, Richards e Lecavalier si trovano tutti nei primi 20 top-scorer della NHL e questo basta e avanza a mettere paura a chiunque scenda sul ghiaccio contro la nazione dell'hockey.

Ma perchè allora lasciare a casa giovani interessanti come Eric Staal e Jason Spezza, rispettivamente quarto e sesto miglior marcatore della lega? Perchè non far fare un po' di esperienza al diciottenne Sidney Crosby che a Pittsburgh sta lottando da solo contro tutti? Tra tutti e tre, il taglio di Spezza è quello che desta le maggiori perplessità , in quanto la perfetta sintonia con il compagno di linea Heatley, ha permesso ad Ottawa di essere al primo posto della NHL. Se la medaglia d'oro non arriverà , qualcuno potrebbe aggrapparsi a questa scusa per sollevare un bel polverone ai vertici della dirigenza della Nazionale.

Ma torniamo ad esaminare la linea offensiva e in particolare la seconda sorpresa dopo l'esclusione dei giovani: la chiamata di Nash. Nash è il nome che nessuno si aspettava di leggere nella lista di Gretzky. E'stato fermo per infortunio per un sacco di mesi e quest'anno ha giocato solo 5 partite, ma come si può non convocare il giocatore che ha vinto la classifica marcatori nel 2003/04 e che è stato eletto come miglior giocatore del mondo nei Campionati Mondiali di Vienna della scorsa primavera?

La scelta sentimentale, che puntualmente viene fatta in tutte le convocazioni di tutte le nazionali di tutti gli sport, sembra essere caduta su Ryan Smyth (Edmonton). I suoi 25 punti nelle 28 gare giocate possono essere accettabili, ma quest'anno non sembra proprio quell'ala robusta che servirebbe alla causa del Team Canada. Smyth ha partecipato a sette Campionati del Mondo, ha vinto le Olimpiadi del 2002 ed è un membro della squadra del World Cup Hockey, per i tifosi canadesi Ryan è una vera e propria bandiera dell'hockey.

Avrei qualcosina da dire sulla scelta di Todd Bertuzzi (Vancouver), riammesso solo quest'anno nella NHL dopo la squalifica a tempo indeterminato per l'aggressione a Moore. Nonostante quest'anno si dimostri spesso decisivo, sono molte le partite in cui la sua natura “rissaiola” è venuta alla luce e ha lasciato i compagni in inferiorità  numerica per decine e decine di minuti. Una squadra vincente ha sempre la precedenza ma anche l'immagine del Canada deve essere rispettata. Speriamo che l'aria di Torino gli distenda i nervi.

Per concludere, cosa possiamo aspettarci dal Team Canada a queste Olimpiadi Invernali?

Sicuramente sono i favoriti insieme ai campioni del mondo in carica della Repubblica Ceca e un posto in finale è l'obiettivo minimo. A dare battaglia fino alla fine ci saranno anche Russia e USA, ma se volete un mio parere personale, sull'asta più alta, al momento della premiazione, sventolerà  una bandiera rossa e bianca con una foglia d'acero nel mezzo.

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