Pacific Division: Recap

Bill Guerin non riesce a ingranare in questo inizio di stagione…

Dallas Stars (21-9-1)

Cercando un modo per rendere ancora più incisivo il ruolo di Brenden Morrow, Dave Tippett ha deciso di separarlo da Jason Arnott e schierarlo in linea con Modano e Lehtinen. Bene, da quando la linea è stata messa insieme nella partita contro Buffalo è sempre andata a referto.

Continuano invece i problemi per Bill Guerin che non va in rete dal 18 novembre per un totale di sole sei reti quest'anno. Tippett non ha ancora trovato la chimica giusta ma è fiducioso sul suo giocatore e sulla sua capacità  di tornare una delle migliori power foward della lega. Guerin ha pure appreso di rappresentare gli Stati Uniti a Torino dove avrà  probabilmente l'occasione di giocare nuovamente con Modano e Ktachuk (linea che fece miracoli alla World Cup). Entrambe le sue due squadre hanno bisogno che torni ad essere il giocatore che tutti conoscevamo.

Comunque, dopo tre vittorie consecutive di misura su Carolina, Florida e Toronto è arrivata per Dallas la prima sconfitta in sei partite. Contro uno straordinario Biron gli Stars hanno potuto poco, il portiere di casa ha fermato 32 tiri su 35 vanificando gli sforzi dei texani. Ma per riprendersi dall'interruzione della striscia vincente quale modo migliore se non quello di lasciare a zero i Canadiens a Montreal?

Turco porta a casa il secondo shutout in una partita che non lo vede impegnato neanche in maniera spaventosa (24 tiri) e Brenden Morrow segna il gol che risulterà  vincente nel primo periodo per poi assistere per il gol di Lehtinen che concluderà  la partita nel terzo. Ancora impegnati nel loro road trip, gli Stars segnano tre gol nel primo periodo a Chicago e portano a casa un 5-3 garantito anche dal .906 di percentuale di salvataggio di Turco.

E nella notte in cui Mike Modano e Bill Guerin ricevono ufficialmente la chiamata per Torino, Dallas cade sotto Minnesota dopo essere passata in vantaggio nel secondo tempo. Un Fernandez maiuscolo esce vincente dal confronto con Turco grazie bloccando 30 tiri in quello che sarà  il 2-1 finale e in una partita in cui una delle squadre più sottotono della Western Conference strappa la vittoria ai caldissimi Stars.

A due settimane dal nostro ultimo appuntamento, Modano si conferma leader assoluto della squadra con 31 punti e un conto plus/minus di +18. A Dallas si aspetta solo il ritorno di Bill Guerin per rendere la squadra ancora più pericolosa.

Los Angeles Kings (21-13-1)

Los Angeles ha trovato il momento peggiore per subire una flessione. Con Dallas che corre, i Kings si ritrovano nel loro peggior periodo da inizio stagione. Dopo la mazzata contro Ottawa (di cui abbiamo parlato la scorsa volta), sono arrivate altre tre sconfitte (tutte per 3-2) e anche due vittorie in OT. Di buono c'è che nelle 4 vittorie delle ultime 10 partite due sono avvenute contro due rivali divisionali, ovvero Anaheim e Phoenix.

Dal viaggio in Canada con tappe a Ottawa, Montreal e Toronto è uscita una sola vittoria, quella contro la squadra della capitale grazie all'ottima performance di Dustin Brown e del portiere Mathieu Garon che blocca 36 tiri su 37 (!). Le altre due sconfitte di dicembre arrivano contro Carolina e Washington partite in cui Garon e LaBarbera si fermano ad un modesto .864 e .897.

I nomi protagonisti sono sempre gli stessi ovvero Demitra e Conroy su tutti, spalleggiati dai giovanissimi Brown (per il quale ci si aspettava una chiamata, poi non arrivata, per la nazionale statunitense) e Frolov. Attualmente Los Angeles è nel pieno di una striscia vincente di tre partite che può far auspicare in una ripresa dalle sconfitte recenti. Certo è che Los Angeles ha bisogno di continuare su questa strada visto che Dallas ha un vantaggio potenziale di 4 partite.

Anaheim Mighty Ducks (15-13-6)

Due settimane fa ci stavamo chiedendo se le tre vittorie di fila fossero segni di ripresa per i Mighty Ducks. Ora possiamo dire di no. Dopo aver inanellato la quarta vittoria di fila con un 2-1 ai danni di Atlanta arriva un pesantissimo 6 - 2 contro Carolina, partita nella quale sia Giguere che Bryzgalov subiscono tre reti.

Ed è l'inizio del solito altalenante incedere, fatto di vittorie e sconfitte alternate. E' passata la brutta striscia di otto sconfitte consecutive registrate a novembre ma i segni di ripresa sono ancora un lontano miraggio. Anaheim vince contro Montreal ma perde contro Toronto, batte Tampa Bay ma si arrende a Los Angeles ed in un day-to-day da Anaheim a San Josè porta a casa una vittoria e una sconfitta.

E' chiaro che se non si trova continuità  non si può mettere su una stagione decente. I problemi sono sempre gli stessi, la squadra subisce tanto e segna poco, basti pensare che il conto fra gol subiti e gol segnati è un misero più uno. L'alternarsi fra i pali di Bryzgalov e Giguere non riesce a dare nessun giovamento alla squadra ed entrambi i portieri stanno avendo grossi problemi. Mentre l'attacco, che vede lentamente l'emergere di Joffrey Lupul, è spesso sulle spalle del solo Teemu Selanne e l'arrivo di Todd Marchant non sembra dare alcun risultato.

I problemi ad Anaheim sono talmente tanti che è difficile capire da dove bisogna cominciare ad affrontare la situazione e la rimonta di San Josè non è certo un buon segno.

Phoenix Coyotes (16-15-2)

La notizia del momento è sicuramente il temporaneo stop di Coach Gretzky. The One ha lasciato temporaneamente la panchina per occuparsi della madre Phyllis deceduta poi il 19 dicembre per un cancro (e vorrei rivolgere allora le condoglianze a nome di tutta la redazione di Play.it a Wayne Gretzky).

Dalla partenza del coach, sono arrivate quattro pesanti sconfitte che hanno posto fine ad una striscia vincente di tre gare. Prima Montreal batte i Coyotes per 5-2 (con una brutta partita di Joseph, che blocca solo il .821% dei tiri subiti), poi è il turno di Tampa Bay che vince per 3-1, poi il 4-1 di Los Angeles (che segna anche il ritorno fra i pali di Brian Boucher, promettente portiere che stabilì la passata stagione il record in minuti di imbattibilità ) ed infine un 5-4 contro i Blues con una prestazione insolita ed imbarazzante di Joseph che registra cinque gol subiti ed una percentuale di salvataggi pari a 0.615. Bruttissima partita visto che Phoenix aveva concesso solo 14 tiri portandone a referto 37 di cui però 33 bloccati dall'ex Stars Bacashihua.

In una squadra con grandissime difficoltà  di andare a rete un calo da parte della propria difesa e del proprio portiere può essere fondamentale e il fondo della division diventa così vicinissimo. Gretzky, così come tutta la squadra, non aveva entusiasmato in questi primi mesi la sua mancanza sta pesando tantissimo e rischia di affossare del tutto la franchigia dell'Arizona.

Una ripresa è assolutamente necessaria prima che diventi troppo tardi e soprattutto sono necessari i gol. Magari potremmo vedere qualche trade per movimentare la cosa perché attualmente s'intravedono davvero poche vie d'uscita. A cominciare dall'assenza non giustificata di Shane Doan. Assisteremo ad un altro caso Thornton?

San Josè Sharks (14-13-4)

Hey Joe, where you goin' with that gun in your hand? Hey Joe, I said where ya goin' with that gun in your hand?

Faceva così più o meno una celebre canzone. Ma il nostro Joe (che in questo caso di cognome fa Thornton) non ha proprio una pistola in mano ma una mazza da hockey. San Josè è ancora il fanalino di coda ma volete sapere una piccola curiosità ? La prima partita di Joe Thornton in maglia Sharks è stata venerdì 2 dicembre contro Buffalo. Da allora ci sono state in totale 8 partite. 7 vittorie, 1 sconfitta.

E quando si parla di questi Sharks è un risultato semplicemente sorprendente, vista com'era iniziata la stagione. In poco più di due settimane gli Sharks hanno realizzato un totale di vittoria pari a quelle totalizzate nei precedenti due mesi. Sorprendente vero? E in queste 8 partite Thornton ha realizzato 16 punti. E basti pensare che solo due giocatori hanno totalizzato più di 16 punti nei precedenti due mesi e sono Chechoo e Marleau. E dell'arrivo di Big Joe a beneficiarne maggiormente è proprio Jonhatan Chechoo che, autore anche di un hat trick la scorsa notte contro Anaheim, ha totalizzato 9 reti da quando il suo centro è Thornton.

L'unica sconfitta è arrivata contro Anaheim, un 5-4 con una brutta prova del deludente Nabokov. Portiere che, dopo il mezzo shutout contro Buffalo (non ha infatti giocato tutta la partita) continua a subire numerose reti. La perdita di Brad Stuart si sente ed è infatti la difesa a traballare. Ma con un attacco che fin'ora era stato incapace di segnare, ma che ora segna 37 reti in 8 partite la difesa può giocare anche con minore aggressività . Un paradigma che però, attenzione, vale solo in regular season, nei playoff non sono ammessi cali di concentrazione.

Con l'arrivo di un solo giocatore e la perdita di tre, San Josè è tornata ad essere una squadra competitiva e con grandissime potenzialità  ma ha comunque bisogno del suo portiere e della sua difesa per poter competere al vertice.

La striscia vincente cominciata contro Buffalo ha portato San Josè a una ripresa insperata ma tardiva. Se il gruppetto di coda resta appollaiato, gli squali della California devono sperare in un calo di Dallas e Los Angeles per poter recuperare il tempo perso.

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