Dwayne Roloson erige un muro contro Nashville (44/46), ma non basta.
Sono iniziate le gare tra Conference e la NorthWest Division non ha fatto una bella figura nel difendere l'onore della Western. Vancouver (17-9-2) ha avuto ragione di Boston e si dimostra inespugnabile tra le mura del GM Place (12-1-0); Calgary (16-9-3) ha sfatato il tabù Pittsburgh ed è ormai ad un solo punto dalla vetta; Edmonton (15-11-2) cade due volte ma rimane in terza posizione; Colorado (14-10-3) è ancora in cerca di se stessa e si piega sempre nel primo periodo di gioco; Minnesota (10-11-4) ha dimenticato come si vince, ci va vicino due volte ma in entrambi i casi gli shootout dicono no.
Vancouver Canucks
Dopo quattro sconfitte consecutive contro gli Avs (di cui una è stata l'unica in casa della stagione) Vancouver gioca con il coltello tra i denti e non lascia spazio agli avversari. Il goal iniziale di Sakic ammutolisce il General Motors Place ma poi Green, Henrik, Morrison, Ruutu e capitan Naslund insaccano uno alla volta e fissano il risultato sul 5-2.
Il giorno dopo è il turno di Edmonton e la musica cambia. Lontano dai propri tifosi le prestazioni dei Canucks non sono delle migliori (5-8-2) e la conferma arriva proprio dal 2-5 inflittogli dagl'Oilers. Altro dato negativo per i canadesi è il non aver ancora vinto un intero back-to-back contro squadre della stessa divisione. C'è ancora tanto da lavorare.
Prima però, bisogna pensare a Boston. La turnè dei Bruins arriva in quel di Vancouver e i Canucks fanno vedere loro chi comanda a nord-ovest. La partita è equilibrata (2-2) fino al terzo periodo, quando un fortunato Morrison insacca il goal vittoria. "Era un passaggio, e non un tiro" , confesserà poi Morrison, a segno per la terza volta nelle ultime 4 partite.
Kesler e Sedin arrotondano il risultato sul 5-2, e Vancouver porta a 12-1-0 le prestazioni casalinghe.
Calgary Flames
A Nashville, Calgary è andata convinta di poter fare risultato, ma non ha fatto i conti con Tomas Vokoun. Il goalie dei Predators ha parato tutti i 31 tiri in porta dei canadesi. Iginla si è alla fine arreso all'evidenza: “Non c'era niente da fare, sembrava prevedere tutti i nostri tiri. Si sdraiava o rimaneva in piedi sempre al momento giusto”.
Le 6 occasioni in PP non hanno sortito nessun effetto se non quello di alzare la media di PK degli avversari (ora secondi solo a Minnesota nella lega). Uno 0-2 che deve far rimboccare le maniche ai Flames.
Come se mi avessero letto nel pensiero, la prestazione che le Fiamme canadesi offrono contro i temibili e solidi Detroit Red Wings è di quelle che lasciano il segno (in positivo). Subito sotto 0-2, i Flames raggiungono la parità dopo aver preso le misure alla difesa avversaria, quindi Tony Amonte segna il goal decisivo del 3-2 dopo 19 secondi del terzo periodo.
Dopo soli due giorni un'altra maledizione viene sfatata: dopo 17 anni i Flames vanno a vincere sul ghiaccio di Pittsburgh. Una doppietta di Langkow in meno di due minuti decide un'incontro su cui aleggia un probabile goal fantasma di Nilson. Ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci e Calgary ha fatto di tutto per conquistare i due punti: lode a loro.
Settimana positiva per i punti conquistati, meno per il gioco espresso. Bisogna in fretta far ritrovare gioco e forma a capitan Iginla.
Edmonton Oilers
Il nono tutto esaurito stagionale del Rexall Place ospita i pari classifica di Colorado, ma i tifosi di Edmonton assistono alla prima sconfitta stagionale del loro goalie Mike Morrison (4-1-0). Gli Avs hanno voluto rendere pan per focaccia al goalie dei canadesi che aveva decretato loro una tremenda sconfitta casalinga (3-6) nell'ultimo incontro. Tutto storto dunque per gli Oilers che vedono, oltretutto, passare il disco tra le gambe di Morrison per il primo goal e decretare la fine della striscia di 13 PP uccisi con successo.
Neanche il tempo di riprendersi che è già il turno di Vancouver e a fare la voce grossa, questa volta, è il duo d'attacco Torres (1G 1A) – Stoll (2G), che piega la difesa dei Canucks e accorcia le distanze dalla prima in classifica. “Un risultato che da morale e un gran passo avanti” dice Stoll a fine partita. Ora la vetta è a soli 3 punti.
Ma il tour di Boston contro la NorthWest comincia proprio dagli Oilers, che non possono far altro che regalare i due punti ai colleghi della NorthEast. Partita entusiasmante e ricca di goal (finirà 4-5) che ha visto il parziale iniziale di 3-0 per la squadra di casa, seguito da un altro parziale di 0-3 per gli americani. La partita sembrava chiusa quando Bergeron ha messo a segno il goal del 3-4, ma il pareggio di Pisani (2G 1A) porta la partita all'overtime illudendo i tifosi di Edmonton. A soli 30 secondi dall'incubo shootout, i Bruins trovano il goal vittoria.
Colorado Avalanche
Settimana di fuoco per le Valanghe di Denver, con 2 partite cruciali contro i compagni di divisione. Prima i coinquilini di Edmonton (entrambi 29 punti) poi i primi della classe di Vancouver.
Contro gli Oilers, Sakic replica la partita di due giorni prima e segna il goal vittoria a 8 minuti dal termine con uno stupendo wrist shot dalla parte alta del cerchio di ingaggio.
Aebischer definisce il suo capitano “un incredibile atleta e un'incredibile giocatore di hockey. Uno di quei ragazzi che avrebbero fatto bene in qualsiasi sport”. Niente di più vero. Sakic sta trovando la forma migliore a 2 mesi da Torino 2006: nazionali avversarie avvisate.
Archiviata la terza vittoria consecutiva, Colorado accoglie per la quinta volta quest'anno i Canucks di Bertuzzi, ma la voglia di rivincita dei canadesi è così forte che i Big Foot di Denver non possono farci nulla. Stanchi dalla partita del giorno prima, Sakic e Tanguay lasciano aperto uno spiraglio fino a metà partita, poi il crollo è quasi inevitabile: 2-5.
Il momento no della squadra coincide con il momento no di Aebischer. Contro Buffalo, una delle squadre più in forma del momento, si fa infilare per ben 4 volte nel primo periodo prima di vedere il resto della partita dalla panchina. Con il backup Budaj in campo, gli Avs prendono coraggio e rimontano fino al 4 pari. Il sogno svanisce nel terzo, quando Roy converte il secondo PP dei Sabres a 2 minuti dal termine e poi Drury segna in empty net.
Inizia male il cammino di Colorado contro le squadre della Eastern Conference.
Minnesota Wilds
La star della settimana è, senza ombra di dubbio, il goalie Roloson. Contro Nashville la sconfitta era nell'aria, ma il risultato finale di 1-2 poteva tranquillamente essere un 1-15. Ad evitare il vergognoso punteggio possibile è stato proprio il grande portierone di Simcoe (Ontario) che ha stoppato 44 dei 46 tiri in porta dei Predators. A sottolineare la prestazione di Roloson e l'andamento della partita, riporto solo il totale dei tiri in porta: Nashville 46, Minnesota 20.
Ma prima di Nashville erano da affrontare i Columbus Blue Jackets. Gli shootout hanno dato ragione a Columbus e ai Wilds non resta che vedere il bicchiere mezzo pieno, ovvero il misero punticino guadagnato. Non fosse stato per la schiena di Robitaille, che ha deviato il disco in rete per il goal del pareggio nel terzo, il bicchiere sarebbe andato in frantumi.
Diverso andamento invece contro i NJ Devils ma medesimo risultato. I Wilds giocano un ottimo hockey, ma trovano davanti a loro un Martin Brodeur in gran forma. Sul punteggio di 2-2 si va di nuovo agli shootout, e i Devils si aggiudicano il bottino pieno.
"Questo è quello che fanno gli shootout." , ha poi detto coach Lemaire, "I Devils non hanno giocato la loro miglior partita, ma sono tornati a casa con la vittoria. Odio gli shootout!" .