Patriots perfetti nel gelo

La difesa dei Pats ha concesso solo 3 punti, merito anche di Mike Vrabel.

La Afc East non è certo il raggruppamento più forte della Conference e nonostante i New England Patriots abbiano già  perso 5 partite a questo punto dell'anno a causa di gare giocate male ed infortuni che hanno tolto di mezzo troppi elementi importanti della difesa, si trovano comunque a comandare senza troppa fatica la division essendo l'unico team con il record in attivo.

A rendere la partita contro i poveri Jets più interessante ci ha pensato la vittoria in volata dei Dolphins (5-7) sui Bills, motivo più che ottimo per New England di inseguire la vittoria al fine di mantenere il distacco di due partite dall'unica inseguitrice degna di nota.

Il freddo di Boston accompagnato da una discreta quantità  di neve mista a pioggia ha reso, come di consueto nel mese di dicembre, il Gillette Stadium quale uno degli ambienti meno ospitali di tutta la lega, ambiente nel quale Tom Brady ha dimostrato ancora una volta di trovarsi decisamente a suo agio in una sfida che viste le difese coinvolte e date le condizioni climatiche avverse ha preso inizialmente un approccio comprensibilmente conservativo.
I Patriots, nella prima metà , non hanno messo molti punti sul tabellone a causa di qualche penalità  offensiva e per un paio di posizioni di partenza infelici, ma hanno mosso il pallone con disinvoltura grazie al 12/15 con cui Brady ha iniziato la gara sopperendo alle carenze del running game con lanci ad alta percentuale senza mai una forzatura grazie alla protezione fornita dalla linea offensiva e ed Adam Vinatieri è stato messo per due volte in condizione di infilare un field goal.
Il kicker leggendario dei Pats, dopo aver fallito il primo dei due tentativi, ha messo a segno i primi punti dei Patriots solamente nel secondo periodo, con la sua squadra in chiaro vantaggio per yards accumulate e per tempo di possesso dopo una serie molto ben diretta da Brady durata più di 8 minuti con 14 giochi eseguiti per 77 yards di guadagno.

I Jets hanno applicato una buona pressione difensiva riuscendo a mettere le mani sul quarterback con John Abraham e rendendo inefficace, grazie alle penetrazioni ed ai tackles precisi dell'encomiabile Vilma e di Shaun Ellis, il gioco di corsa di un Dillon al rientro dopo qualche gara di assenza per infortunio e che in questa stagione è un lontano parente del running back risultato decisivo un anno fa; tuttavia le yards concesse sono arrivate per l'80% delle occasioni da passaggi corti per ricevitori smarcati, visto il tempo a disposizione di Brady per effettuare le letture.

In una squadra come New York una difesa così è necessaria per tenere il punteggio in equilibrio, dato che l'attacco, smembrato dagli infortuni, è tra i peggiori della Nfl e guidato da un giocatore molto inesperto come Brooks Bollinger; il reparto è infatti riuscito una sola volta a farsi avanti nel territorio di New England rimediando un tentativo di calcio dalle 38 yards trasformato dall'ottimo Mike Nugent con poco più di un minuto rimasto da giocare nel primo tempo.
In occasione del loro unico drive a punti i Jets sono sopravvissuti ad un potenziale disastro quando una doppia penalità  chiamata dagli arbitri ha cancellato un recupero di fumble di Willie McGinest, che aveva riportato l'ovale in profondità  nel territorio di New York.

Ma una regola non scritta del football imporrebbe di non lasciare a Tom Brady la possibilità  di condurre un drive con il tempo appena necessario per posizionare il suo kicker, in quanto è ben nota la propensione del quarterback ad essere tremendamente efficace in questo tipo di situazione.
A conferma di questo, con una manciata di azioni l'attacco di New England ha superato la metà  campo in breve tempo, e Brady ha chiuso il drive con un lancio corto per Kevin Faulk per un gioco terminato sulla linea delle 20 yards avversarie, con tanto di uscita dal campo per fermare il cronometro ormai prossimo al triplo zero.
In questa scena vista e rivista non è mancato l'esecutore finale, e Vinatieri ha centrato i pali per fissare il punteggio della prima frazione sul 6-3 chiudendo il periodo con 2/3 ma soprattutto segnando il punto numero 1.131 della sua carriera interamente spesa nel Massachusets, corrispondente al sorpasso del record di franchigia detenuto da Gino Cappelletti.

Nella ripresa, dopo un drive di apertura tanto breve quanto infruttifero dei Jets, la partita ha preso la direzione giusta per i padroni di casa che hanno messo a segno la prima meta della serata con una corsa da 1 yarda di Corey Dillon dopo un drive durato 8 minuti e mezzo di 85 yards.
Le giocate chiave sono arrivate da due conversioni importanti di terzo down e lungo, con Kevin Faulk a ricevere un missile di Brady dopo essersi smarcato bene nei pressi del primo down a sinistra del quarterback e con Deion Branch a rompere un placcaggio dopo la ricezione trascinando il pallone con sé per delle yards extra; ambedue le giocate hanno messo in secondo piano alcuni peccatucci della linea, pescata in fallo altre due volte nella serie con la falsa partenza di Stephen Neal e con l'holding comminato poco dopo al tight end Ben Watson.

La situazione di punteggio ha costretto i coaches di New York a cambiare la tattica offensiva, pur sapendo che questa squadra, se messa sotto troppo, non ha le caratteristiche idonee per rimontare: infatti, ancora una volta, il reparto offensivo dei Jets ha prodotto poco o nulla e Bollinger si è sentito chiamare diversi lanci, uno solo dei quali a segno su un terzo down per Jerricho Cotchery, troppo poco pr avanzare la posizione di campo nonché per migliorare le statistiche di un quarterback a quota 67 yards a metà  terzo quarto già  passata.

L'attacco di casa è tornato in possesso del pallone in posizione ghiotta, sulle proprie 40 yards, e rientrare in territorio avversario è stata questione di poco tempo e di un aiuto arrivato dalla fortuna; a metà  drive, infatti, un completo di Brady per Ben Watson si è trasformato in un fumble per colpa dello stesso tight end ma l'accorrente Kerry Rhodes si è tuffato sul pallone senza trattenerlo permettendo all'onnipresente Kevin Faulk di mantenere il possesso offensivo.
Watson si è fatto perdonare un gioco più tardi con la ricezione che ha portato New England sulle 12 yards favorevoli anche se il drive, con due incompleti ed una corsa in scramble di Brady si è arenato proprio sul concreto riportando in campo Vinatieri per l'agevole field goal del 16-3.

Una conversione di terzo e lungo ed una penalità  provocata, entrambe opere di Laveranues Coles, sono risultate insufficienti per tentare di tornare in partita e per l'ennesima volta il drive dei Jets è terminato alla velocità  della luce: la pressione portata dalla difesa dei padroni di casa ha costretto Bollinger ad affrettare troppo le sue decisioni ed a subire un sack da Jarvis Green e l'attacco a doversi liberare del pallone riuscendo a posizionare il reparto offensivo sulla linea della yarda per la seconda volta in serata, ma uscendo senza punti ed ormai senza speranze di mettere in piedi qualcosa di buono come anche confermato dal drive successivo che ha portato New York in profondità  ma senza riuscire a cinverire un quarto down dentro la redzone, dando la possibilità  ai Pats di chiudere con tranquillità  la contesa grazie al controllo del cronometro ormai sceso a 7 minuti dal termine, nonchè grazie all'intercetto di Ellis Hobbs che ha dato il colpo di grazia alla partita.

Il calendario dei campioni in carica prevede tre sifde divisionali con Jets nuovamente, Bills e Dolphins, nonchè la gara casalinga contro i Buccaneers e sulla carta non dovrebbero esserci grosse difficoltà  a portare a casa il titolo della Afc East.

Le insidie che si presenteranno nei playoffs saranno ben altra cosa…

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