Mikka Kiprusoff. Dopo un avvio difficile, ora è diventato un muro
E la Northwest va. La divisione più equilibrata della lega (tutte le squadre sono raccolte in 6 punti) è sicuramente la più temibile nell'insieme: Vancouver (11-5-2) si è ripresa dopo un periodo di sbandamento e ha fermato i primi della classe; Calgary (10-7-2) sembra non fermarsi più ed è arrivata a 8 vittorie consecutive; Colorado (9-5-2) tra alti e bassi continua ad essere lassù nonostante 3 partite in meno; Edmonton (9-9-1) arranca ma riesce a lasciare l'ultima posizione; Minnesota (8-8-2) si prende una settimana di riposo (solo due partite) per ricaricare le batterie e pensare ad una rimonta.
Vancouver Canucks
Proprio come il back-to-back a Colorado, il back-to-back a Calgary si è chiuso con una doppia sconfitta. I Canucks sembrano temere molto le squadre della propria divisione e il primato della Nortwest inizia a vacillare. L'ultima gara contro i Flames, ha visto il ritorno al goal di Bertuzzi (dopo 10 turni) e l'inutile doppietta di Naslund (arrivato a 11G), ma i 18 minuti passati nel penalty box sono costati cari nel finale. Calgary ringrazia per il 5 contro 3 concesso negl'ultimi 3 minuti di gara e mette a referto il goal del 4-3 finale. Attenzione adesso, le ultime quattro trasferte di Vancouver sono da ultimi della classe: 0-3-1.
Si torna al General Motors Place per cercare di fare un po' di punti, ma la quarta gara dell'anno contro Colorado dice ancora Colorado. Non c'è proprio storia e dopo soli 46 secondi le Valanghe iniziano ad infilare il puck dentro la gabbia di Dan Cloutier (ritornato dopo un infortunio). Lo faranno ancora 3 volte prima che i canadesi possano compiere il loro primo tiro in porta! Un parziale di 0-4 che sconvolge il morale di Naslund e compagni e che fa tornare sul ghiaccio per il secondo e terzo periodo una squadra completamente cambiata. Ma nonostante i goal di Jovanovski, Bertuzzi e Park, Colorado regge alla furia dei Canucks e la partita finisce 3-5, con la prima sconfitta casalinga della stagione.
Ed ecco finalmente la gara tanto attesa tra le due squadre in testa alla Western Conference: Vancouver vs Detroit. A decidere l'incontro è un eccezionale hat trick di Todd Bertuzzi (il quarto della sua carriera) che decide di fare la super star nel momento migliore. I Red Wings, alla terza sconfitta stagionale, devono arrendersi nuovamente (è la seconda volta) ai Canucks che si sono dimostrati “bestia nera” e degni contendenti del titolo di Conference.
Calgary Flames
La settimana di Calgary inizia proprio come era finita quella precedente: ancora contro Vancouver e ancora con una vittoria (la quarta consecutiva). Nonostante un Tony Amonte irriconoscibile, arrivato all'ottava gara senza reti, i due punti arrivano grazie al goal vittoria del sempre decisivo difensore rookie Dion Phaneuf, che insacca in un PP di 2 uomini a 2:20 dalla fine dell'incontro.
Si vola poi in Arizona per incontrare Phoenix e la striscia vincente sale a quota 5, vendicando la scottante sconfitta di un mese prima. L'eroe della giornata è, finalmente, Jarome Iginla che segna il goal vittoria (per lui anche 2A). A spezzare la parità dell'incontro è un fallo del difensore Paul Mara che in scivolata, con la mano, salva il puck destinato in rete che aveva già superato il goalie Joseph. Il Penalty Shot che ne è conseguito ha dato modo a Iginla di togliere quello zero nella casella PS che durava da ormai troppo tempo. Non c'è dubbio, il capitano di Calgary, pian piano, sta tornando ai suoi livelli, guidando magistralmente la sua linea offensiva.
E'il momento di affrontare Colorado per un incontro che interromperà la striscia vincente di una delle due franchigie. Iginla, Amonte e MacDonald segnano in soli 2 minuti e la partita si conclude già nel primo perodo. Alla fine è 5-3 per i canadesi che lasciano a zero i compagni di Denver.
I Flames sembrano aver ritrovato la forma dello scorso campionato e hanno messo a segno una bella rimonta all'interno della Northwest. La striscia positiva è di ben 8 gare e non accadeva dal lontano 1994. Il titolo di Division sarà una gran bella lotta.
Colorado Avalanche
Nuova settimana e nuovo esame per Colorado, che deve dimostrare di poter fare quel piccolo salto di qualità che quest'anno manca. Contro gli Sharks è dunque gara vera. Gli special team delle Valanghe funzionano alla grande (PP 2/5 e PK 0/7) e sommati all'ottimo Alex Tanguay (2G), dicono 5-2.
La grande forza offensiva degl'uomini di Denver non si ferma neppure di fronte alla solita Vancouver. Dopo soli 13 minuti Laperriere, Sakic, Svatos e Laaksonen hanno già firmato un rotondo 4-0, portando a casa virtualmente i due punti. Poi la partita è ottimamente controllata da Aebischer che si guadagnerà la vittoria con il punteggio di 5-3 grazie alle decisive parate che, nel terzo periodo, hanno fermato 4 PP consecutivi dei Canucks.
Per concludere la settimana, Colorado rimane in Canada ma si sposta in quel di Calgary. Contro i Flames, gli Avalanche dormono letteralmente e la voglia di continuare la striscia vincente viene lasciata negli spogliatoi. I 4 goals incassati nel primo periodo saranno irrecuperabili, Aebischer è inesistente e subisce 3 goals nei primi 8 tiri canadesi; poi il backup Budaj si comporta decisamente meglio. Alex Tanguay ci prova nel secondo periodo (2G ) ma il gap rimane troppo elevato e la partita si conclude negativamente 3-5.
Colorado viene dunque rimandata alla prossima settimana. In attesa di qualcosa di più, i 22 punti in classifica sono rassicuranti per puntare ai play-off.
Edmonton Oilers
La settimana inizia nel peggiore dei modi per Edmonton. In Texas viene interrotta la serie di 5 vittorie consecutive nel modo più doloroso e più traumatico. Il 4-0 imposto da Dallas rappresenta una vera e propria disfatta per gli Oilers, che non sono riusciti a fare il proprio gioco e ad arginare giocatori del calibro di Modano e Robidas.
L'attenuante del caso è sicuramente la difesa decimata, dove sono pesate sia le assenze per infortunio di Marc-Andre Bergeron, Cory Cross e Igor Ulanov, che un Chris Pronger sceso sul ghiaccio con dolori alla gamba destra. Ma anche il reparto offensivo ci ha messo del suo, infatti, nonostante l'assenza di Michael Peca e Marty Reasoner, nella peggior partita della stagione per tiri in porta (solo 2 nel primo periodo e 16 in totale), Edmonton non è riuscita a violare la porta difesa da Marty Turco, regalandogli il 22° SO della carriera.
La crisi di gioco non si ferma neanche di fronte a Nashville e, nonostante il vantaggio iniziale di Jarret Stoll, gli Oilers cedono 2-3, facendosi mettere sotto da Scott Hartnell a 23 secondi dalla fine. Niente da dire sulla partita, i Predators sono una categoria sopra (i numeri lo dimostrano) ed Edmonton ha fatto la sua bella figura venendo piegata solo nel finale. Ma per uscire dalla crisi di risultati ci vorrebbe un pizzico di fortuna in più e qualche punticino che ridia morale alla squadra, che nonostante sia momentaneamente ultima nella Division, i 17 punti conquistati finora la dicono lunga sulle sue potenzialità .
Ci vogliono i Columbus Blue Jackets per cambiare, tornare alla vittoria e muovere la classifica. Un ispiratissimo Ryan Smith (uno dei giocatori più hot della lega) mette lo zampino in tutti e 3 i goal che hanno permesso a Edmonton di chiudere 3-1. Eccellente anche il lavoro di Markkanen che ferma 29 dei 30 tiri avversari.
Sempre in tema di portieri, nella partita di fine settimana, gli Oilers si trovano di fronte ad un Nikolai Khabibulin che decide proprio contro di loro di far vedere a Chicago che i soldi del suo ingaggio sono stati ben spesi. Khabibulin fa i miracoli che la scorsa stagione hanno permesso ai suoi Tampa Bay di vincere la Stanley Cup, e per Pronger e compagni non c'è niente da fare: 1-3.
Edmonton torna così a mangiare la polvere che i compagni della Northwest alzano mentre corrono veloci verso i play-off.
Minnesota Wilds
Una notte buia battezza la settimana di Minnesota. Contro i lanciatissimi Phoenix, incassano 3 goals nei primi 6 tiri dei Coyotes, una media veramente da “oratorio”. Fuori Roloson dunque e dentro il backup Fernandez, ma ormai la frittata è fatta. Il PP dei Wilds in casa è il migliore dell'intera NHL (31%) e Tjarnqvist prima e Kuba poi mantengono la tradizione segnando con l'uomo in più. Ma Phoenix è lontana e il risultato si ferma sul 2-4. Peccato.
I Red Wings, invece, non partono a razzo e studiano i Wilds per tutto il primo periodo. Trovato il modo per penetrare la forte difesa a zona di Minnesota, il secondo e il terzo tempo sono un monologo di Detroit. Alla fine si conteranno 37 tiri in porta per le Ali Rosse contro soli 17 dei Selvaggi, il cui attacco non riesce ancora a vedere la luce in fondo al tunnel.
Due sole partite in 7 giorni serviranno a ricaricare le batterie e a prepararsi meglio per i prossimi incontri; il 3-6-1 degli ultimi 10 incontri non deve essere ripetuto.