Rafi Torres, 9 goal in questo primo mese
Settima più che positiva per la divisione di Nord-Ovest, che risulta essere una delle più equilibrate e competitive dell'intera lega: Vancover (10-3-2) ha ripreso il suo passo abituale e nonostante sia inciampata nel week-end contro i Flames, rimane in vetta alla division; Edmonton (8-6-1) sembra rinata, e vincendo tutta la settimana si è riproposta nelle parti alte della classifica; Minnesota (8-6-2) inizia male ma conclude con una bella doppietta di vittorie in trasferta; Calgary (7-7-2) ha trovato un grande modulo difensivo e nonostante un attacco che balbetta infila 3 vittorie consecutive; Colorado (7-4-2) gioca solo due partite (una vittoria e una sconfitta) e scivola all'ultimo posto, ma con tre gare in meno.
Vancouver Canucks
Archiviata la disastrosa trasferta a Denver, Vancouver riprende la sua marcia in vetta alla Northwest. Al GM Place, i Canucks ospitano Minnesota e a mettere in chiaro il valore delle forze sul ghiaccio è il giovane goalie di backup Alex Auld (31 salvataggi su 32, di cui 16 nel terzo periodo) alla prima partenza in NHL. Soddisfazione nei box, dove come backup di Auld è stato chiamato per la prima volta in NHL Rob McVicar.
Curiosità : a fine partita, i goalie delle due squadre sono stati chiamati, a sorpresa, dai giudici per una ispezione sulle protezioni (per non barare sul nuovo regolamento si fa anche questo, giusto).
Sembra che Alex Auld ci abbia preso gusto e alla sua seconda partenza da titolare, mette a referto la seconda vittoria. Contro i Blue Jackets concede solo un goal per tempo, il resto lo fanno Ohlund, Salo, Sedin, Carter e Naslund. 5 uomini diversi in goal dimostrano il grande potere offensivo della franchigia che non vuole lasciare a nessuno il primo posto della divisione.
Di solito non c'è due senza tre, ma per il giovane portiere sembra che questa regola non valga. Contro Calgary prende un solo goal ma basta e avanza per segnare la prima sconfitta dell'anno. Merito, anzi demerito, dell'attacco dei Canucks, lo stesso attacco osannato la gara precedente.
Bertuzzi, Naslund e Salo non sono in serata e i pochi tiri che riescono ad indirizzare verso la porta dei Flames non fanno male. A rendere ancora più disastrosa la prova sono i 7 giochi in PP non sfruttati, che condannano definitivamente Vancouver alla sconfitta di misura (0-1).
Edmonton Oilers
Con una doppietta di Hemsky, Edmonton vince la terza partita consecutiva: 5-1 sui Columbus Blue Jackets. La giovane ala destra ha messo a segno 8 punti nelle ultime tre gare, con 3 goals e 5 assists. Gli Oilers sembrano aver ritrovato la forma della pre-season, che gli aveva consentito di chiudere al primo posto di Division la prima settimana di NHL.
Ma ora viene il difficile. I Petrolieri giocheranno le prossime 7 partite tutte fuori casa e nel giro di 12 giorni. La striscia inizia a Detroit, contro la squadra più in forma del momento, i Red Wings. E, udite udite, “Davide” Edmonton piega “Golia” Detroit.
Il goal vincente del sempre grande Raffi Torres (9° goal stagionale) arriva all'overtime e infligge la prima sconfitta da un mese a questa parte alle Ali Rosse. Nonostante l'assenza di una colonna difensiva come Michael Peca, l'equilibrio è stato totale fino al citato goal, con una rete per squadra in ogni tempo: finale 4-3.
Neanche un giorno di riposo e subito ci si trasferisce a St. Louis, dove Edmonton approfitta della peggior gara stagionale dei Blues. Incredibile la gara di Jarrett Stoll, che mette a referto la prima doppietta della sua carriera, insieme a 2 assists e al goal vincente.
Una doppietta anche per Ryan Smith (12 punti finora) e gli Oilers dicono 7-2, per una vittoria sui Blues che mancava dal febbraio del '99. Per questa importante affermazione, coach Craig MacTavish elogia le sue linee difensive e il goalie Markkanen (34 parate su 36).
Minnesota Wilds
Minnesota inizia una striscia di 4 gare in trasferta con la quarta sconfitta nelle ultime 5 partite (1-3-1). Lo 0-3 rifilato da Calgary è frutto di un attacco sterile (0/23) e di una linea di PK distratta (66%) che si è fatta infilare il goal vittoria da Dion Phaneuf.
A Vancouver la storia non cambia, l'attacco dei Wilds è sempre più sterile e la miglior difesa della lega non è sufficiente a fermare i canadesi, ai quali bastano solo 2 goals per vincere (2-1).
Robitaille, Rolston e White ci provano fino alla fine tirando in porta per ben 6, 4 e 4 volte rispettivamente, ma il puck non ne vuole sapere di entrare nella gabbia difesa dai Canucks. Quando non è giornata è meglio lasciar perdere e pensare alla prossima partita.
E la partita successiva sarà effettivamente la partita della svolta. I Wilds si spostano in California per affrontare le squadre della Pacific Division e, i primi a farne le spese sono gli Sharks. Ma più che Minnesota-San Josè, la gara è stata Rolston-San Josè: dopo nove anni e 700 partite, Brian Rolston festeggia un hat trick. Il 3-1 finale è tutto suo.
Sull'onda dell'entusiasmo i Wilds portano a casa i due punti anche il giorno successivo contro Anaheim. La gara è molto più sofferta e si decide solo agli shootout, dopo che i tempi regolamentari si sono chiusi con un pareggio per 3-3. Brian Rolston (short-handed), Mikko Koivu (primo goal in NHL) e Stephane Veilleux sono i marcatori di Minnesota, poi alla lotteria dei tiri in solitario, Randy Robitaille segna il goal vittoria.
Calgary Flames
Un ancora di salvezza per Calgary è dettata dal calendario. Con la serie di partite casalinghe che iniziano questa settimana, i Flames possono iniziare a dare un senso al loro campionato.
I primi avversari sono i compagni di Divsion di Minnesota e subito Jarome Iginla (2G) e Miikka Kiprusoff (SO) si mettono in mostra firmando un rotondo 3-0. Finalmente si rivede il capitano delle Fiamme canadesi, che contro i Wilds va in goal per la quarta partita consecutiva e a punti per la settima. Un bel segnale per i tifosi di Calgary.
Poi è la volta di ospitare i Blue Jackets e una nuova ottima prestazione della linea difensiva dice 2-1. La vittoria è sicuramente appagante, ma dagli uomini in attacco arrivano segnali preoccupanti: Nilson e Iginla segnano poco e sono gli unici a farlo. Fintanto che la blue line regge tutto bene, ma cosa succederà appena si incassano più di due goals?
Per recuperare il terreno perduto ad inizio stagione, Calgary deve continuare a vincere gli scontri diretti con i compagni di divisione. E contro i primi della classe di Vancouver, Marcus Nilson aiuta Miikka Kiprusoff a completare il terzo shutout della stagione, segnando l'unico goal dell'incontro. Ancora loro due, tanto per lasciare la mia domanda precedente ancora senza risposta.
In attesa del gioco offensivo, questa settimana, con questi numeri e con questi risultati sta infondendo un po' di coraggio ai canadesi che, pian piano, iniziano a trovare la condizione migliore per puntare ad un posto nei play-off.
Colorado Avalanche
Settimana povera di impegni per Colorado, con solo due partite in programma.
Contro Anaheim arriva la quarta vittoria consecutiva. La gara è corsa via liscia come l'olio per la compagine di Denver e sul 4-2, alla fine del terzo periodo, si aspettava solo il suono della sirena.
Ma nella NHL non bisogna mai abbassare la guardia e il goal in PP del 4-3 a 55 secondi dalla fine, ha reso l'ultimo minuto incandescente. Tanto che solo un grande Aebisher ha permesso agli Avalanche di portare a casa i due punti.
Da sottolineare che, il goal di Joe Sakic è coinciso con il suo 1.414° punto (547G e 867A) che gli ha permesso di raggiungere Doug Gilmour al 14° posto All-Time.
La striscia vincente di Colorado viene fermata dalla schiena e dai pattini di Marty Turco. Il portiere di Dallas, con delle parate incredibili e spettacolari, riesce ad arginare l'attacco delle Valanghe e a portare gli Avalanche all'overtime prima e agli shootout poi.
Sembra una regola scritta, ma quando una squadra conduce il gioco e domina per l'intera partita e non riesce a trovare la via del goal, poi perde, soprattutto se i suoi giocatori decidono di passare la maggior parte del tempo nel penalty box. Il 2-3 inflitto dagli Stars cade come un filmine a ciel sereno e rompe quei sogni di rimonta che Colorado covava da più di una settimana.
L'ultimo posto della divisione non deve però preoccupare più di tanto in quanto la squadra di Denver ha 3 partite in meno rispetto ai compagni della Northwest.. Coraggio.