SouthEast Division: Recap #4

Gary Roberts in settimana è tornato nella sua Toronto

Iniziamo la nostra cronaca da Rochester, alla BlueCross Arena del farm-team di Buffalo, dove i Sabres non disputavano una gara da 2 anni e dove cercano di far man bassa dei fin qui opachi Capitals di Washington. Ma l'hockey spesso smentisce i pronostici ed è per questo che gli ospiti riescono a fare una gara tignosa e, udite udite, fanno arrivare verso la gabbia di Kolzig appena 17 tiri.

Ad una buona difesa uniscono inoltre un gioco poco falloso tanto che concedono appena 6 powerplay ai padroni di casa (che però non si fanno pregare e realizzano proprio in superiorità  numerica due gol con Kotalik e Hecht) e alla fine tirano pure 28 volte contro Miller (fin qui sempre presente) segnando prima con Friesen e Sykora (doppio assist di Eminger), quindi con Jamie Heward in doppio powerplay (assist del rientrante Muir e del solito Ovechkin): per il difensore che ha speso le ultime tre stagioni in Svizzera è il gol vittoria, per i Caps due punti pesanti.

E all'RBC Center di Releigh un'altra franchigia del Sud-Est pare non voglia fermarsi più. Sono gli Hurricanes di coach Laviolette che non solo vincono (quinta vittoria nelle ultime sei gare e 11 punti perchè la sconfitta per mano dei Leafs arrivò all'overtime) ma si prendono anche gioco degli avversari: come nella partita precedente contro i Sens, fanno respirare i Bruins che vanno sul 3-1 (Boyes, Samsonov e Leetch replicano a Cullen) ma poi li riprendono con Frantisek Kaberle prima e con Cole poi prima di trafiggerli del tutto nel periodo extra con un gol di rapina ancora di Matt Cullen che sfrutta una indecisione di Boynton per battere Raycroft. E per i Bruins è notte fonda: una vittoria nelle ultime sei gare e qualche malumore nello spogliatoio.

E per ben concludere la serata di mercoledì non potevano che vincere anche i Lightning che sul ghiaccio di East Rutherford (in cui avevano vinto consecutivamente le ultime 4 partite) danno sei schiaffi ai Devils che a dire il vero hanno qualcosa da recriminare nei confronti della sfortuna. Sul 4-3 per gli ospiti infatti il campionissimo goalie Brodeur si è fatto male al ginocchio destro e ha dovuto lasciare il ghiaccio (la prognosi comunque sembra non proprio infausta) e con Clemmensen in porta gli ex campioni si sono sfilacciati e hanno concesso anche il quinto e il sesto gol.

A dir la verità  comunque la partita si è messa sui binari giusti per Tampa Bay: nel primo periodo ben 16 tiri, e 2 gol (di St.Louis al primo tiro e di Modin), contro appena 3 di New Jersey per far capire che ne sarebbe stato dei restanti 40 minuti. Nel secondo terzo però i difensori Brown e Malakhov cacciano dal cilindro i gol del pareggio e all'inizio dell'ultimo periodo Brylin ha addirittura portato in vantaggio i suoi compagni. Prima del furioso ritorno dei detentori della Stanaley: Prospal, un doppio Andreychuk (“Amo giocare in questo palazzetto” ha poi detto a fine gara il vecchio Dave, peraltro ex di turno) e infine LeCavalier. Dopo un'ora effettiva di hockey è 6-3.

Giovedì è il tempo dei brillanti Panthers che nonostante la distrazione di un uragano a pochi passi da casa vanno a Philadelphia e strappano un punto che sa di beffa. I Cats infatti vanno addirittura sul 4-2 dopo quasi tre minuti dell'ultimo periodo con le marcature degli uomini più caldi e cioè Horton, Jokinen, Huselius (tutti e tre in powerplay a confermare il pessimo penalty killing dei Flyers) nonchè l'ottimo Martin Gelinas, alla terza marcatura stagionale.

Ma Philadelphia non è squadra doma e nonostante un Luongo in grande forma prima il talentuoso Gagne accorcia le distanze, quindi Forsberg sbaglia un penalty shoot, infine lo stesso centro svedese, a pochi secondi dal termine, pareggia i conti con un gol fortunoso esaminato anche dai giudici di gara (con Peter molto nervoso nel momento dei replay visto e considerato che dopo i “mille” assist questo è stato solo il primo gol in campionato). Alla fine Philly addirittura vince con Pitkanen in overtime e per i Cats è ora di tornare dai familiari, in affanno dopo la sciagura Wilma che, dopo aver fatto rinviare le partite contro Sens e Caps, ha fatto anche cambiare domicilio agli allenamenti delle pantere (a Kissimmee, Florida).

All'appello mancava Atlanta. Proprio i Thrashers, una squadra che per suggellare una crisi ormai nota ha partecipato passivamente all'infrangersi di un tabù che per i Penguins pesava come un macigno: la prima vittoria stagionale dopo ben 9 sconfitte consecutive! Che dire di questa pazza e incredibile partita? Atlanta parte subito forte sul ghiaccio della Mellon Arena: 10 tiri a 0 e 4 gol a 0 firmati Kovalchuk, Stefan, Bondra e Havelid (4 punti di Ilya Kovalchuk che ha siglato 3 assist oltre al gol, terzo nelle ultime due gare).

Il coach Olczyk a questo punto chiama un timeout, striglia i suoi, conserva Caron in porta e incita la linea Crosby-Lemiuex-Recchi (per la prima volta il baby fenomeno e la legenda insieme in linea). Ma la partita è nervosa e Atlanta si butta la zappa sui piedi: un doppio Lemieux accorcia, quindi, nel secondo periodo, Gonchar e ancora Gonchar pareggia i conti. Quattro gol in powerplay!!! Passano appena 76 secondi e Shields, quinto portiere quest'anno per gli sventurati Thrashers, viene trafitto ancora due volte LeClair e Jackman: e siamo ancora nel secondo periodo! Alla fine ci sarà  ancora tempo per un altro gol in powerplay di LeClair (6 gol in powerplay è record pareggiato per la franchigia dei Pens) ma anche per il definitivo 7-5 di Kozlov. Alla fine 5 punti di Lemiuex, prima vittoria di Pittsburgh e mille rimorsi per i Thrashers.

E non pare arrestarsi proprio più la marcia degli Hurricanes che contro dei Flyers reduci da una vittoria contro Florida e segnalati come in gran forma, ricascano nella tentazione: recuperare uno svantaggio di due gol e vincere la gara (è la terza volta di fila che accade dopo le vittorie in rimonta contro i Sens e i Bruins).

Mattatore indiscusso l'appena 21enne Eric Staal, indubbiamente l'uomo più caldo del momento, autore di una splendida tripletta al malcapitato Niittymaki che a fine serata raccoglierà  il puck 8 volte dalla rete. E così dopo dieci gare gli Hurricanes fanno registrare la migliore partenza della loro storia con un invidiabile 7-2-1 e realizzano otto gol dopo 9 nove anni esatti. La cronaca consegna agli onori, oltre a Staal, l'autore del game winning goal Cullen e ancora Williams, Stillman, Brind'Amour e anche Vasicek, che ha segnato a porta vuota. Sull'altra sponda in evidenza Sim, Forsberg (secondo gol consecutivo) oltre che gli special team del powerplay (4 su 9). Tutto molto bello.

I Lightning intanto centrano la seconda vittoria consecutiva e questa è una notizia perchè quest'anno ancora non avevano mai infilato la benchè minima serie positiva. Vittime sacrificali i pur coriacei Capitals che c'hanno creduto fino in fondo prima di soccombere a un powerplay gol di LeCavalier, inizialmente assegnato a Prospal. C'è da dire che proprio in inferiorità  numerica Tampa da il meglio di sè visto che nelle ultime sette partite non hanno concesso neanche un gol in powerplay e anche contro Washington hanno sventato 5 situazioni di 4 contro 5. Per i Caps ottimo Ovechkin, autore di una doppietta e sempre a punti in 10 partite su 11 in questa stagione, mentre i Lightning registrano le marcature di Boyle, St.Louis, LeCavalier appunto e un empty-net di Vinnie Prospal allo scadere.

Non c'è due senza tre: passano 24 ore e i campioni in carica si ripetono, ancora in uno scontro fratricida, contro i derelitti Thrashers. Per Atlanta sembra un incubo: come contro i Pens vanno in vantaggio con Savard, quindi Hossa raddoppia in powerplay (infranto il record d'imbattibilità  dei Lightning in penalty killing) infine tracollano. Questa volta gli eroi di Tampa si chiamano Modin, autore di una doppietta, e Richards, che ha siglato la rete del pareggio. “E' una sconfitta che brucia perchè abbiamo giocato benissimo: non ci resta che lavorare e ancora lavorare” ha affermato a fine gara un desolato Hartley, coach di una Atlanta che ha perso la settima gara nelle ultime otto giocate!

Sabato scende sul ghiaccio anche Carolina che allora lo fa a posta: ha bisogno ancora di andare sotto di due reti (ed è la quarta volta consecutiva che accade) prima di iniziare a fare sul serio. Accade contro i Pittsburgh Penguins di Lemieux (900 volte sul ghiaccio NHL) che sul 3-1 alla Mellon Arena si vedono rimontare dagli uragani più in forma della lega: a prendere per mano la squadra l'immenso Staal che nel giorno del suo compleanno fa ben 4 assist mettendo lo zampino nelle realizzazioni di Stillman, Wesley (punto numero 200 con la maglia rossa dei Canes), Whitney e Williams. Solo il settimo centro di capitan Brind'Amour in powerplay non vede il ventunenne terribile sul tabellino. E così gli ospiti volano aiutati anche da un Gerber autore di 25 parate: quinta vittoria di fila e 15esimo punto nelle ultime 8 gare.

La notte di Halloween all'Air Canada Centre di Toronto si consuma la solita storia dell'ex: Gary Roberts, 4 anni gloriosi ai Leafs ma ora ai Panthers, viene applaudito prima della gara ma ben presto si rende antipatico al pubblico canadese. Non soltanto perchè dopo 26 secondi sigla il suo primo gol stagionale ma anche perchè gioca duro (cariche vigorose su O'Neill e Stajan) e non lesina agonismo puro. Non basterà  però ai Cats perchè Tucker e Ponikarovsky ribaltano la situazione e perchè Belfour fa letteralmente impazzire l'arena con interventi stratosferici. I padroni di casa riscattano così il pesante 8-0 di sabato contro i Sens (una sconfitta con uno scarto del genere non avveniva dal '91 quando i Leafs persero 12-1 contro i Pens) mentre i Cats mostrano pericolosi cedimenti.

E chiudiamo con le partite di martedì 1 novembre. Contro dei Canadiens in tenuta vintage i Panthers riscendono sul ghiaccio dopo appena 24 ore da una sconfitta di misura contro Toronto e come il giorno prima perdono. Questa volta però racimolano un punto e per 10 secondi di troppo i punti non sono stati 2: dopo i gol di Gelinas, Horton e la doppietta di Weiss i Cats conducevano 4-3 prima del pareggio di Begin al minuto 59:51.

Solo pochi secondi prima Luongo aveva miracolosamente salvato la gabbia sul tiro del rientrante Zednik e Florida tutta, in generale, aveva condotto una buona partita pesantemente condizionata dagli arbitri. Il 5-4 finale è arrivato infatti in powerplay per una chiamata ai danni di Gratton (sgambetto) discutibile: a siglare il gol vittoria ci ha pensato Ryder, che ha concretizzato il quarto powerplay su dieci della serata per gli Habs.

Infine la rivincita dei Thrashers contro Tampa Bay, una squadra che nel momento di spiccare il volo crolla contro l'ultima della classe. Atlanta a dir la verità  non ha fatto granchè ma s'è limitata, scusate se è poco, a siglare 4 powerplay gol su 4 occasioni avute (e in una di queste hanno buscato pure lo shorthanded di Richards) con mattatori Modry (doppietta) e Bondra (un gol e due assist) mentre per i Lightnings non è bastata la doppietta di Richards e il solito Prospal.

In definitiva ottimo momento per Carolina (8-2-1) con uno Staal superlativo (9 gol e 13 assist per un totale di 22 punti, leader della lega) mentre alle spalle dei Canes le squadre della Florida (Panthers (6-5-2) e Lightnings (7-4-2)) mostrano buon hockey associato a qualche amnesia di troppo. Solito discorso per Washington (4-7-0), che viste le premesse sta facendo bene grazie soprattutto al solito Ovechkin, e Atlanta (4-8-0), sfortunata ma comunque fin qui deludente.

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