Atlantic: E’ Rangers-Time

Jaromir Jagr, primo nella Lega per punti e goal…

Abbiamo lasciato la Atlantic Division con i Rangers in vetta e dopo due settimane ritroviamo i newyorkesi sempre la su (4-3-3), che guardano tutti dall'alto. Un avvio di stagione che neanche il tifoso più accanito avrebbe mai immaginato.

Tutto merito del gioco proposto dal coach Tom Renney, che sfrutta alla grande le doti magistrali di Jaromir Jagr. La stella della repubblica Ceca è al comando delle statistiche NHL sia nei punti (15) che nei goal (10).

La grande sorpresa (ma poi neanche tanto) arriva dal portierino svedese Henrik Lundqvist. Un rookie della NHL che ha letteralmente chiuso la porta dei Rangers: per lui un record di 3-1-2, una media goal subiti di 1,64, una SV% di .936 e 1 SO.

Dopo un ottimo avvio, negl'ultimi giorni la striscia vincente delle casacche blu è arrivata a 3, fermando nell'ordine Washington, New Jersey e Atlanta. Un back-to-back contro i cugini Islanders ha però riportato la squadra con i piedi per terra: per decidere la prima gara, agli Isles non sono bastati i tempi regolamentari, mentre la seconda è stata decisa di misura con un 4-5 che ha fatto molto male.

Ha fatto male a Jagr e Rucisky (autori di una gara quasi perfetta) e soprattutto al morale di tutti, che ha fatto scendere sul ghiaccio i giocatori della Grande Mela con tanta, forse troppa, voglia di riscattarsi contro Buffalo. L'1-3 maturato ha fatto intendere che NY ha bisogno della concentrazione delle prime settimane per poter ambire a rimanere in cima alla Division.

Ad insidiare i Rangers ci sta pensando l'altra sponda di New York: gli Islanders (5-4-0). Le 5 vittorie fatte registrare fino ad ora sono avvenute tutte con il minimo scarto (chiedere a Carolina, Washington, NY Rangers e Atlanta per capire quanto male fanno) e con punteggi molto elevati, sinonimo di un attacco in gran forma e di una difesa da rivedere (è di 28 goals fatti e 32 goals subiti, in 9 partite, il rendimento della squadra).

La svolta di questo primo mese della stagione è avvenuta proprio nel doppio confronto contro i Rangers, dove, sfruttando ottimamente i giochi in superiorità  numerica, si sono imposti con forza e caparbietà : 3-2 prima e 5-4 poi.

Aspettando il Rick DiPietro dei tempi migliori (per lui finora un record di 4-3-0 con una media goal subiti di 3,18 e una percentuale di salvataggi di .908), gli Islanders si affidano al trio di attaccanti delle meraviglie: Yashin (12 punti), Satan (7 goals) e Zhitnik (9 assists).

Scorrendo la classifica troviamo gli osannati (ad inizio stagione) Philadelphia Flyers (4-2-1) solo al terzo posto, ma se guardiamo la casella delle partite giocate, troviamo scritto 7 contro il 9 o 10 segnato dalle altre franchigie.

Una partenza tutt'altro che irresistibile è stata superata da un serie di 3 vittorie consecutive contro Pittsburgh, NY Islanders e Toronto: impressionante la media goal fatta registrare in questi incontri: 5,33. La stella Forsberg deve ancora trovare la via della rete, ma nel frattempo si diverte a dispensare assists (12 e leader NHL) per il compagno di linea Simon Gagne (7 goals). Da sottolineare la versatilità  di Philadelphia che ha mandato in goal ben 16 giocatori della propria rosa.

In difesa, un po' sotto il loro standard troviamo un Mike Rathje che sembra aver perso la cattiveria che lo contraddistingueva, e uno Joni Pitkanen che non riesce a dominare nel gioco in PP come negl'anni scorsi. Altra nota dolente arriva dalla situazione portieri: sia Eske che il backup Niittymaki hanno una media goal subiti sopra il 3,10.

In ogni caso niente panico, date tempo al tempo e Forsberg e compagni si ritroveranno in poco tempo nella posizione che più che gli compete.

I Diavoli del New Jersey (4-5-0) stanno disputando un campionato strano, "a chiocciola” direbbe un noto comico italiano. I risultati continuano a mascherare il vero valore di questa squadra: due sconfitte pesantissime sono arrivate inaspettatamente contro i Rangers e contro Carolina, due belle partite hanno decretato la vittoria su Florida e su Pittsburgh, quindi ancora due debucle a favore di Atlanta e Tampa Bay.

Brian Gionta (5G 5A) e Alexander Mogilny (4G 4A) ce la stanno mettendo tutta per comandare l'attacco dei Devils, ma il centro di riferimento, Scott Gomez, passa più tempo nel penalty box che sul ghiaccio.

Anche in difesa le nuove regola hanno fatto il loro sporco lavoro, e due pezzi da novanta come Malakov e McGillis, si trovano più minuti di penalità  sul groppone che dischi sulla stecca.

Questi episodi proprio non aiutano Brodeur, le cui protezioni sembrano essere diventate un colabrodo. Nella partita contro Tampa Bay ha subito ben 4 goals prima di uscire per un sospetto infortunio al ginocchio. Ma la risonanza ha detto che non è nulla di grave e il goalie vincitore di 2 Verzina Trophy sarà  di nuovo tra i pali per il prossimo incontro.

Cosa si può dire di Pittsburgh (0-4-5) ? L'attesa per vedere all'opera la squadra di Crosby, Lemieux, Recchi e Palffy era grande, grande quasi quanto la sfortuna che hanno avuto finora. I Pinguini sono l'unica squadra a non aver ancora assaporato una vittoria e sono la squadra che ha perso più partite in OT (ben 5!).

Ma si tratta veramente di sfortuna oppure la squadra non riesce a reggere alla pressione del “primo che segna, vince”?
In situazioni del genere dovrebbe venire fuori l'esperienza di Mario Lemieux, ma i suoi numero sono deludenti (solo 3G e 3A fino ad ora); chi non ti aspetti in situazioni del genere è invece un rookie alle prime armi nella NHL, ma non bastano i 12 punti (di cui 10 assists) di Sidney Crosby a far urlare il primo hurrà  ai tifosi di Pittsburgh.

Tutt'altro, invece, il rendimento della blue line che, con 42 goal subiti e una media di 4,66 goal a partita, risulta essere la peggiore dell'intera lega; troppi i minuti di penalità  che continuano a prendersiGonchar, Orpik e Tarnstrom (50 in totale per i tre difensori).

La rotazione dei 3 portieri (Fleury, Caron e Thibault) non ha dato i frutti sperati, anzi. Sembra che facciano a gara su chi raccoglie più puck da dentro la rete.

Ma a tutto c'è rimedio e l'unica medicina per i Penguins sembra sia una vittoria. Nel momento in cui la squadra si sbloccherà  (basta un pizzico di fortuna in più), risulterà  essere una seria candidata ai play-off. Aspettare per credere.

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