I Canucks sono sempre la squadra da battere…
15 giorni di NHL e quasi tutto è rimasto invariato nella Northwest: Vancouver (7-1-1) è, meritatamente, in cima alla classifica di Division; Minnesota (5-3-1) non molla la presa e rimane subito dietro pronta ad approfittare del minimo passo falso dei canadesi; Continua a deludere Calgary (4-5-1), che non riesce ad imporre il proprio gioco; Sempre altalenante il rendimento di Colorado (3-4-1); Dopo un avvio strepitoso, Edmonton (3-5-1) passa dalle stelle alle stalle e diventa il fanalino di coda della divisione.
Vancouver Canucks
Oltre a confermare l'intera rosa dello scorso campionato, Vancover ha confermato anche gli stessi risultati. Il cammino dei Canucks, in queste due settimane, è stato travolgente e l'unico passo falso è stato segnato contro gli odiati Wilds.
L'arrampicata al primo posto della divisione è iniziata contro i Detroit Red Wings, in un incontro che vedeva di fronte due squadre imbattute. Con il punteggio di 4-2, solo i canadesi sono rimasti con lo 0 nella cedella L.
Il clou degl'ultimi 15 giorni è sicuramente il back-to-back contro Minnesota. Tra le due franchigie non corre buon sangue (dopo la serie di 7 partite nei playoff del 2003, ancora di meno) e il doppio confronto promette scintille. La prima gara è accesissima fin da subito. Todd Bertuzzi sembra dimenticarsi della squalifica di 17 mesi inflittagli dalla lega nel 2004 e lascia i compagni in 4 per ben 9 minuti (di cui 5 per rissa). 1 – 2 – 3: questi i goals messi a segno dai Wilds nei tre periodi giocati. Lo 0-6 rimediato è la prima e pesantissima sconfitta dell'anno.
Un giorno di riposo ed è di nuovo Minnesota – Vancouver. Questa volta i Canucks si prendono la loro rivincita vincendo 5 a 3. Una partita senza storia fin dall'inizio quando i canadesi decidono di giocare costantemente nel terzo di campo degli avversari (13 contro 1 i tiri in porta dopo 20 minuti).
Nei periodi successivi la storia non cambia e alla fine saranno 41 contro 13 i tiri in porta a favore dei Canucks. L'unico a non brillare a Vancouver sembra essere Bertuzzi, che riesce a mettere a referto solo un goal a porta vuoti a 20 secondi dalla sirena. La sfida tra le due città riprenderà più avanti e ora verrà combattuta a distanza per la leadership della Division.
E' il turno degli Stars di Mike Modano, ma neanche Dallas riesce a fermare la corsa dei Canucks. Sul ghiaccio è una vera e propria battaglia e solo alla fine il punteggio si attesta sul 5-3.
La striscia vincente continua contro Chicago, dove i Cans si dimostrano un vero e proprio rullo compressore: 6-2. Per la seconda partita consecutiva, Vancouver realizza 3 PP su 10 e il suo gioco in superiorità numerica è il migliore dell'intera NHL.
Neanche Phoenix riesce a fermare la corazzata canadese e Jovanovski, Baumgartner e Cooke regalano altri due punti a coach Crawford. Punti che arrivano anche contro Colorado. Gli Avs lottano fino alla fine (6-4 il risultato finale), ma il ghiaccio continua a dire sempre la stessa cosa ai Cans: vittoria.
Minnesota Wilds
Sono stati la sorpresa della prima settimana, e adesso si confermano veri e propri outsider. La lotta con Vancouver per il primato è esaltante. Gli scontri diretti hanno detto 1-1 e ora si combatterà a distanza partita dopo partita.
Come già raccontato, il primo incontro ha visto i Wilds dominare i canadesi con un perentorio 6-0, che dice bene al goalie Roloson (33 parate su 33 tiri – shotout) e che dice bene al debuttante Matt Foy, che richiamato dalla AHL per questa partita, mette a segno una doppietta.
Come per incantesimo, la partita seguente sembra aver scambiato i ruoli e Minnesota fa una fatica del diavolo a superare la metà campo. Si gioca costantemente attorno alla porta di Roloson, che non riesce proprio a ripetersi. La sconfitta 3-5 ci può stare, ma il gioco espresso sul rink è da dimenticare.
I Wilds vogliono subito riprendere il cammino intrapreso e non vedono l'ora di scendere sul ghiaccio. I malcapitati Mighty Ducks ne fanno le spese. Il 4-1 inflitto ai californiani sembra quasi una formalità . L'unico rammarico è per il goalie Fernandez che vede svanire uno meritato shotout a 15 secondi dalla fine.
Contro gli Squali di San Josè è un monologo. Chiusi i primi due tempi sul punteggio di 1-1, nel terzo e decisivo tempo Boogaard, Chouinard ,Bouchard, White e Kuba dicono 6-1. Negl'ultimi due incontri della quindicina, la striscia vincente viene prima portata a tre grazie al successo su St. Louis per 3-2, e poi interrotta da una maiuscola prestazione di Chicago (2-4).
I segnali sono comunque confortanti e il messaggio è chiaro: per il primo posto di Division bisogna fare i conti anche con i Wilds.
Calgary Flames
Un inizio di stagione del genere non se lo aspettava nessuno; Calgary sembra essere presa a bastonate da chiunque.
Nella gara contro i compagni di Division di Colorado vengono presi letteralmente a dischi in rete: serata da dimenticare per Kiprusoff (che, nonostante tutto, para 34 dei 41 tiri degli Avs) e compagni, che in situazione di Penalty Killing non riesco proprio a giocare (3 su 8 le reti subite).
Iginla non sembra ritrovare la forma perfetta (solo 3 punti dall'inizio del campionato!), McCarty si permette di prendere 15 minuti di penalità (game misconduct) nonostante le difficoltà della squadra in inferiorità numerica, e il soloTony Amonte (2G) non basta.
L'agonia di Calgary continua, lenta e inesorabile. Stavolta però si lotta fino alla fine e ai Dallas Star occorre l'overtime per aver ragione di loro. Sotto 2-0 nel secondo periodo, i Flames riescono a portare la partita al tempo supplementare ma nulla possono contro il goal di Philippe Boucher al quarto minuto di OT che decide l'incontro (3-2 per gli Stars).
Un giorno di riposo e poi di nuovo a lottare per risalire la china. E finalmente Kiprusoff ce la fà . Contro Edmonton, il goalie dei Flames riesce a tenere la propria porta inviolata e a regalare a Calgary una boccata d'ossigeno.
Nel back-to-back è ancora Calgary ad avere la meglio su Edmonton. (3-1).
Il calendario offre una rivincita a Dallas e l'entusiasmo dei Flames viene smorzato dal goal di Morrow che determina la vittoria degli Stars per 1-2 e vanifica il goal iniziale di Amonte.
Molto meglio contro i Kings: sotto 0-2, rimontano grazie ad un grande Chris Simon (2G 1A) che insacca il goal vittoria (3-2) a 30 secondi dal termine. Incoraggiante il gioco in PP che sembra essere migliorato rispetto alle ultime uscite. Aspettando l'Iginla dei vecchi tempi i Calgary Flames stanno cercando di tenere la testa fuori dall'acqua. Per quanto tempo riusciranno ancora a lottare per stare a galla?
Colorado Avalanche
Ancora indecifrabile la franchigia di Denver. Continuano le prestazioni altalenanti che passano da risultati eccellenti a sconfitte deludenti. La curiosità principale è che nelle prime 7 partite, ben 6 si sono concluse con il minimo scarto. Il punto debole delle Valanghe sembra essere il terzo periodo, che vede costantemente il ritorno degli avversari.
Tutto sembra iniziare nel migliore dei modi con il debutto casalingo di Colorado, che offre uno spettacolo stellare al proprio pubblico. Le Valanghe travolgono e spengono fin da subito le Fiamme di Calgary con un perentorio 7 a 3. Eroe della serata il giovane Marek Svatos (classe '82) che, tornato sul ghiaccio dopo un infortunio alla spalla costatogli un anno di stop, si è permesso di regalare un Hat Trick ai tifosi di Denver e, come da tradizione in questo sport, il Pepsi Center ha omaggiato il giocatore con il lancio di cappelli sul ghiaccio.
Neanche il tempo di gongolarsi per la prima vittoria di larga misura, che si torna subito alle vecchie tradizioni. Questa volta a fare lo sgambetto agli Avs sono i Predators dell'ex Kariya. A decidere la gara un episodio al quanto singolare ma non raro in questo sport: il goalie Aebischer vede Simon Gamache pattinare senza elmetto e non resiste alla tentazione di tirargli un pugno in testa. Sarà proprio il PP dovuto a questa penalità a dare la vittoria a Nashville che segna con Marek Zidlicky servito da Kariya.
Colorado prova a risorgere prima contro Chicago, ma Khabibulin sembra essere tornato Khabibulin e, parando tutti e tre gli shotout degli Avs, regala la vittoria ai Blackhawks; poi contro LA, ma la lenta ed inesorabile rimonta dei Kings dirà 4-5.
Contro Edmonton, gli Avs ritrovano la loro stella Milan Hejduk, reduce da un intervento chirurgico al ginocchio, e il gioco sembra ingranare. Con un perentorio 7-3 e con una prestazione maiuscola del rientrante Hejduk (2G 1A) si sbarazzano facilmente degli Oilers.
L'altalena di risultati viene mantenuta dai fortissimi Canucks, che si impongono con un bel 4-6. Coach Quenneville gioca la carta Hejduk per 17 minuti, ma l'ala degli Avs deve ancora trovare la forza per stare così tanto sul ghiaccio. Aspettiamo e attendiamo: bisogna capire se Milan Hejduk sarà la giusta medicina per i mali di Colorado.
Edmonton Oilers
Insieme a Minnesota era la squadra rivelazione della prima settimana. Ma mentre i Wilds si sono confermati, gli Oilers sono caduti. Minnesota si trasferisce in California per affrontare le Papere di Anaheim nella loro partita casalinga di apertura. Ancora una vittoria, e Edmonton vola in cima alla classifica della Northwest.
La spunta nella casella GWG è segnata su Radek Dvorak che infila il disco in rete in situazione di PP, approfittando di una respinta del portiere avversario su un potente tiro del D Pronger. Nel finale Raffi Torres completa la sua personale doppietta segnando a porta vuota e regalando la terza vittoria consecutiva alla sua squadra.
Il giorno successivo, i Petrolieri si spostano di pochi km per affrontare i sempre pericolosi Kings di Demitra e Roenick, ed è proprio la franchigia di Los Angeles a riportare con i piedi per terra Edmonton.
Primo periodo all'insegna della parità , dove al goal di Corvo (LA) in PP risponde Bergeron (EDM). Nei terzi successivi, i Re californiani ammazzano l'incontro convertendo in goal due azioni nate da rimbalzi fortuiti del puck. Ma si sà , la fortuna aiuta gli audaci.
Doveva succedere prima o poi, adesso vediamo come reagiamo ad una sconfitta, sono le parole della stella Pronger, che messa in archivio la prima sconfitta stagionale, guarda già alla prossima.
Ma la prossima è contro una franchigia che deve dimostrare di saper vincere, che ha tanta voglia di vincere e che deve vincere: Calgary. Kiprusoff è un muro insormontabile e tiri costanti contro di lui, hanno solo l'effetto di abbattere psicologicamente Pronger e compagni. Finisce 0-3.
Incassata la seconda sconfitta stagionale, Edmonton è pronta ad accogliere l'indimenticabile Wayne Gretzky. Tra gli spalti si parla solo di amarcord e di vecchi tempi, e in pochi sembrano preoccuparsi della partita. Per la cronaca, all'overtime, Phoenix regala la prima vittoria esterna al suo coach e porta a tre la serie negativa degli Oilers.
Serie che viene incrementata di uno da Colorado. Il goalie Jussi Markkanen si prende 3 goals nei primi 13 tiri dell'incontro e il suo backup, Ty Conklin ne concede altri 4 nei successivi 11. Dopo questo record negativo, è dovuto tornare in campo Markkanen e questo la dice lunga sulla pessima difesa dei canadesi.