Michael Ryder, subito decisivo con i suoi goal
Le sorprese nella nuova NHL non sono mancate dopo la prima settimana di campionato, e nella divisione contenente le squadre dell'est canadese (insieme a Boston e Buffalo) nessuno appare tagliato fuori o alle prese con impellenti problemi da risolvere per migliorare la propria posizione in classifica.
I Monteal Canadiens sono senza dubbio la squadra che ha messo insieme il miglior inizio di stagione, raggiungendo la vetta della Division grazie ad un record positivo costruito sorprendentemente lontano dal Molson Center, vincendo a Boston, New York sponda Rangers e Toronto, al termine di partite molto serrate e dove il gap fisico, che qualcuno ha sempre rimproverato alla formazione guidata da Claude Julien, non ha per nulla limitato il rendimento offensivo dei canadesi.
Alexei Kovalev e capitan Koivu sono senza dubbio gli elementi di maggior esperienza degli Habs, ma il fattore che fa ben sperare è la maturazione di alcuni giovani presenti nel roster come Jan Bulis, Alexander Perezhogin e Michael Ryder, quest'ultimo rivelatori giocatore del gol pesante visto che ha siglato il gol vittoria contro i Rangers (4-3) e quello contro Boston (2-1) a soli 11" dalla prima partita ufficiale della stagione.
Mike Ribeiro e Niklas Sundstrom sono partiti molto bene grazie a prestazione molto convincenti sotto il punto di vista tattico, segnando gol importanti e dando anche una meno alla difesa dove non sembrano esserci grossi problemi nell'assemblaggio delle coppie difensive ma che può contare su una coppia di portieri molto affidabile: Theodore e Yan Denis (1 gara, 1 vittoria con shutout!) danno garanzie di tenuta nonostante l'assenza del convalescente Huet.
Se Montreal ride Ottawa non è da meno, perchè i Senators sono ancora imbattuti dopo 4 gare giocate contro formazioni importanti: 2 vittorie contro Toronto (3-2 fuori casa e 6-5 sul ghiaccio amico) e 1 a Monteal grazie ad una doppietta di Daniel Alfredsson.
Dominic Hasek non è certo una novità ma il suo record è ancora immacolato alla voce "sconfitte", con una media di 2.21 e il 92% di positività negli interventi, garantendo tranquillità ad un reparto dove Wade Radden e Chris Phillips pensano a offendere e difendere grazie anche alla stazza fisica di Zdeno Chara.
L'attacco non grava più sul solo Alfredsson e lo scambio che ha portato Dany Heatley a Ottawa sembra non aver minimamente cambiato l'approccio alla gara di un reparto in cui ha finalmente trovato le giuste misure Jason Spezza, miglior marcatore della squadra con 8 punti (3 gol e 5 assist) in 4 partite ma soprattutto apparso un giocatore in grado di fare la differenza senza alcun timore reverenziale.
Pensiamo che con il passare delle gare Ottawa possa diventare la squadra padrona assoluta della Northeast Division, in quanto sembra la squadra più completa e con risorse tecniche in grado di portarla magari ad una finale di Conference senza troppi problemi.
Ottimo inizio anche per Buffalo, forte della miglior partenza delle ultime due decadi che è valsa a coach Lindy Ruff l'allungamento per una stagione del contratto che lo lega ai Sabres. Risolti problemi economici la dirigenza ha pensato bene di premiare il lavoro di un allenatore capace di fare le classiche "nozze con i fichi secchi" e di cui i giocatori hanno dimostrato di fidarsi ciecamente nei momenti più difficili.
I molti cambiamenti avvenuti nella Lega possono beneficiare proprio quelle squadre che come Buffalo hanno cercato di sviluppare un ottimo lavoro di sviluppo sui prospetti che hanno portato ottimi frutti, come testimonia il terzetto di portieri formato da Miller Biron e Noronen : giovani, affidabili e con una grande voglia di mettersi in mostra senza pesare sul rendimento della squadra. Per ora Ryan Miller è il titolare, forte di un record iniziale di 3 vittorie e 1 sconfitta (il pesante 5-0 subito per mano della corazzata Ottawa) che però non mette in discussione il ruolo degli altri due colleghi.
Daniel Briere e Maxim Afinoguenov guidano un attacco ben coperto dal solito sistema difensivo di Ruff dove sembra trovarsi a proprio agio Tony Lindman, finlandese classe '77 che aveva già fatto bene a Calgary. Le 4 uscite (di cui 3 in trasferta) in programma nei prossimi 7 giorni diranno veramente quanto valgono i Sabres, squadra che si aspetta molto anche da Dumont e dal veterano Chris Drury.
Ingranaggi ancora da oliare per i Boston Bruins, che dopo le 2 sconfitte nelle prime due uscite stagionali hanno apportato qualche correzione nell'assetto globale della squadra. Sconfitti da due concorrenti divisionali (Montreal e Buffalo) i Bruins hanno battuto Pittsburgh e Tampa Bay puntando a continuare la striscia vincente anche grazie alla costanza di Joe Thornton, capitano dei Bruins che ha saltato gli ultimi minuti di gioco contro i Lightning per problemi alla schiena.
Il capitano giallonero ha comunque dato un grande apporto alla squadra che nel fine settimana dovrà affrontare Ottawa e Montreal, partite in cui si capirà la vera consistenza di una formazione che ha palesato qualche passaggio a vuoto nella retroguardia. Brian Leetch non ha ancora trovato il ritmo ma preoccupa maggiormente il rendimento dei due portieri, cresciuto solo quando la squadra ha cominciato a giocare bene e a vincere. Andrei Raycroft e Hannu Toivonen non sembrano certo la coppia di una franchigia che punta alla Stanley Cup e che per giunta ha cambiato ben poco rispetto alla stagione precedente il "lock out".
Per ora Glen Murray e la faccia nuova Patrice Bergeron (centro classe 1985!!!) cantano a portano la croce di un attacco dove i compagni sembrano dover ancora trovare la forma giusta.
Ultimi nel vero senso della parola i Toronto Maple Leafs. L'estate ha portato a cambiamenti necessari per adattare il nuovo "payroll" con decisioni drastiche e qualche scelta discutibile in fase di acquisto. La sfortuna ha privato coach Pat Quinn di Owen Nolan ma soprattutto di Mats Sundin, capitano e vera e propria anima della squadra, fermato da un brutto infortunio all'occhio che lo terrà fuori per almeno 1 mese e mezzo.
Il record è negativo ma Toronto ha perso 2 gare ai supplementari con Ottawa (una ai rigori) e 1 contro i Canadiens per 5-4, lasciando intendere che quando i nuovi saranno inseriti al meglio il rendimento della squadra potrà sicuramente migliorare.
La reazione dopo l'inizio negativo non si è fatta attendere e la sorpresa migliore è arrivata da Eric Lindros, considerato nella pre- season come un bel "pacco" e che invece si sta rivelando un vero e proprio cuor di leone (4 punti in 4 uscite) insieme ai due difensori "offensivi" McCabe e Kaberle (5 punti a testa).
Il goalie veterano Eddie Belfour ha iniziato a rilento, trovando in Tallqvist un valido backup che ha guadagnato l'unica vittoria della squadra in questo momento e che potrà garantire a "the Eagle" un po' di riposo in più durante la stagione regolare.
Attendiamo il ritorno in pianta stabile di Sundin per capire quale stagione attende i Maple Leafs, anche se i giornali locali scrivono con insistenza fantasiosi piani di rafforzamento che il gm John Ferguson Jr. sta architettando per la prossima estate, forse per coprire il fatto che lo stesso Ferguson non è riuscito a capire e sfruttare al meglio e per tempo le nuove regole salariali per rafforzare la squadra con qualche giocatore importante e soprattutto futuribile.