Alexander Ovechkin: un predicatore nel deserto a Washington?
La division dei campioni: la Stanley Cup è infatti di casa a Tampa, Florida, ultima squadra a vincere il campionato prima del lockout, ma in generale una division di alto livello, capace di esprimere una squadra campione ed una finalista (Carolina nel 2002) negli ultimi anni.
Vediamo in dettaglio le partecipanti:
Tampa Bay Lightning
Noblesse oblige , cominciamo dai campioni in carica: la squadra non ha cambiato molto rispetto al roster che ha vinto due anni fa, ma le perdite di Cory Stillman e soprattutto di Nikolai Khabibulin non sono da poco. Soprattutto la partenza di "Khabby" per Chicago pone il problema di chi chiuderà la porta di Tampa"il titolare dovrebbe essere John Gravame, che però non ha mai convinto appieno, e alle sue spalle è stato acquistato come back-up il 38enne Sean Burke, agli sgoccioli della carriera.
Il GM Jay Feaster ha puntato tutto sul rinnovo dei gioielli Vincent Lecavalier e Martin St. Louis, blindati con contratti da 4 e 5 anni rispettivamente, ma questo costerà probabilmente il sacrificio di Brad Richards, free agent alla fine della stagione. Il "buco" lasciato da Stillman è stato più che ripanato con il ritorno di Vaclav Prospal, improvvidamente lasciato partire nell'anno del titolo per Anaheim, e riportato in Florida dopo l'ottimo campionato con le "Anitre"
Il reparto avanzato, sicuramente il punto forte dei Lightning, che dovrebbe esaltarsi ancora di più con le nuove regole, che sembrano fatte apposta per il gioco offensivo predicato da coach Tortorella, si completa con lo svedese Fredrik Modin, il cui formidabile shot porta sempre un cospicuo numero di reti, il russo Dimitri Afanasenkov, tecnico e veloce, ed il capitano Dave Andreychuck. Un posto nelle linee di attacco anche per il veterano Rob DiMaio, visto l'anno scorso a Milano.
In difesa sono rimasti i "quattro moschettieri" Dan Boyle, Pavel Kubina, Darryl Sydor e Cory Sarich, mentre Nolan Pratt dovrebbe avere più minuti sul ghiaccio, partito Jassen Cullimore. Sgomita per un posto nel roster anche lo svizzero Timo Heibling. Sul fronte prospects, infine, non ci sono fenomeni da segnalare: sarà l'anno buono per Nikita Alexeev, sempre in bilico tra prima squadra e AHL?
Acquisti F Vaclav Prospal, G Sean Burke, F Rob DiMaio, F Jim Campbell, D Todd Rohloff.
Cessioni C Cory Stillman, G Nikolai Khabibulin, D Brad Lukowich, F Andre Roy, F Ben Clymer, F Craig Darby.
Atlanta Trashers
A mio parere i Trashers sono una delle franchigie più interessanti della NHL quest'anno e stanno dimostrando di adottare una politica molto oculata di crescita, che li porta ad essere ogni anno più competitivi, senza fare follie, ma con la prospettiva di una crescita graduale ma costante. Secondi nella Division due anni fa con un team molto competitivo, saranno quest'anno dei "contenders"?
Notevole l'abilità del GM Don Waddell nel gestire l'affare Heatley, con il talento canadese scontento di rimanere ad Atlanta che poteva diventare un corpo estraneo alla squadra, ma di difficile collocazione per via del contratto oneroso.
Ecco dunque concretizzato lo scambio con la star Marian Hossa, un trade in cui, secondo me, Atlanta ci ha guadagnato, in termini di esperienza e gioco al servizio della squadra. Il roster è stato poi potenziato dall'arrivo di Robert Holik, centro di grande esperienza, dello scorer Peter Bondra e dal difensore Greg De Vries che aggiunge sicuramente dei punti dalla blu, settore in cui Atlanta era un po' carente.
La telenovela sul rinnovo di Ilya Kovalchuk sembra essersi definitivamente risolta col ritorno del giocatore, ma potrebbe essere un granellino negli ingranaggi di Atlanta. Le prime tre linee dei Trashers sono di qualità assoluta, ottimi i centri Patrick Stefan e Marc Savard, mentre i rincalzi non sembrano di livello.
Altri dubbi vengono dalla difesa, non molto rinnovata e abbastanza "porosa" l'ultima stagione:tra Jaroslav Modry, Niclas Havlid, e Shane Hnidy non si può individuare un top-player e la prima scelta del 2003, Braydon Coburn, è rduce da una stagione sotto tono. In porta, costretto al ritiro per un problema al ginocchio Pasi Nurminen, è finalmente scoccata l'ora di Kari Lehtonen, una superstar in Europa, ma che non ha mai ottenuto la piena fiducia della dirigenza di Atlanta, convinta dall'ottima stagione in AHL: avrà un affidabile back up in Mike Dunham.
Acquisti D Niclas Havelid, F Marian Hossa, C Bobby Holik, D Greg de Vries, C Scott Barney, F Ramzi Abid, G Mike Dunham, F Peter Bondra.
Cessioni F Dany Heatley, F Eric Healey, C Ben Simon, D Daniel Tjarnqvist, F Randy Robitaille, D Ivan Majesky.
Carolina Hurricanes
Qualcuno dice che gli Hurricanes siano, insieme a Buffalo, il peggior team della NHL".sicuramente la sorprendente squadra che raggiunse la finale qualche anno fa non esiste più, ma Carolina non è poi così male e poi, come dice il proprietario Peter Karmonos, "i nomi non segnano goals, l'essere pagato molto non rende un giocatore un grande".
Guardando il roster degli Hurricanes si possono, in effetti, trovare diversi spunti di ottimismo e una bella dose di talento: quello del promettentissimo centro Eric Staal, destinato a diventare un franchise player, dei veloci Justin Williams e Josef Vasicek, ottimo in preseason, il tutto sviluppato sotto l'ala del veterano Rod Brind'Amour. In più sono arrivati Cory Stilllman e Ray Whitney, entrambi buoni scorers.
La difesa, Oleg Tverdovsky, tornato in NHL dopo alcune stagioni in Russia, Bret Hedican, Frantisek Kaberle, Niclas Wallin e Glen Wesley non è di certo il meglio che si possa trovare, (ma c'è anche di peggio) ed in più è composta di giocatori pericolosamente inclini agli infortuni. Tra i pali sono stati ceduti i tre goalies dell'ultima stagione, Irbe,Weekes e Storr ed è arrivato Martin Gerber da Anaheim, un ottimo portiere, forse troppo bravo per concedere spazio al promettente Cam Ward. Anche a Carolina vedremo un ex-"italiano", quel Matt Cullen che ha trascinato praticamente da solo Cortina alla finale scudetto l'anno passato.
Acquisti G Martin Gerber, F Ray Whitney, D Mike Commodore, D Andrew Hutchinson, C Cory Stillman, D Oleg Tverdovsky, D Derrick Walser, D Chris Hajt.
Cessioni G Arturs Irbe, G Kevin Weekes, D Jaroslav Svoboda, C Jeff O'Neill, D Brad Fast, F Joey Tetarenko, D Allan Rourke, G Jamie Storr.
Florida Panthers
Team giovane e ben assortito, I Panthers probabilmente non vinceranno la Stanley ma sicuramente potranno "fare danni".
Sono arrivati giocatori esperti come Gary Roberts, Joe Nieuwendyk, Jozef Stumpel, Martin Gelinas, Chris Gratton e il difensore Sean Hill per proteggere le spalle ai talenti di casa: il capitano Olli Jokinen, uno dei centri più produttivi dell'NHL, la giovane ala Nathan Horton, 14 reti due anni fa, a 18 anni, prima di fermarsi per un brutto infortunio alla spalla, ed il centro Steven Weiss, uomo da almeno 40 punti. Difesa che ha nei giovani Mike Van Ryn and Jay Boumeester i suoi punti di forza ed è stata arricchita con l'esperienza di Sean Hill: basterà ?
Ma naturalmente la forza dei Panthers è soprattutto tra i pali: Roberto Luongo è ormai considerato l'erede di Martin Brodeur ed uno dei candidati al Velina Trophy di quest'anno. Ha rifiutato il contratto triennale proposto dal GM Mike Keenan, firmandone uno annuale dopo essere ricorso all'arbitrato e questo da un lato sottolinea l'ambizione del giocatore di trasferirsi in un team davvero competitivo, dall'altro potrebbe creare problemi di "sopportazione" in casa Panthers.
Tra i giovani, attenzione a Anthony Stewart e Rostislav Olesz, protagonisti agli ultimi Mondiali Junior. Valore aggiunto alla balaustra sarà coach Jacques Martin, uno dei migliori allenatori in circolazione, arrivato da Ottawa.
Acquisti D Sean Hill, D Eric Cairns, G Jamie McLennan, C Joe Nieuwendyk, C Chris Gratton, C Jozef Stumpel, F Gary Roberts, F Martin Gelinas, D Joel Kwiatkowski, G Jean-Marc Pelletier, D Dan Focht.
Cessioni F Paul Healey, F Darcy Hordichuk, D Mathieu Biron, D Lyle Odelein.
Washington Capitals
Abbiamo lasciato Washington in fondo alla classifica NHL (a pari merito con Chicago) due anni fa e da allora le cose non sembrano molto migliorate per la squadra della capitale. Certo, è arrivato il fenomeno Ovechkin, ma intorno alla superstar che gioca con la visiera a specchio non sembra essere stata costruita una squadra adeguata, così come fatto a Pittsburgh per Crosby.
Sono arrivati il centro Andrei Cassels ed i difensori Mathieu Biron e Ivan Majesky, quest'ultimo già alle prese con problemi fisici, ma l'impianto del roster è lo stesso (scadente) di due anni orsono. Il miglior difensore, Brendan Witt, ha chiesto di andarsene e le poche certezze in difesa sono rappresentate dal sempre positivo goalie Olaf Kolzig, che avrà un buon back-up come Maxim Ouellet. I giovani Boyd Gordon e Alexander Semin hanno buone referenze ma tutto da dimostrare a questi livelli, così come si spera che , Brian Willsie e Brian Sutherby continuino la loro maturazione.
Alla fine la miglior notizia per i fans dei Capitals è il diritto di prima scelta al draft dell'anno prossimo, quando potranno scegliere il nuovo fenomeno Phil Kessel.
Acquisti F Chris Clark, F Miroslav Zalesak, F Ben Clymer, C Andrew Cassels, D Mathieu Biron, D Ivan Majesky, D Bryan Muir, F Boyd Kane, F Matt Bradley, F Jeff Friesen.
Cessioni F Trent Whitfield, D Chris Hajt.