Josh McCown ha superato diversi dei suoi career highs in una notte messicana da ricordare.
Il Sunday Night di questa settimana ha proposto una partita a suo modo storica, in quanto per la prima volta nella storia Nfl si è svolto un match della regular season al di fuori del territorio statunitense.
La sfida all'interno della Nfc West tra Arizona Cardinals e San Francisco 49ers si è infatti svolta in quel di Mexico City in quello stadio Azteca che ha ospitato due finali di Coppa del Mondo di calcio nonchè le Olimpiadi del 1968.
Vediamo come si sono svolte le cose.
Gli Arizona Cardinals , alle prese con infortuni rilevanti, che hanno tolto di mezzo Kurt Warner, Oliver Ross e Antrell Rolle la settimana scorsa hanno cominciato la partita proprio nel peggiore dei modi.
Josh McCown, autore della miglior prestazione della sua carriera, non ha fatto a tempo ad indietreggiare per il primo snap che si è trovato addosso due linemen dei 49ers prendendo una bella botta da Bryant Young (sbarazzatosi di un inefficace Leonard Davis) che gli ha tolto dalle mani l'ovale; dopo il parapiglia creatosi Derek Smith è risultato avere ricoperto il fumble proprio dentro la endzone decretando la prima segnatura per San Francisco.
Le cose sembravano addirittura precipitare per i poveri Cardinals, quando dopo un ottimo drive arrivato nei pressi della redzone avversaria hanno dovuto fare i conti con un altro turnover trasformato in punti a sfavore.
Travis Hall ha infatti provocato un fumble colpendo Marcel Shipp ed il rookie Derrick Johnson ne ha approfittato raccogliendo il pallone e riportandolo in endzone per 78 yards per il 14-0 provvisorio pro 49ers.
I Cardinals hanno cominciato a mettere punti sul tabellone nel secondo quarto, quando un drive di 12 giochi per 66 yards ha fruttato il primo field goal di giornata di un decisivo Neil Rackers dalle 40 yards, replicato una serie più tardi con un calcio questa volta dalle 45.
Con i 49ers incapaci di muovere l'attacco a causa di serie molto brevi da tre down e fuori ed a causa di un fumble di Brandon Lloyd, Arizona ha messo punti importanti in un momento importante, ovvero a ridosso dell'intervallo, andando a riposo sotto solamente di 2 punti dopo un avvio quantomeno disastroso.
Con un minuto da giocare McCown ha infatti colpito quattro ricevitori differenti arrivando sulle 17 di San Francisco per poi trovare Larry Fitzgerald in meta con un lancio sul lato destro dell'area di meta dove il giovane wide receiver ha sfruttato il vantaggio di centimetri e di agilità saltando più in alto del diretto marcatore.
Nonostante il fallimento della conversione da 2 punti il punteggio si è trasformato in un 14-12 davvero insperato, almeno dopo tutto quello che era successo nel primo quarto.
Il terzo periodo ha visto i Cardinals andare in vantaggio, che una volta raggiunto non hanno più mollato.
Con Rattay a farsi intercettare da Robert Tate e con l'attacco dei Niners chiaramente in difficoltà , Arizona ha messo dunque la testa avanti con altri due field goals di Rackers, rispettivamente dalle 48 e dalle 23 yards, portando dunque il parziale sul 21-14 a proprio favore senza poi voltarsi più indietro.
Quindi, dopo l'ennesimo punt di Andy Lee, il kicker dei Cards ha messo il quinto calcio della sua prolifica partita infliggendo un parziale sempre più pesante agli avversari, i quali hanno rischiato di capitolare immediatamente dopo con un pallone perso da Rattay (cortesia di Bert Berry) nei pressi della propria endzone ma fortunatamente ricoperto da Eric Heitmann.
Non è servito molto tempo, ad ogni modo, per chiudere definitivamente i conti.
Con una posizione di campo favorevole grazie ad un ritorno di punt di 25 yards di Reggie Swinton, McCown ha trovato Anquan Boldin in meta per i punti della staffa, grazie ad un lancio da 27 yards con pallone preso dal ricevitore due-tre yards fuori dalla goal line e portando dentro di forza con un paio di difensori addosso.
La contesa si è chiusa con l'entrata in campo di Alex Smith, per la prima volta a lanciare in una gara di regular season, e con un fumble del rookie Frank Gore che dopo aver ricevuto un passaggio dallo stesso Smith ha perduto l'ovale colpito da Robert Tate; Rackers ha infine trovato il sesto field goal della serata decretando l'ennesimo turnover trasformato in punti da dei Cardinals opportunisti come non mai.
Il Messico ha portato fortuna a Josh McCown: il quarterback ha giocato la sua miglior partita di sempre chiudendo con il career high in passaggi completati e tentati con 32/46 e con 385 yards su passaggio, oltre a 2 mete senza intercetti.
McCown si è dimostrato tranquillo quando è stato protetto dalla linea, essendo un qb maggiormente preciso lanciando all'interno della tasca e con dropbacks profondi mentre è stato poco efficace in giochi veloci e dovendo lanciare in corsa, suo punto debole.
Confermatosi buonissimo scrambler è stato anche decisivo nel racimolare qualche yarda extra in giochi rotti, andando a prendere dei primi down con le proprie gambe anzichè forzare passaggi rischiosi.
Rattay ha decisamente deluso dopo i buoni numeri accumulati contro Dallas, lanciando per 126 yards ed un intercetto con 11/21 e trovando la sostituzione nel quarto periodo.
A sua parziale difesa c'è una linea poco adatta alla sua protezione che si è fatta maltrattare dal potente Bertrand Berry e dai suoi colleghi di linea, ma resta il fatto che l'attacco dei Niners non ha prodotto nulla a livello di punti con 168 yards offensive contro le 463 degli avversari.
Ambedue le squadre hanno dimostrato forza nei reparti davanti e debolezza nelle secondarie: per Frisco si sono distinti Jeff Ulbrich, onnipresente, con 12 placcaggi totali, e Bryant Young, autore di 2 atterraggi del quarterback.
Buonissima anche la partita di Derek Smith, che oltre al fumble ricoperto in meta ha contribuito nel limitare il gioco di corsa dei Cardinals e di Brandon Moore, la cui presenza ha dimostrato che la linea a 4 dei linebackers funziona bene anche intercambiandone gli elementi.
Per i Cardinals sono arrivate ottime prestazioni del già citato Berry e di Calvin Pace, autore di un sack e mezzo, e dei veterani Robert Griffith e James Darling, che hanno aggiunto fisicità ad un reparto senza spina dorsale; restano da risolvere problemi importanti nelle secondarie perchè con Rolle fuori il rookie Eric Green è stato utilizzato spesso ed ha mostrato i propri limiti in fase di copertura facendosi sfuggire in 3 occasioni Brandon Lloyd, che lo ha eluso con delle finte poco impegnative nelle situazioni di corto yardaggio.
Resta comunque un'importante vittoria che può ridare morale in Arizona, ma la strada da percorrere è ancora molto lunga. L'attacco c'è, ed il gran secondo tempo di Boldin e Fitzgerald lo dimostra, ma il gioco di corsa è molto limitato.
Per i Niners è una sconfitta amara da digerire in virtù dell'inizio forte della difesa, ma si sa che per Nolan e soci sarà un anno di transizione: più imparerà Smith sul campo e fuori e maggiori speranze avrà la squadra di preparare un 2006/2007 con i fiocchi.