Wayne Gretzky nell'insolita veste di coach di Phoenix
Pacific Division Preview
Terminiamo con l'esame della Pacific Division, gruppo che raccoglie alcune delle franchigie NHL che durante l'estate hanno apportato qualche cambiamento importante all'interno del loro roster con cessioni eccellenti, cambiamenti di allenatore di un certo peso e qualche arrivo non proprio consono alle regole non scritte dell'hockey nord americano (i fratelli Niedermayer riunitisi ad Anaheim). In questa Division vedremo come se la caverà Wayne Gretzky nel nuovo ruolo di capo allenatore a Phoenix, dopo anni da dirigente, ambasciatore e uomo immagine.
ANAHEIM MIGHTY DUCKS
Non c'è più la Walt Disney a fare da cassa di risonanza per le "Papere" californiane, chiamate a ritornare al vertice della NHL come era successo qualche stagione fa, prima della cessione illustre dell'uomo franchigia Paul Kariya. Il nuovo proprietario Henry Samueli ha atteso di conoscere bene quali fossero i problemi della squadra dentro e fuori dalla pista, attuando poi una politica che cercasse di eliminare qualche ombra che aveva caratterizzato le ultime stagioni di Anaheim. Il segnale è stata la scelta di cambiare sia GM che allenatore, puntando su una vecchia volpe come Brian Burke dietro la scrivania e l'esordiente Rick Carlyle in panchina.
Difesa molto esperta quella di Anaheim, con un quartetto molto pericoloso formato dalla coppia Ozolinsh- Salei e dai nuovi arrivati Marshall e Scott Niedermayer, quest'ultimo grande "vincente" che arriva da New Jersey per stare finalmente con il fratello Rob in una squadra molto bilanciata.
Il reparto offensivo è stato notevolmente rinnovato, vista la partenza di Steve Rucchin e il ritorno di Temu Selanne e di un giocatore capace di lottare come Craig Adams. Selanne toglierà molto del peso che la critica ha messo sulle spalle di Sergei Federov, mentre Rob Niedermayer e Petr Sykora possono fare ancora bene in attacco essendo elementi capaci di sacrifici importanti per i compagni di linea.
I due portieri posso coesistere tranquillamente: il titolare è senza dubbio Jean- Sebastian Giguere, nel 2003 MVP dei playoff, insieme al russo Ilya Bryzgalov, chiamato senza dubbio alla stagione della verità in un ruolo che in passato non gli ha lasciato molto spazio per mostrare le proprie reali qualità .
Movimenti mercato off-season:
Acquisti: Scott Niedermayer (New Jersey), Todd Federuk (Philadelphia), Jason Marshall (San Josè), Teemu Selanne (Colorado), Rip Brennan (Atlanta).
Cessioni: Martin Skoula (Dallas), Mike Leclerc (Phoenix) Steve Rucchin (NY Rangers), Stanislov Chistov (Magnitogorsk), Garnett Burnett (Dallas), Lance Ward (Ottawa).
DALLAS STARS
Dallas ha ridotto notevolmente le potenzialità del proprio roster, ringiovanendolo notevolmente senza dimenticare però quali siano stati gli uomini che in passato hanno realmente dato lustro e successo all'economia della squadra. Coach Dave Tippet ha preferito tenere un terzetto affidabile come quello formato da Zubov, Modano e Guerin piuttosto che cercare altre strade che guardassero al futuro della squadra, mantenendo l'ossatura che negli ultimi campionati è riuscita a rimanere nelle zone che contano.
I nomi dell'attacco sono sempre gli stessi: Mike Modano, Brendan Morrow, Jason Arnott, Bill Guerin e Jari Lethinen continueranno ha tirare la carretta di un reparto esperto e capace di impensierire qualsiasi difesa con un ottimo gioco d'insieme. Stu Barnes saprà come sempre far girare gli "special team" degli Stars senza molti problemi.
In difesa la chioccia è Sergei Zubov e proprio per questo il reparto si poggerà sui suoi umori, anche se gli arrivi di Martin Skoula e Stephan Robidas potranno dargli qualche minuto di riposo in più ma solo nelle fasi meno intense della gara. Il resto del tempo lui ci "deve" essere per il bene di tutti.
Marty Turco è ancora un portiere affidabilissimo e capace di decidere una partita da solo. Non se ne è andato nonostante le molte offerte ricevute anche durante lo sciopero dell'ultima stagione, dimostrando attaccamento alla maglia ed una sintonia con l'ambiente che vuol dire molto per il suo ruolo. L'arrivo di Johan Hedberg gli darà poi qualche occasione di riposo in più, magari nelle lunghe ed interminabili serie di trasferte all'est.
Dallas ha fatto pochi cambiamenti, lasciando andare i giocatori in fase calante all'ovest, e proprio per questo può sempre dire la sua in una Division nuova per certi versi, ma in cui c'è sempre bisogno di esperienza.
Movimenti mercato off-season:
Acquisti: Martin Skoula (Anaheim), Johan Hedberg (Vancouver), Stephane Robidas (Chicago), Garrett Burnett (Anaheim).
Cessioni: Aaron Downey (St. Luois), Chris Therien (Phialdelphia), Pierre Turgeon (Colorado), Valerie Bure (Los Angeles), Rob DiMaio (Tampa Bay).
LOS ANGELES KINGS
Le prime mosse di mercato facevano presagire un'importante fase di ricostruzione per i Kings, dopo le incredibili cessione di Palffy e Stumpel, ma gli arrivi hanno fatto capire che coach Andy Murray avrebbe voluto avere un gruppo meno propenso agli infortuni e con qualche personalità importante in spogliatoio.
Così l'arrivo di una "voce grossa" come Jeremy Roenick (475 gol in 16 anni di carriera NHL) potrà dare più fisicità ad una formazione spesso accusata di nascondersi nel momento in cui gli avversari cominciano ad alzare le stecche dal ghiaccio. Pavol Demitra e Valeri Bure garantiscono velocità e gol, e potranno essere utilissimi alle invenzioni del sempre verde Luc Robitaille, autentica grande anima dei Kings. L'unica grande anomalia del pacchetto offensivo è la presenza di molti centri e di poche ali vere e proprie.
La risposta più importante dovrà darla però la difesa, dove Norstrom e Miller sono le guide più sicure per un reparto che dovrà sviluppare i molti talenti a disposizione (Gleason e Grebeshkov), senza dimenticare l'apporto tecnico e in zona gol di Lubomir Visnovsky.
Andy Murray dovrà comunque capire come dovrà gestire la sua coppia di portieri: LaBarbera non ha praticamente esperienza nella NHL, avendo sempre militato nella AHL con Hartford, mentre il titolare Mathieu Garon è sempre stato la spalla silenziosa di Josè Theodore a Montreal, trovadosi così alla sua primissima, vera esperienza come primo portiere.
I playoff non sono impossibili, ma rispetto alle ultime stagioni servirà un po' di fortuna in più e l'infermeria possibilmente poco affollata.
Movimenti mercato off-season:
Acquisti: Jeremy Roenikc (Philadelphia), Pavol Demitra (St. Louis), Valerie Bure (Dallas), Jason LaBarbera (NY Rangers), Tom Kostolopulos (Pittsburgh).
Cessioni: Ziggy Palffy (Pittsburgh), Martin Straka (NY Rangers), Jason Allison (Toronto), Jozef Stumpel (Florida), Anson Carter (Vancouver), Stephane Quintal (ritirato).
PHOENIX COYOTES
La squadra che potrebbe essere la vera sorpresa di questo raggruppamento. Phoenix ha dato fiducia a Wayne Gretzky nel ruolo di allenatore, dopo averlo avuto come dirigente e mentore tecnico nelle ultime due stagioni. "The Great One" si è portato dietro leadership e uno staff di primo livello, fra cui il GM Mike Barnett, abilissimo sul mercato dei free agent durante l'estate e capace di portare in Arizona giocatori liberi, esperti e soprattutto senza spendere troppo.
Nagy non sarà più l'unico attaccante pericoloso della squadra, visto l'arrivo di giocatori esperti e dal gol facile come Petr Nedved e Mike Ricci, mentre il 40enne Brett Hull dovrà riuscire a continuare a far gol e rilanciare nello spirito Mike Johnson, reduce da un infortunio che ne ha limitato l'utilizzo nell'ultimo campionato NHL giocato.
La difesa è giovane ma molto affidabile, e l'arrivo di Danis Gauthier da Calgary permetterà a Phoenix di riformare con Derek Morris una coppia rivelatasi veramente pericolosa ai tempi dei Flames. L'esperienza la metterà Shean O'Donnell, difensore da 20 punti a stagione, in una difesa molto talentuosa e con la possibilità di cambiare spesso assetto durante la gara.
Il capolavoro Phoenix lo ha fatto nella scelta dei portieri. Brian Boucher è rimasto con i Coyotes e non avrà sicuramente cali di condizione perché costretto a giocare sempre, visto che avrà come illustre compagno niente meno che Curtis Joseph, titolare che avrà proprio in Boucher una validissima alternativa, senza dimenticare un goalie molto solido come Steve Passatore.
Il potenziale, come già detto, c'è tutto. Ora toccherà a Gretzky dare quell'ingrediente in più per riuscire a lottare fino alla fine della stagione regolare per un posto nei playoff.
Movimenti mercato off-season:
Acquisti: Curtis Jospeh (Detroit), Mike Leclarec (Anaheim), Steve Passmore (Chicago), Petr Nedved (Edmonton), Mike Ricci (San Josè), Sean O'Donnell (Boston), Denis Gauthier (Calgary), Jason Chimera (Edmonton).
Cessioni: Andrei Nazarov (Minnesota), Brent Johnson (Vancouver).
SAN JOSE' SHARKS
Gli Squali sono una squadra giovane e capace di rendere la vita difficile a chiunque, anche se durante il mercato hanno preferito lasciare le cose com'erano, cercando di tirare fuori qualche nuovo prodotto dalla sua collaudatissima organizzazione nelle Minors. Due stagioni fa hanno fatto un grande lavoro, al limite del miracolo, e anche nel 2006 vogliono continuare a stupire.
Gruppo quindi immutato, con il solito tedesco Marco Sturm a giostrare in avanti insieme a Alain McCauley, Patrick Marleau e Scott Parker, anche se il gruppo sembra un po' corto per non avere problemi in una stagione lunga e massacrante come quella NHL. Un nome nuovo? Potrebbe essere il 19enne ceco Milan Michalek visto che la fiducia e lo spazio dato in passato ai giovani non è mai stato un problema per San Josè. Resta l'amaro in bocca per il mancato accordo con Alex Korolyuk, rimasto in Russia dove i soldi non sembrano più un problema.
La difesa ha perso Mike Rathje ma il resto è rimasto intatto, soprattutto la fiducia di tutto il reparto in se stesso. Unico pericolo è la media età molto bassa (25 anni) del gruppo di 8 difensori a disposizione di Ron Wilson.
Evgeny Nabokov è una sicurezza. Concede pochissimo, non regala fronzoli inutili e lascia i compagni molto tranquilli nelle uscite di zona veloci. Il suo handicap è non avere un sostituto che gli permetta di giocare almeno 15-20 gare come spettatore dalla panchina. Vesa Toskala deve trovare più continuità , anche se non ha mai commesso errori grossolani che ne limitassero la fiducia dei compagni.
Il Draft ha portato altro "materiale" da sviluppare per il futuro, ma i tifosi si aspettano qualcosa di positivo nell'immediato presente, magari un paio di turni nei playoff, tanto per far fare esperienza ad una delle franchigie più invidiate della Lega per il lavoro effettuato dopo la grande delusione piovuta sulla franchigia dopo essersi affidati a qualche senatore appagato di troppo e che non portò nemmeno i playoff.
Movimenti mercato off-season:
Acquisti: —
Cessioni: Michael Rathje (Philadelphia).