Joe Sakic , stella indiscussa dei Colorado Avalanche.
Nell'ultima stagione giocata, tre delle cinque franchigie della North-West Division hanno raggiunto i play-off: Vancouver, Colorado e Calgary. Le altre due squadre, Edmonton e Minnesota, sono rimaste al palo per soli 2 e 8 punti rispettivamente, risultando le migliori delle escluse. Questi numeri, sommati a quelli degl'anni precedenti (ben 4 su 5 ai playoff del 2002/2003) e al fatto che i Flames sono arrivati a giocarsi l'ultima finale della Stanley Cup, la dicono lunga sull'equilibrio ad alto livello che contraddistingue la divisione da diverso tempo.
Dopo la sosta di una anno, dopo i grandi colpi di mercato e con le nuove regole, è naturale domandarsi se per il titolo di Conference bisognerà ancora fare i conti con la North-West Division. Ma andiamo per ordine e vediamo nel dettaglio i cinque team in questione.
Calgary Flames
Una parata cittadina tra una folla entusiasta per “festeggiare” una sconfitta, è una cosa che raramente si vede in qualsiasi contesto sportivo. Ma i tifosi di Calgary sanno bene che l'impresa dei loro beniamini è stata eccezionale: dopo sette anni di assenza dai play-off, sono arrivati addirittura a gara 7 delle finali di Stanley Cup, e poco importa se il risultato finale ha premiato Tampa Bay. I Flames ce l'hanno messa tutta e questo è ciò che più conta; con un attacco sterile, se si esclude il solo capitan Iginla (73 punti divisi tra 41 goals e 32 assists in 82 partite), sono riusciti ad arrivare ad un passo dal titolo.
Quest'anno si è deciso di dare una mano al riconfermato Jarome Iginla e in suo aiuto sono stati reclutati Tony Amonte (Philadelphia) e Darren McCarty (Detroit), che insieme vantano 511 goals in carriera. Per quanto riguarda la difesa, non ci sono stati grandi cambiamenti in quanto è stata sicuramente l'arma vincente dello scorso campionato.
L'acquisto del ceco Hamrlik (NY Islanders) e l'inserimento della giovane promessa Dion Phaneuf darà maggior peso offensivo alla blue line che sarà ancora comandata tra i pali dall'ottimo Kiprusoff (1.7 goals a partita e .933 di percentuale parate nel 2003/04).
Riassumendo, i Flames sono una squadra giovane e molto ambiziosa che punterà in alto anche quest'anno: le premesse ci sono tutte.
MOVIMENTI DI MERCATO
Acquisti: Roman Hamrlik(NY Islanders),Tony Amonte(Philadelphia),Darren McCarty(Detroit),Craig McDonald(Boston),Phillipe Sauve(Colorado), Cam Severson (Anaheim),Zenith Komarniski(Columbus)
Cessioni: Martin Gelinas (Florida), Dean McAmmond (St. Louis), Ville Nieminen (NY Rangers), Sebastian Centomo (HIFK Helsinki, FIN), Mike Commodore(Carolina)
Colorado Avalanche
E' l'anno del decennale, sono infatti passati 10 anni da quando i Quebec Nordique si sono trasferiti in quel di Denver e sono nate le ormai famose “Valanghe”. In 10 anni di storia, i playoff non sono mai mancati e di Stanley Cup ne sono arrivate addirittura due (1996 e 2001).
L'off-season 2005 ha reso liberi diversi giocatori chiave e il tetto salariale dettato dal nuovo regolamento ha influito sulle scelte degli stessi. Per la gestione della squadra, la dirigenza non ha potuto sottostare alle richieste di tante stelle: Adam Foote ha quindi scelto Columbus, Paul Kariya ha scelto Nashville ma soprattuto Peter Forsberg, una bandiera della giovane franchigia, ha scelto Philadelphia.
I dollari risparmiati hanno permesso il rinnovo di Milan Hejduk (RW) e Alex Tanguay (LW) che, in avanti, saranno sempre coordinati dall'inossidabile centro Joe Sakic (542 goals e 860 assists per un totale di 1042 punti in NHL), uno degl'ultimi giocatori simbolo rimasti nella lega. Sulla blue line verranno schierati i nuovi acquisti Turgeon e Brisebois per dar man forte ad un reparto non certo all'altezza della situazione (soprattutto per quanto riguarda le seconde linee).
Tra i pali saranno quindi previsti interventi straordinari per David Aebischer. Saranno da valutare con il tempo questi Avalanche, ma sembra che per Sakic e compagni si tratti di un anno di transizione.
MOVIMENTI DI MERCATO
Acquisti: Pierre Turgeon (Dallas), Patrice Brisebois (Montreal), Andrew Brunette (Minnesota), Brad May (Vancouver), Curtis Leschyshyn (Ottawa), Vitaly Kolesnik (Torpedo Kazzinc,KAZ), Paul Healey (Florida)
Cessioni: Chris Gratton (Florida), Adam Foote (Columbus), Peter Forsberg (Philadelphia), Paul Kariya (Nashville), Teemu Selanne (Anaheim), Chris Gratton
Edmonton Oilers
A Edmonton la storia si ripete ormai da anni: si gioca, si soffre, ce la si mette tutta, ma si naviga sempre sul filo dei play-off. Li si agguantano o li si perdono per un niente, per un punto, e il salto di qualità che i tifosi aspettano, sembra non arrivare mai. Sarà il destino o sarà la politica di ringiovanimento della squadra che da qualche anno gli Oilers hanno addottato? Probabilmente tutte e due.
Ora che i giovani Ryan Smyth, Radek Dvorak e Shawn Horcoff (rispettivamente, 59, 50 e 40 punti nel 2003/04 ) sembrano maturati e hanno fatto esperienza nella lega, l'ossatura della franchigià è sicuramente più solida. Quei buchi di tecnica e furbizia che sono mancati la scorsa stagione, possono essere tappati in attacco dall'arrivo del centro Mike Peca (NY Islander) e in difesa dal veterano e fortissimo blueliner Chris Pronger (St. Louis, 4 volte MVP). Sicuramente un grande punto di riferimento per una già discreta difesa e per il portiere Ty Conklin, che avrà il compito di non far rimpiangere l'ormai ex Tommy Salo.
Sarà la volta buona? Riusciranno gli Oilers a compiere quel passo in avanti di cui hanno un disperato bisogno? Al ghiaccio l'ardua sentenza.
MOVIMENTI DI MERCATO
Acquisti: Chris Pronger (St. Louis), Michael Peca (NY Islanders)
Cessioni: Igor Ulanov (Edmonton), Scott Ferguson (Minnesota), Brad Isbister (Boston), Mike York (NY Islanders)
Minnesota Wild
Se il nuovo regolamento, che non prevede pareggi, fosse stato applicato la scorsa stagione (2003/2004) chissà quante soddisfazioni si sarebbe potuta togliere la squadra del Minnosota, che di partite ne ha impattate ben 20.
Merito, e colpa, di una buona difesa e di un pessimo attacco. Attacco che anche quest'anno non comprende nomi illustri e che vede addirittura un'abbondanza di centri (Todd White, Brian Rolston, Wes Walz, Marc Chouinard e i due prospetti Mikko Koivu e Patrick O'Sullivan) da smaltire durante il training camp. Perso Brunette, i soli Daigle e Gaborik non potranno fare la differenza.
Per sopperire allo sterile attacco, sembra che la regola di Minnesota sia: “primo non prenderle”. E, in base a questo principio, hanno rafforzato la difesa con l'acquisto dell'ormai ex Thrasher Daniel Tjarnqvist (cha tanto bene ha fatto in Europa lo scorso anno) e con la ri-conferma del buon Andrei Zyuzin.
Lo scorsa stagione giocata hanno chiuso la regolar season con una percentuale superiore al .500. Se si riescono a ripetere i play-off sono assicurati.
MOVIMENTI DI MERCATO
Acquisti: Daniel Tjarnqvist (Atlanta), Andrei Nazarov (Phoenix), Scott Ferguson (Edmonton), Kurtis Foster (Anaheim), Joey Tetarenko (Carolina), Todd White (Ottawa), Roman Voloshenko (Krylia Sovetov,RUS), Miroslav Kopriva (Berounsti Medvedi,CZE), Peter Olvecky(Dukla Trencin, SVK)
Cessioni: Andrew Brunette (Colorado), Richard Park (Vancouver)
Vancouver Canucks
“Cari tifosi dei Canucks, ieri ho ricevuto la notizia dal Commissioner Bettman. Mi ha informato che sono stato riammesso a giocare a hockey nella NHL e posso tornare a far parte dei Vancouver Canucks. […] Ho giocato il mio miglior Hockey qui a Vancouver e voi tifosi avete avuto un ruolo importante in questo. Abbiamo avuto alcuni successi insieme, ma penso che il meglio debba ancora venire”
Con queste parole Todd Bertuzzi si è presentato ai fans dei Canucks dopo la squalifica a tempo indeterminato inflittagli nel marzo del 2004.
La decisione di riammettere Bertuzzi nella lega, per i sostenitori di Vancouver, vale sicuramente più di qualsiasi operazione di mercato. Mercato che non è stato prolifico per la franchigia canadese e che non ha avuto transazioni degne di nota.
La squadra, già competitiva di suo (primo posto di division lo scorso campionato) ha ritrovato un leader indiscusso e ha ri-confermato Markus Naslund (LW) e Brendan Morrison (C). Un trio d'attacco capace di 204 punti nel 2003/2004. Se Daniel Sedin e Henrik Sedin si riconfermeranno ad alti livelli, la partenza di Martin Rucinsky non verrà certamente rimpianta.
Ad aiutare un non eccezionale Dan Cloutier tra i pali (forse unico tallone d'achille della squadra), i soliti Mattias Ohlund, Sami Salo e Ed Jovanovski sono una sicurezza; potenti, veloci, esperti ed affiatati.
Vancouver, anche quest'anno, ha tutte le carte in regola per puntare al titolo.
MOVIMENTI DI MERCATO
Acquisti: Anson Carter (Los Angeles), Richard Park (Minnesota), Steve McCarthy (Chicago), Brent Johnson (Phoenix), Josh Green (NY Rangers), Sven Butenschon (NY Islanders).
Cessioni: Brent Sopel (NY Islanders), Joe DiPenta (Anaheim), Marek Malik (NY Rangers), Brad May (Colorado), Johan Hedberg (Dallas), Jonathan Aitken (Montreal), Peter Sarno (Columbus), Pat Kavanagh (Philadelphia), Artem Chubarov (Avangard Omsk, Russia), Jeff Heerema (Ottawa)