Manning vincente contro Warner

Eli Manning ha giocato una partita discreta, ma non esente da errori…

Una delle partite più interessanti della prima giornata di gioco era senz'altro la sfida di New York tra Giants e Cardinals.

La sfida ha infatti messo a confronto Kurt Warner ed Eli Manning, che nel 2004 hanno condiviso il posto in regia in maglia blu, e c'era molta curiosità  per capire quali potenzialità  potevano sviluppare i nuovi Cardinals, intenzionati ad iniziare un ciclo vincente.

Il primo, ottimo, drive orchestrato da Manning ha avuto come risultato i primi 7 punti della partita per New York grazie ad una marcia di 81 yards in 10 giochi.

La combinazione di corse tra Tiki Barber e Brandon Jacobs ha fruttato molte giocate superiori alle 10 yards, alle quali Arizona non ha saputo porre rimedio; quindi Manning ha trovato Jeremy Shockey in endzone con una giocata da 20 yards ed i primi punti sono andati a referto.

Dopo due drives incerti, i Cardinals hanno risposto con un field goal di Rackers da 24 yards, ma la voce grossa l'ha fatta il linebacker Karlos Dansby nel successivo drive di New York intercettando il secondo passaggio di Manning e riportandolo in meta per il 10-7 parziale.

Mentre Manning entrava sempre più in confusione, Warner ne ha approfittato per aprire le soluzioni offensive della sua squadra connettendo per buoni guadagni con tutti i suoi ricevitori compresi i running backs, avvicinando nuovamente Rackers ai pali per un altro tentativo da 3 punti a buon fine.

Riguadagnato il possesso il giovane Manning l'ha perduto subito: dopo essere stato atterrato da Orlando Huff ed aver lanciato un incompleto, è arretrato dalla posizione di shotgun ed ha lanciato un pallone che, deviato da Chike Okeafor, è finito ancora nelle mani di Dansby in territorio favorevole ai Cards.

L'attacco, sul finire del primo tempo, non ha saputo sfruttare l'occasione e non certo per colpa del quarterback: Warner, infatti, è stato atterrato per due volte in tre azioni ed in un'azione in particolare Oliver Ross si è letteralmente fatto asfaltare da Michael Strahan, che ha poi raggiunto facilmente il quarterback avversario.

Risultato: dalla linea delle 29 yards dei Giants l'attacco si è ritrovato sulle 42, con conseguente entrata in campo di Scott Player per il punt.

L'inizio di terzo quarto è stato decisivo: il primo drive di un Manning con voglia di riscatto ha visto il quarterback pescare Plaxico Burress (che aveva bruciato in velocità  David Macklin) per un guadagno di 44 yards, e due azioni dopo Brandon Jacobs ha portato la palla in meta con una corsa da 5 yards.

Lo spettacolo è continuato con Gibril Wilson, che ha intercettato Warner nel primo gioco del drive successivo dando una posizione favorevolissima al suo attacco: Tiki Barber non si è fatto pregare e con una corsa di 21 yards ha messo altri punti nel tabellone per il 21-13. A New York non si divertivano così da anni.

Arizona ha ridotto le distanze con un drive nel quale Larry Fitzgerald ha preso 4 palloni per 48 yards, culminato con il passaggio preso dallo stesso ricevitore per il 21-19: a questo punto gli special teams dei Giants hanno fatto la differenza, e Willie Ponder ha riportato per 95 yards il calcio seguente, spezzando autenticamente le gambe alla squadra ospite.

I Giants hanno terminato gli avversari con il secondo passaggio da TD di Manning per le mani di Plaxico Burress e con un'altra azione di special team, con Chad Morton a riportare un punt in meta per 52 yards.

I New York Giants sono sembrati una squadra sicuramente meno noiosa da guardare rispetto agli ultimi 4-5 anni, e Manning ha generalmente destato una buona impressione, anche se non è stato immune da errori ed avrà  molto da lavorare soprattutto in accuratezza dei lanci. L'importante per lui è l'essere riuscito a riscattarsi prontamente, ha dato insomma dei segnali buoni dal lato caratteriale.

Ottima la prestazione del duo di running back, Barber e Jacobs, ambedue a segno, mentre in difesa si segnala una solida prestazione di un ritrovato Michael Strahan, con 6 placcaggi ed un sack.

I Cardinals sono partiti bene, ma troppe sono le cose che non sono funzionate bene. La protezione del quarterback è stata scarsa e Warner ha preso parecchie botte. La difesa ha fatto ciò che ha potuto, con una grande prestazione di Dansby, che oltre ai due intercetti ha effettuato un sack, e con la presenza di elementi solidi come Huff e Berry, sempre minacce in fase di pressione al qb.

Male, anzi molto male, il gioco di corsa con 5 corridori a portare la palla per sole 31 yards, costringendo Warner ad un lavoro extra in fase di lancio, con conseguente prevedibilità  del tutto. La linea offensiva è stato il reparto che ha giocato peggio di tutti.

Complessivamente è emersa dunque una cosa: Dennis Green ha molto, molto lavoro da fare per portare i Cardinals a fare quei passi desiderati verso l'alto.
Per i Giants, invece, un inizio davvero incoraggiante.

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