Joe Pelletier a Play.it

Joe Pelletier, ospite di Play.it

Il Lockout e la stagione cancellata, Gary Bettman e Bob Goodenow sono gli argomenti principali nelle discussioni degli appassionati di hockey su ghiaccio.

Vorremmo parlare di tutto ciò con una persona davvero speciale, Joe Pelletier: originario della British Columbia (e tifosissimo dei Vancouver Canucks), Pelletier si è immediatamente conquistato una meritata fama ed è riconosciuto come uno dei migliori ricercatori per quanto riguarda l'hockey.

Nonostante la giovane età  (è nato nel 1974), Pelletier ha un curriculum eccezionale: ha scritto e collaborato per importanti siti e riviste quali SportsIllustrated.com, HockeyCanada.ca, TSN.ca, ESPN.com, The Sporting News; Pelletier, inoltre, è un membro della Society of International Hockey Research e ha collaborato alla realizzazione di Total Hockey, l'enciclopedia ufficiale della NHL.

Da qualche anno, Pelletier si è specializzato sull'hockey internazionale, in particolare sulle sfide Canada-URSS e la Canada / World Cup; il suo sito www.1972summitseries.com è un'importantissima fonte di informazioni e punto di riferimento per gli appassionati.

Quindi, siamo veramente felici di poter ospitare all'interno del nostro sito Pelletier, che gentilmente ci ha concesso questa intervista.

P.IT (Play.it) - JP (Joe Pelletier)

P.IT: Joe, qual è la tua opinione sul lockout? Quali sono le cause? Chi sono i colpevoli?

JP: Il lockout è la conseguenza dell'errata gestione manageriale da parte dei proprietari: per questo motivo il 15 settembre 2004, le porte sono state chiuse. Però, va anche rimarcato che il vecchio CBA (accordo contrattuale) era decisamente sbagliato e pieno di difetti; tutto ciò ha portato a numerosi problemi finanziari. La NHL ha bisogno di un nuovo sistema: purtroppo pochi lo hanno capito, quindi è scattato il lockout.

Io non critico i giocatori, ma accuso pesantemente la NHLPA e gli agenti; penso sia necessario fare una distinzione tra i giocatori, che sono delle persone oneste, e i businessmen che dirigono la situazione.

In un certo senso, sono favorevole al lockout, a differenza di molti altri osservatori: è meglio tenere le porte chiuse e riaprirle soltanto quando sia stato raggiunto un accordo che funzioni! Se si dovesse ricominciare utilizzando il vecchio sistema oppure uno sbagliato, allora sarebbe tutto tempo perso!

P.IT: Pensi che sarebbe stato possibile salvare la stagione?

JP: Sicuramente

P.IT: Qual era la tua opinione su una stagione ridotta a 28 partite per squadra?

JP: Piuttosto che niente avrei preferito una stagione ridotta, anche se non sarebbe stata una cosa positiva!

P.IT: Immaginiamo una stagione senza lockout. Immaginiamo che questa stagione fosse iniziata regolarmente ad ottobre. Quali squadre sarebbero state le favorite?

JP: Questa è una domanda troppo difficile, anche perché non possiamo sapere con quali regole si sarebbe giocato. Se fosse stato in vigore il vecchio CBA, il titolo sarebbe stato conteso dalle solite squadre! E questo non è positivo!

P.IT: Quando ricomincerà  la NHL? E cosa succederà  al termine del lockout?

JP: Non ne ho la più pallida idea! Sono convinto che i proprietari stiano pensando alla possibilità  di utilizzare i cosiddetti replacement players (giocatori provenienti dalle minors). E sarebbe è una buona cosa. In questo modo, i tifosi avrebbero il “potere”: se si dovessero appassionare alla stagione dei replacement players, sarebbe un duro colpo per la NHLPA. Se i tifosi dovessero prestare poca attenzione a questi giocatori, sarebbe un duro colpo per i proprietari. E' una scommessa!

P.IT: Cosa ne pensi del commissioner della NHL, Gary Bettman?

JP: A differenza di molti osservatori, non critico Bettman. Sta facendo il suo lavoro! E la sua posizione ha come interesse principale il GIOCO e le squadre canadesi. Per questo i Canadesi sono dalla parte dei proprietari.

Invece, non ho il minimo rispetto per Bob Goodenow, leader della NHLPA. Escludo che si preoccupi per il bene dell'hockey. Gli unici suoi interessi sono i portafogli degli agenti e dei giocatori.

Infine, vorrei esprimere la mia ammirazione per Trevor Linden! La sua è stata una delle poche voci ragionevoli durante tutto questo tempo.

P.IT: Qual è la situazione finanziaria delle squadre canadesi? Se i proprietari avessero ceduto sul salary cap, cosa sarebbe successo a franchigie come gli Edmonton Oilers?

JP: Se il vecchio CBA rimanesse in vigore, gli Edmonton Oilers e anche i Calgary Flames terminerebbero la loro esistenza nel giro di pochi anni. E di questo sono certo. Probabilmente anche gli Ottawa Senators farebbero la stessa fine. Forse Montreal e Vancouver rimarrebbero ancora competitivi. Toronto è un caso a parte per quanto riguarda la situazione finanziaria: i Maple Leafs sarebbero competitivi con qualunque accordo!

Con un nuovo sistema, invece, non solo tutte e sei le squadre potrebbero competere, ma addirittura città  come Quebec oppure Winnipeg ridiventerebbero dei mercati interessanti! Questo si può estendere anche ad altre buone “hockey towns” come ad esempio Buffalo. Probabilmente, mercati deboli come Carolina oppure Nashville faticherebbero ancora.

P.IT. Cosa provano i tifosi canadesi in questo periodo? Un anno senza hockey! E' difficile da accettare?

JP: I Canadesi non sono assolutamente senza il loro gioco preferito! Siamo semplicemente senza la NHL, ma questo non significa che l'hockey sia dimenticato o trascurato! I Canadesi hanno riscoperto il “grassroots hockey”, l'hockey nella sua forma più pura, cioè quello non professionistico. Con il termine Grassroots s'intende l'hockey praticato dai ragazzi, ma anche quello amatoriale sui laghi ghiacciati oppure lo street hockey nei parcheggi!

Inoltre, i tifosi canadesi si stanno appassionando al junior hockey e addirittura all'amateur senior hockey! Ritengo che questo interesse per il grassroots hockey innalzerà  il livello delle squadre canadesi nelle competizioni internazionali nei prossimi dieci anni.

Probabilmente, la NHL è la massima espressione dell'hockey nel mondo. Ma l'hockey è un'istituzione molto, molto più importante rispetto alla NHL! Make no mistakes: l'amore per l'hockey da parte dei Canadesi non ha paragoni con il resto del mondo!

P.IT: Cosa ne pensi di un'ipotetica European Super League?

JP: Non ho sentito nulla a riguardo.

P.IT: Ci sono stati dei rumors riguardo un possibile arrivo di dirigenti russi nella NHL! Pensi sia possibile che qualche magnate russo possa acquistare una franchigia NHL?

JP: Diverse franchigie sono in vendita, quindi le opportunità  ci sarebbero. Se i Russi fossero stati realmente interessati all'acquisto di una squadra, lo avrebbero già  fatto.

P.IT: Parliamo ora di International Hockey e di Team Canada. Quali giocatori saranno selezionati per i prossimi Mondiali, che si disputeranno nel prossimo mese di maggio?

JP: Probabilmente, verranno selezionati i giocatori che sono stati attivi in questi mesi; i leader di Team Canada potrebbero essere Brendan Morrison, Shawn Horcoff, Daniel Briere, Joe Thornton, che stanno giocando molto bene in Europa. Penso che molti giocatori della selezione olimpica 2002 e della World Cup 2004 rimarranno a casa. Spero che i selezionatori convochino qualche junior (come ad esempio, Sydney Croff, Jeff Carter, Dion Phaneuf), a patto che i playoff siano terminati.

P.IT: Olimpiadi di Torino 2006. Vedremo le superstar della NHL?

JP: Se la stagione NHL dovesse ripartire in ottobre, ci sono delle possibilità  di rivedere i fuoriclasse sulle piste di Torino. I proprietari non amano interrompere la stagione, ma spero che liberino i giocatori per le rispettive nazionali e soddisfino i tifosi di tutto il mondo!

Questa era l'ultima domanda! Ringraziamo Joe per la sua gentilezza e disponibilità !

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