Vincent Lecavalier festeggiato dai compagni…
Lo avevamo chiamato in causa, indicandolo come un non- fattore nelle prime partite di World Cup, oscurato dalle altre due grandi stelle della squadra, Milan Hejduk e Patrick Elias e lui ha risposto sul ghiaccio.
Jaromir Jagr, infatti, pur non andando a punti per la seconda partita di fila, ha offerto la sua miglior prestazione nel torneo nell'importantissima semifinale contro il Canada, ma il suo notevole apporto purtroppo non è bastato.
Il Canada ha battuto la Repubblica Ceca 4-3 in una gara thriller conclusasi solo all'overtime, con il gol decisivo messo a segno dal talento dei Tampa Bay Lightning Vincent Lecavalier e accede così alla finale contro la Finlandia che si disputerà all'Air Canada Center di Toronto martedì notte.
I cechi, apparsi addirittura dominanti per larghi tratti dell'incontro, avrebbero meritato la vittoria e hanno pagato in modo eccessivo la praticità dei canadesi, i quali, pur tirando verso la porta difesa da Vokoun per sole 24 volte contro 40, sono riusciti a realizzare quattro reti e a portare a casa un match che pareva gettato alle ortiche.
I canadesi, a dire il vero, hanno iniziato in modo sensazionale l'incontro, dimostrandosi molto aggressivi offensivamente.
Dopo un primo periodo di studio, con un Jagr in vetrina, la squadra della foglia d'acero ha infatti rifilato un terrificante uno-due a metà del secondo periodo, firmato Eric Brewer e Mario Lemieux in power play, (per entrambi prima rete nel torneo) che sembrava non ammettere repliche.
I cechi, che non si sono mai dati per vinti, hanno subito riorganizzato le idee, andando a ridurre lo svantaggio appena 42 secondi dopo il raddoppio di SuperMario, con una rete del centro Petr Cajanek, che ha legittimato la supremazia territoriale della sua nazionale.
La rimonta si è completata nel terzo periodo, quando la Rep. Ceca, con Lecavalier bloccato nel penalty box per holding, si è riportata in parità con il power play gol di Martin Havlat, abile a sfruttare un rimbalzo su un tiro di Tomas Kaberle.
Jagr e compagni non hanno mollato la presa e si sono scagliati ripetutamente verso la porta avversaria, ma hanno dovuto fare i conti con un incredibile Roberto Luongo, autore di una stagione memorabile con la maglia dei Florida Panthers, che ha fatto di lui uno dei miglior portieri in circolazione.
"Luongo è stato grande per noi" ha ammesso a fine gara il compagno di squadra Kris Draper.
Luongo, infatti, promosso titolare in seguito all'infortunio alla mano di Brodeur nel quarto di finale contro la Slovacchia, ha chiuso più volte la saracinesca e ha ipnotizzato Milan Hejduk verso la metà del terzo periodo, quando il giocatore ceco ha fallito una facile occasione dallo slot, dopo che qualche attimo prima Heatley aveva fatto lo stesso a parti invertite.
Forse nel momento di maggior pressione dei cechi, è arrivato un inaspettato gol di Kris Draper, che ha trafitto Vokoun sopra il suo guanto, restituendo il vantaggio alla nazionale canadese.
Nemmeno il tempo di festeggiare e Patrick Elias, usufruendo di una grave distrazione della difesa, ha riportato le squadre in perfetta parità con un' azione di forza durata appena sei secondi e conclusa con un tiro che è passato sotto le gambe di un Luongo, la cui visuale era sicuramente coperta da vari giocatori.
Il supplementare è iniziato, manco a dirlo, con i cechi padroni del campo, ma si è risolto a favore dei canadesi al loro primo tentativo dopo le cinque conclusioni provate dalla nazionale dell' Europa dell'est, una delle quali ha visto Milan Hejduk essere fermato dall'onnipresente Luongo, bravo nel corso del match a non soffrire la grande pressione degli avversari.
Ryan Smith, dopo aver raccolto il puck nella zona sinistra dell'attacco, ha provato un tiro che il goalie Thomas Vokoun non è stato in grado di bloccare, deviandolo sulla destra del ghiaccio, dove Vinny Lecavalier agiva indisturbato.
L'ala canadese ha effettuato un primo tentativo, miracolosamente respinto dallo stesso Vokoun, ma quando è riuscito a raccogliere il disco per la seconda volta, pur tirando da posizione parecchio defilata, è stato abile ad infilarlo a mezza altezza nella gabbia semivuota, concludendo le ostilità e mandando in delirio la folla.
La Rep. Ceca esce dalla World Cup, ma lo fa davvero a testa alta.
La possibilità di vedere una finale tutta europea è sfumata, ma i cechi per questa volta si devono consolare con gli elogi che arrivano dai due coach, Vladimir Ruzicka e Pat Quinn.
Il primo si è detto davvero soddisfatto della prestazione dei suoi, aggiungendo che il Canada ha vinto solo perché ha avuto un pizzico di fortuna in più (come dargli torto!), mentre Quinn, allo stesso modo, ha fatto i complimenti alla Rep. Ceca, sottolineando la loro grande capacità di impedire il gioco degli avversari e ammettendo la supremazia territoriale e la scarsa fortuna.