Fetisov e Tkachuk a contatto durante la semifinale del 1996
Va in scena questa notte, per i quarti di finale dell World Cup, una delle sfide, non solo hockeistiche, più suggestive: a St. Paul, Minnesota scendono sul ghiaccio dell' Xcel Energy Center Russia e Stati Uniti.
Le due squadre si sono già affrontate nel girone eliminatorio sullo stesso ghiaccio il 2 settembre, e allora fu una vittoria netta dei russi, più nel gioco espresso, e la differenza di conclusioni a rete (45 - 21) lo dimostra, che nel punteggio (3-1).
Ovviamente quella di stasera è un'altra partita, però l'impressione scaturita da questo girone eliminatorio è che i russi riescano a sprigionare in pista gran parte del loro immenso potenziale, mentre gli americani non abbiano trovato ancora la giusta chemistry. Significative le parole di capitan Chelios proprio dopo la sconfitta con la Russia: "Siamo usciti piatti. La differenza era nel livello di energia. Loro ne avevano, noi no. Non penso che siano stati loro ad essere così forti, eravamo noi ad essere così deboli".
I cambi adottati da coach Wilson nel match vinto con la Slovacchia, compresa la coraggiosa scelta, appoggiata dai giocatori, di lasciare fuori il veterano Hull, hanno dato risultati apprezzabili, migliorando la velocità e la gestione del disco. Al di là degli aspetti tecnici, non può essere dimenticato poi il significato di un match contro gli eterni rivali russi, nel quale una sconfitta pesa certamente di più che in altri casi.
Ecco perché il coach Wilson dice che tutti i giocatori guardano a questa partita con un "senso di redenzione". "E' sempre speciale - aggiunge Doug Weight - abbiamo combattuto grandi battaglie contro di loro. Alcune partite alle Olimpiadi sono entrate nella storia, domani sarà come una sfida a scacchi, dobbiamo provarci"
Più tecnica invece l'analisi di Bill Guerin, autore già di due goals nel girone eliminatorio: " I russi hanno quattro linee piene zeppe di forza e talento. Tutti pattinano veloci come il vento. Questo li rende un avversario duro." Hull dovrebbe rientrare, anche se Wilson interrogato a proposito sibila solo: "Ci potrebbero essere delle sorprese"
I russi, dal canto loro, pur non sottovalutando l'avversario, cercheranno di non snaturare il gioco particolare che hanno messo in mostra in queste prime partite. Interessante, è quanto ha confermato Alexei Kovalev: "Abbiamo voluto giocare nel più puro stille russo, quello di una quindicina d'anni fa, basando tutto su velocità , controllo del puck e combinazioni." Sul match contro gli americani aggiunge: "Hanno un sacco di velocità davanti, dovremo essere bravi a rallentarli. Sarà molto importante come giocheremo a livello difensivo e nella neutral zone"
Infine per la statistica, all' ultima World Cup disputata nel 1996, Usa e Russia si incontrarono in semifinale a Ottawa. Vinsero gli americani 5-2 che poi superarono anche il Canada nelle finali vincendo la manifestazione.
Ecco il tabellino di quella partita
Primo periodo: LaFontaine (Otto, Deadmarsh) 0:26
Hull (Hatcher, Weight) 19:45 (pp)
Secondo Periodo
Berezin 1 (Yashin) 9:06
Amonte 1 (Smolinski) 10:01
Hull 4 (Weight, Chelios) 14:58 (sh)
Terzo Periodo
Zubov 1 (Larionov, Berezin) 1:57 (pp)
Schneider 1 (Young) 13:57
Da notare come ben otto giocatori di quella nazionale vestano ancora oggi la maglia a stelle e strisce: Chelios, Leetch, Amonte, Guerin, Hull, Modano, Tkachuk, Weight, contro soli quattro "superstiti" tra i russi: Gonchar, Kasparaitis, Kovalev e Yashin
La partita fu ricordata anche perché i 18.000 del Corel Centre fischiarono per tutto il match Hull, che, pur essendo canadese, aveva optato per la cittadinanza americana
Possibili key-players: Kovalev – Weight
Pronostico personale: USA 60% Russia 40%