Brad Radke, il miglior lanciatore della rotazione dei Twins…
Passano gli anni, l'attenzione dei media si concentra sulle squadre delle grandi metropoli che spendono e spandono, eppure anche quest'anno i Minnesota Twins "rischiano" di qualificarsi per i playoff o quantomeno di essere in corsa per la postseason fino alla fine della stagione, quando invece molte altre franchigie con ben altre ambizioni staranno già pensando alle prossime vacanze.
Non si può più parlare di sorpresa per una squadra che ha vinto gli ultimi due titoli della AL Central, anche se nella division forse più debole delle majors, ma i Twins restano comunque meritevoli di attenzione e rispetto; basti ricordare che nel 2002 erano sul punto di scomparire (quando "contraction" era la parola di moda fra i proprietari), poi ebbero la "pessima" idea di vincere la division e qualificarsi per la ALCS, costringendo il commissioner Bud Selig a fare marcia indietro"
Il bis del 2003 ha dimostrato che non si è trattato di un caso ed al momento Minnesota è in corsa con i White Sox per il titolo divisionale. Il roster è stato costruito con una filosofia ben precisa, peraltro obbligata dal budget ridotto che il G.M. Terry Ryan si trova a gestire, ossia puntando su draft, giocatori cresciuti nelle leghe minori, scambi di basso profilo per ricevere prospetti, inviti a veterani scartati da tutti gli altri club.
Tra i titolari, l'unico free agent di nome che hanno rifirmato è stato Shannon Stewart, per il resto è facile osservare come la squadra sia basata sulla vecchia formula "pitching and defense", senza i costosi sluggers che dominano il mercato.
E i movimenti della offseason testimoniano la qualità del lavoro della dirigenza dei Twins: se ne sono andati i due migliori rilievi, Hawkins e Guardado, e per motivi finanziari hanno dovuto cedere ai Phillies il mancino Eric Milton (tra i più promettenti se recuperato dall'infortunio) e ai Giants A.J. Pierzynski, ricevitore tra i migliori della lega. Eppure il bullpen è ancora tra i migliori in assoluto, grazie anche a Aaron Fultz e Joe Nathan arrivati dai Giants, mentre il partente Carlos Silva, arrivato dai Phillies, ha iniziato la stagione con 5 vittorie consecutive.
La rotazione è solida anche se probabilmente è stata fino ad oggi un po' inferiore alle attese. Il migliore è il veterano del gruppo Brad Radke, che viaggia con bilancio di 4-3 e ERA ben sotto i 4, mentre deludenti sono stati Johan Santana e Kyle Lohse, entrambi con record perdenti e ERA sopra 5. Come detto, e partito benissimo con 5 vittorie Carlos Silva, seguite però da 3 brutte sconfitte, ora sembra essersi riassestato vincendo le ultime due decisioni.
Come l'anno scorso, il vero punto di forza rispetto alle altre rivali della division si sta dimostrando il bullpen, con un eccellente gruppo di rilievi composto da Joe Roa, Juan Rincon (7 vittorie), Aaron Fultz, J.C. Romero ed il closer Joe Nathan, 16 salvezze e quasi perfetto fino ad oggi nonostante sia il suo primo anno in un ruolo così carico di pressione.
Il lineup di inizio stagione era quasi identico a quello della passata, ma ha dovuto fare i conti con gli infortuni più o meno gravi di Stewart, Torii Hunter, Corey Koskie e dell'attesissimo ricevitore Joe Mauer, rookie che dovrebbe occupare il ruolo per almeno un decennio in teoria. Eppure è esploso l'esterno rookie Lew Ford (.322 di media e diventato praticamente inamovibile dal lineup), il vecchio Henry Blanco e Matt LeCroy hanno dato stabilità dietro al piatto, dalle minors è arrivato un altro prospetto molto interessante come Justin Morneau, insomma sembra un ingranaggio nel quale il manager Ron Gardenhire riesce a rimpiazzare senza scompensi le parti mancanti.
Oltre a Ford, i leader offensivi sono l'esterno Jacque Jones (leader nei fuoricampo con 11 e nei RBI con 36) e l'interbase Cristian Guzman, ma non è certo con l'attacco che i Twins hanno costruito i loro successi, come si nota dal fatto che Ford è l'unico sopra .300 di media. La difesa è tra le migliori in circolazione e costruita apposta per il Metrodome, impianto tanto superato quanto essenziale per i successi dei Twins: è uno stadio tra gli ultimi con il fondo (invero assai dissestato) in Astroturf e un "telone" come tetto che causa non pochi problemi di visibilità ai difensori delle squadre ospiti.
In una intervista recente Terry Ryan ha dichiarato che l'obiettivo dei Twins sono le World Series, affermazione a dir poco coraggiosa. E se è vero che il roster è inferiore a quello di molte altre contendenti, è anche vero che dispongono di una tale quantità e qualità di prospetti da offrire come contropartita che possono acquisire tutti i lanciatori o battitori che vogliono e che ritengono necessari per il salto di qualità (anche se per soli pochi mesi).