Iginla esulta: ai Flames va gara 1
Ieri notte il St. Pete Time Forum ha ospitato gara 1 di finale di Stanley Cup tra i Tampa Bay Lightning, campioni della Eastern Conference e padroni di casa, e i Calgary Flames, vincitori della Western Conference.
Alla vigilia della partita, gli osservatori avevano trovato la chiave della finale nello scontro tra i due stili, quello spettacolare e veloce dei Lightning contro quello duro e fisico dei Flames: gara 1 ha visto il netto predominio di Calgary, che, imponendo il proprio gioco, carico di forechecking, è riuscita ad aggiudicarsi il primo successo nella serie.
La partita si è messa subito in discesa per i campioni della Western Conference: dopo appena 3 minuti si sono portati in vantaggio, con Martin Gelinas, che, grazie ad una deviazione fortunosa, ha battuto Nikolai Khabibulin.
Su quella rete i Flames hanno costruito il loro gioco, mettendo in chiara difficoltà gli avversari con il duro forechecking: mai durante la partita, le stelle dei Lightning sono riuscite ad aprire il loro gioco d'attacco, mentre la difesa ha faticato a contenere l'assalto di Iginla, Conroy e Gelinas.
Tampa Bay ha avuto le proprie occasioni da rete, durante l'arco della partita, tuttavia non hanno quasi mai creato problemi a Miika Kiprusoff, che, nonostante le 23 parate, non ha dovuto compiere interventi impegnativi.
La svolta della partita, tuttavia, si è verificata sul finire del secondo tempo, quando al 14:48 Andrew Ference è stato penalizzato per interference, regalando alla compagine della Florida la terza superiorità numerica della serata: Jarome Iginla, invece, ha trovato una clamorosa rete in penalty killing, che ha indirizzato Gara 1 verso Calgary. Pochi minuti più tardi, i Lightning, chiaramente demoralizzati, hanno concesso a Stephane Yelle il gol del 3-0, punteggio con cui si è chiusa la seconda frazione.
Il terzo tempo non ha avuto praticamente storia: nonostante la rete in Power Play di Martin St. Louis dopo 4 minuti, Tampa Bay non ha creato particolari pericoli alla difesa dei Flames, i quali a 20 secondi dalla fine hanno realizzato ancora, grazie a Chris Simon.
Calgary si è aggiudicata, quindi la prima partita della serie, confermando la propria abilità nel vincere lontano dal Saddledome: per i Flames, infatti, si tratta della nona vittoria esterna in questa post-season, risultato inferiore soltanto a quello dei Devils del 1995 e del 2000, che ne ottennero dieci.
Tutto ha funzionato alla perfezione per i ragazzi di Daryl Sutter, che ha trovato le soluzioni migliori per mettere in difficoltà la difesa di Tampa Bay e bloccare le principali stelle della squadra della Florida.
I campioni della Eastern Conference, invece, dovranno dimenticare questa partita il più presto possibile: nessun reparto ha funzionato a dovere in questa gara 1, in particolare Khabibulin, che, forse scosso dalla rete iniziale, si è dimostrato incerto ed insicuro. Un altro aspetto su cui Tortorella dovrà lavorare è il rendimento degli special teams, che dopo gli ottimi risultati durante tutto l'arco dei playoff (in particolare contro Philadelphia) sono sembrati poco incisivi ed efficaci: la rete di St. Louis, infatti, non deve ingannare, visto che è avvenuta a partita ormai compromessa.
Tampa Bay, probabilmente, non ha recuperato pienamente le energie dopo la durissima serie contro i Flyers, tuttavia dovrà giocare la prossima partita con molta più intensità , altrimenti questa finale potrebbe terminare molto presto; inoltre per la prima volta in questi playoff, la squadra della Florida si trova in svantaggio in una serie, quindi adesso dovremo vedere come reagiranno Dave Andreychuk e compagni di fronte a questa difficoltà .
Il tempo per rimediare c'è sicuramente, ma Tortorella dovrà trovare immediatamente le giuste contromosse: un'eventuale sconfitta in gara 2, in programma giovedì sempre in Florida, lancerebbe Calgary verso la Stanley Cup.