Damphousse è già stato decisivo in gara 4 della serie!
Perfetta parità nella finale della Western Conference tra i Calgary Flames e i San Jose Sharks, appaiate sul punteggio di 2-2.
Curiosamente, il fattore campo è saltato in tutte e quattro le sfide tra le due squadre, situazione che non deve aver fatto sorridere molto le due tifoserie.
La serie si è aperta in California con gli Sharks in possesso del fattore campo a seguito dei 104 punti accumulati nel corso della regular season contro i 94 dei Flames e ha visto la franchigia canadese trionfare autorevolmente in gara 1 e 2.
Nell'opening -game Calgary ha avuto il miglior approccio alla partita, mettendo assieme un doppio vantaggio nel primo periodo con le reti di Krzystof Oliwa, giocatore più propenso al forececking che all'attacco e dell'inossidabile Craig Conroy, autore di una doppietta al termine della gara.
Come al solito i Flames hanno usufruito del loro gioco estremamente fisico (anche se contro gli Sharks stanno trovando pane per i loro denti) e delle miracolose save di Miikka Kiprusoff, emergente goalie che si trova in uno stato di grazia e che ha chiuso la serata con 49 parate sui 52 tiri effettuati da San Jose, che costituiscono il record-franchigia per i californiani.
I Flames, tuttavia, si sono clamorosamente complicati la gara nel secondo periodo poiché gli Sharks, mai rassegnati alla sconfitta, hanno riequilibrato le sorti dell'incontro prima con Mike Ricci e Todd Harvey, poi, nel terzo periodo, con il favoloso Alexander Korolyuk, autentica sorpresa della post-season in corso.
Con le due squadre all'overtime sul 3-3 è toccato al difensore Steve Montador diventare l'eroe di giornata, con un gol a poco più di un minuto dalla fine del periodo extra, realizzato in ribattuta.
Montador, che dopo il game winning-gol si è abbandonato ad una pazza esultanza, quest'anno ha giocato solamente 26 gare a causa di una serie interminabile di infortuni che non gli hanno consentito di ritornare nelle lineup titolare se non prima della serie disputata contro i Vancouver Canucks.
In gara 2 il copione si è ripetuto alla perfezione, ma questa volta Calgary non ha commesso alcun tipo di errore e ha controllato facilmente la gara.
4-1 il risultato finale, che porta la firma di Marcus Nilson, che ha spezzato l'equilibrio dopo appena 20 secondi di gara (gol più veloce della franchigia nella storia dei playoff), Shean Donovan, tra i migliori giocatori nella Lega in breakaway, Ville Nieminem, compagno di linea di Donovan e autentico uomo ovunque in gara 2 e Jarome Iginla, che dopo il solo tiro all'attivo nel primo match si è rifatto segnando la sua prima rete nella serie (settima in totale).
Il segreto del successo trova espressione nella parole del coach Darryl Sutter, il quale, conscio del "fortino" casalingo che si sono costruiti durante tutto l'anno gli Sharks (solo 8 sconfitte) ha dichiarato: "Sappiamo che gran squadra sono in casa e che sono i migliori nella Lega nei primi periodi di gioco, dunque sappiamo come comportarci. Stiamo tentando di goderci il fatto di essere in finale di Conference e stiamo giocando con il cuore".
Quando la serie si è trasferita in Canada il vento è completamente cambiato.
I Flames, forse già adagiati sugli allori, hanno buttato via il doppio vantaggio e sono ora costretti ad andare a vincere almeno un'altra volta sul ghiaccio di San Jose se vogliono accedere alla finale della Stanley Cup.
Gli uomini di Ron Wilson, dimostratosi sempre confidente nonostante le prime due sconfitte, hanno espugnato Saddledome vincendo gara 3 per 3-0 e gara 4 per 4-2.
Nella terza partita ci hanno pensato in particolar modo il giovane Alexander Korolyuk, autore di due reti nei due minuti finali (quinto gol nella post-season per il rookie) e il goalie Evgeni Nabokov, che ha bloccato tutti e 34 i tiri scagliati verso la sua porta da Calgary.
La mossa chiave sembra essere stata lo spostamento di Korolyuk nella top line, assieme a Vincent Damphousse, autore del gol che ha aperto le marcature e Patrick Marleau, miglior realizzatore degli Sharks in questa post-season.
Gara 4, infine, ha visto protagonista nuovamente Vincent Damphousse, autore di un gol e un assist in un secondo periodo nel quale San Jose ha chiuso la partita andando a segno per ben quattro volte.
Iginla aveva illuso i Flames con il suo ottavo gol nella post-season, ma la seconda frazione non ha avuto storia.
Se nel corso della regular season, come abbiamo ricordato più volte, i primi periodi digli Sharks sono stati spesso decisivi ed esaltanti per la franchigia californiana, nei playoff, al contrario, è il secondo periodo il marchio di fabbrica che contraddistingue le imprese di Damphousse e soci. A testimonianza di questo fatto parlano i numeri: +14 la differenza reti nei secondi periodi dei playoff (miglior squadra nella Lega), 5-27 nel powerplay (15% di realizzazione).
Chiudiamo con una nota di merito per Chris Simon, autentico goon dei Calgary Flames, che dopo l'infortunio al ginocchio nella terza gara del primo turno, è ritornato nella lineup titolare in gara 1 della serie con gli Sharks in luogo dell'infortunato rookie Matthew Lombardi (vittima di una gomitata di Derian Hetcher contro Detroit) e autore dell'inutile rete del 4-2 in gara 4 e anche di qualche spettacolare fighting, che ha contribuito ad animare in maniera significativa la sfida tra le due compagini.
Nel momento in cui scrivo Simon è già a quota 53 minuti di penalità in sette gare, con 14 minor, 2 major e 2 game misconduct"
Questa notte si giocherà gara 5 all' HP Pavillion di San Jose. Stay tuned"!
NOTES:
– Calgary non vinceva a San Jose dal 3 gennaio del 2001. Per i Flames gara 1 è stata la quarta vittoria in quattro gare concluse all'overtime nei playoff.
– In gara 1 il gol di Oliwa ha chiuso una striscia negativa di 11 incontri nei quali i Flames non erano mai riusciti ad andare a segno nel primo periodo.
– Il 24 enne difensore degli Sharks Rob Davison ha messo a referto il suo primo punto in carriera nella post-season quando in gara 2 ha servito l'assist del gol a Alyn McCauley.