Roenick saluta Belfour a fine partita
Nell'articolo precedente, avevamo analizzato la situazione tra Philadelphia e Toronto al termine di gara 4: i Flyers si erano aggiudicati i primi due incontri, ma poi erano caduti due volte all'Air Canada Centre, permettendo ai Maple Leafs di rientrare in corsa.
Alla vigilia del quinto incontro, il morale dei Canadesi era sicuramente alto, anche perché nei due incontri disputati in casa, avevano sicuramente dominato in ogni fase del gioco, compreso quello fisico; inoltre, Belfour aveva riscattato le mediocri prestazioni in gara 1 e 2, dimostrandosi uno dei migliori portieri di sempre. Per questi motivi, tra gli addetti ai lavori c'era la sensazione che Toronto avrebbe potuto violare il Wachovia Center di Philadelphia, che tradizionalmente è uno degli impianti più difficili della NHL.
I Flyers, invece, hanno risposto da campioni, zittendo chi li aveva visti battuti con una devastante gara 5: l'incontro è stato senza storia, dominato dal primo all'ultimo minuto, come dimostrato dal punteggio, un eloquente 7-2; i giocatori di Philadelphia, caricati dal caloroso pubblico del Wachovia Center, hanno disputato la classica partita interna, con grande determinazione, fisicità ed agonismo.
Dopo appena 5 minuti dall'inizio del primo periodo, la gara si era già incanalata verso i Flyers, che, approfittando della mediocre difesa avversaria, hanno segnato due volte; nonostante il vantaggio, Philadelphia ha continuato a premere ed imporre il proprio gioco fisico, tanto che nei primi venti minuti Toronto ha tirato soltanto 2 volte verso la porta difesa da Esche.
Il momento chiave è avvenuto al 18:05, quando Simon Gagne è stato punito con 2 minuti per holding: Toronto aveva quindi un'occasione per ridurre le distanze ed andare negli spogliatoi con un minimo di inerzia favorevole; invece, Keith Primeau, approfittando di un cattivo controllo di Brian McCabe, si è involato verso la porta difesa da Belfour, battendolo inesorabilmente.
Anche se Joe Nieuwendyk è riuscito a ridurre le distanze prima della sirena, la partita era ormai compromessa; quando poi, dopo appena 44 secondi dall'inizio del secondo periodo, Keith Primeau ha segnato la seconda rete personale, Philadelphia aveva già in tasca il 3-2 nella serie. Ciononostante, i Flyers non hanno mollato, continuando a bombardare il povero Belfour, sostituito dopo aver subito la sesta rete, mentre Primeau ha chiuso la serata con un fantastico Hat Trick. Purtroppo, gara 5 ha avuto anche alcuni risvolti negativi per Phila: il portiere Robert Esche è dovuto uscire al termine del primo quarto (sintomi influenzali), mentre il difensore Vladimir Malakhov ha subito una concussione, che lo ha tenuto fuori nell'incontro successivo.
Nonostante il 2-7, i Maple Leafs erano comunque intenzionati a prendersi una rivincita in gara 6; spesso, una sonora batosta è più facile da digerire rispetto ad una sconfitta in OT, e poi, contando sul calore del pubblico di casa, le possibilità di rimandare tutto al settimo incontro erano comunque alte.
Il sesto incontro, invece, è cominciato nel peggiore dei modi per Toronto, costretta a subire due reti nel solo primo periodo, mentre Philadelphia attuava il tradizionale gioco fisico. Tuttavia, nei periodi successivi, la musica cambiava: i Maple Leafs, forse con la forza della disperazione, hanno iniziato il bombardamento verso la porta di Esche, che tra il secondo e il terzo periodo ha dovuto fronteggiare ben 24 tiri (contro i miseri 7 scagliati verso Belfour).
Esche ha parato il possibile, ma purtroppo non è riuscito a mantenere il vantaggio, infatti, Toronto, con Karel Pilar e Mats Sundin, ha trovato le reti del 2-2: tuttavia i Maple Leafs avrebbero potuto realizzare anche il gol del 3-2, ma il portiere di Phila ha compiuto due eccellenti interventi su Sundin e Tie Domi (questo a poco più di un minuto dalla sirena), che hanno salvato il risultato e forzato i tempi supplementari.
Nel prolungamento, la gara è sostanzialmente cambiata, anche perché i Flyers si sono proposti in attacco, evitando che i Maple Leafs tenessero costantemente l'iniziativa: al 7:39 (dopo che Belfour aveva effettuato un miracolo su Mark Recchi), Jeremy Roenick ha trovato la rete del successo, finalizzando alla perfezione un contropiede assieme a Tony Amonte; il gol ha promosso i Flyers al turno successivo, condannando i Maple Leafs all'ennesima delusione.
Da diverse stagioni, Toronto è una delle squadre più regolari della Eastern Conference, eppure nel momento decisivo fallisce sempre; quest'annata sarebbe potuta essere una ghiotta occasione per i Maple Leafs per andare avanti nei playoff e vincere quella Stanley Cup che ormai le manca dal lontano 1967: nel 2004, squadre pericolose come New Jersey, Ottawa erano la pallida copia delle potenze degli anni passati, mentre Toronto avrebbe potuto far valere la propria indiscutibile esperienza. Invece, Toronto deve ancora dire addio ai propri sogni di gloria, eliminati per il secondo anno consecutivo dai Flyers.
Per Philadelphia, invece, questa potrebbe essere stata la prova definitiva della maturità : il successo sui Devils è stato prontamente confermato anche nelle semifinali di conference, dove i Flyers hanno saputo reagire ai momenti difficili; non era facile vincere con tale autorità gara 5, dopo essere stati dominati nelle due partite precedenti, non era facile vincere un OT in trasferta, dopo aver assistito ad un bombardamento nei confronti del proprio portiere per oltre due periodi.
Ora, Philadelphia torna alla finale della Eastern Conference per la prima volta dal 2000, quando in vantaggio 3-1 con due partite da giocare in casa, si fece clamorosamente rimontare dai New Jersey Devils, futuri vincitori della Stanley Cup: la prossima avversaria sarà Tampa Bay, che in questi playoff ha viaggiato con relativa facilità ; probabilmente i Lightning, che godranno del vantaggio campo, avranno i favori del pronostico, ma questi Flyers paiono davvero lanciati e sarà veramente difficile eliminarli.
Notes:
1) Segnando la rete vincente in gara 6, Jeremy Roenick è diventato il 48esimo giocatore a raggiungere quota 50.
2) In 10 delle 11 partite di playoff disputate in questo 2004, Philadelphia ha sempre segnato la prima rete dell'incontro: soltanto in gara 3 di semifinale di conference, i Flyers si sono trovati sotto 0-1.
3) I Power Play sono stati davvero deficitari per entrambe le squadre: Philadelphia ha compilato un pessimo 3 su 23, mentre Toronto un ancora più vergognoso 2 su 27.
Three Stars:
3) Jeremy Roenick. Se c'è un giocatore di Philadelphia che meriterebbe di alzare la Stanley Cup, quello è proprio Jeremy Roenick. Anche contro Toronto, JR ha giocato al massimo, senza risparmiare una sola goccia di energia: la rete vincente in gara 6 è il giusto tributo ad un vero fuoriclasse.
2) Robert Esche: anche contro Toronto Esche ha disputato un'ottima serie, effettuando diverse parate importanti. Nonostante il leggero calo in gara 3 e 4, il giovane goalie ha saputo riscattarsi, soprattutto nel sesto confronto.
1) Keith Primeau: il Capitano ha dato grande prova di leadership, soprattutto nel momento in cui serviva, vale a dire in gara 5: dopo le due sconfitte a Toronto, il morale dei Flyers non era certamente alto, ma Primeau ha guidato i suoi compagni ad un successo netto, segnando un hat trick
Statistiche
Philadelphia:
Reti segnate: 17
Reti subite: 13
Power Play: 3 su 23 (13%)
Penalty Killing: 2 su 27 (93%)
Miglior marcatore: Simon Gagne (2 gol e 3 assist) e Keith Primeau (3 gol e 2 assist) - 5 punti
Miglior goleador: Keith Primeau – 3 gol
Miglior assistman: Simon Gagne – 3 assist
Giocatore più punito: Donald Brashear - 16 minuti
Toronto:
Reti segnate: 13
Reti subite: 17
Power Play: 2 su 27 (7%)
Penalty Killing: 3 su 23 (87%)
Miglior marcatore: Alexander Mogilny (2+3) e Mats Sundin (3+2) - 5 punti
Miglior goleador: Mats Sundin – 3 gol
Miglior assistman: Brian Leetch e Bryan McCabe – 4 assist
Giocatore più punito: Tie Domi - 26 minuti