Nikolai Khabibulin e Pavel Kubina, due punti fermi dei Lightning che sfidano i Canadiens
Dopo l'avvio di tre delle semifinali playoff NHL, questa notte avrà inizio anche la quarta e ultima semifinale, quella che vede opposte, nella Eastern Conference, Tampa Bay e Montreal, la prima testa di serie numero uno, la seconda numero sette. E così, dopo Philadelphia e Toronto, l'East vede scendere sul ghiaccio anche le altre due compagini che daranno vita a questo finale di stagione per quanto concerne la parte di States che si affaccia sull'Atlantico.
I Lightning, primi nella Conference, hanno superato abbastanza agevolmente il primo turno dei playoff, eliminando gli Islanders 4-1. Protagonisti indiscussi di questa vittoria sono stati il goalie russo Nikolai Khabibulin (tre shutout e statistiche tra le migliori della lega), Fredrik Modin (otto punti in cinque gare, con tre gol e cinque assist) e l'All Star Martin St. Louis, partito in sordina e poi scatenatosi nelle ultime e decisive gare. Curiosità della serie: le prime quattro partite sono terminate con quattro shutout consecutivi (tre per Khabibulin, uno per DiPietro, goalie di New York) e per quattro volte con lo stesso punteggio, 3-0. Gara 1 è andata appannaggio dei Lightning, con il punteggio di 3-0, come detto prima. Sempre tre gol a zero anche in gara 2, vinta però dagli Islanders, che hanno espugnato così Tampa. Gara 3 e gara 4 ancora 3-0, entrambe a favore dei Bolts, che hanno violato il ghiaccio degli Islanders, uno dei più difficili su cui vincere visto il record di New York tra le mura amiche nella regular season (25-11-4-1). Primo match ball per Tampa in gara 5 e la franchigia della Florida chiude i conti con un 3-2 (in overtime decide St. Louis) e vola in semifinale vincendo la serie 4-1.
Più lungo e soprattutto più emozionante il cammino dei Canadiens in questo inizio di playoff, conquistati con un settimo posto nella Conference dopo le 82 gare di regular season. Opposti alla testa di serie numero due dell'East, Boston, gli Habs sono andati prima sotto 3-1, per poi mettere a segno una sensazionale rimonta, imponendosi 4-3 nella serie e avanzando così alle semifinali. Dopo le prime due gare, tutto sembrava già scritto: in casa, i Bruins si erano rivelati infallibili, vincendo gara 1 3-0 (shutout di Raycroft) e gara 2 per 2-1. La serie si trasferiva così a Montreal, dove in gara 3 i padroni di casa tornavano in gioco vincendo 3-2, per poi doversi però inchinare davanti al proprio pubblico in gara 4, che i Bruins conquistavano per 4-3. Ma qui, con Boston avanti 3-1 e la serie ormai già segnata, avveniva l'incredibile. I Canadiens si trasformavano, il goalie Theodore saliva in cattedra e Koivu e l'ex Rangers Kovalev prendevano per mano la squadra, trascinandola verso l'impresa. Boston, che per 18 volte prima di questa si era trovata in vantaggio 3-1 in una serie playoff riuscendo sempre a passare il turno, si sedeva sugli allori e veniva travolta da Montreal, sprecando due match ball consecutivi. Il primo in gara 5, con gli Habs che s'imponevano a Boston con un devastante 5-1; poi in gara 6 ancora cinque gol, per il 5-2 con il quale Montreal impattava la serie sul 3-3. In gara 7, che Boston non perdeva dal 25 aprile 1982 (da lì in poi ha vinto sei gare 7 consecutive), succedeva quello che nessuno aveva osato immaginare dopo la quarta gara: Theodore realizzava il primo shutout personale nella post-season, i Bruins rimanevano a bocca asciutta (zero gol davanti al proprio pubblico, che delusione) e Montreal vinceva 2-0 il match portandosi a casa la serie con un pirotecnico 4-3 finale.
Questo il cammino delle due compagini che si apprestano a sfidarsi nella seconda semifinale playoff della Conference dell'East: Tampa Bay ci giungerà con più giorni di riposo rispetto a Montreal, la quale arriverà al grande appuntamento con meno possibilità di riposarsi, avendo concluso solo in gara 7 la propria serie dei quarti di finale. Ma non sempre chi è più riposato, poi rende maggiormente sul ghiaccio: troppi giorni di riposo possono essere visti anche sotto un'altra ottica, ossia quella che il riposo potrebbe portare ad un calo della concentrazione e del ritmo partita, due cose fondamentali nei playoff e due cose tenute in costante esercizio da chi ha concluso la propria serie dopo ben sette gare. Due chiavi di letture, un unico responso, quello che il ghiaccio darà stanotte e nelle notti avvenire.
Nella stagione regolare, Tampa Bay e Montreal si sono affrontate per quattro volte: due vittorie per i Bolts, altrettante per i Canadiens. La prima sfida tra le due squadre porta la data del 2 dicembre 2003, quando a Montreal vinsero i locali per 3-2. A segno per gli Habs andarono Saku Koivu, Richard Zednik e Jan Bulis; per Tampa i gol della bandiera portarono la firma di Vincent Lecavalier e Tim Taylor. Dopo undici giorni i due team di rincontrarono, questa volta in Florida, ma dall'incontro ne uscirono ancora vincitori i Canadiens, con un sonoro 5-2, frutto delle reti di Yanic Perreault, (due, una a gabbia sguarnita), Stephane Quintal, Niklas Sundstrom e Saku Koivu. Per i Lightning in gol andarono Afanasenkov e capitan Andreychuk. Tampa si rifece negli altri due incontri, vincendoli entrambi. Il primo l'8 gennaio a Montreal, con un secco 4-1: strepitoso nell'occasione Martin St. Louis, autore di due gol e due assist (il primo per la rete in shorthanded di Modin, il secondo per la segnatura di Fedotenko); per gli Habs l'unico gol fu di Pierre Dagenais. La seconda vittoria di Tampa, nell'ultimo incontro giocato tra le due squadre nella regular season, avvenne un mese più tardi, il 12 febbraio in Florida. I Bolts vinsero con un rocambolesco 5-3: per i padroni di casa i gol portarono la firma di Vincent Lecavalier, Martin St. Louis (due) e Brad Richards (due anche per lui). Per i Canadiens reti di Saku Koivu, Andrei Markov e Jan Bulis.
Ma d'ora in poi le passate sfide non conteranno più nulla, decisivi saranno i risultati dei prossimi sette (al massimo) match. Analizziamo ora la situazione squadra/giocatori dopo le prime partite di playoff.
Tampa Bay Lightning
Partite giocate: 5
Partite vinte: 4
Partite perse: 1
Reti segnate:12
Reti subite: 5
Miglior marcatore: F. Modin, 8 punti.
Miglior cannoniere: M. St. Louis, 4 gol.
Miglior assist-man: F. Modin, 5 assist.
Goalie: N. Khabibulin (TB): 5 GP, 4 W, 1 L, 3 SO, 141 SA, 137 SV, 4 GA, .972 SV%, 0.79 GAA.
Montreal Canadiens
Partite giocate: 7
Partite vinte: 4
Partite perse: 3
Reti segnate:19
Reti subite: 14
Miglior marcatore: S. Koivu, 10 punti.
Miglior cannoniere: A. Kovalev, 5 gol.
Miglior assist-man: S. Koivu, 8 assist.
Goalie: J. Theodore (TB): 7 GP, 4 W, 3 L, 1 SO, 225 SA, 211 SV, 14 GA, .938 SV%, 1.86 GAA.
Un'ultima nota sugli Awards, che verranno assegnati il 10 giugno: sono stati nominati i finalisti di questi premi, prontamente pubblicati da Stefano Quaino qualche giorno fa.
Nell'elenco dei papabili vincitori figurano quattro nomination per Tampa Bay. Martin St. Louis nell'Hart Trophy, ancora St. Louis e Brad Richards nella Lady Byng Trophy e per il Jack Adams Award in lizza c'è coach John Tortorella, che prima della serie con Montreal dichiara: "L'anno scorso credo che arrivammo alle semifinali completamente appagati di ciò che avevamo fatto fin lì. Quest'anno, invece, non siamo appagati come l'anno passato e puntiamo a far meglio".
Per quanto concerne invece Montreal, spicca una nomination, quella di Michael Ryder nella Calder Trophy (miglior rookie dell'anno).
Nel campo dei pronostici, tutto è più complicato man mano che si avanza. Dopo le sorprese di gara 1 delle semifinali già giocate (vedi Calgary che espugna Detroit e San José che travolge Colorado), è meglio stare cauti: favorita è Tampa Bay (55%), ma Montreal (45%) è un osso duro e dopo il capolavoro con Boston non si può assolutamente sottovalutare.
Ma ora basta chiacchiere: che lo spettacolo abbia inizio.
Matteo Macoli