Tra Canadiens e Bruins gli scontri sono sempre durissimi
Ieri notte al Fleet Center di Boston si è giocata gara 5 della sfida tra Bruins e Canadiens, valevole per i quarti di finale della Eastern Conference: nonostante avessero a disposizione il primo match-point, i Bruins, in vantaggio 3-1, si sono fatti sorprendere dagli Habs, che, vincendo 5-1, hanno allungato la serie alla sesta partita; con questo articolo cercheremo di analizzare i principali temi emersi in questi scontri tra due delle più fiere rivali dell'intero sport nordamericano.
Alla vigilia dei playoff, Boston godeva dei favori del pronostico, essendo una squadra più completa rispetto a Montreal, soprattutto in attacco: anche se statisticamente le due rivali hanno un comportamento simile, i Bruins partiva avvantaggiata anche perché può non solo contare su un fuoriclasse come Joe Thornton, ma anche di ottimi giocatori come Glen Murray, Sergei Samsonov, Brian Rolston e Mike Knuble; forse l'unico reparto in cui gli Habs si possono avvantaggiare sui Bruins è il portiere, poiché Jose Theodore ha molta più esperienza rispetto a Andrew Raycroft, che, pur avendo disputato un'ottima stagione, è al debutto nella post-season.
Tuttavia, Montreal da sempre gode su Boston di un vantaggio “psicologico”, frutto delle innumerevoli vittorie, spesso ottenute nei modi più rocamboleschi, nei playoff che i Canadiens hanno ottenuto contro i Bruins; complessivamente tra le due rivali ci sono state 29 sfide in post-season, con addirittura 22 successi degli Habs contro gli appena sette di Boston.
Le prime cinque partite hanno avuto degli andamenti molto alterni, senza temi di continuità , anzi ogni incontro ha presentato delle novità e sorprese: gara 1, ad esempio, è stata dominata in ogni settore da Boston, che già nel primo periodo aveva ipotecato il successo; tutti i reparti hanno funzionato a dovere, compreso il power play, che in regular season era stato piuttosto mediocre.
Gara 2 è stata molto più combattuta, senza il dominio di Boston, come avvenuto nella partita precedente: è stata Montreal ad avere le maggiori occasioni da rete, ma tuttavia è riuscita a segnare solo in situazione di 5 contro 3; dopo i 60 minuti regolamentari, il punteggio era in parità (1-1), ma nel prolungamento Boston ha trovato la rete vincente grazie al giovanissimo Patrice Bergeron.
Nonostante le grandi differenze tra le due partite, c'è stato un elemento comune, vale a dire Andrew Raycroft, che non ha minimamente sentito il debutto nella post-season, subendo appena una misera rete; discorso opposto per il collega Theodore, che, nonostante le previsioni della vigilia, si è rivelato piuttosto insicuro.
Il terzo incontro, invece, ha visto brillare la stella di Alexei Kovalev, che, segnando due reti, ha regalato il primo successo a Montreal, oltre che un po' di inerzia: uno svantaggio di 0-3 sarebbe stato davvero duro da rimontare per gli Habs, anche se gli avversari si chiamano Bruins; inoltre, era emersa un'inversione di tendenza dal punto di vista tecnico, visto che erano stati i Canadiens a dettare i ritmi del gioco, soprattutto con Koivu, autore di due assist.
Per questo motivo, c'era grande attesa per il quarto confronto, che avrebbe potuto riaprire la sfida; ovviamente, la serie non avrebbe avuto lo stesso “sapore” se fossero mancate le polemiche e le discussioni fuori del ghiaccio, ed infatti Mike Ribeiro, attaccante di Montreal, è stato attaccato dai giocatori dei Bruins per avere simulato un infortunio in gara 3 ed indotto gli arbitri a fermare il gioco.
Gli Habs si sono portati sul 3-1 all'inizio del secondo periodo e parevano in grado di controllare la partita; invece, Boston non ha ceduto e grazie alle reti di Slegr e Knuble è riuscita a forzare i supplementari: la rete del pareggio, inoltre, è stata realizzata nelle fasi finali del terzo periodo e, tra l'altro, è stata convalidata dopo la visione del replay.
La partita è restata in parità fino a metà del secondo tempo supplementare, quando è avvenuto il momento chiave: colpito sul guanto da Travis Green, Kovalev ha commesso un'ingenuità imperdonabile, disinteressandosi del puck per protestare contro gli arbitri per la mancata penalità ; pochi istanti dopo, Kovalev si è scontrato con il compagno Shouray, permettendo a Glen Murray di involarsi verso la porta di Montreal e battere Theodore.
A fine partita, si sono sprecati i commenti sul presunto fallo non fischiato a Green, tuttavia tutti gli addetti ai lavori hanno rimarcato il gravissimo errore di Kovalev, che si è comportato come un rookie e non da giocatore esperto:
Maybe it should be a penalty, but do you stop playing? In double overtime? - Sheldon Souray
I think that when the referees don't call a penalty on a play, you can't stop playing - Claude Julien
L'esito di gara 4 avrebbe potuto chiudere definitivamente il discorso sulla serie, visto che Boston poteva ottenere l'accesso alle semifinali di conference sul ghiaccio amico del Fleet Center: tuttavia, l'incontro ha visto il dominio di Montreal, che è riuscita a portare a casa un netto successo per 5-1, con cui ha allungato lo scontro a gara 6.
Dopo 4 incontri alquanto mediocri, Theodore ha finalmente giocato secondo le sue potenzialità , fermando 43 dei 44 tiri scagliati verso la sua porta; ma anche l'attacco è riuscito finalmente a superare lo scoglio di Raycroft, che fino alla partita precedente sembrava imbattibile: Kovalev si è riscattato con un gol ed un assist, Koivu ha offerto il suo solito contributo, molto buoni sia Zednik, sia Rivet. Dall'altra parte, pessima la prestazione di Joe Thornton, che tra l'altro sta avendo una serie decisamente sotto i propri standard: pur giocando oltre 22 minuti di media per partita, il Capitano non solo è ancora a quota zero per quanto riguarda i punti, ma ha anche ricevuto 14 minuti di penalità ; questi dati sono assolutamente inaccettabili per un leader, nonostante vada ricordato che Thornton sta recuperando da un infortunio che lo ha obbligato a saltare le ultime due partite di regular season.
Ora, la serie ritornerà al Bell Centre di Montreal, dove si giocherà la sesta partita e visto l'andamento di gara 5, preparare un pronostico è davvero difficile: i Canadiens paiono aver riacquistato l'inerzia della sfida e bisognerà vedere quale sarà la reazione dei Bruins alla batosta interna; tutto è ancora possibile e poi non va dimenticato che quando Boston e Montreal si incontrano sul ghiaccio tutto può succedere.