Eastern – Playoffs Preview

Un duello nella sfida tra Tampa Bay e Ottawa, due sicure protagoniste dei playoff 2004

Domenica 4 aprile si è chiusa la regular season del massimo campionato mondiale di hockey su ghiaccio con le ultime nove gare giocate: le squadre che dovevano andare ai playoff erano già  state decise, l'unico interesse era per la sfida a distanza tra Devils e Flyers in vetta alla Atlantic Division.

A spuntarla è stata Philadelphia (3-3 con gli Islanders, New Jersey invece è stata sconfitta da Boston 3-1) ed ora è testa di serie numero 3 nei playoff dell'East. Da registrare, come detto tra parentesi, non solo la sconfitta di New Jersey, ma anche la vittoria dei Bruins, che con questi due punti conquistano la Northeast Division beffando al fotofinish Toronto e Ottawa e affrontando così i playoff come numero 2 ad East.

Dopo questi ultimi dati fornitici dall'ottantaduesima e ultima giornata di stagione regolare, focalizziamo il nostro sguardo sul tabellone dei playoff della Eastern Conference, che condurranno una sola delle otto squadre al via, prima alla conquista della Prince of Wales Trophy, poi alla sfida con il campione dell'Ovest per la tanto agognata Stanley Cup.

La classifica al termine della regular season ha regalato i seguenti accoppiamenti:

Tampa Bay (#1) vs. New York Islanders (#8)
Boston (#2) vs. Montreal (#7)
Philadelphia (#3) vs. New Jersey (#6)
Toronto (#4) vs. Ottawa (#5)

L'impegno più facile, sulla carta, è quello che aspetta la super sorpresa della stagione, la numero uno della Southeast Division e della Eastern Conference, Tampa Bay. Ma l'impegno che opporrà  i Lightning agli Islanders si potrà  rivelare più difficile del previsto se gli arancio-blu confermeranno di essere la bestia nera dei Bolts in questa stagione che, per la franchigia della Florida, è stata la migliore da quando sono entrati a far parte della NHL.

Nei quattro incontri che finora hanno messo di fronte Tampa Bay e gli Islanders, per ben tre volte a portare a casa l'intera posta in palio sono stati Trent Hunter & C.; solo una volta a vincere è stata Tampa e successe l'11 novembre. Quel giorno la squadra di coach Tortorella s'impose 3-2 grazie alle reti di Fredrik Modin (29 gol, 28 assist e 57 punti per lui in questa stagione), Brad Richard (26 gol, 53 assist, 79 punti) e Cory Stillman (25 gol, 55 assist, 80 punti): per gli Islanders le reti della bandiera furono firmate da Arron Asham (12 gol, 12 assist, 24 punti) e Mark Parrish (24 gol, 11 assist, 35 punti). Dopo quell'acuto dei Lightning, s'impose per ben tre volte New York. Accadde due volte ad Uniondale (5-2 e 3-0) e una volta a Tampa (3-1): tre vittorie che fanno ben sperare gli Islanders e che mettono in soggezione anche chi, quest'anno, ha dimostrato di aver compiuto un notevole salto di qualità .

L'esame di maturità , Tampa Bay, lo sosterrà  ai playoff, ma è giusto ricordare ciò che di buono finora il team della Florida ha prodotto. Seconda vittoria consecutiva della Southeast Division (che comunque sia resta la peggiore divisione della lega), con un distacco siderale dalla seconda, Atlanta, che si è piazzata ben 28 punti dietro (106 quelli di Tampa, 78 quelli della squadra di Kovalchuk).

Miglior record della Eastern Conference (46-22-8-6), secondo nella NHL solamente a quello di Detroit (e questo le ha impedito di vincere la Presidents' Trophy, andata appunto ai Red Wings). Rispetto alla passata stagione (la migliore nella storia dei Bolts prima di quest'anno) in cui i Lightning conquistarono per la prima volta la sua divisione e giunsero in semifinale di Conference, Tampa Bay ha incrementato il numero di doppie vu (46 a 36), diminuendo quello delle sconfitte (22 a 25, 28 a 30 comprese quelle in overtime): ora ha anche un attacco più prolifico (245 reti fatte in questa stagione, 219 l'anno passato) e una difesa meno perforata (192 gol subiti quest'anno, 210 la scorsa stagione).

Insomma un generale miglioramento per una squadra che ha tre atleti sopra i 70 punti: si tratta di Martin St. Louis (38 gol, 56 assist e 94 punti: il miglior giocatore della NHL), Cory Stillman e Brad Richards (l'anno scorso erano in quattro, con Prospal al posto di Stillman e con un Lecavalier in più, quest'anno "fermo" a 66, ma comunque sempre uno dei migliori della squadra). Le premesse per un buon cammino anche nei playoff ci sono tutte, ma dovranno appunto vedersela con chi si impegnerà  al massimo per mettere i bastoni fra le ruote alla testa di serie numero uno.

Gli Islanders, che dalla loro hanno Trent Hunter (25 gol, 26 assist, 51 punti), Oleg Kvasha (15 gol, 36 assist, 51 punti) e Mariusz Czerkawski (25 gol, 24 assist, 49 punti), si sono qualificati ai playoff con l'ultimo posto disponibile, l'ottavo, così come avvenne l'anno scorso, quando poi furono eliminati da Ottawa nel primo turno dei playoff.

Ma in questa stagione hanno avuto un rendimento migliore rispetto all'anno passato: più punti (91 a 83), più vittorie (38 a 32), meno sconfitte (29 a 36), più gol fatti (237 a 224) e meno gol subiti (210 a 231). Importanti, come sempre del resto, saranno i goalie: da una parte Nikolai Khabibulin e dall'altra Rick Di Pietro. Per il primo, in questa stagione, 55 gare, 28 vittorie, .910 la percentuale di saves e tre shutout. Il secondo ha giocato invece 50 match con 23 successi, .911 di saves e cinque shutout.
Ma ora bando alle ciance: Tampa Bay e Islanders lasceranno numeri e sfide precedenti negli spogliatoi: ora inizia una nuova avventura, quella magica dei playoff.

Inizio serie: giovedì 8 con il fattore campo a vantaggio dei Bolts.
Sfide precedenti nella regular season: tre vittorie NYI, una vittoria TB.
Come si sono qualificate: TB #1, NYI #8.
Come andò l'anno scorso nei playoff: TB - Washington 4-2; TB - New Jersey 1-4.
NYI - Ottawa 1-4.
Probabilità  di passaggio del turno: 80% TB, 20% NYI.

La seconda sfida vedrà  di fronte i Bruins, forti della recente conquista della Northeast Division, e una piacevole sorpresa stagionale, Montreal, compagine dal passato glorioso e dal presente in chiaroscuro.

L'anno scorso i Canadiens fallirono l'ingresso ai playoff terminando decimi a sei lunghezze dall'ottava posizione: quest'anno, settimi alla fine della stagione regolare, potranno dire la loro anche nella post-season, dove affronteranno Boston in una serie dalle forti emozioni e alimentata da una classica rivalità . Nella regular season appena terminata, Boston e Montreal si sono incontrate sei volte: tre volte a sorridere furono i Bruins, due volte (entrambe all'overtime) i Canadiens e in un'occasione finì in parità . Il primo confronto risale al 28 ottobre, quando Thornton (23 gol, 50 assist, 73 punti) & C. espugnarono Montreal 2-0; due giorni dopo, questa volta a Boston, i Canadiens di Mike Ribeiro e Michael Ryder si presero la rivincita, superando 1-0 i rivali nel tempo supplementare. Il terzo incontro andò in scena in Canada (16 dicembre) e quella volta si concluse in pareggio, 1-1.

Il 31 gennaio nuova sfida, ancora a Montreal, e a vincere furono i Bruins, 1-0. Il 26 febbraio, questa volta a Boston, ad uscire vincitori dal confronto furono i Canadiens, 3-2 all'overtime. L'ultima sfida risale al mese scorso, il 27 marzo, e premiò Boston, vittoriosa 3-2 in casa.

Come si può notare dai risultati le gare tra Boston e Montreal sono sempre state caratterizzate dall'equilibrio e dall'incertezza: saranno gli episodi a decidere quindi questa serie che vede favoriti i Bruins, ma in cui i Canadiens possono rientrare in corsa soprattutto se i giovani trascinatori di quest'anno Ribeiro (20 gol, 45 assist, 65 punti) e Ryder (25 gol, 38 assist, 63 punti: per ulteriori informazioni sui due leggere l'articolo di Stefano Quaino su Montreal) sapranno condurre la squadra con personalità  anche nei playoff, dove le insidie si fanno maggiori, la tensione sale a livello esponenziale e dove i mostri sacri dell'hockey (e in Boston non mancano) sanno sfruttare al massimo la loro classe e la loro esperienza.

Entrambe le squadre in questione hanno fatto registrare grandi progressi rispetto alla passata stagione. Cominciano con Boston che, nel rush finale, ha sconfitto New Jersey superando in vetta alla Northeast le temibili canadesi Toronto e Ottawa. Uno sprint che ha portato alla ribalta una compagine sicuramente in forma: 104 punti all'attivo (87 l'anno scorso, + 13), 41 vittorie (contro le 36 della passata stagione, + 5), 19 sconfitte (31, – 12), 188 gol subiti (237, – 49). L'unico dato negativo è la diminuzione delle reti segnate (209 contro 245), ma senza dubbio, e Boston lo dimostra, garantisce più punti il prender un po' meno gol (terza difesa dell'East) che il farne un po' di più. Questi numeri sono la prova di una notevole crescita di Boston: ora arriva il vero esame, quello dei playoff.

Anche per Montreal il salto di qualità  rispetto all'anno passato è stato netto: più vittorie (+ 11), meno sconfitte (- 5), più gol fatti (+ 2) e meno gol subiti (- 42).

Questo per quanto riguarda la regular season, ora la musica cambia: arrivano i playoff, al massimo sette gare per serie, e lì devi dimostrare quello che vali veramente. Favorita d'obbligo Boston (come Tampa nella prima sfida), Montreal (così come gli Islanders) non ha nulla da perdere.

Inizio serie: mercoledì 7 con il fattore campo a vantaggio dei Bruins.
Sfide precedenti nella regular season: tre vittorie BOS, due MTL, un pareggio.
Come si sono qualificate: BOS #2, MTL #7.
Come andò l'anno scorso nei playoff: BOS - New Jersey 1-4.
MTL non si qualificò.
Probabilità  di passaggio del turno: 70% BOS, 30% MTL.

E ora entriamo nel clou di questo primo turno di playoff della Eastern Conference: Philadelphia - New Jersey e Toronto - Ottawa.

Partiamo dal primo dei due big match.
Philadelphia e New Jersey: i Flyers primi nella Atlantic Division con 101 punti, i Devils secondi ad una lunghezza; i Flyers eliminati l'anno scorso alle semifinali di Conference, i Devils campioni in carica; i Flyers desiderosi di arrivare finalmente fino in fondo, i Devils bramosi di riconfermarsi sul tetto del mondo. Flyers e Devils, due rivali pronte a darsi battaglia in quella che è una delle due sfide più incerte dell'East.

Nella regular season Philadelphia e New Jersey si sono affrontate sei volte: tre match sono andati appannaggio della squadra trascinata da Mark Recchi (26 gol, 49 assist, 75 punti), due sono stati vinti dai campioni della Stanley Cup supportati dal duo dei centrali Elias - Gomez (per il primo 38 gol, 43 assist e 81 punti; per il secondo 14 gol, 56 assist e 70 punti); una gara si è conclusa in pareggio.

Nei primi tre incontri a prevalere furono i Devils: due vittorie per loro (3-2 il 30 ottobre; 2-0 il 13 dicembre) e un pareggio (3-3 il 12 dicembre). Poi, nella seconda parte della stagione, ecco la riscossa targata Flyers: tre volte di fronte ai campioni e tre vittorie. La prima conquistata il 10 febbraio con un perentorio 4-1 casalingo; poi 3-1 il 9 marzo fuori casa; ed infine 2-1 il 13 marzo tra le mura amiche.

Sia Philadelphia sia New Jersey hanno comunque registrato un calo rispetto alla stagione 2002/2003, pur rimanendo tra le migliori squadre della lega. I Flyers, vincitori della Atlantic Division (che l'anno scorso andò a New Jersey), hanno 101 punti (sei in meno di dodici mesi fa, quando ne conquistarono 107), frutto di 40 vittorie (contro le 45 del passato anno, – 5). Le sconfitte sono di poco aumentate (21 a 20, + 1) e i gol subiti hanno subito un incremento di venti unità  (186 a 166; è comunque la seconda miglior difesa della Conference dietro proprio ai Devils). Controtendenza i gol segnati, aumentati rispetto all'anno scorso: 229 a 211, + 18.

Passiamo al quadro riassuntivo della stagione di New Jersey, con il solito paragone rispetto alla scorsa regular season. In codesta stagione i Devils hanno meno punti in cassaforte (100 a 108, – 8), meno vittorie (46 a 43, – 3), più sconfitte (25 a 20, + 5) e meno gol fatti (216 a 213, – 3). Un capitolo a parte per quanto riguarda le reti subite, dove New Jersey è, come l'anno scorso, leader nell'intera NHL. Solamente 164 reti subite, due in meno rispetto alla scorsa stagione.

E ciò è dovuto soprattutto a quell'autentica sicurezza a difesa della propria gabbia che porta il nome di Martin Brodeur. Per il goalie dei Devils 38 vittorie su 75 partite (decimo anno consecutivo con più di 30 doppie vu, è record), .917% di saves e ben 11 shutout (il miglior della NHL).
Le indicazioni stagionali possono dare leggermente favorita Philadelphia, ma secondo me, un poco più avanti, ci stanno ancora i Devils. Loro sono i campioni in carica, nei playoff tirano fuori una grinta e un gioco impressionanti, sono una squadra solida, Brodeur è una saracinesca (al contrario di Esche), è vero che sono assai carenti in attacco, ma possono sopperire a ciò con le caratteristiche sopra elencate.

Hanno degli indisponibili (e che indisponibili, su tutti Rafalski e Stevens) da recuperare e come tutti i campioni che meritano tale appellativo hanno la vittoria nel loro dna. Sarà  difficile eliminarli, ma anche per loro sarà  complicato affrontare Philadelphia, una squadra anch'essa piuttosto ben messa in difesa ma con più incisività  in attacco. Nella regular season ha dimostrato di saper battere New Jersey, farlo quattro volte anche nei playoff sarà  molto più difficile, ma possibile. Insomma, come avrete capito, si tratta di una serie che si preannuncia interessantissima: l'ago della bilancia penderà  definitivamente da una parte o dall'altra in gara 6 o 7, a meno di clamorose sorprese.

Inizio serie: giovedì 8 con il fattore campo a vantaggio dei Flyers.
Sfide precedenti nella regular season: tre vittorie PHI, due NJD, un pareggio.
Come si sono qualificate: PHI #3, NJD #6.
Come andò l'anno scorso nei playoff:
PHI - Toronto 4-3; PHI - Ottawa 2-4.
NJD - Boston 4-1; NJD - Tampa Bay 4-1; NJD - Ottawa 4-3; NJD - Anaheim 4-3.
Probabilità  di passaggio del turno: 55% NJD, 45% PHI.

Destino ancora più incerto per la grandissima sfida tutta canadese fra Toronto (#4) e Ottawa (#5). Le due squadre più forti del Canada hanno sempre dato vita a gare entusiasmanti e di certo questa è una serie da non perdere. Primo, per il valore dei giocatori in campo (che è molto alto); secondo, perché sarà  una serie equilibrata; terzo, per la sfida tra due città , due tifoserie e due squadre da sempre acerrime nemiche. Nella regular season i Maple Leafs e i Senators si sono già  dati battaglia in sei occasioni: quattro le vittorie dei primi, una dei secondi e un pareggio.

Il 29 novembre vi fu il primo confronto: s'impose in quella occasione Toronto, vittoriosa 2-1 su Ottawa. Ottawa che si riprese alla grande l'8 gennaio con un devastante 7-1 ai danni dei rivali. Ma Toronto non si scoraggiò e il 31 gennaio rifilò ai Senators un 5-1 che non ammetteva repliche. Più equilibrata la sfida del 5 febbraio, vinta ancora da Toronto, ma questa volta 5-4. Negli ultimi giorni sono state due le gare che hanno messo di fronte questi due team: la prima il 27 marzo e finita in parità  (2-2), la seconda il 4 aprile e conclusasi con uno squillante 6-0 in favore delle Foglie d'Acero di Mats Sundin (31 gol, 44 assist e 75 punti).

La stagione di Toronto è tutto sommato incoraggiante, anche se, un calo nelle ultime settimane, ha fatto svanire il sogno di conquistare la Northeast Division. L'anno scorso i Maple Leafs si piazzarono con 98 punti al quinto posto della Eastern Conference: quest'anno, piazzatisi quarti, hanno fatto un bottino di 103 punti, con una vittoria in più (45 a 44), quattro sconfitte in meno (24 a 28), sei gol fatti in più (242 a 236) e quattro gol subiti in meno (204 a 208).

Ai playoff, poi, Toronto venne eliminata in gara 7 da Philadelphia: quest'anno, per la squadra che da poche settimane ha in squadra anche l'ex Rangers Brian Leetch (15 gol, 36 assist e 51 punti), c'è l'occasione per far meglio. Anche se, contro i Senators, non sarà  di certo facile.

Ottawa, che l'anno scorso vinse la President's Trophy con 113 punti, quest'anno ha rallentato il proprio passo, ma è sempre in agguato. Quinti con 102 punti, i Senators si augurano di compiere la cavalcata che li portò in finale di Conference nel 2003: certo che sperano in una fine più lieta di quella con New Jersey dell'anno scorso, quando vennero sconfitti 4-3 in gara 7. Le 52 vittorie dell'anno scorso non sono state bissate dalla squadra guidata da Hossa (36 gol, 46 assist e 82 punti) e Alfredsson (32 gol, 48 assist e 80 punti): quest'anno sono state infatti 43. Le sconfitte sono due in più: 21 l'anno passato, nel 2003/2004 sono state 23. Situazione gol: uno in meno in quelli fatti (262 a 263), sette in più tra quelli subiti (189 a 182).
Toronto e Ottawa: che la sfida abbia inizio.

Inizio serie: giovedì 8 con il fattore campo a vantaggio dei Maple Leafs.
Sfide precedenti nella regular season: quattro vittorie TOR, una OTT, un pareggio.
Come si sono qualificate: TOR #4, OTT #5.
Come andò l'anno scorso nei playoff:
TOR - Philadelphia 3-4.
OTT - New York Islanders 4-1; OTT - Philadelphia 4-2; OTT - New Jersey 3-4.
Probabilità  di passaggio del turno: 51% OTT, 49% TOR.

Dopo questa presentazione, è ora di tuffarci nella vera emozione dei playoff: le partite, quelle che ci terranno con il fiato sospeso e che ci faranno esultare o arrabbiare.

Precisazione: i "pronostici" sono, come tutte le cose soggettive, opinabili e smentibili. Dopo le gare, con il senno di poi, sarà  più facile parlare e criticare: alla fine, infatti, sarà  sempre e solo il ghiaccio a parlare. E poi, i pronostici, li sbaglia chi li fa"

Buon hockey a tutti!

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