Jaromir Jagr, uno de giocatori più rappresentativi dei Capitals attuali…
Gli anni '90 e i tifosi dei Capitals accolsero nuovi giocatori da adulare: tra questi Dale Hunter, Mike Ridley, Kelly Miller, Dino Ciccarelli, Peter Bondra, Calle Johansson, Sylvain Cote, Kevin Hatcher, Al Iafrate e, un po' più tardi, Kolzig, Gonchar e Konowalchuk.
Nel 1992-93 i Capitals stabilirono un record che non è stato mai più eguagliato quando ebbero tre difensori con più di 20 gol: in ordine decrescente Hatcher con 34, Iafrate con 25 e Cote con 21.
Nella mini-stagione del 1994-95 ci furono altri riconoscimenti per i giocatori di Washington. Peter Bondra siglò 34 gol in appena 47 partite diventando il primo giocatore nella storia dei Caps a guidare la classifica marcatori della lega. Lo stesso anno un goalie rookie strabiliò il Caps Centre: Jim Carey, richiamato dalle minors a inizio marzo, vinse in meno di un mese di carriera il premio come Giocatore della Settimana, Rookie del Mese e Giocatore del Mese della NHL.
Per Carey la stagione successiva fu ancora più magica: sotto la guida del coach Schoenfeld, che aveva preso il posto di Terry Murray nel gennaio del 94, diventò il primo portiere dei Caps a vincere il Vezina Trophy. Era il 1996.
Durante i playoff di quell'anno le coronarie dei tifosi dei Capitals tornarono a rischio. Nei quarti di finale di Conference gli avversari dei Caps erano i Pittsburgh Penguins di Mario Lemiuex e, sebbene i Pens avevano già eliminato 3 volte i Caps dai playoff contro 1, dopo le prime due gare i Capitals conducevano 2-0. All' USAir Arena però i Penguins vinsero gara 3 e nella cruciale gara 4 in Pennsylvania gli ospiti erano in vantaggio di due reti a zero durante il secondo periodo. Verso la fine del periodo però l'ala dei Caps Todd Krygier ebbe uno scontro con Mario Lemiuex che fu punito per istigazione alla rissa. Nonostante ciò i Pens riuscirono a pareggiare e la partita andò all'overtime.
Pittsburgh sommerse di tiri Washington (42 contro 31) durante i 60 minuti regolamentari ma Washington ebbe le migliori occasioni nell'overtime. Tirò 37 volte contro le 12 degli avversari nei primi tre periodi di overtime, sprecando la chanche d'oro di portare a casa la vittoria quando Joe Juneau non fu abile a realizzare il primo penalty shot nella storia degli overtime nei playoff NHL. Washington era in penalty killing e mancava meno di un minuto alla fine del quarto overtime quando Petr Nedved superò il goalie dei Caps Olaf Kolzig: con quasi 140 minuti fu, all'epoca, la seconda partita più lunga nella storia della NHL.
Dopo che i Capitals fallirono l'obbiettivo playoff in 14 stagioni nel '97 ci furono dei cambi per quanto riguarda l'area tecnica. Fu così che Poile e Schoenfeld furono rimossi dai loro incarichi e rimpiazzati rispettivamente da Gorge McPhee e Ron Wilson (ora agli Sharks).
L'avvicendamento produsse risultati immediati. Washington per la prima nella sua storia arrivò alle finali della Stanley Cup nel 1997-98, il primo anno della gestione McPhee-Wilson. Bondra vinse la classifica marcatori andando in rete per 52 volte. Kolzig, quell'anno, diventò portiere titolare (sostituendo Carey) ed era al suo meglio nella post-season quando conquistò ben 4 shutout pareggiando un record della NHL. Cinque delle dodici vittorie dei Caps nei playoff arrivarono nell'overtime e Joe Juneau fu il match winner in due di queste, inclusa la decisiva gara 6 vinta contro Buffalo nelle finali di Conference. Washington alla fine dovette arrendersi contro i Red Wings di Detroit in finale, soccombendo per ben 4 gare a 0.
Nella stagione successiva fu segnata dagli infortuni e fu così che Washington fece appena 68 punti non raggiungendo come ovvio i playoff. Alla fine del campionato Pollin cedette la squadra alla Lincoln Holdings, un gruppo guidato dall'azionista di maggioranza Ted Leonsis e dal presidente di lungo corso Dick Patrick.
Sotto la nuova presidenza la franchigia incrementò il seguito di tifosi e le vendite dei biglietti delle partite in casa che intanto si disputavano nel nuovo MCI Center, inaugurato due anni prima, nel dicembre del 1997. Per ben due anni, nel 1999-00 e nel 2000-01 i Caps vinsero la Southeast Division (e nel 2000 ci fu anche la soddisfazione personale per Kolzig che vinse il Vezina Trophy) ma in entrambe le occasioni Washington fu eliminata al primo turno dai Pens di Jagr che, dunque, si confermarono la bestia nera dei Capitals durante i playoff (un po' come gli Islanders negli anni '80).
Nel luglio del 2001 Jaromir Jagr arrivò a Washington e fu uno delle operazioni finanziarie più imponenti nella storia della franchigia. Arrivato dai Penguins di Pittsburgh, la stella ceca non deluse di certo le aspettative e con la maglia dei Caps realizzò in due anni 67 gol e 89 assist per un totale di 156 punti (per due anni consecutivi ha segnato più di ogni altro suo compagno di squadra). Il 4 di febbraio del 2003 Jagr diventò il primo giocatore con la maglia dei Caps a raggiungere quota 500 gol in carriera: lo fece in grande stile realizzando una tripletta contro Tampa Bay.
Durante la stagione 2002-03 altre due colonne dei Caps hanno raggiunto importanti traguardi personali. Uno di loro si chiama Calle Johansson che il 3 gennaio del 2003 giocòla sua 941esima partita con la maglia dei Capitals, sorpassando il record di franchigia dell'ex compagno di squadra Kelly Miller. A fine stagione Johansson si è poi ritirato chiudendo la carriera a quota 983 partite.
L'altro pilastro è Peter Bondra e durante l'ultima partita della Regular Season (vittoria per 5-3 contro i Pens) della stagione passata fu in grado di segnare una doppietta che gli consentì di raggiungere i 790 punti in carriera, sufficienti per battere il record di franchigia del grande Mike Gartner che si era fermato a 789. Quei due gol, tra l'altro, furono il 29esimo e il 30esimo stagionale per la veloce ala slovacca che così pareggiò il record, sempre di Gartner, di nove stagioni con 30 o più realizzazioni.
L'anno passato, nonostante i playoff non sembrarono quasi mai in discussione, non fu di certo la miglior stagione dei Caps che dopo una discreta Regular Season finita a quota 92 punti videro sgretolarsi i sogni di una gloriosa post-season grazie a un "suicidio" casalingo. Avanti di due gare a zero vinte in quel di Tampa Bay, vincitrice della Southeast Division, i Caps furono in grado di perdere due volte all'MCI Center, ancora all'Ice Palace e per la quarta volta in quattro partite sul ghiaccio amico dopo ben 3 overtime: il tutto fu opera dell'implacabile Martin St.Louis che in tre di quelle quattro partite perse dai Capitals realizzò il game winning gol.
Quest'anno i programmi della dirigenza prevedevano una stagione tranquilla, con l'ovvio obbiettivo dei playoff. Fino ad ora la trentesima stagione dei Caps sta però dimostrandosi un fallimento anche se, mentre la classifica è impietosa, alcuni elementi stanno disputando una stagione sopra le righe. Tra questi Lang, giocatore della NHL nel mese di Novembre, nonché Jagr, Gonchar e Bondra. I soliti dunque, a cui non si possono aggiungere i nomi di Kolzig, dal rendimento bassissimo, e Konowalchuk, il capitano inspettatamente venduto a Colorado a stagione in corso. Il 9 dicembre è stato pure esonerato Bruce Cassidy, giovane coach in carica dal 25 giugno 2002: al suo posto il tredicesimo allenatore nella storia della franchigia. Il suo nome è Glen Hanlon.
In ogni caso: “GO CAPS!”