Ecco l'inizio dello storico incontro!
Sabato 22 novembre 2003, gli spettatori del Commonwealth Stadium di Edmonton hanno assistito ad un evento che difficilmente potrà essere scordato con facilità , l'Heritage Classic: in occasione del 25esimo anniversario dell'affiliazione degli Edmonton Oilers alla National Hockey League, la NHL e la franchigia canadese hanno organizzato la prima partita all'aperto (quindi con valore ai fini della regular season) nella storia della lega professionistica nordamericana.
Non è stato difficile selezionare la squadra che avrebbe avuto l'onore di sfidare gli Oilers in questo eccezionale incontro: forti di 24 Stanley Cup e di una magnifica tradizione, i Montreal Canadiens sono stati una scelta quasi scontata per gli organizzatori.
Per apprendere al meglio il significato di questa partita, è bene ricordare che per i canadesi, praticare l'hockey all'aperto è una vera e propria tradizione: durante i freddi inverni, i numerosi laghi si ghiacciano completamente, diventando delle perfette piste per il pattinaggio. Tutti gli abitanti della Foglia d'Acero (in particolare i più giovani) amano giocare, incuranti delle difficili condizioni climatiche, e sognare di disputare, ad esempio, la finale della Stanley Cup. Di conseguenza l'Heritage Classic voleva essere un tributo non solo nei confronti degli Oilers (soprattutto la leggendaria squadra degli anni '80), ma anche verso la grande passione che i Canadesi provano per questa disciplina.
L'impianto scelto per la disputa dell'Heritage Classic è stato il Commonwealth Stadium, casa degli Edmonton Eskimos della Canadian Football League, che ha dovuto “sopportare” numerosi adattamenti per poter ospitare una partita di hockey: complessivamente le diverse operazioni (preparazione del ghiaccio, costruzione delle panchine e degli spalti) sono venute a costare diversi milioni di dollari, ciononostante c'era la sicurezza che l'Heritage Classic sarebbe stato un successo.
E così è avvenuto: 56.167 spettatori (record per una partita NHL) hanno sfidato le temperature glaciali, ben al di sotto dello zero, per assistere dal vivo a questa storica partita; inoltre, l'evento è stato trasmesso in diretta in tutta la nazione, risultando uno dei programmi con la maggiore audience di sempre.
Per rendere l'Heritage Classic ancora più affascinante, è stata organizzata un'esibizione tra le “vecchie glorie” di Montreal ed Edmonton: con la maglia degli Habs sono scesi in campo, tra gli altri, Guy Lafleur, Larry Robinson, Yvon Lambert, Guy Lapointe, Steve Shutt, tutti i protagonisti della celebre dinastia degli anni '70; nelle fila degli Oilers, invece, spiccavano le presenze di Wayne Gretzky, Jari Kurri, Glenn Anderson, Grant Fuhr, Paul Coffey, Esa Tikkanen e Mark Messier, il quale aveva ricevuto l'autorizzazione dai New York Rangers.
E' stato davvero emozionante vedere questi grandissimi fuoriclasse scendere insieme sul ghiaccio, in particolare Wayne Gretzky, che dal giorno del suo ritiro non aveva più assaporato il gusto di una partita; anche se gli anni di lontananza sul ghiaccio si sono fatti sentire, tutti i tifosi di Edmonton hanno offerto al loro ex capitano un sentito tributo. Inoltre, per The Great One si è trattata della prima apparizione ufficiale in maglia Oilers, dopo il clamoroso trasferimento a Los Angeles nel 1988.
La partita si è chiusa sul 2-0 per gli Oilers, ma il risultato non era certo la cosa principale, infatti, vedere i vecchi giocatori divertirsi come dei bambini è stato un vero spettacolo; il momento più piacevole, forse, è avvenuto quando Mark Messier ha preso la pala e ha spazzato il ghiaccio tra i due periodi.
Qualche ora dopo, si è disputata la “rivincita”, questa volta tra le squadre attuali: a vincere sono stati i Canadiens, che superando Edmonton 4-3, hanno conquistato 2 punti in classifica: “eroe” della giornata è stato il portiere di Montreal Jose Theodore, che come le “vecchie glorie” degli Habs, ha indossato una cuffia di lana sopra la maschera, attraendo numerose simpatie; oltre al goalie di Montreal, che tra l'altro ha effettuato 34 parate, vanno ricordati Yanic Perreault e Richard Zednik, autori di due reti a testa. Per Edmonton, le reti sono state segnate da Steve Staios, Jarret Stoll ed Eric Brewer.
Anche se l'incontro era valevole per la classifica della regular season (quindi non era una semplice esibizione), il risultato è sicuramente passato in secondo piano: l'Heritage Classic è stato davvero un evento spettacolare, che sarà per sempre ricordato da tutti gli appassionati di hockey; la partita all'aperto ha davvero “scaldato” il cuore degli tifosi, e non è escluso che in futuro la NHL ne organizzi delle altre.
In chiusura di articolo, è bello leggere qualche dichiarazione dei protagonisti, consapevoli di aver partecipato direttamente ad una manifestazione di cui si parlerà ancora a lungo.
“It was a great day for hockey. Edmontonians should be proud of this.” - Wayne Gretzky
“Not only did 57,000 fans come to the game, they came with enthusiasm” - Mark Messier
“It really felt like we were 10 years old again” - Guy Lafleur
“It's like when we used to go outside as kids and play, then come in for a hot chocolate and go back out. That's what we did tonight.” - Jose Theodore.